Il Sindaco di Eboli difende l’Ospedale e l’Hospice e bacchetta il Sindacato dei Medici: “difende interessi di parte”.
Melchionda: “La presa di posizione del sindacato s.m.i. Campania è la difesa di interessi di parte. Il commissario Bortoletti rispetti gli impegni. Invii personale adeguato”.
EBOLI – Quella dell’Ospedale di Eboli e più in generale della Sanità salernitana e una storia senza fine, fatta di approssimazione di “Piani sanitari” sbagliati, di indirizzi sbagliati, dietro i quali poi si registrano effetti disastrosi che ricadono sulle intere comunità, sui pazienti e gli utenti delle strutture Sanitarie presenti in provincia tra cui l’Ospedale di Eboli.
Piano Sanitario sbagliato tanto che è stato a più riprese bocciato ritardando qualsiasi possibile ripresa e contestualmente, contribuendo nella progressiva “dismissione”, con trasferimenti di strutture o reparti, accorpamenti, dismissioni o chiusure, o depotenziandoli facendoli lavorare al di sotto dei loro standard non inviando personale o non fornendo i presidi medici necessari.
La scure di Bortoletti si è abbattuta implacabile sulle strutture pubbliche, se si fosse dedicato con la stessa solerzia alle struttura private ne resterebbero in piedi ben poche, e scopriremmo che non è l’Ospedale di Eboli che presenta carenze del tutto inventate, ma queste ultime insieme ad altri Presidi Ospedalieri a Sud e e specie al Nord di salerno, che operano in condizioni scandalose in strutture inadeguate fatiscenti.
I continui cambiamenti e le continue bocciature rendono sempre più dificile comprendere le eventuali iniziative del Commissario Bortoletti e della sua sub commissaria Sara Caropreso, ma contribuisce a creare un clima di sfiducia sia tra gli operatori sanitari e sia tra gli utenti, i quali si vedono continuamente vessati dagli aumenti di tasse, contributi e aumento dei ticket, a fronte del progressivo restringimento dei servizi.
Ma non è possibile operare in queste condizioni, nella incertezza più totale che non fa che far crescere sfiducia e ansie. Ansie che non risparmiano l’Hospice “Il giardino dei Girasoli” l’Unità operativa delle medicine del dolore e cure palliative.
L’Hospice, sorge in una struttura nuovissima posta alla località Acquarita di Eboli, all’uscita dell’Autostrada SA-RC, struttura che originariamente sarebbe dovuta essere destinata al nuovo Ospedale, successivamente a Polo pediatrico, poi polo per anziani, ora ospita il distretto sanitario, le medicina del lavoro e appunto l’Hospice.
Questa struttura è un vero fiore all’occhiello, ma purtroppo praticamente è destinata ad accompagnare alla morte pazienti affetti da malattie tumorali, cercando di applicare una serie di cure tendenti a migliorare la qualità della vita residua, senza per questo incorrere nell’accanimento terapeutico.
Il responsabile è il Dottor Armando De Martino, 58 anni, salernitano, che da diversi anni insieme ad un’esigua pattuglia di volenterosi, volontari e alcuni medici part time, quotidianamente si misura con la realtà che porta alla fine decine di pazienti, amorevolmente assistiti in concorso con volontari e familiari. Eppure ogni tanto c’è qualche “buontempone” che si “accanisce” verso questa struttura mostrando tutta la sua cattiva e cinica insensibilità, paventandone la chiusura. Cialtroni. Basterebbe farsi un giro anche in Eboli per chiudere qualche struttura che vergognosamente continua ad operare sottraendo soldi alla sanità, in un settore delicato che al solo pensiero altro che ascia, si dovrebbe utilizzare un lanciafiamme per cancellare ogni forma di sfruttamento in quel settore.
Anche il Sindaco di Eboli Martino Melchionda ha sentito la necessità di intervenirea difesa del nosocomio cittadino, respingendo come strumentali le affermazioni fatte dal dott. Antonio Mignone, a nome del Sindacato Medici Italiani.
“Le affermazioni fatte dal dottor Mignone – afferma il Sindaco di Eboli – sono assolutamente pretestuose, e credo rispondano alla logica becera della difesa di interessi di parte.
L’Ospedale di Eboli è un luogo di eccellenza della sanità campana, come dimostrano tutte le statistiche disponibili sugli ottimi risultati ottenuti dalla maggior parte delle unità operative in funzione.
Noi continueremo – prosegue il Sindaco Melchionda – la nostra battaglia a difesa del presidio ospedaliero della nostra città.
Certo, non ci nascondiamo le oggettive difficoltà, dovute al mancato rispetto degli impegni presi pubblicamente, da parte del Commissario Straordinario dell’ASL di Salerno Maurizio Bortoletti.
Occorre attivarsi in tempi rapidissimi per riaprire i reparti che sono attualmente chiusi, e rafforzare quelli che, fra mille difficoltà dovute alla mancanza di personale sufficiente, operano, ed operano bene.
Occorre che il Commissario Straordinario Bortoletti si attivi finalmente per risolvere il vero, grave problema dell’Ospedale S.S. Maria Addolorata di Eboli: quello della mancanza di personale.
Queste – prosegue il Sindaco di Eboli – sono le cose che vanno fatte per salvaguardare davvero il nostro presidio ospedaliero, che resta uno dei più importanti e significativi dell’intera provincia. Con buona pace di prese di posizione fuori luogo, assunte da chi dovrebbe, per il ruolo che esercita in quanto rappresentante sindacale, difendere il buon funzionamento del nostro sistema sanitario, anziché avventurarsi in tesi ardite quanto strampalate sulla chiusura di ottimi ospedali”.
Il Sindaco di Eboli interviene anche sull’importantissimo lavoro svolto dall’Hospice, diretto dal Prof. Armando De Martino: “Il centro di terapia del dolore riveste un ruolo fondamentale, grazie all’abnegazione di quanti, sovente lavoratori precari, dedicano la loro opera indispensabile ai malati che necessitano di cure palliative. E’ una unità operativa che svolge un’attività assolutamente straordinaria, che non va messa a rischio in alcun modo.
Chiedo con forza – conclude il Sindaco Melchionda – che la destra, al governo in Provincia ed in Regione, si faccia carico di questi problemi.
I rappresentanti locali del centrodestra, invece di attardarsi in sterili polemiche ed in dichiarazioni di circostanza, intervengano con determinazione a difesa della qualità del servizio sanitario erogato nel nostro territorio”.
Eboli, 11 gennaio 2012
CON LA SPERANZA CHE QUESTO COMMENTO APPARIRA’ NEI “Commenti recenti”
Dopo aver partecipato, in combutta con Bassolino, Montemarano, Valiante e De Luca, allo sfascio del nostro Ospedale e della Sanità Ebolitana, l’incapace, furbo e mangione Melchionda, solo ora si accorge dei danni da loro provocati alle strutture Sanitarie Pubbliche Ebolitane. Il Giornalista che ha scritto l’articolo, non conoscendo, forse, la storia della Sanità locale e Provinciale. si accanisce contro chi lotta quotidianamente per riparare i danni provocati dalla suddetta accozzaglia e che ha anche protetto per anni la fatiscente struttura Sanitaria Privata Ebolitana di cui fa cenno nel suo articolo.
capisco le affermzioni del caro(120.605.92 euro retribuzione 2009) dott. Migione. Se chiude il P.O. oliveto c. gli tocchera’ lavorare ,quello che adesso non fa ‘. A Minch….. Minch….
siete ancora in tempo politici ebolitani, mandate a casa chi dirige l’ospedale di eboli lo sta rovinando sempre di più, invece di fare chiacchere su chiacchere…