SEL per l’epiteto “stronzate” si chiede: E’ Solo una caduta di stile? O un problema per la Sinistra ebolitana?
Per gli ebolitani il Sindaco Melchionda è un “esattore delle tasse” che non conosce il paese, non ci è nato e non ci vive neppure più. E’ lontano dai suoi drammi e dalle sue emergenze quotidiane.
EBOLI – Continuano a beccarsi quelli che un tempo stavano tutti sotto la stessa bandiera rossa. Bandiera Rossa del sangue di tutti i martiri e di tutti gli uomini coraggiosi, che con grandi sacrifici e sofferenze hanno contribuito a lasciarci una società civile, democratica, plurale.
Rosso ormai da attribuire solo alla vergogna per lo scempio di tutto quel patrimonio faticosamente conquistato e riversato su figli che non solo dimostrano nel loro quotidiano di offendere quella memoria, ma anche di non aver assimilato nulla di quel patrimonio, se non l’abuso di essersene appropriati senza nessun merito.
Si dice che quando i lupi non hanno di che sfamarsi si sbranano tra loro. E quello accade. Quello che i tre protagonisti degli ultimi 20 anni, a vario titolo e con diversi ruoli ricoperti, si stanno sbattendo in faccia è semplicemente un insulto alla memoria ma anche un’offesa agli ebolitani che per circa 20 anni hanno affidato loro la fiducia.
Una cosa è certa: La città è agonizzante, e al suo capezzale ci sono quei protagonisti che con le loro cure inefficaci, hanno peggiorato le condizioni di salute, e anzichè di ripercorrere tutti i passaggi politici cercando di individuare le crisi di quell’agonia e porne immediato rimedio, non solo si buttano in faccia un sacco di fetenzie, ma si incolpano fra loro, lasciando morire la Città.
L’ultimo Consiglio Comunale è l’ultimo episodio di quella insofferenza, e di come si tratta quella “equipe” di medici incapaci di trovare una diagnosi capace di risollevare quella Eboli agonizzante e suggerire anche una soluzione alla crisi fra le crisi del commercio, dopo che si è destinati ben tre aree per la Grande Distribuzione. senza pensare al danno che procuravano e senza predisporre un piano di sostegno e di rilancio per il commercio di vicinato in previsione della realizzazione dei Centri Commerciali, che oggi si indicano come responsabili della fine.
E così SEL si rivolge al suo veccio compagno d’armi Melchionda: “Il Sindaco di Eboli, nell’ultimo Consiglio comunale, ormai “disperato”, isolato sulle scelte che danneggiano la città ed incapace di mettere in campo una proposta per Eboli, non in grado di cogliere lo stato “disastroso” in cui la città si trova, messo dinanzi alla dura realtà che l’economia cittadina non si rilancia con qualche centinaia di contratti a 10 giorni o ad un mese nel Centro Commerciale, mentre il commercio cittadino sta affogando e mentre l’economia locale è ormai ferma, ha pensato ancora una volta (dopo 7 anni che amministra la città di Eboli) di scaricare le responsabilità delle sue scelte (compreso l’aumento dell’addizionale irpef all’8%) su precedenti esperienze amministrative liquidate con un epiteto che la dice lunga sulla cultura politica e di governo del personaggio: “stronzate”!
Noi di Sinistra Ecologia e LIBERTA’ – dicono al loro vecchio amico – restiamo convinti che quando un Sindaco intervenendo a chiusura di un ampio dibattito in Consiglio comunale, su un tema così delicato quale quello del prelievo tributario sui cittadini, già schizzato alle stelle in questi ultimi anni, si abbandona al “turpiloquio” per liquidare un’esperienza amministrativa precedente, si è di fronte ad un segnale che la dice lunga sulla “cultura” politica ed istituzionale che una Maggioranza esprime.
Sicuramente rappresenta una caduta di stile, – quella del Sindaco Melchionda – che a noi di S.E.L., però, sembra essere il frutto anche di un’ arroganza, derivante dalla “gestione” del potere, che tende sempre di più a chiudere una Maggioranza politica. Una Maggioranza forte, coesa, davvero convinta del proprio progetto per la città, non avrebbe bisogno di chiudersi, non avrebbe bisogno di trasformare il Consiglio comunale in un “luogo di ratifica” di scelte fatte nelle “segrete stanze del potere”; piuttosto si aprirebbe al contributo anche delle forze dell’Opposizione, sarebbe pronta ad accogliere suggerimenti positivi che pure potrebbero venire dalle Minoranze, costrette a discutere su “pacchetti” precostituiti, senza nessuna forma di coinvolgimento preventivo; esattamente l’opposto di ciò che noi di S.E.L. avevamo chiesto in Consiglio (ad esempio: perché scartare a priori, sull’addizionale irpef, il principio della “progressività”, che pure la norma contempla?).
Ma il problema è essenzialmente politico, – ricordano al loro interlocutore – perché il Sindaco, quando si rivolge in questo modo rispetto ad un’esperienza amministrativa, offende non solo le persone che fisicamente hanno rappresentato quell’ esperienza (alcuni dei quali sono con lui in Maggioranza!) ma anche le forze politiche che diedero vita a quell’esperienza di governo, liquidate in una sola battuta da caserma. Ci sarebbe di che riflettere, per capire se questo Sindaco, che pretende di avere un ruolo nella costruzione del centro sinistra unito ad Eboli, operando in questo modo contribuisce a costruirlo questo centro sinistra o, invece, ne rappresenta un elemento ostativo. Il dubbio è legittimo.
Per il resto:
- 250 opere pubbliche, appaltate e realizzate;
- strumentazione di governo del territorio, completa;
- politiche culturali che avevano fatto di Eboli un polo di valenza regionale;
- politiche sociali che avevano portato a dare un senso a questa parola;
- servizi distribuiti sul territorio (dalle mense scolastiche, al trasporto urbano, agli asili di quartiere);
- scelte precise sul terreno dello sviluppo economico;
- la legalità affermata con determinatezza in un territorio difficile come quello della Piana del Sele;
- gestione del dissesto finanziario deliberato, dal quale si uscì in 5 anni, con il plauso del “Sole 24 ore”;
- la trasparenza affermata come principio guida dell’azione amministrativa…
Errori? ce ne saranno stati; cose da rivedere? sicuramente; cose che potevano essere fatte diversamente? Indubbiamente. Ma, – rivolgendosi al capo dell’Amministrazione gli ricordano ammonendolo – caro Sindaco Melchionda, prova a fare almeno 1/100 di quello che hai liquidato come “stronzate”. Forse gli Ebolitani si accorgerebbero di avere un Sindaco e non, semplicemente un “esattore delle tasse” che non conosce il paese, non ci è nato e non ci vive neppure più ed è, quindi, lontano dai suoi drammi e dalle sue emergenze quotidiane”.
Eboli, 20 dicembre 2011
ma non vi vergognate? Chi lo ha fatto venire il Centro Commerciale e chi aveva pensato all’uscita dell’autostrada alla’pescara? E chi ha ridotto Eboli? Ora apprendiamo che é contrario alle bolle, al perg, e e tutte le cose che sono stte inguaiate da lui come la fascia costiera o il bidone che ci ha fatto con Iacp Futura.
La stagione di Rosania si insediò dopo un dissesto, nella stagione dei sindaci e subito dopo tangentopoli. Qualcosa l’ha fatta, ma quanti guasti ha creato. Melchionda dicendo stonzate non ha sbagliato, forse dette da lui suonano come beffa per Rosania, ma quella stagione si è chiusa per fortuna e credo non ritornerà. La politica è andata molto oltre i comunisti. Servono amministratori seri, disinteressati e avulsi da ideologie e idee fuori dalla storia.
quando si usano termini del genere è perchè o si ignora l’avversario o si pensa di poterlo ignorare per onnipotenza, nel nostro caso penso siamo di fronte alla seconda ipotesi, ma anche berlusconi è caduto per i suoi atteggiamenti, questo ci deve fare ben sperare
p.s. l’opposizione controlli e metta per iscritto non faccia solo sermoni