Dopo la sceneggiata del mercato in Piazza SEL si augura che la Befana ci porti un bel regalo: le dimissioni di Melchionda e soci.
L’idea era sembrata interessante a noi di SEL. Si trattava di ridare un po’ di ossigeno al commercio cittadino, che si è trovato a fare i conti con la crisi economica del Paese.
EBOLI – “Si è concluso nel modo più indecoroso possibile la “sceneggiata” del trasferimento del mercato settimanale nel centro cittadino, – attaccano in una nota politica con determinazione Gerardo Rosania e Sinistra Ecologia e Libertà – almeno per gli ultimi due sabati del periodo festivo e, qualcuno aveva proposto, per l’intero mese di gennaio.
L’idea, lanciata dalle associazioni commerciali ebolitane, era sembrata a noi di Sinistra Ecologia e LIBERTA’, interessante. – prosegue Rosania e SEL – Si trattava di ridare un po’ di ossigeno al commercio cittadino, che si è trovato, tutto d’ un colpo, a fare i conti con una crisi economica che interessa non solo l‘Italia, ma l’intero mondo occidentale (il dato del calo dei consumi nel periodo natalizio è fin troppo esplicito!), e con un aspetto tutto localistico: l’apertura di un centro commerciale, a cui un’Amministrazione disattenta, pasticciona e complessivamente incapace, è arrivata assolutamente impreparata. Gli effetti sul commercio cittadino sono stati devastanti. In queste condizioni, aggravate dall’ assoluta mancanza di iniziative aggregative e attrattive, dall’ oscurità delle strade (la privatizzazione per venti anni del servizio di illuminazione pubblica è stata, a dir poco, catastrofica!), Eboli è andata incontro alle feste natalizie più tristi, grigie, anonime che la nostra città ricordi.
I commercianti avevano chiesto un momento di “rivitalizzazione” del centro, – continua la nota di SEL – spostando il mercato del sabato, almeno nel periodo festivo, su viale Amendola ed in piazza della Repubblica. Si sono susseguite riunioni ed incontri, cui aveva partecipato, in rappresentanza dell‘Amministrazione comunale, l’assessore Pierino Infante (particolarmente convinto di questa iniziativa; gliene diamo atto!) e lo stesso Sindaco. I commercianti ebolitani si erano addirittura auto tassati per realizzare la pubblicità dell’operazione. Sembrava tutto fatto! Poi la doccia fredda: non se ne fa nulla.
Abbiamo letto le “giustificazioni” fra il ridicolo ed il patetico dei vari assessori:
- la competenza è del Consiglio! Bene, ma non lo era anche quando si è avviata la trattativa? o quando il sindaco ha pubblicamente affermato che se ne assumeva la responsabilità? ed in ogni caso: perché non si è convocato in via d’urgenza il Consiglio comunale sulla questione?
- problemi di traffico! Bene, e dove sta la difficoltà a studiare un’ isola pedonale dall’incrocio di via Umberto Nobile o da piazza Mustacchio fino a piazza della Repubblica ed usare anche la stessa piazza per mettere le bancarelle dei “mercatari” (o vogliamo discutere dello scempio che avviene in occasione di alcune festività religiose in piazza o sulle vie della città?), quell’isola pedonale è stata sempre istituita senza eccessivi problemi!
- problemi igienici! Bene, e dove sta la difficoltà a collocare alcuni bagni chimici nella strada fra le scuole Vincenzo Giudice? fermo restando che, non a caso, intorno a piazza della Repubblica erano stati installati (tanto tempo fa!) dei bagni autopulenti, che quest’ Amministrazione ha lasciato andare alla malora, e quello a via Adinolfi, nel nome del “modernismo” dei parcheggi interrati (per altro ancora incompiuti!) è stato rimosso (chi è causa del suo mal, pianga se stesso! dicevano gli antichi!). Giustificazioni risibili e assolutamente inconsistenti! La nostra impressione è che quest’Amministrazione, che si regge soltanto su equilibri di interessi che stanno bloccando lo sviluppo della città (clamorosa la vicenda del secondo svincolo autostradale!), sia stata di nuovo oggetto di spinte contrapposte di interessi contrastanti, ed alla fine dell’ennesimo regolamento di conti abbia vinto chi per mero interesse personale era contrario allo spostamento del mercato settimanale. Un’altra occasione persa! Questo il Natale ebolitano!
Ci rimane l’Epifania – Conclude con sarcasmo e con una battuta la nota di SEL e di Gerardo Rosania: – noi di S.E.L. ci auguriamo per l’intera città di Eboli che la Befana ci porti un bel regalo: le dimissioni di Martino Melchionda e soci. Sarebbe un bellissimo dono! e questo è l’augurio che facciamo a tutti gli Ebolitani, perché solo così potremmo sperare in un grande anno 2012″.
Eboli, 31 dicembre 2011
proviamo a mandare Melchionda ed i suoi complici in questa clamorosa ennesima manifestazione di incapacità a Damasco, forse sulla via … abbiamo avuto precedenti significativi
voi comunisti non perdete occasione di fare l’esempio di damasco, ma andateci voi forse sarete miracolati, per il resto il commercio ebolitano è stato ucciso dalla mancanza di sicurezza e di ordine pubblico, il mercato avrebbe portato solo caos a caos
nON SOLO MELCHIONDA E I SUOI SCUGNIZZI DEVONO ASCOMPARIRE MA ANCHE3 TUTTI GLI ALTRICOMPRESO rOSANIA . EBOLI NON HA POLITICI CREDIBILI,BATSA VEDERE I SUOI TRASCORSI. STIAMO VIVENDO UN PERIODO DI DECADENZA ASSOLUTA DELLA POLITICA LA TRASFORMAZIONE PIU GRETTA DI ESSA . QUANDO LA POLITICa diventera meno politica e piu realta vissuta allora si puo sperare in politici migliori.
Caro Rosania perdi sempre occasioni per tacere!
Sentire rosania blaterare ancora è il colmo, uno che è stato sindaco per due lustri e non ha fatto un ca………..volo per questa città, anzi ci ricorda pure che aveva dotato la città di un moderno piano di ……………evacuazione, (però autopulente) cittadino, costato alla città 200 mlni circa delle vecchie lire, e manco a farla apposta perorato all’epoca dall’attuale presidente di confsercenti. E’ ridicola l’idea del mercato settimanale in piazza, lo sa rosania che i mercati sono una peculiarità dei paesi del terzo mondo. E già dimenticavo, la sua reggenza sindacale, ha portato la città nel più oscuro MEDIOEVO…………
io davvero non riesco a capire come fa Rosania alias gerardo a ruspa a blaterare sulla giunta Melchionda? ha governato solo lui per 9 anni e sono stati davvero 9 anni di dolori per Eboli… abbiamo sofferto il Comunismo alla fine degli anni 90 cose da pazzi si potrebbe dire… e adesso tuona su Melchionda… vergognatevi tutti voi Compagni staliniani avete distrutto Eboli con milioni di debiti e debitori adesso rimetteteli voi se siete uomini noi abbiamo gia dato da buoni cittadini che pagano le TASSE. Distrutta la Marina di Eboli, distrutto un PRG piano regolatore, distrutta una intera economia fiorente, distrutta la Multiservizi da voi inventata e portata finita, ARACNE, MAZZITELLI, AREA PIP, CASSA DEPOSITI E PRESTITI, SAN NICOLA VARCO ecc ecc pagateli voi 10.000.000 di Euro e oltre lasciati sulle spalle di Melchionda e degli Ebolitani. SIETE SOLO DEI POVERI COMUNISTI ESTINGUETEVI per la gioia di Eboli!
completamente daccordo con sparviero ed enzo ippolito!!!
sparviero mi dispiace ma del terzo mondo forse è lei visto che non sa che il commercio nel modo è nato grazie ai mercati
e poi chi di voi è del settore per poter dire che era solo un caos il mercato in piazza
e comunque sia non lo sapremo mai che cosa sarebbe potuto essere perche il non fare è la prerogativa di questo comune
per Enzo Ippolito.
Ma quale film ti sei visto!!!!!!!!
per miguel: film? io non intendevo film su eboli ma la triste storia ebolitana scritta e narrata dai compagni kmer degli anno 90 caro miguel, è evidente che tu non sappia nemmeno dove si trovi il comune o cosa sia un assise comunale…..questo lo deduco dal fatto che tu non sai o non vuoi sapere chi ci ha portati in fondo all’oceano….alias ruspa gerardo detto rosania!!! ribbadisco il concetto compagni coministi estinguetevi! w eboli w dio
mia cara aquila, il SUO commento in modo inequivocabile dimostra la scarsità delle conoscenze in SUO possesso in materia di problematiche sociali e collegamenti urbanistici, legga il manifesto della maNggioranza, per una volta utile, ma tardivo, in quanto le considerazioni esposte nel manifesto, sarebbero state istintive e immediate per qualsiasi novello politico, e avrebbero eliminato tutta la querelle in corso.