PRECISAZIONE: La Cava Maiorano è dismessa dal 1992 e da quella data non c’è stata nessuna attività estrattiva.
Ilaria e Liberato Maiorano jr., per quanto riportato in un articolo pubblicato su questo blog dal titolo: “Tra SEL, assessore furbo, pericolo Discarica: Cronaca di uno scempio ambientale”, chiedono si specifichi che lo sviluppo lineare della Cava non è di 4 km ma non è superiore ai 300 metri.
EBOLI – I Signori Ilaria Maiorano e Liberato Maiorano jr, comproprietari dell’Area di sedime dell’ex Cava Maiorano, sita in Località Fontana del Fico, lungo il costone collinare che da Eboli va a Battipaglia, per tramite dell’Avvocato Luigi De Lisio, il quale, richiamandosi ad un articolo pubblicato su questo blog dal titolo: “Tra SEL, assessore furbo, pericolo Discarica: Cronaca di uno scempio ambientale“, nel quale a margine di un Comunicato Stampa di Sinistra Ecologia e Libertà, che paventava la possibilità di indicare la Cava Maiorano come sito per la Discarica di Ambito in sostituzione alla scelta precedente di Serroni di Battipaglia, si faceva riferimento anche alla Cava Maiorano, che è dislocata lungo il percorso tra Eboli e Battipaglia, di circa 4 chilometri, si chiede di precisare che la suddetta Cava Maiorano, benché parte del costone, non si estende su un fronte di 4 km, bensì di soli circa 300 metri.
Ilaria e Liberato Maiorano jr., sempre per tramite dell’Avvocato Luigi De Lisio chiedono altresì di specificare che la suddetta Cava Maiorano è chiusa dal lontano 1992, per avvenuto esaurimento del lotto assentito e che da allora nessuna attività estrattiva è mai stata effettuata nel sito, tanto per evitare interessi pregiudizievoli degli stessi che la notizia del 16 gennaio 2012 avrebbe potuto determinare.
Proprio per dare il maggior risalto possibile alla precisazione si pubblica integralmente, qui di seguito, la richiesta avanzata via mail dallo stesso Avvocato Luigi De Lisio.
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Ciò premesso, per quanto di dovere, mi corre l’obbligo sottolineare che per mia personale formazione culturale, una precisazione con lo stesso risalto di cui all’articolo menzionato l’avrei data anche senza una formale richiesta avanzata da un avvocato. Tuttavia nel contesto del succitato articolo si metteva in evidenza lo scempio ambientale in cui versa il costone collinare che affianca l’Autostrada Salerno Reggio Calabria e si estende per circa 4 chilometri che va da Eboli a Battipaglia.
Fatto inequivocabile, che tra l’altro è motivo di particolare stupore, meraviglia e risentimento di quanti quotidianamente o saltuariamente attraversano in entrambe le direzioni quel tratto autostradale. Uno sfregio visibile a distanza di chilometri e che offre uno spettacolo poco edificante, che nello stesso tempo necessita di individuare anche le responsabilità, alle quali nessuno si può sottrarre: amministratori locali, provinciali, regionali e parlamentari Nazionali ed europei, non escludendo i Partiti e le varie associazioni ambientaliste che operano sul territorio, ma soprattutto non escludendo chi ha utilizzato a vario titolo quelle cave, ivi compreso la Cava Maiorano, dismessa, per asserzione degli stessi Maiorano, nel 1992.
Le mie erano e sono solo considerazioni, e sulla base di quelle, nessuno può impedirmi di affermare che quel costone collinare è uno scempio lungo 4 chilometri. Uno scempio che ha “strafacciato“, come l’ho aggettivato nell’articolo, le colline di misto di cava che vanno da Eboli a Battipaglia, e se lo sviluppo lineare della Cava Maiorano è di circa 300 metri, come si asserisce e non c’è motivo di non crederlo, la Cava Maiorano contribuisce per quei 300 metri allo scempio in cui versa l’intero costone, che tra l’altro, nell’articolo non si voleva attribuire in proprietà esclusiva ai Maiorano, ma si indicava la Cava Maiorano solo per meglio identificare il luogo.
Del resto lo stesso Avvocato Luigi De Lisio, tra l’altro, una vera e propria autorità nel mondo dell’associazionismo ambientalista, spogliandosi per un attimo dal suo ruolo di avvocato, potrà mai non convenire che quel tratto collinare è uno scempio ambientale di grandissime dimensioni? Potrà mai contravvenire al suo impegno civile di uomo impegnato nella salvaguardia dell’ambiente, ritenendo che non vi sia in quel luogo un’emergenza ambientale per troppo tempo trascurata? Potrà mai abiurare le sue convinzioni, che tra l’altro gli sono valse anche l’indicazione unanime in rappresentanza di Associazioni di Protezione Ambientali in diversi Enti, e manco a farlo apposta anche in quello del Parco Regionale dei Monti Picentini, nel quale ricade la suddetta Cava Maiorano? E i Maiorano potranno mai fare altrettanto?
Le ragioni della salvaguardia dell’ambiente vanno ben oltre i singoli individui e i singoli e probabili interessi di parte. Sono importanti ed impellenti e nessuno ne è escluso, a riguardo è veramente singolare per le proprietà e per le Istituzioni che sovraintendono, accertare che la cava sia dismessa da ogni attività estrattiva dal 1992 e a tutt’oggi ancora non sia stata bonificata e recuperata all’ambiente circostante, tanto è che viene addirittura proposta come Sito di Trasferenza di rifiuti. Sarebbe stato possibile questo se vi fosse stato un puntuale recupero ambientale?
Ed è proprio grazie a questa precisazione doverosa che si alza ancora più forte il grido, sperando arrivi ai diretti interessati, perchè provvedano senza esitare più un attimo alla restituzione ambientale di quel tratto collinare deturpato e scempiato oltre ogni misura.
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Lettera di Chiarimento
Egregio Direttore, i signori LIBERATO MAIORANO jr. e ILARIA MAIORANO, comproprietari dell’area di sedime dell’ex cava Maiorano sita in località Fontana del Fico, mio tramite chiedono la rettifica di un passo del resoconto pubblicato il 16.1.2012 sull’organo di informazione “politicademente” in considerazione della non corrispondenza alla realtà del contenuto del passo medesimo e delle conseguenze pregiudizievoli per gli interessi degli stessi che la notizia potrebbe determinare.
Nello specifico, i signori Maiorano chiedono che venga precisato, con la stessa evidenza data al resoconto di cui sopra, che la cava Maiorano è chiusa dal lontano 1992 per avvenuto esaurimento del lotto assentito, che da allora nessuna attività estrattiva è mai stata effettuata nel sito, che l’estensione lineare della cava non è superiore a 300 metri, che essa costituisce quindi una piccola parte del fronte cha intercorre tra Battipaglia ed Eboli, stimato in 4 km dall’estensore del resoconto in argomento.
Nell’attesa di riscontro porgo cordiali saluti.
Avvocato Luigi de Lisio
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Eboli, 18 gennaio 2012
bravo admin mi sei piaciuto qua c’è chi vuole avere la botte piena e la moglie ubriaca
Sei grande Massimo. Il problema vero è che prima si fanno i guai e poi tutti sperano nelle divinità per risovere i problemi.
Dovete vedere lo scempio che si sta’ consumando a pochi km dalla cava Maiorano tra battipaglia ed Olevano st. le ruspe stanno distruggendo centinaia di alberi,le ruspe sono arrivate a 50 metri dalle abitazioni,sversando detriti e roccie nei terreni agricoli sottostanti.Man mano che estraggono la “sabbia” alzano muraglie che prima o poi ti fanno pensare essere riempite di rifiuti.Quel posto e’ un’area naturale incantevole,si sta’ trasformando in un paesaggio”lunare”.Sto’ sperando che faccia il terremoto e venga giu’ la collina anziche’ vedere quello scempio che nel giro di 7-8 mesi mi sta’ facendo vergognare di essere un cittadino di Battipaglia.
Spero di relazionarmi con voi e fare luce su alcune concessioni di scavi-cave che mi lasciano perplessi;con affetto Giancarlo.