Il Piano Regionale dei rifiuti è una bocciatura di Romano e Caldoro per Fasolino o è un piano Politico? O sta studiando da Sindaco di Capaccio?
Fasolino per protesta si dimette da Assessore all’Ambiente proponendosi come paladino del territorio, ma si augura che il Piano dei rifiuti venga approvato dall’Unione Europea perché è il primo dopo oltre 20 anni.
SALERNO – “Come preannunciato non potrà essere il sottoscritto ad aiutare misure “arcaiche” ed illogiche per il nostro territorio”. E’ così l’assessore provinciale Antonio Fasolino motiva le sue dimissioni in seguito all’approvazione del Piano rifiuti della Regione Campania.
“L’approvazione del Piano dell’Assessore regionale Giovanni Romano in Consiglio Regionale – precisa l’assessore Fasolino – e l’assenza degli emendamenti concordati, fanno sì che lo strumento di pianificazione giungesse in Europa privo della spinta innovatrice proposta e voluta dai cittadini, dalle associazioni e dalle istituzioni presenti sul territorio della Provincia di Salerno”.
“Il piano ha resettato in un sol colpo tutto il lavoro svolto e l’individuazione di soluzioni condivise per ambiti – conclude Antonio Fasolino – purtuttavia auspico che l’Unione Europea dia il proprio assenso al Piano, il primo dopo oltre venti anni, e chi come me non lo condivide per gli aspetti legati al proprio territorio, fa bene a mettersi da parte”.
Una posizione che si potrebbe riassumere nell’ossimoro del “contento nella scontentezza”, facendo venire in mente quella bella canzoncina di Ettore Petrolini che recitava: “….son contento di morire ma mi dispiace, mi dispice di morire ma son contento…“
Singolare le motivazioni delle dimissioni e ancora più singolare è la conclusione a cui giunge l’Assessore auspicandone l’Approvazione da parte dell’Unione Europa, pur non condividendo un fico secco di quel Piano, e ritenendo sia andato oltre le condivisioni dei territori per i quali, in forma di protesta si è dimesso.
Era ora che si dimettesse l’Assessore Fasolino, e a gran voce dovrebbe invocare le dimissioni anche del suo omologo regionale Giovanni Romano, per incapacità manifesta in relazione alle decisioni che riguardano tutta la vicenda dei rifiuti in Campania e principalmente in Provincia di Salerno, la quale pur avendo un’altissima percentuale di Raccolata Differenziata, vive una condizione di precarietà e di emergenza ambientale, proprio grazie alle indecisioni e al balletto di posizioni tipico di chi non vuole e non può fare nulla per paura di inimicarsi guppi e territori.
Le dimissioni di Fasolino, per come sono state presentate si prestano a una doppia interpetrazione politica: La prima, è che il Piano dei rifiuti proposto dall’Assessore Romano e approvato dalla Giunta Regionale, rappresenta una esplicita bocciatura del suo operato di Assessore Provinciale all’Ambiente, da parte anche del Governatore Stefano Caldoro, tra l’altro, leader del suo Partito, il Nuovo PSI; La seconda è che le dimissioni, sarebbero un “bonus” che l’ex Assessore provinciale Fasolino, presenterebbe ai suoi concittadini e ai Partiti del Centro-destra, per ottenere la nomination a Candidato Sindaco di Capaccio, e offrirebbe ai suoi elettori come paladino e difensore delle istanze del territorio.
Fasolino si sarebbe dovuto dimettere già nella circostanza dell’Alluvione che ha colpito il salernitano e particolarmente la Piana del Sele, allorquando in ritardo, il Governo stanziò una miseria, 40 milioni di euro in due anni a fronte dei 300 milioni pretesi e immediatamente ottenuti dal Governatore del veneto Luca Zaia, sottolineando per chi non lo avesse ancora capito quale fosse la considerazione che il Governo Berlusconi avesse del Sud e dei problemi del Sud.
E i cittadini che devono fare non avendo la possibilità di dimettersi dall’essere amministrati da Fasolino, Romano, dal Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, dal Governatore della Regione Campania Stefano caldoro e da una destra pasticcione e arrogante?
Salerno, 24 gennaio 2012
NOI NON SIAMO NAPOLETANI
Il vero problema è, che, chi decide le sorti della nostra Provincia, vive e lavora a napoli non nel SALERNITANO, dunque noi, per questi signori siamo cittadini di serie D, vedi Metropolitana di Salerno, Sovvenzioni al Teatro Verdi al trasporto pubblico e adesso Piano Rifiuti.
Cosa pensare se gli stessi appartenenti al Partito del Governatore non vengono ascoltati, forse perchè il loro peso politico è inconsistente (vedi ultime elezioni Comunali ad Eboli), poi come dice Admin. un Assessore che dice “purtuttavia auspico che l’Unione Europea dia il proprio assenso al Piano, il primo dopo oltre venti anni, e chi come me non lo condivide per gli aspetti legati al proprio territorio, fa bene a mettersi da parte”???????!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!??!?!?!?!?!?!?
Mi lascia perplesso e le dico due cose:
1.- NOI NON SIAMO NAPOLETANI;
2.- Era forse meglio avere SCILIPOTI?
@:uomo libero: la tua analisi dura è veritiera al contempo,solo emancipandoci da Napoli e dalle consorterie ad essa collegata,(senza contare i danni di immagine e non che abbiamo ad essere identificati in un unico calderone)diverremo padroni delle terre e del destino nostro.La destra e la sinistra si uniscano per tale fine, altrimenti con Napoli avremo solo la FINE