Clan e appalti, i prezzi stracciati dei Casalesi

1^ Puntata

Questo blog, vuole proporre alcuni articoli di Antonio Manzo de “il Mattino”, che si ritiene fondamentali per la lotta contro la Camorra. Articoli su alcune indagini della DIA di Salerno che riguardano appalti a ditte ritenute contigue al clan dei Casalesi. La riproposizione vuole essere di stimolo affinché gli Amministratori e i Sindaci non si sentano soli nell’affrontare e fronteggiare il fenomeno camorristico che spesso si cela negli appalti. Sottolineare l’impegno delle forze dell’ordine, delle istituzioni e della stampa che spesso anticipa con le sue inchieste le indagini, non è mai troppo, e non è mai troppo stare accanto a chi rischia quotidianamente la vita per debellare tutte le camorre.

Da “Il Mattino” del 3 giugno 2009

GLI AFFARI DELLA CAMORRA

Ditta colpita da interdittiva antimafia quindici giorni fa vince una gara a Scafati I contenuti di un dossier

Clan e appalti, i prezzi stracciati dei Casalesi

La «Campania Appalti» si aggiudica la costruzione di una strada con il ribasso d’asta del 50%

di ANTONIO MANZO

È COME se ora il clan dei Casalesi, pressato dallo Stato a Caserta, avesse iniziato lo shopping degli appalti pubblici nel Salernitano: Comune per Comune, ente per ente, a conquistare lavori con offerte di ribassi da
capogiro, con prezzi del tutto fuori mercato. «Campania Appalti srl», da quindici giorni al centro di un rapporto della Dia per l’interdittiva antimafia, ha vinto il 28 aprile scorso un appalto a Scafati con il ribasso del 50 per cento sull’importo dei lavori. Come ai saldi, perché ai Casalesi basta conquistare un appalto, incassare i primi stati di avanzamento dei lavori e poi andar via. O, se scoperti dall’Antimafia, mandati via. Appalti da conquistare a qualunque costo e a qualunque prezzo: come quello della sistemazione di una strada principale di Scafati, importo dei lavori 1 milione e seicento mila euro.

Sandokan Francesco Schiavone
Sandokan Francesco Schiavone

L’appalto deve essere assegnato alla «Campania Appalti srl», la stessa che avrebbe dovuto realizzare le strade di accesso al termovalorizzatore di Salerno. L’appalto è stato vinto, ma ancora non assegnato, con l’incredibile offerta al ribasso del cinquanta per cento e qualche decimale. In pratica, lavori da realizzare secondo il progetto per un importo di oltre un milione e mezzo di euro, c’è una impresa disposta a farli con meno della metà dei soldi necessari. Il fatto.

Il 28 aprile scorso, a vincere l’appalto del comune di Scafati per i «lavori di sistemazione di via Poggiomarino» (importo 1milione 586mila e 547euro, quaranta centesimi), è la «Campania Appalti srl» di Casal di Principe. L’appalto non è stato ancora assegnato all’impresa di Casal di Principe proprio per l’anomala offerta al ribasso e la cautela degli uffici comunali, è la «Campania Appalti srl», l’ultima impresa, inordine di tempo, spuntata sulla mappa delle imprese contigue ai clan dei Casalesi. «Campania Appalti srl» di Casal di Principe  è l’impresa delle famiglie Bianco e Apicella, al centro di una informativa della sezione della Dia di Salerno e spedita alle prefetture di Salerno e Caserta.

È una impresa che, secondo investigatori, rientra in quel giro economico del clan dei Casalesi ormai diffuso in Emilia Romagna e nel Basso Lazio. La «Campania Appalti srl» è la stessa impresa che viaggiò, in altre gare di appalto in comuni del Salerno, in associazione temporanea d’impresa con la «General Impianti» di Giuseppe Setola, il sanguinario boss dei Casalesi che si fingeva cieco che si faceva accompagnare, a bordo di un’Audi A3, guidata da quel Massimo Brusciano, insospettabile imprenditore arrestato dalla Finanza di Salerno, a seminare terrore nei pressi delle abitazioni dei pentiti e sparare 3 ai parenti dei collaboratori di giustizia. Secondo l’informativa della Dia di Salerno l’impresa è nelle mani di uomini vicini a Francesco Schiavone, detto Sandokan ed amministrata da familiari di pregiudicati casertani.

Giuseppe Setola
Giuseppe Setola

L’informativa della Dia è di lunedì 18 maggio scorso, l’appalto di Scafati del 28 aprile 2009quandointorno all’impresa aleggiava solo il sospetto di contiguità con i Casalesi. La «Campania Appalti srl» nasce nel luglio di tre anni fa e la prima sede è Caserta. Capitale sociale 10mila euro, sei dipendenti. Il direttore tecnico della società è dal 2009 Luigi Schiavone, mentre fino al 2008 era Lanfranco Alvaro Scalzone. Oggi la società è nelle mani di Carlo Bianco, un giovane di Casal di Principe, che ufficialmente è coltivatore di tabacchi. È il figlio di Gennaro Bianco e cugino dell’omonimo Carlo, entrambi coinvolti in inchieste e processi sul clan camorristico dei Casalesi. Ma fino ad un anno fa l’impresa è stata retta da un’amministratrice unica, Palmina Apicella, ufficialmente produttrice di colture ortofrutticole.

Lei resta in sella fino al 4 aprile del 2008. È la sorella dei più noti Vincenzo e Dante Apicella, incasellati dagli investigatori nel clan dei Casalesi. Dante, infatti, è stato condannato a 4 anni nel processo Spartacus (la piùdura risposta giudiziaria dello Stato contro la criminalità casertana). Vincenzo Apicella fu arrestato nell’operazione «Regi Lagni», appalti per il disinquinamento del golfo di Napoli. Dante, invece, fu arrestato nel ’96 insieme a Walter Schiavone, quest’ultimo fratello di Francesco-Sandokan.

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4 commenti su “Clan e appalti, i prezzi stracciati dei Casalesi”

  1. Antonio Manzo è un grande, una persona che ha combattuto e combatte la camorra senza paura di ritorsioni. E’ un vero giornalista.
    Cari amici di sinistra se alle prosiime amministrative di Eboli non scegliamo una persona giusta, anche il comune sarà amministrato dalla destra.
    Candidate Antonio Manzo come SINDACO.

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  2. bravo giornalista si.candidato a sindaco contro rosania e fallito.successivamente vice sindaco giunta rosania.non vi sembra troppo riproporlo come nuovo e candidato a sindaco nel 2010.eboli ha bisogno di forze nuove altro che ritorno al passato.cristo veramente si è fermato ad eboli

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  3. Per Aquila,
    con la storia del nuovo ci stanno propinando tanti di quei “bidoni”, che non hai idea. Rinnova e rinnova e abbiamo distrutto i partiti e le scuole di partito, ora quelli che si propongono come nuovi, in che modo si differenziano? Manzo è un bravo giornalista e questo già è un viatico. Non vedo in giro uomini nuovi, che almeno siano bravi nella loro professione.
    La politica è passione e sarebbe bello che a esercitarsi in questa passione fossero almeno quelli, che si distinguono nelle loro professioni, impieghi o mestieri, per sfatare un luogo comune che vuole che si impegni in politica deve avere tempo libero al punto in cui, passa il principio che la politica la può fare solo chi non fa niente.
    Ci vuole passione e la passione muove le montagne.
    Antonio Manzo, che mi risulti, non è candidato a Sindaco di Eboli. Di candidati ce ne sono tanti, alcuni da ricovero, ma alla fine, se si dovesse presentare l’occasione di una candidatura per Antonio Manzo, quali sarebbero i motivi ostativi per non prendere in considerazione un suo impegno? perché ci vuole a tutti i costi il nuovo? Proprio per cercare e proporre a tutti i costi il nuovo che ci troviamo con il culo per terra, con questa storia si è finito per buttare insieme all’acqua sporca anche il “bambino”, se per bambino si intende la politica e i partiti, che ormai non incidono più nella società. Quando ci sono crisi economiche di gravità eccezionale, per evitare di perdere tutto si investe in ORO. Si, il caro VECCHIO e prezioso ORO.

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  4. QUESTO POST NON RISPONDE ALLO STILE DI QUESTO BLOG, CHE E’ LIBERO, CHE OFFRE SPAZI DI LIBERTA’ MA NON VUOLE ESSERE UN BIDONE DI SPAZZATURA NE UN VOMITATOIO.
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    Adrien Baertschli di Zurich, CH. Indipendent, Legal and Financial Advisor di Michele Bernasconi, uno che non mi piaceva, ma che ora mi piace, perche’ deve fare andare a finire in galera, xxxx xx xxx xx x xxxxxxxx, Paolo Barrai di Mercato Libero. Salve, mi chiamo Adrien Baertschli, e collaboro in maniera indipendente, con un uomo che odiavo, ma che ora apprezzo moltissimo, in quanto vuole far finire in galera, xxxxx x xxxxxx xxxx xxxxx xxxx x xxxx xxx xxxxxx xxxxxxxx Paolo Barrai di Mercato Libero, ossia, Michele Bernasconi della Bernasconi Consult di Zurigo. Zurigo, Ch, ove vivo anche io. Volevo mettere all’erta, tutto il popolo italiano, anzi, tutto il popolo del mondo, xxxxxxxxx xxxxxxxxx, gia’ condannato al carcere. Trattasi di xxxxx xx x x xxxxx xxx xxx xxxx xxx xxxxxxx xxx xxxxxx xxx xxxx: Paolo Barrai di Mercato Libero. Gia’ condannato due volte al carcere, xx xxxx xxx xxx xx xxxx xxxx xxxx Paolo Barrai di Mercato Libero, attraverso la sua mega xx xxxxxxxx xxxxx xxx Bsi Business Service International Italia srl, di via Socrate 26 a Milano, effettua xxxxxxxxx xxxxxxxx. Lo abbiamo mandato a quel paese, settimana scorsa, e lo abbiamo anche querelato in Italia, in quanto ci diceva sempre: ” ho da riciclare tantissimi soldi della Camorra, attraverso il camorrista, anzi, xxxxx xxx xxxxx xxxx xxxxx, Luigi Rotunno della xxxxxxxxx Imoplanet di Porto Seguro e di via San Francesco d’Assisi 22 a Torino, l’immobiliare xxxxxx xxxxx xxxxxxxx xxxx mi date una mano? Oppure, ci diceva” ho un mio amico xxxxxxx, anche lui, come me, xxxx xxxxxx: Federico Izzi, alias Zio Romolo, uno xxxxxxxxx xxxxxxxx romano, che ricicla soldi, pure, di Cosa Nostra. Ve lo posso presentare”? Oppure: ” ho un altro mio amico xxxxxxx xxxxxx xxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxx Maurizio Barbero dell’Enav di Savona, sempre a Bangkok xxxxxxxx xxxxxx xxxxxx e coinvolto con i mega scandali xxxxxxxxxx x dell’Enav, ultimamente; deve riciclare soldi, anche lui, a Cosa Nostra, lo mando da voi”? Oppure: ” ho un altro mio amico xxxxx xxxxx xxxxxx, Stefano Bagnoli di Modena, un top distruggi risparmi, top fallito, che si fa nickare top trader; ha cash camorrista, dei Casalesi, da imboscare, lo mando da voi”? Oppure ” ho un altro amico xxxx xxxx xxx xxxx xxx xxxxx xxx xxxx x xxxx Stefano Bassi del Grande Bluff, idiota trader, che ha fatto perdere tantissimi soldi a tutti, e ora, per sopravvivere, pure ricicla soldi di Cosa Nostra, lo mando da voi”? Opppure ” ho un amico xxxxxx xxxxx xxxx xxxxx xxxxxx: Gianluca Carli, che vive in Toscana, potete nasconderlo qui a Zurigo”? E infine ” vi e’ un altro xxx xxx xxx xxxx, Angelo Pegli, grandissimo figlio di putta-a di Genova e Rapallo; vuole smammare via dall’Italia, in quanto teme, prossimo arresto, posso mandarlo da voi”? Dopo tutti questi discorsi, abbiamo mandato affan~ulo il criminale, pure lui, xxx xxxx xxx Paolo Barrai di Mercato Libero e della mega riciclante, denaro di Camorra, Ndrangheta e Cosa Nostra, Bsi, Business Service International Italia srl, sciacquone di cash di Mafia, Camorra e Ndrangheta. E lo abbiamo pure querelato. Volevo solo farvi sapere di tutto questo. Saluti cordiali. Adrien Baertschli Zurich CH Bernasconi Consult, Indipendent Legal and Financial Advisor di Michele Bernasconi.
    PS1 Vi sono foto, del sopra citato,xxxx xxxx xxxxx xxxxx o Luigi Rotunno della Imoplanet, a casa degli alttrettanto xxxxxxxxx Valle, della mafia calabrese, a Cisliano ( Mi), ove avevano base. Presto, i servizi segreti svizzeri, queste foto, le porranno, in internet. E tra questexxxxx xxxx xxxx xxxx xxxx xxxxxx xxx x x x x x x x Elisa Cogno della Fruimex di Torino. xx xx xxxx xxx xxxx xxxx Elisa Cogno di Alba e della Fruimex di Torino, xxx xxx xxx xxx xxx x xxx ( link Lega Nord – Ndrangheta, lo stesso dei comuni di Desio e Seregno). L’altra xx xxxx xx xxx xxx x x x x insegnante calabrese, ma vivente a Milano, xxxxx xxx xxx xx xx xxxx Maria Grazia Crupi (xxxxxxxxx xxxxxxx di Marina Berlusconi), molto vicina x xxxx xxx xxxxx xxxx xxx x x x x x x x x x . PS! Non comprate mai, immobili della xxxxx xxx xxxx xxxx xxxxx Imoplanet xxx xxx xxxx xxxx xxx xxxx xxxxx xxxx Luigi Rotunno. Vi sono tante indagini in Italia, Usa e Brasile, in quantoxx xxx xxx xxx x xxxxx x x x x x Luigi Rotunno della Imoplanet, x x x x x x x x x x x . Non comprate immobili con lui, perche’ perdereste, e presto, tutto. E non usufruite mai, dei servizi della xxxxxx xxxxx xxxxx xxxxx Bsi Business Service International Italia srl, xxxx xxxx xxxxxxxx xx xx x x x x . E’ indagata da duecento Procure in Italia, qui, in Svizzera e dalla Dea Americana. Il xxx x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Paolo Barrai, anche di Mercato Libero, xxx xxxx xx xxxxx xxxxx xxxxx xxx x x x x xxxx x x x x x e i soldi che vi lascereste, li perdereste tutti

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