Dura condanna del Sindaco Melchionda per l’aggressione al lavoratore immigrato

Il Sindaco Melchionda, condanna l’aggressione e convoca un incontro pubblico coi residenti delle aree periferiche.

Venerdì 13, ore 19,00, presso il Comitato di Quartiere S. Cecilia, assemblea dei residenti con il Sindaco Melchionda, Anselmo Botte della CGIL e i rappresentanti dei quartieri periferici.

Martino Melchionda

EBOLI – Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, appreso da notizie di stampa di una aggressione ai danni di un lavoratore di origini marocchine che sarebbe avvenuta nei giorni scorsi nella zona di Campolongo, condanna con forza l’episodio di violenza.

Venerdì prossimo alle ore 19.00, su iniziativa dell’Amministrazione Comunale, si svolgerà alla presenza del Sindaco Melchionda, presso la sede del Comitato di Quartiere Santa Cecilia, un’assemblea dei residenti nella aree periferiche della Città, cui sono stati invitati, fra gli altri, i rappresentanti dei Comitati di Quartiere di Campolongo, Santa Cecilia, Cioffi e Corno d’Oro ed il rappresentante della Cgil per le problematiche degli immigrati Anselmo Botte.

“La nostra comunità dichiara il Sindaco di Eboli Martino Melchiondasi è sempre contraddistinta per il proprio grado di civiltà e di tolleranza, e per la propria capacità di integrazione.

Questo episodio, a maggior ragione, ci lascia sconcertati, e va chiarito nel più breve tempo possibile.

A questo proposito rivolgo, dunque, il mio invito alle forze dell’ordine – che già operano con abnegazione in quel territorio per vigilare sulla sicurezza dei residenti – ad  indagare nel più breve tempo possibile affinché i contorni di questo brutto fatto di cronaca siano chiariti quanto prima. E i responsabili siano individuati e condannati.

Io credoprosegue il Sindaco di Eboli che i nostri concittadini da sempre si contraddistinguano per il grande livello di civiltà e per la capacità di integrarsi e di integrare.

Certo, so bene che la presenza di un grande numero di migranti  in quell’area può creare tensioni, ma dobbiamo ricordare sempre che la gran parte di essi è qui per lavorare, e va accolta con rispetto e nel miglior modo possibile. Mentre va isolata quella esigua minoranza di persone giunte qui per delinquere.

Esprimoconclude il Sindaco – la mia solidarietà a tutti i residenti in quei quartieri, italiani e immigrati. E credo sia utile svolgere un’assemblea pubblica, in cui si possa discutere delle problematiche di tutti e di come affrontarle e risolverle, e a questo scopo l’ho convocata  venerdì prossimo alle 19.00, presso la sede del Comitato di Quartiere S. Cecilia.

Ho invitato a partecipare ad essa, insieme a tutti i cittadini residenti a Campolongo, a Cioffi, a Santa Cecilia ed a Corno d’Oro ed ai presidenti dei Comitati di Quartiere, anche i rappresentanti dei sindacati che si occupano della tutela dei diritti degli immigrati.

Sono certo che questa assemblea potrà essere un momento di confronto proficuo ed utile ad approfondire i disagi vissuti da chi vive e lavora in quelle aree importantissime della nostra città, ed a ragionare di soluzioni possibili, nel rispetto delle esigenze di tutti”.

Eboli, 8 gennaio 2012

3 commenti su “Dura condanna del Sindaco Melchionda per l’aggressione al lavoratore immigrato”

  1. sindaco manda gli ispettori del lavoro presso le aziende agricole che si trovano sul tuo territorio, laddove le aggressioni dei lavoratori stranieri sono all’ordine del giorno invece di farti pubblicità (verrà un giorno…)

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  2. La condanna per quest’atto di violenza gratuita ai danni di un nostro lavoratore extracomunitario è dura e senza appello, voglio sperare che sia un episodio isolato e resti tale. Eboli è un paese civile e ogni exrtracomunitario, tranne quelli che sono qui per delinquere, sono considerati una risorsa non un peso.

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  3. Mi associo senza riserve alla condanna di questo atto di violenza verso un’inerme lavoratore straniero e condivido in toto le parole di admg.
    Purtroppo non è un’episodio isolato perchè proprio questa estate durante un concerto in piazza mi è capitato di assistere proprio davanti al bar Rifrullo alla brutale e vigliacca aggressione di un ragazzo extracomunitario da parte di almeno quattro o cinque giovani delinquenti che si sono avventati su di lui vigliaccamente e lo hanno massacrato di botte. E’ stato un attimo. Ero lontano e quando sono arrivato vicino era ancora a terra e con la faccia insanguinata. Il proprietario del bar per fortuna era subito intervenuto, tra i tanti presenti(sic!) e i vigliacconi sono fuggiti in tutte le direzioni. Sono molto fiero di essere ebolitano ma in quella occasione me ne sono vergognato e in attesa dell’autoambulanza e dei carabinieri, che in verità sono arrivati subito,ho sentito il dovere di scusarmi con quel ragazzo che si rialzava intontito e ancora sotto shock e con i suoi connazionali che intanto si erano precipitati a soccorrerlo. Bene fa il Sindaco a vigilare, a stare vicino ad A. Botte, al sindacato ed alle associazioni che operano a sostegno di questi cittadini extracomunitari e a tenere alta la guardia su un problema odioso e che ci fa vergognare ma che purtroppo in questo paese esiste ed è inutile nascondere la testa sotto la sabbia.

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