Solidarietà ai lavoratori del Centro Le Rose di Policastro

La Sconfitta della Politica nel Golfo di Policastro: Solidarietà ai lavoratori del Centro “Le Rose” di Policastro Bussentino.

A rischio il futuro di 28 Lavoratori e delle rispettive famiglie. A rischio anche i 35 ospiti. Borrelli (PD): “E’ necessario profondere ogni energia per evitare che si ‘dismettano’ ospiti e lavoratori”

Centro Le Rose-Policastro Bussentino-licenziamenti

VIBONATI – Il “Centro le Rose”, la casa protetta per anziani e minori fondata alla fine degli anni ’90 da don Pietro Greco, da alcuni anni è sotto i riflettori. La struttura, allocata nel vecchio seminario di proprietà della diocesi Teggiano-Policastro, assiste attualmente circa 35 persone.

Tre anni fa, il 5 Marzo del 2009, a conclusione di una lunga e tormentata vertenza che aveva determinato il licenziamento collettivo di tutti i dipendenti del Centro Le Rose di Policastro Bussentino, il tavolo istituzionale tenuto presso il Comune di Santa Marina, alla presenza dell’allora Assessore al lavoro della provincia di Salerno, Massimo Cariello, S.E Angelo Spinillo, Vescovo di Teggiano, l’allora Sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato, l’Assessore  del Comune di Vibonati Manuel Borrelli e i rappresentanti sindacali, decise  l’affidamento della gestione del citato centro alla Cooperativa Multiservice Sud.

Seminario_vescovile_teggiano

Nel 2010 per effetto del mancato rilascio dell’autorizzazione definitiva al funzionamento da parte degli organi del Comune di Santa Marina, la struttura del Centro “Le Rose” vide messa in discussione la possibilità di assistere tanto gli anziani ospiti quanto i minori a rischio e la Multiservice fu costretta ad avviare le procedure di licenziamento per i 28 lavoratori.  In seguito ad un’ulteriore vertenza aperta dai Sindacati (Cgil rappresentata da Pietro Lamberti e Cisl rappresentata da Gennaro Falabella) unitamente alle amministrazioni Comunali di Vibonati, Ispani, Torre Orsaia, Caselle In Pittari e Sapri, il Piano di Zona S9 si fece carico del problema e in virtù della legge regionale 11/ 2007 rilasciò l’autorizzazione definitiva per il funzionamento della Comunità alloggio che permise, ancora una volta, di salvaguardare i livelli occupazionali.

Nell’Agosto del 2011, a causa delle mancate autorizzazioni  all’adeguamento della Casa albergo, la Multiservice Sud annunciò la chiusura della struttura e il licenziamento delle 28 unità lavorative. Anche in questa occasione i licenziamenti sono stati evitati grazie all’intervento  della CGIL di Sapri e dei Sindaci (era assente il Comune di S.Marina) del Golfo di Policastro.

A distanza di 5 mesi, ancora una volta e per gli stessi problemi, il Centro “Le Rose” si vede costretto a rivivere le stesse situazioni e  l’inadeguatezza e mediocrità di una certa Politica, molto in voga da qualche anno a questa parte, mette a repentaglio il futuro di 28 Lavoratori e delle rispettive famiglie.

Manuel Borrelli

“Intendo esprimere la mia più profonda e concreta solidarietà a tutti i dipendenti del Centro “Le Rose”dichiara l’Assessore del Comune di Vibonati Manuel Borrelli che vedono nuovamente a rischio il proprio posto di lavoro. Mi impegnerò, come ho già fatto in passato, affinchè tutte le amministrazioni comunali del golfo di Policastro prendano coscienza del problema e si impegnino a trovare una soluzione finalmente definitiva. Occorre profondere ogni energia per impedire che il centro, nonostante la  ventennale presenza sul territorio del Basso Cilento, possa dismettere ospiti e lavoratori riproponendo integralmente il disagio sociale ed occupazionale di un territorio già mortificato per le problematiche del lavoro. Non possiamo  assistere impotenti, – comclude nella sua dichiarazione Borrelli – dopo il ridimensionamento della stazione ferroviaria di Sapri, la paventata soppressione del tribunale di Sala Consilina e della sezione distaccata di Sapri, dopo il ricorso alla cassa integrazione per gli operai idraulico-forestali della comunità montana Bussento-lambro e Mingardo,  ad un ulteriore depauperamento del nostro territorio”.

Vibonati, 21 gennaio 2012

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