Il Piano di Zona S2 ha sospeso il trasporto dei disabili: Un’altra “pugnalata”. Un diritto non diventi un atto di concessione.
Parisi dell’Anffas: “E’ l’ennesima violazione dei diritti delle persone con disabilità condannate agli “arresti domiciliari” da zelanti funzionari pubblici”.
SALERNO – Nei giorni scorsi l’Anffas-Onlus di Salerno, unitamente ad altri Centri di riabilitazione della provincia, ha ricevuto dal Piano di Zona Ambito S2 (il cui Comune capofila è Baronissi) la comunicazione relativa alla sospensione del servizio trasporto dei cittadini con disabilità a partire dall’1 gennaio 2012.
Un’altro taglio operato con l’ascia, senza tenere conto di chi si colpisce, ma poi guardando bene si colpisce sempre gli stessi: i più deboli. Con la scusa degli sprechi i “becchini della Sanità” in Provincia di Salerno e in Campania, stanno cancellando conquiste sociali di civiltà, facendole passare come privilegi, e se rimane in piedi ancora qualche piccolo servizio, una concessioni.
“Mandanti” ed esecutori gli uni più pericolosi degli altri, stanno sostituendo quel minimo di rete di servizi in un cumulo di macerie per poi edificarvi solo gli “asservimenti” verso alcuni “asserviti”.
Forte e appassionata la reazione del Presidente dell’Anffas-Onlus di Salerno, Salvatore Parisi, che commenta così la circolare emessa dal Piano di Zona: “E’ l’ennesima violazione dei diritti delle persone con disabilità condannate agli arresti domiciliari senza colpa e senza processo da zelanti funzionari pubblici. Si applicano tagli e misure restrittive sulle fasce sociali deboli, con i cittadini disabili che vivono particolari disagi e hanno bisogno del massimo sostegno da parte delle Istituzioni.
Queste scelte scellerate non solo non aiutano a risanare le casse dei Comuni, ma lasciano a casa oltre duecento assistiti che, in tal modo, non potranno sottoporsi ai trattamenti socio-sanitari. È una misura che penalizza ulteriormente le famiglie e in particolar le mamme e le sorelle che dovranno rinunciare al loro lavoro per assistere propri cari costretti a rimanere a casa. E’ l’ennesima brutta pagina di una gestione politica della sanità in Campania e nel Salernitano a dir poco fallimentare, che negli ultimi quindici anni si è caratterizzata per incapacità e assenza”.
“In tutta questa vicenda – continua Parisi – si registra poi una grande approssimazione degli amministratori e una totale mancanza di sensibilità verso le famiglie: fino a due giorni prima della comunicazione, la Responsabile dell’Ufficio di Piano aveva infatti rassicurato circa la continuità del servizio in oggetto. Ma, evidentemente, così non è stato. Il servizio trasporto delle persone con disabilità che frequentano Centri di riabilitazione dovrebbe, nel rispetto della legge, essere assicurato dai Comuni di residenza ma – a tutt’oggi – gli enti in questione, fatta eccezione per pochi, violano le normative. L’Anffas-Onlus di Salerno si è fatta fin qui carico di questo servizio cercando di soddisfare al meglio le esigenze di ciascun utente e ciascuna famiglia, coprendo l’intera provincia di Salerno e garantendo l’assistenza riabilitativa a centinaia di disabili. E’ l’ennesima sconfitta della politica e di chi la rappresenta. La gravità è che gli amministratori pubblici non si rendono conto che hanno condannato delle persone e i loro familiari a una sorta di arresti domiciliari. ”
“L’Anffas di Salerno – conclude Parisi – metterà in campo ogni azione necessaria nel tentativo di evitare che alcuni degli assistiti restino a casa, rinunciando alle cure e alle terapie e affinché ancora una volta l’esigibilità di un diritto non diventi un atto di concessione limitato nello spazio e nel tempo”.
Salerno, 22 dicembre 2011