Fuoco incrociato sul Commissario Bortoletti: L’incarico è illegittimo, roba da Procura

Landolfi (PD): “Vergogna. L’Incarico di Commissario Asl a Bortoletti è illegale. Cittadino (CGIL FP) è frutto di una “Triangolazione” istituzionale, ma basta alle gestioni commissariali”. Tutti gli atti prodotti sono nulli.

10.000 € mensili per Bortoletti incompatibile. L’incarico passa attraverso la Regione ma  dovrebbe fare tappa obbligatoriamente in Procura.

maurizio Bortoletti

SALERNO – “Non abbiamo più parole per descrivere la condizione di illegalità nella quale versa la sanità in provincia di Salerno. Persone incompatibili, turisti e senza titolo si occupano della salute e della vita delle persone. Vergogna!” Questo è il durissimo commento del Segretario provinciale del Partito Democratico, Nicola Landolfi che a seguito della “ri-nomina” del Commissario dell’ASL Salerno Maurizio Bortoletti, ha chiesto con forza ai deputati regionali e nazionali di verificare le condizioni per una interrogazione parlamentare urgente su quello che sta accadendo in Provincia di Salerno, sulle incompatibilità oramai dichiarate di Commissari e “manager”, sull’assenza di governo del settore da più di un mese.

Nicola Landolfi

Ma Landolfi non è l’unico a levare gli scudi sulla “militarizzazione” della Provincia di Salerno e della Sanità salernitana con la rinomina di Bortoletti, infatti la CGIL Funzione Pubblica con una lettera a firma di Margaret Cittadino, inviata al Ministro della Difesa Gianpaolo Di Paola e al Presidente della Regione Stefano Caldoro, si denuncia in maniera forte e senza equivoci quella che fin dal primo momento la CGIL FP ha sempre denunciato come una nomina incompatibile ed illegittima.

La Cittadino denuncia quella che definisce una nomina “triangolare”, nel senso che per giustificare l’incarico al Colonnello Bortoletti vi fosse stato un passaggio attraverso il Ministero della Funzione Pubblica come Consulente del S.A.T, il Servizio Anticorruzione e Trasparenza dell’ex Ministro Renato Brunetta.

Alla faccia della trasparenza! Il Commissario Bortoletti oltre ad essere un “copione” e pur facendo parte di un’Ufficio che dovrebbe favorire la “trasparenza”, controllandosi da solo occulta tutto quello che è possibile sulle sue vicende, che guarda caso, non solo si incrociano con le nostre vicende ma non si presentano nemmeno tanto limpide.

Limpidezza a parte, il suo percorso non è per niente legale, se si tiene conto che  il Colonnello Bortoletti ha esercitato le sue funzioni fino al 23 dicembre 2011, pur essendo cessate dal 17 novembre del 2011 per effetto della scadenza del suo incarico.

Mancanza di trasparenza, illegalità persistente, e irresponsabilità consapevole essendo egli avvezzo a controlli di questa specie e conoscendo anche quali fossero i rischi che l’Ente correva sussistendo il suo esercizio di poteri commissariali straordinari senza che vi fosse l’istituto della prorogatio. Conseguenze che per effetto di numerose sentenze della Corte Costituzionale, rende nel frattempo, tutti gli atti prodotti (ben 154 provvedimenti) privi di ogni legittimità.

Bortoletti-Caropreso

Se Margaret Cittadino ipotizza nei comportamenti del Commissario Bortoletti estremi di responsabilità Civile e penale è da aggiungere che ormai sono solo penali e non vi è nessuna giustificazione dal momento che lo stesso consapevolmente reiterava con il suo comportamento omissivo una condizione generale di illegalità. protetta senza nessuna morale da coloro i quali lo avevano indicato e ne avevano favorito la sua nomina attraverso quella “triangolazione” Ministero della Difesa-Ministero della Funzione Pubblica-Regione Campania.

Una presa di posizione quella della CGIL FP che oltre la denuncia non esclude anche proposte concrete: “Bisogna mettere una parola fine alla gestione commissariale  – dichiara Margaret Cittadino e pervenire, da subito, alla nomina di un capace Direttore Generale in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge“. La Cittadino, tra l’altro, preannuncia che – “…si riserva ogni azione legale conseguente alla situazione così come è stata rappresentata”.

E come si fa a non darle ragione, specie se si pensa che questi balletti si fanno alle spalle degli utenti della Salute e ai degenti dei vari Presidi Ospedalieri che nel frattempo ad opera del Commissario Bortoletti sono stati accorpati, trasferiti, dismessi, ridimesionati, causando tensioni e favorendo un clima di precarietà che certo non ha favorito il normale svolgimento di tutte le funzioni, già fortemete mortificate dai tagli terroristici nel frattempo esercitati.

Mariarosaria Caropreso Edmondo Cirielli

Intanto il Colonnello Maurizio Bortoletti consulente del Servizio Anticorruzione e Trasparenza nello svolgimento del suo incarico di Commissario ha percepito ben 10.000 euro mensili, che evidentemente gli hanno consentito vacanze dorate in Patagonia, sarebbe curioso sapere cosa pensano i suoi colleghi carabinieri che invece vanno al lido dell’arma. Ma purtroppo la situazione si complica anche sotto il profilo dei compensi. Il diverso inquadramento del colonnello autorizzato dal Ministero comporterebbe anche una variazione da parte della pubblica amministrazione che dovrebbe erogare lo stipendio. Infatti per il dipendente ‘comandato’ deve essere l’amministrazione di destinazione che deve farsene carico  dal punto di vista remunerativo, nel caso di Bortoletti è l’Asl, per contro, la legge non prevede nessuna remunerazione per chi riveste una funzione commissariale, ma solo una indennità a carico dell’autorità che ha proceduto all’investitura. Conseguentemente sarà la Regione Campania e la sua struttura commissariale che deciderà nel merito e semmai definire la conseguente quantificazione.

Sulla base di queste considerazioni emerge in tutta la sua drammaticità una condizione di incompatibilità  manifesta che coinvolge la funzione di dipendente in regime di “comandato” e quella di Commissario Straordinario, figura quest’ultima caratterizzata da poteri speciali.

Marisa Annunziata

Il problema non è di facile risoluzione, anche alla luce della ostinata “protezione” politica che coinvolge e non poco il Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro e il presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, che ha voluto sia Bortoletti che le sue Sub Commissarie Sara Caropreso e Marisa Annunziata, per cercare di estendere il suo potere “muscolare” in Provincia anche attraverso la Sanità.

E intanto chi gestirà la sanità in Provincia di Salerno? Sarà Bortoletti, incompatibile, omissivo e illegale nel suo incarico o la sua Vice Sara Caropreso, anche lei alle prese con incompatibilità e illegalità ricoprendo il ruolo di Direttore Sanitario, come dicono i Sindacati senza titolo? Ogni risoluzione passa si attraverso un provvedimento amministrativo ma inesorabilmente deve fare una tappa obbligata anche negli Uffici della Procura della Repubblica, e i danni poi chi li paga?

Per meglio discuterne il da farsi Landolfi ha preannunciato che martedì prossimo, i Sindaci del PD saranno ascoltati dai Consiglieri regionali del PD, eletti nella provincia di Salerno in una riunione organizzata dalla Segreteria provinciale sul “servizio sanità”  del territorio, in quella sede si stabiliranno le strategie future.

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Lettera della CGIL Funzione Pubblica

Salerno, 27 gennaio 2012

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