La Provincia approva il Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Vitiello (PD): La giunta Cirielli baratta il diritto allo studio.
Il Piano non facilita l’offerta formativa. Rispondere a esigenze a salvaguardia di equilibri politici interni. Carpentieri: Un risultato eccezionale. Coscia: Non risponde ne alla didattica ne alla norma.
SALERNO – Il Piano provinciale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche redatto dalla Provincia tiene banco e mentre l’assessore Provinciale Nunzio Carpentieri ritiene sia un risultato eccezionale e che sia motivo di facilitazione dei percorsi oltre che ampliare l’offerta formativa, la responsabile Scuola e Vice segretaria provinciale del Partito Democratico Mariarosaria Vitiello è convinta del contrario, dal momento che un’adeguata offerta formativa in provincia di Salerno non può sottomettersi, a suo avviso, alle esigenze degli amministratori di salvaguardare i propri equilibri nei rapporti politici, tenuto conto che in tutta la provincia vi siano significative contrazioni e accorpamenti che non facilitano affatto le offerte e non garantiscono ne la qualità della formazione dei giovani ne la sopravvivenza delle scuole che lottano tra loro per ottenere iscritti.
“Si tratta – secondo il Consigliere Provinciale del PD Giovanni Coscia – di un provvedimento che non ha nessun giustificazione nè di natura didattica, né tanto meno di natura normativa, oltre che essere in contrasto anche con i principi di efficacia, efficienza ed economicità, che la Provincia dovrebbe sempre perseguire“.
Una decisione quella assunta, nell’ambito del Piano Provinciale di Ridimensionamento scolastico redatto dalla Provincia di Salerno, nonostante le obiezioni rilevate all’unanimità dai Consiglieri partecipanti alla Commissione Provinciale competente, riunitasi prima della Giunta, ed alle perplessità espresse nella medesima seduta, dallo stesso Assessore dimissionario Carpentieri.
Invece l’assessore all’Edilizia Scolastica, Nunzio Carpentieri, benché anch’egli critico in fase di elaborazione, commentando il Piano provinciale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome e ampliamento dell’offerta formativa per l’anno 2012/2013, adottato dalla Provincia e proposto alla Regione Campania, ha dichiarato: “L’Amministrazione provinciale ha arricchio l’offerta scolastica di gran parte degli istituti superiori della provincia. Un risultato eccezionale – continua Carpentieri – che permette ai nostri studenti di accedere con maggiore facilità ad altri percorsi formativi, e di acquisire, così, professionalità tali da consentire loro un migliore inserimento nel mondo del lavoro. Una proposta capillare sul territorio che consentirà alla popolazione scolastica di operare scelte consapevoli con minori disagi nelraggiungere le istituzioni scolastiche “.
“Per quanto riguarda il Piano di dimensionamento – aggiunge – per ciò che concerne le scuole d’infanzia, le elementari e le medie, così come previsto dalla normativa, abbiamo agito su indicazione dei sindaci, con i quali abbiamo condiviso ogni decisione. La Provincia, con competenze specifiche solo sugli istituti superiori, ha applicato l’indirizzo della Regione, la quale, in conformità alla normativa statale, ha programmato la riduzione del 30% delle autonomie scolastiche sottodimensionate. Ciò nonostante, sottolineo che siamo riusiti ad ampliare l’offerta formativa”. “Scelte e decisioni – conclude – che, con trasparenza e spirito di collaborazione, abbiamo illustrato più volte anche ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, le quali non hanno mai palesato il loro dissenso, e al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Salerno, Renato Pagliara”
Mariarosaria Vitiello aggiunge: “La Giunta Cirielli baratta il diritto all’Istruzione”. Il diritto all’istruzione evidentemente per la responsabile Scuola del PD, e un’adeguata offerta formativa in provincia di Salerno, non può sottomettersi alle esigenze degli amministratori di salvaguardare i propri equilibri nei rapporti politici utilizzando la Scuola, lo studio e il diritto allo studio.
“Il nuovo piano di dimensionamento provinciale, senza tener conto delle esigenze produttive e culturali del contesto territoriale in cui le scuole si trovano a operare, evidentemente per non inimicarsi nessuno, – secondo Mariarosaria Vitiello – è stato redatto senza alcuna riflessione, alcun criterio, alcuna valutazione della realtà in cui vivono. A Sala Consilina, ad esempio, grazie al nuovo piano, si avranno accorpamenti sottodimensionati che causeranno la perdita del ds e del dsga per tutto il primo grado, così come accadrà accorpando gli istituti di Perdifumo e S. Marco di Castellabate.
La nuova redistribuzione non garantisce ne la qualità della formazione dei giovani ne la sopravvivenza delle scuole che lottano tra loro per ottenere iscritti, ma anzi mortifica la storia di tutti quei plessi che effettivamente lavorano da anni su specifici percorsi, aumentando anche il grado di confusione di genitori, studenti e docenti.
“I nuovi indirizzi assegnati, – per la Vitiello – non tengono conto per niente dei bacini di utenza, per cui molte scuole subiranno un drastico calo di iscrizioni, non riuscendo a raggiungere il numero minimo per il dimensionamento. Una programmazione territoriale seria doveva partire dall’analisi della situazione esistente, in concerto non solo con i sindaci, ma anche con i dirigenti scolastici e le parti sociali presenti sui territori, verificando il numero delle scuole presenti per area, degli indirizzi già attivati, anche in relazione al numero di alunni per scuola, agli spazi e ai laboratori esistenti in esse, ovviamente tenendo conto delle distanze tra scuole con lo stesso indirizzo.
Ai rilievi mossi oggetivamente risultano essere inaccettabili le giustificazioni addotte dalla Giunta provinciale di aver seguito le richieste dei Consigli comunali. Questa è una logica politica che non tutela ne le scuole preesistenti, ne l’offerta formativa complessiva provinciale. E a riguardo, si mette in serio dubbio che esista effettivamente un piano d’istruzione provinciale, nato in concerto con tutte le parti sociali, i sindaci e le scuole.
“Con questa logica di disseminazione selvaggia, – rincara la dose la responsabile Scuola e Vice Segretaria provinciale del PD – le scuole sottodimensionate saranno ben oltre le 54 previste. Ancora una volta si procede senza aver letto ne le norme ne le leggi. Molto probabilmente si spera nell’assessore Miraglia, ferma alla vecchia norma d’urgenza, ormai superata, in cui andavano sottodimensionate solo quelle scuole con i Dirigenti scolastici a fine mandato. Anche il piano regionale, che dovrebbe dettare i criteri, è “ultra e contra legem”, superato ormai dalle nuove norme nazionali. La “Provincia del nulla” ha perso un’altra occasione per trasformare il dimensionamento da una mera sommatoria di edifici a una opportunità di sviluppo per il territorio, con scuole pedagogicamente stabili e dalle solide fondamenta organizzative e didattiche.
Da Pagani ad Angri, da Sala Consilina a Perdifumo e San Marco di Castellabate e a tutti gli Istituti succursali disseminati su tutto il territorio provinciale, si nota solo, a giudizio sia di Coscia che di Vitiello, un interesse mirato senza nessuna logica coerente alle reali necessità di cui realmente gli Istituti abbisognano e i giovani, gli insegnanti, le famiglie e le comunità intere si aspettano. Un’approssimazione e una scarsa conoscenza delle normative commista ad interventi “guidati” per non scontentare i “seguaci” evidenziano come sia inadeguato il provvedimento e come sia superficiale ogni intervento che non mira affatto ad una stabilità, figurasi all’offerta. Una precarietà permanente consolida quella che la Vitiello ritiene sia una ulteriore occasione perduta della “Provincia del nulla“.
Salerno, 6 gennaio 2012
Carpentieri é soddisfatto per aver chiuso e accorpato le scuole invece di potenziare i finanziamenti e offrire realmente offerte formative serie. Chist addò toccano seccano. Iatevenne.