Landolfi attacca Regione e Provincia: Ognuno dei quattro Poli Ecologici ha da 3 a 4 tra siti e impianti. Ma dove si vuole arrivare?
Accuse all’Assessore all’Ambiente Romano per l’allarmante scaricabarile istituzionale: Regione-Provincia-Commissario Vardé. E i siti e gli impianti sul territorio provinciale proliferano.
SALERNO – Le questioni politiche in Provincia di Salerno sono sempre le stesse: Trasporto, Viabilità, Sanità, Servizi Sociali, Scuola. A queste poi di volta in volta si sono aggiunti i temi del lavoro con la vicenda degli idraulico forestali, le questioni territoriali con le Comunità Montane e le politiche di salvaguardia del suolo e dei litorali costieri, e quelle dei rifiuti e della individuazione di nuovi Siti di Trasferenza nel territorio della Provincia.
Ciliegina sulla torta poi lo sgambetto della “banda dei quattro”, Eva Longo, Giovanni Baldi, Giovanni Fortunato, Monica Paolino, come sono stati definiti i Consiglieri Regionali salernitani del PDL, che con il loro voto contrario, hanno votato contro Salerno boicottando un emendamento a costo zero, presentato dal loro collega del PD Gianfranco Valiante, che avrebbe sbloccato definitivamente le procedure autorizzative e avrebbe dato il via definitivo alla Metropolitana di Salerno.
Tutte questioni che mantengono lo scontro politico alto e che non fanno perdere occasione ai vari soggetti politici di accusarsi tra loro, come nel caso della vicenda dei Rifiuti e ai continui balletti di responsabilità, o meglio fuba di responsabilità, da parte sia della Giunta Regionale e del suo Assessore Giovanni Romano, della Provincia di Salerno. Questioni che offrono l’occasione al Segretario Provinciale del Partito Democratico Nicola Landolfi di formulare una serie di denunce precise e circostanziate, riguardo alla gestione dei rifiuti ed in ordine di tempo, riguardo alle mancate decisioni delle individuazioni dei Siti di trasferenza o maxi discariche o ingentilendo il termine i Poli ecologici, fuggendo dalle loro responsabilità, scaricate tutte sul commissario Vardé.
“L’Assessore regionale all’Ambiente della Regione Campania è un salernitano, – dichiara il Segretario Provinciale di Salerno del PD Nicola Landolfi – il pluridecorato e incompatibile Giovanni Romano, che, dopo anni di propaganda e di atteggiamenti compiacenti nei suoi confronti anche di esponenti del centro sinistra (è stato consulente di Bassolino, sic!), sta svolgendo il suo mandato senza dare un indirizzo preciso al suo incarico e alle sue deleghe. “Fumo con la manovella”, si dice, in questi casi.
La Provincia, – prosegue Landolfi rincarando la dose – ‘brillantemente’, delega il suo ruolo di “coordinamento” e le sue competenze, avendo invece avuto l’indicazione discegliere dalla stessa Regione, ai “poveri” comuni che, come se non bastassero i tagli ai mutui, al Trasporto e alla Sanità pubblica, alle Comunità Montane e ai Servizi Sociali, devono riunirsi e incontrarsi intorno a “tavoli istituzionali” che dovranno decidere dove individuare nuovi siti, nuove discariche, nuovi impianti……
Siamo alla follia….. – continua Landolfi – L’incertezza amministrativa regna sovrana, cresce la sensazione di essere amministrati da una banda di improvvisati e arroganti “manovratori” che stanno vendendo il nostro territorio a Stefano Caldoro, a Nicola Cosentino e alle loro cambiali elettorali.
Il nostro territorio avrà, secondo le illuminanti previsioni del Pdl nostrano, – accusa le manovre devastanti per i territori della Provincia di Salerno il Segretario Provinciale del PD – almeno 4 o più poli ecologici, invece di una programmazione unitaria e provinciale, con una moltiplicazione di siti, di impianti (e di progetti che non si concluderanno mai) senza precedenti. Dopo il polo ecologico nel Parco del Cilento (ma non aveva vocazione ambientale e turistica?), il Pdl lo richiede nel Vallo di Diano e se ne parla nella Piana del Sele….Poi, statene certi, si arriverà a nord della Provincia….…
Ma perché? – Landolfi formula domande che non hanno risposte se non nelle allarmanti individuazioni – C’è una strategia o si “gioca” alla programmazione territoriale come se dividessimo Musei e oasi naturalistiche? Se il piano è “ispirato”, dove si vuole arrivare?
Se ogni Polo Ecologico ha tre-quattro fra siti e impianti, – conclude sarcastico ma preoccupato Nicola Landolfi – se la Provincia e Vardè dividono per quattro il territorio e 3×4 fa 12…..a cosa si vuole ridurre il nostro territorio? E nell’interesse di chi?
Salerno, 8 gennaio 2012