Assolto Motta: chiamò Cirielli cretino. E Cirielli? si tiene il “cretino”

Gerardo Motta (FLI) in un’intervista chiamò cretino Cirielli. Il Giudice lo Assolve: il fatto non sussiste.

Da vecchi amici alle querele e al tribunale. Questa l’excalation grazie alla politica. Tempi lontani  quelli quando Motta e Cirielli insieme al commissaio Bortoletti e al maggiore Basilicata frequentavano l’accademia.

Gerardo Motta-Edmondo Cirielli-Gianfranco Fini

BATTIPAGLIA –  Il 10 gennaio 2012 scorso, dinanzi al GUP, il Giudice della Udienza Preliminare dr. Attilio Franco Orio, si è celebrato  il procedimento a carico del sig. Gerardo Motta ed afferente la imputazione di diffamazione a mezzo stampa.

Imputazione elevata a Motta, a seguito di una denuncia sporta a mezzo querela da parte del Presidente della Provincia di Salerno On.le Edmondo Cirielli che intendeva stigmatizzare la frase adoperata dall’ex amico Motta durante un’intervista riportata dalla stampa, ed in cui si asseverava e si richiamava il termine “cretino” rapportandolo al querelante.

Durante l’udienza preliminare l’On.le Edmondo Cirielli si è costituito parte civile, attraverso la esibizione di procura speciale rilasciata all’avv. Alfonso Senatore. Le parti si riportavano alle seguenti conclusioni:

Il Pubblico Ministero ed il patrono di parte civile chiedevano il rinvio a giudizio di Motta; Mentre  a sua volota il difensore di Gerardo Motta, nella persona del noto penalista avv. Michele Sarno, avanzava per contro, richiesta di sentenza di non luogo a procedere nei confronti del proprio patrocinato.

All’esito della udienza e della camera di consiglio il giudice scioglieva la riserva accogliendo in toto le ragioni difensive ed alla luce dell’art. 425 c.p.p. giungeva alla conclusione dichiarando il non luogo a procedere nei confronti di Gerardo Motta in ordine al reato ascrittogli perché il fatto non sussiste.

Gerardo Motta attraverso il proprio difensore avv. Michele Sarno ha dichiarato “Ho raccolto con gioia l’esito del processo, che ho atteso con fiducia nella consapevolezza di essere sottoposto al vaglio di una magistratura attenta ed oculata e nella convinzione di non avere posto in essere atteggiamenti delittuosi od offensivi”.

Questa è la storia di amicizia e di querela tra Motta e Cirielli, e così è finita un’amicizia. Questo è quello che succede quando si mette di mezzo la politica, ma la politica degli ultimi anni. I due insieme al Commissario dell’ASL SA Maurizio Bortoletti e al Maggiore Antonio Basilicata erano amici indivisibili all’epoca dell’Accademia Militare di Modena, poi il tempo, la politica, ora Motta è con Fini in FLI, e Cirielli  è passato da Alemanno a Gasparri è sta con Berlusconi, e l’amicizia? è volata via. In questa vicenda si può riconoscere solo una triste storia. Intanto Motta è stato assolto e Cirielli si tiene il “cretino”.

Battipaglia, 14 gennaio 2012

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