Onorificenza al Merito per il Generale Cardiello

Il Presidente della Repubblica Napolitano ha conferito al Gen. Cardiello l’Onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica italiana.

E’ stato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà a comunicare la notizia al Generale di Corpo d’Armata in pensione Vincenzo Cardiello.

Vincenzo Cardiello (Generale di Corpo d'Armata)

EBOLI –  Il generale di Corpo d’Armata Vincenzo Cardiello, resiede a Como ed è di origini ebolitane. Nonostante abbia raggiunto la pensione è sempre impegnato in molteplici attività, nel corso delle quali ha ricevuto nuomerosi riconoscimenti. L’ultimo in ordine di tempo ma non per importanza è stato il conferimento del prezioso e prestigioso riconoscimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha conferito al Gen. Vincenzo Cardiello l’Onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica italiana.

La comunicazione al Generale Cardiello del prezioso riconoscimento, avvenuto per Decreto del Presidente della Repubblica il 27 dicembre 2011, è arrivata il 10 gennaio del 2012, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà.

Nato a Eboli (Salerno), si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Milano con votazione 110 su 110, Vincenzo Cardiello è entrato nell’Arma dei Carabinieri nel 1956 percorrendo una brillante carriera che lo ha portato a ricoprire prestigiosi incarichi lungo tutta la Penisola, da Firenze a Roma, da Catania a Palermo, da Campobasso a Menaggio e Como sino a Milano.

  • Dal 1963 al 1964 è Comandante del Centro Sportivo presso il Comando Generale a Roma.
  • Dal 1964 al 1966 comanda la Sezione operativa della Compagnia a Catania e per un breve periodo è responsabile del IV Gruppo Squadroni Carabinieri a Cavallo di Palermo.
  • Dal 1967 al 1969 è Comandante della Compagnia Territoriale di Campobasso. Agli inizi degli anni Settanta Vincenzo Cardiello arriva al comando della Tenenza dei Carabinieri di Menaggio per poi essere nominato Comandante della Compagnia Territoriale di Como.
  • Nel 1982 è promosso alla guida del Nucleo Industriale dei Carabinieri (Stato maggiore dell’Esercito) a Milano.
  • Dal 1982 al 1990 svolge incarichi molto delicati nei settori istituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
  • Il 1 aprile 1990 viene trasferito alla Legione Carabinieri Milano, Ufficio O.A.I.O. e due anni dopo al comando del Gruppo Carabinieri Prima Regione Aerea per l’Italia Settentrionale.
  • Nel 1993 è alla Regione Carabinieri Lombardia.
  • Dal 1994 è nominato Giudice di Pace in Como.
  • Attualmente è assistente universitario presso la Facoltà di Giurisprudenza della città lariana .
  • E’ stato Presidente del Rotary Club di Como nell’anno rotariano 2001-2002.
  • E’ stato insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il 14 marzo 2014.

Il Gen. Vincenzo Cardiello, nonostante il ruolo di primaria importanza e responsabilità che riveste, non ha mai perso il contatto con la sua terra d’origine, con i suoi parenti e con gli amici, con i quali si incontra sempre con piacere nelle sue frequenti visite nella sua Eboli, così come piace intrattenersi in particolare presso la Libreria Spinelli, con il nipote e amico Mimì Spinelli.

Il riconoscimento, su suggerimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato conferito alla carriera dell’Ufficiale Generale dell’Arma Vincenzo Cardiello, è un premio ad una intera vita trascorsa al servizio della collettività e della Patria.

Al Generale Vincenzo Cardiello vanno gli auguri più sinceri miei personali e di POLITICAdeMENTE e di tutti gli ebolitani, e che sia, per impegno e moralità, un punto di riferimento indispensabile e la speranza di emulazione per le giovani generazioni.

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Telegramma del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà

Roma, 23 gennaio 2012

14 commenti su “Onorificenza al Merito per il Generale Cardiello”

  1. eboli è piena di Generali da D’Arrico al gen. Monti Cardiello e tanti altri che paghiamo con megapensioni anche ,ma poi ci sono i caporali che superano di gran lunga gli uomini e ominicchi.
    Tutto questo non fa notizia.

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  2. Certi commenti (sarebbe più consono dire certe persone) non meriterebbero commenti, ma mi preme dire al gentile Signor gioancamillo (caporale?) che nemmeno la trita demagogia fa notizia e che il suo commento è, pertanto, oltreche gratuito ed inopportuno, foriero di generalizzazioni e di retorica. Ma, si sa, i “luoghi comuni” piacciono agli “ominicchi”. Parafrasando il Suo stesso stile, aggiungo che sarebbe utile parlare con cognizione di causa… Mi parli di queste “megapensioni”… mi parli del Generale Cardiello, come uomo e come militare… La ringrazio perchè apprendo di essere stata cresciuta e mantenuta anche da Lei (oltreche dall’Italia intera), col Suo denaro e i Suoi sacrifici, e La ringrazio perchè, col Suo intervento, Lei sì che rende merito alla Sua città e ai Suoi compaesani.

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  3. Annachiara Cardiello, figlia del generale e pseudo-legale, capisco che certi commenti feriscano l’amor paterno ma, purtroppo, fotografano la realtà dei fatti. Onore al papà certo, ma suvvia ……. siamo seri!

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  4. L’invidia è una brutta cosa! Perchè di questo si tratta. L’onestà e la lealtà di cui forse vi fate portavoci, si dimostrano parlando a viso scoperto e non con pseudo-Davide o Gioancamillo!

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  5. Ma cosa c’entra la serietà? La realtà dei fatti è che questo è un articolo che riguarda mio padre ed è quindi ovvio che il mio “amor paterno” sia ferito; è altrettanto ovvio che, pur vigendo libertà di pensiero e parola, ogni commento “extra” sia completamente fuori luogo in questo caso specifico. Come trovo assolutamente fuori luogo, gratuito, di cattivo gusto ed offensivo, nei miei di riguardi, l’appellativo di “pseudo legale”. A tal proposito invito il non ben identificato Davide -che invita me alla serietà- a rimuovere tale appellativo dal suo commento e a leggersi, nel frattempo, l’art. 595 del Codice Penale.

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  6. Trovo che quella dell’onorificenza al gen Cardiello, non solo sia una notizia, ma sia un onore per Eboli, quando un suo cittadino si distingue, a qualsiasi campo appartenga.
    Allo stesso modo ho riportato, e con piacere, riconoscimenti e premi che nostri concittadini hanno ottenuto, grazie al loro impegno, il loro valore, i loro risultati, i loro successi.
    L’ho fatto per il giovane scenziato Gianpaolo Mastrolia; per Mariano Pastore, storico per passione; per Antonio Manzo, caporedattore del Mattino e cronista di “frontiera” dalla legalita’alla illegalita’; per Vito Pompeo Pindozzi, direttore Radio Rai, per la sua bravura e la passione che profonde nel suo lavoro; l’ho fatto, ma con molta discrezione con Gabriele Del Mese perche’ mio fratello, per la sua carriera e i suoi progetti di gradissimo valore tecnologico e innovativo in tutto il mondo quando gli e’stata Conferita la Laurea ad honorem in architettura presso il Poltecnico di Milano, tralasciando le decine di altre premiazioni e riconoscimenti; cosi’ come ho fatto con piacere per Il Generale Cardiello, e cosi’ come faro’ sempre, come do’ sempre spazio e opportunita’ ai givani che vogliono esprimere le loro potenzialita’, cosi’come ospito con immenso piacere gli articoli di un altro nostro concittadino: l’astrofisico Erasmo Venosi.
    potrei continuare con atri esempi, quello che mi preoccupa e mi mortifica pur non ritenendomi responsabile, e’ constatare con amarezza come il Comune attraverso i suoi amministratori, Sindaco in testa, non si accorgono di niente, e se se ne sono accorti sono responsabili per la loro superficialita’.
    E veramente di cattivo gusto esprimere farfugliate accuse fuori posto, che non trovano nessun adepto, e’ proprio una brutta scivolata che nessuno si merita.
    Riguardo ad Annachiara, e’ il caso di sottolineare i suoi sentimenti autentici, che le fanno solo onore e che non posso che manifestarle tutta la mia solidarieta’.
    spero si tratti solo di una scivolata.
    Massimo Del Mese

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  7. Gentile dr.sa Annachiara Cardiello, voglio chiederLe scusa a nome dei frequentatori di questo spazio democratico che si FIRMANO, per gli “strani” e “cattivi” commenti ANONIMI, in relazione alla bella notizia di cui sopra.
    Chi è figlio di un servitore dello Stato, vissuto ai valori della ” fedelissima nei secoli”, comprende l’orgoglio della “storia” genitoriale pertanto, accetti da una persona che non La conosce questa considerazione, sperando che serva a far capire …….chi deve capire !!

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  8. Volevo pubblicamente scusarmi per il mio post precedente che non aveva alcuna intenzione di offendere la dr.ssa Cardiello. Il mio “pseudo” era riferito al fatto che la Cardiello pur essendo avvocato non esercita da tempo. Se nel corso del tempo qualcosa è cambiato a mia insaputa, mi scuso per le offese inconsapevolmente arrecate. Per quanto riguarda il resto, confermo le mie idee sull’articolo. Grazie

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  9. Caro Massimo, mi risulta che il Gen Cardiello, che “frequenta” il “tuo” blog, è rimasto amareggiato da alcuni commenti.
    Tu ricorderai che con Attilio Mancini e Benito Ingenito, per qualche anno abbiamo “segnalato” alcuni ebolitani emeriti come “ebolitani dell’anno” e sai anche che sia il gen Cardiello che “tuo” fratello, erano stati “segnalati”, ma poi con la morte di entrambi i nostri amici e la non pubblicazione de “Il Giornale di Eboli” la cosa si è bloccata. Non si potrebbe riprendere questa iniziativa come una iniziativa di Politicademente?
    La precisazione di “Davide” che scusandosi conferma le “sue” idee sull’articolo, non mi piace affatto, perchè forse è stata dettata dall’art 595 del CP.
    …………………..Commette il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) chi offende l’onore o il decoro di una persona presente, ed è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a € 516,46.

    Commette invece il reato di diffamazione (art. 595 c.p.) chi offende l’altrui reputazione in assenza della persona offesa. In questo caso la pena è della reclusione fino ad un anno e della multa fino a € 1032,91.
    Se poì non è così e quindi il signore anonimo, si è scusato con sincerità allora sono io a chiedergli scusa, ma lo invito per il futuro ad uscire dall’anonimato.

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  10. Sui blog, l’aggressione gratuita da parte di anonimi è una regola costante, come pure le minacce di ricorrere al Codice Penale da parte di tutti. Bastava non rispondere a chi la pensa in modo diverso, anche perchè nessuno ha offeso il mio fraterno amico Gen. Vincenzo Cardiello, al quale vanno i miei affettuosi auguri per la prestigiosa Onerificenza ricevuta, grazie ai suoi grandi meriti professionali. Onore per lui e per tutto il popolo Meridionale.

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  11. Caro Massimo cosa vuoi aspettarti in un paese dove impera il favoritismo a tutti i livelli. Non aggiungo altro perchè il tutto è sotto gli occhi di tutti.

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