Dietro il Commissariamento di IDV, futuri scenari e oscure e sotterranee manovre di Partito.
L’assalto è sventato, restano i feriti. Marcia indietro del Commissario sull’assessorato. IDV sarà fuori dall’Amministrazione.
Per l’On. Palagiano è Fantapolitica, e su Gallo: “IDV non è una giostra”. Per l’On. Barbato il commissariamento è incomprensibile: “modalità da prima repubblica”.
BATTIPAGLIA – Si è consumato un altro Consiglio Comunale inutile. Finalmente si è modificato il regolamento consiliare che sancisce in maniera inequivocabile la presenza in Giunta delle donne, e anche se non si specifica il numero, il riconoscimento della presenza di diversità di Genere: La montagna ha partorito il topolino, ma è stato un parto difficile con una serie di strascichi.
Infatti il provvedimento è stato approvato con 17 voti favorevoli e 8 contrari. Un voto che ha scompigliato la maggioranza e solo grazie agli 8 consiglieri di opposizioni è passato. Un voto particolare che fa esultare Cecilia Francese di Etica, Adolfo Rocco dell’MPA, Gerardo Motta di Fli, e Giuseppe Provenza del PDL, sperando nel tonfo dell’Amministrazione Santomauro. Illusi.
Battipaglia è una Città straordinaria, succede di tutto e tra il tutto succede anche che il Sindaco Giovanni Santomauro con i suoi equilibrismi riesce a mantenere, ormai da oltre due anni, con una maggioranza “variabile” le sorti della Città. Succede proprio di tutto e succede che Consiglieri Comunali a due a due indicano gli assessori “personali”, salvo poi a chiederne le dimissioni o la loro sostituzione appena si bisticciano o qualche cosa non va giù come nell’ultimo caso di Guerra e Pastina, riguardo al loro assore di riferimento.
Un’Amministrazione variopinta nella quale oltre che i gruppi “personali” è sorretta: dal PD che sembra essere messo nell’angolo dall’influenza a distanza del Sindaco; dall’UDC che facendo incetta di consiglieri nella “terra di mezzo“, ha il gruppo consiliare più numeroso, salvo poi ad essere profondamente divisi tra loro, ma capaci in ogni caso di condizionare l’andamento dell’Amministrazione; dall’Italia dei Valori, il Partito di Tonino Di Pietro, il quale sebbene tormentato da “pressioni” varie è riuscito a mettersi in evidenza con il suo Assessore di riferimento Lucia, il suo Consigliere Michele Di Benedetto, con Giuseppe Ferlisi dei giovani e il segretario Maurizio Mirra.
E oltre alle turbolenze dell’Amministrazione è proprio il Partito di Di Pietro ad essere nell’occhio del ciclone per le sue guerre intestine che non risparmiano colpi bassi e che a più riprese hanno influenzato il normale decorso delle sua attività interne. Decorso che è passato: attraverso la sostituzione dell’Assessore Valletta, con Vito Lucia, indicato proprio perché individuato come sintesi tra le varie fazioni interne; attraverso una lotta, con tanto di denuncia, tra il Consigliere Edmondo Gallo e il primo dei non eletti Gianluca Barile; attraverso le dimissioni dal gruppo e dal Partito di Italia dei Valori dello stesso Gallo; dal ripensamento dello stesso Gallo che, spalleggiato dal Segretario regionale di IDV Nello Formisano, a sua volta è uscito dalla porta ed è poi entrato nel “portone” del Sindaco, chiedendo a lui e non al suo Partito di ripristinare il suo ingresso nel gruppo di IDV e di pari passo si è avanzato la sostituzione di Lucia con Franco Manzi; attraverso l’incomprensibile Commissariamento della sezione locale con l’on. Nello Di Nardo, nel frattempo divenuto anche commissario della federazione Salerniata, il quale a sua volta chiede la sostituzione di Lucia con l’ingresso in giunta dell’ex consigliere Regionale eletto nei socialisti e passato successivamente con IDV, il quale a sua volta fa sapere al Sindaco che per il suo trascorso prestigioso minimo gli spetterebbe l’incarico di Vice Sindaco.
In tutto questo casino, si annotano le varie dichiarazioni favorevoli dell’On. Dario Barbirotti e contrarie ma sempre sibilline e prive di motivazioni e contenuti politici di Formisano, Di Nardo e le vocine che hanno ispirato i vari articoli apparsi sulla stampa locale ai quali fa riferimento l’On. Antonio Palagiano quale garante di IDV per la Campania che ha ritenuto affidare a POLITICAdeMENTE una nota nella quale si comprende oltre che l’imbarazzo, la difficile e tortuosa, nonchè complicata ma per nulla lineare dei vari interventi sia di Formisano che di Di Nardo e sul reingresso in IDV dello stesso Gallo.
“Sorprende leggere l’articolo del quotidiano “Roma” di due giorni fa – dichiara l’on. Palagiano – che cita una lettera che avrebbe scritto il sen Di Nardo e indirizzata al Sindaco di Battipaglia Santomauro con cui reintegrerebbe il consigliere Gallo nel gruppo consiliare di IDV. Sorprende – rincara la dose e ne spiega inequivocabilmente le motivazioni il Garante regionale di IDV On. Palagiano – perchè lo stesso commissario Di Nardo ha smentito categoricamente, in una riunione dei dirigenti del partito, alla mia presenza ed a quella del segretario regionale on. Aniello Formisano, di aver firmato alcuna lettera di reintegra; sorprende – di qui il vero chiarimento sulla collocazione di Gallo – perchè lo stesso Gallo non risulta iscritto all’IDV e infine sorprende perchè Italia dei Valori non è una giostra sulla quale si sale o si scende a proprio piacimento ed a secondo dei propri bisogni, anzi è un partito che storicamente accetta le dimissioni quando vengono presentate. Ho chiesto una riunione, ma ritengo che il Partito non debba partecipare alla Giunta, rispettando anche la line apolitica nazionale”.
L’On. Antonio Palagiano, a margine della discussione in merito alle vicende che hanno portato al commissariamento cittadino di Battipaglia ha aggiunto. “Una lettera pubblicamente smentita, ma che comunque non avrei condiviso in quanto lede i principi non negoziabili di lealtà e coerenza politica e crea un pericoloso precedente che incoraggerebbe quello scilipotismo che ha tanto danneggiato l’immagine del partito in questa legislatura”.
Quello che sta accadendo e che è venuto fuori in Italia dei Valori sembra essere solo la punta di un iceberg, la parte che è nascosta è fatta di altre vicende, le quali suggeriscono prese di posizioni ben chiare da parte dello stesso Partito che invece fonda la sua esistenza sulla legalità e la correttezza, ancorchè sulla partecipazione spontanea e disinteressata dell’impegno politico.
Pare che dietro la vicenda di Battipaglia si nascondano strategie che vanno ben oltre l’immaginabile e che passano attraverso accordi di posizionamento in visione delle prossime elezioni politiche, non escludendo il via libera a determinati personaggi politici che potrebbero occupare “piazze” garantite per raggiungere il Parlamento, in cambio di un via libera che partirebbe proprio da Battipaglia, con l’ingresso in Giunta di Franco Manzi, che a seguito di questi accordi rientrerebbe nuovamente in Consiglio regionale per IDV a Palazzo S. Lucia.
Le stesse male lingue riconoscerebbero anche altri tipi di operazioni che riguarderebbero questioni urbanistiche e passerebbero attraverso nuovi assetti che se fossero veri sarebbe veramente grave, ma il Sindaco pare abbia storto il naso e per il momento non gradirebbe affatto queste probabili ipotesi, che complicherebbero più di tanto i suoi giorni già abbastanza tormentati.
Fantapolitica o premonizioni? L’onorevole Palagiano ritiene rispondendo a POLITICAdeMENTE, sia “fantapolitica” e aggiunge: “Ognuno ha le sue aspirazioni, ma queste sembrano essere lontane dalla realtà, non sappiamo ancora come si andrà a votare, e un qualsiasi piano strategico per arrivare in Parlamento, al momento è impossibile. Al momento opportuno, l’ufficio di Presidenza farà le sue valutazioni. Di sicuro la mia figura è equidistante e ritengo si debba procedere salvaguardando il Partito. Una cosa è certa: chi esce dal Partito non può rientrare e la posizione di Gallo è sorprendente”.
Una cosa è certa: Il Partito di Tonino Di Pietro sembra essere esposto ad un vero e proprio assalto, ed è comprensibile sia così, così come è comprensibile si parti da Battipaglia la cui sezione, insieme a quella di Eboli, sembra essere la più attiva e numericamente e politicamente, se poi si aggiunge che in una eventuale competizione elettorale, i sondaggi attribuirebbero pecentuali che assicurerebbero a IDV in Provincia di Salerno la sicura rappresentanza di un Deputato e di un Senatore allora si comprende quali siano gli appetiti e si darebbe corpo all’assalto, al quale si sarebbero resi attivi partecipanti sia l’On. Nello Formisano, che l’On. Nello Di Nardo evidentemente per assicursi posizioni di supremazia interna al PartitoRin Campania.
Di queste vicende oltre all’Onorevole Palagiano, un altro Parlamentare definito in più di una circostanza “ultras”, per le modalità con cui affronta le sue battaglie coraggiose e pertinenti, non è affatto d’accordo rispetto al decorso delle vicende di Battipaglia e di Salerno, che hanno portato il Partito al Commissariamento. L’On. Franco Barbato infatti raggiunto telefonicamente da POLITICAdeMENTE, ha espresso tutta la sua contrarietà ritenendo che queste manovre siano tipiche della Prima Repubblica e che non possono appartenbere ad Italia dei Valori.
“Non condivido il Commissariamento. – Dichiara l’On. Franco Barbato a POLITICAdeMENTE – Non condivido ne quello di Battipaglia ne quello dell’intera Provincia di Salerno. E’ incomprensibile, è senza alcuna ragione. E’ grave – prosegue l’On. Barbato denunciando similitudini rispetto a scenari passati – perché non offre una lettura trasparente dell’azione dei Partiti. In ogni caso preferisco sempre rendermi conto personalmente delle varie vicende e lo farò anche per Battipaglia, solo quando avrò il quadro completo della situazione, ivi compreso dei “sentito dire” delle eventuali nomine di assessori o quant’altro riferito ad altre vicende lontane dal Partito”.
L’On. Barbato affonda nelle sue considerazioni il suo giudizio inequivocabile rispetto a vicende dai contorni simili a quelli di Battipaglia: “Sono modalità da Prima Repubblica. Seguirò dall’inizio alla fine quello che riguarderà Battipaglia e non solo. Seguo da circa due anni in modo molto più attento quello che accade nell’intera Provincia di Salerno, ivi compreso tutti i soggetti politici del salernitano. – di qui l’On. Franco Barbato formula una sorta di “avvertimento” – Sarò molto attento, e nell’attenzione non escludo i percorsi e le vicende che riguardano Battipaglia, proprio per salvaguardare la credibilità di Italia dei Valori”.
Ma dell’assalto a Italia dei Valori bisognerebbe sapere cosa ne pensa “Tonino nazionale” e se lo condivide, per intanto si registra una posizione politica espressa dal Segretario regionale Formisano e del Commissario Di Nardo molto equivoca, sia nelle modalità che nei contenuti politici, i cui contorni non sono affatto chiari, e nonostante tutta la diplomazia possibile ed immaginabile di Palagiano e Barbato, appare incomprensibile il commissariamento di una sezione che risulta essere stata proficua nelle sue varie attività, portate avanti a nome e per conto di Italia dei Valori.
Ma se l’assalto sembra per il momento sventato, ci sono stati i feriti e lo stesso Partito di Di Pietro non ne esce bene se si avvita intorno a queste manovre e addirittura se ne fa fare prigioniero. Si aspetterà l’Assemblea di lunedì per comprendere quale siano le strade che intende percorrere questo Partito. Da come si sta andando avanti sicuramente non si sta percorrendo la strada giusta e l’assemblea contribuirà ad esacerbare gli animi. Un errore anche questo. La vicenda è politica e politicamente si devono dare delle risposte possibilmente credibili:
- Perché si è giunti al Commissariamento della Sezione di Battipaglia di IDV?
- La sezione ha operato seguendo la linea politica del Partito?
- Gallo è iscritto a Italia dei Valori?
- Le sue dimissioni sono state accolte?
- Le motivazioni Politiche sia delle sue dimissioni che del suo eventuale rientro sono state spiegate ed eventualmente rimosse?
- Perché si è utilizzato strade estranee al Partito?
- Perché è stata chiesta con una lettera ufficiale a firma di Di Nardo la sostituzione dell’Assessore Lucia con Manzi?
- L’Operato del segretario Regionale esclude altri tipi di accordi?
- E’ vero che gli accordi comporterebbero anche vicende urbanistiche?
Se non si chiariscono questi interrogativi si è trattato solo di tanto fango e tanta melma nella quale Formisano, Di Nardo, Barbato, Palagiano lo stesso Di Pietro e tutti i personaggi a vario titolo coinvolti in questa vicenda, se non prendono le distanze, dovranno solo inzupparsene e chi più si sporca vince.
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Ecco la lettera inviata all’On. Antonio Di Pietro
Ecco la Lettera di Di Nardo inviata al Comune di Battipaglia
Battipaglia, 7 gennaio 2012
mamma mia, come sta messo male il partito di antonio di pietro.
Il Partito I.D.V. tende a portare avanti sempre le stesse poltrone come tutti gli altri e partendo dalla Regione ed oltre.
non gli sembrava vero che vi fosse un partito come IDV a Battipaglia, e quindi dovevano uniformarlo agli altri..
Cari ON. Palagiano e ON. Barbato se pensate che Salerno e terra di conquista per trovare voti per mantere i vostri illustri sederi sulle poltroncine romane facendo la politica dei poveri vi SBAGLIATE DI GROSSO,Salerno vi saprà ricompensare bene!
Questa sarebbe l’occasione giusta per poter esprimere la propria opinione, per tutti quelli che se ne sono dette di tutti i colori. Invece niente perché la verità è che se non si offende e non si dicono cattiverie nessuno ha niente da dire.
che schifo. Come si può avere più fiducia in Di Pietro, se anche nel suo partito ci sono queste xose.
è vero, che schifo. Siete dei poltronai. Andate a casa e non chiedeteci i voti, schifosi.
Per fortuna (o sfortuna a seconda dei casi) anche in IDV non tutti sono uguali!