I giovani del centro sinistra discutono del Forum, di politica, di alleanze, di programmi ma soprattutto della ricomposizione del Centro-sinistra.
Lavoro, ambiente, rappresentanza di genere, disagi giovanili, valori, meritocrazia, questi i temi affrontati dai giovani nel confrontati sul “Piano strategico delle politiche giovanili”.
EBOLI – E’ stato proprio un bell’incontro quello che si è tenuto ieri sera al Centro Sociale Massaioli di Eboli, organizzato da Forum Democratico, l’Associazione i cui ispiratori sono: il Consigliere comunale Mario Di Donato, che ne è il Presidente, il Consigliere Mauro Del Masto; e il Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, che ne è il leader.
Al contrario della vigilia, che evidentemente per errore è sembrato che l’incontro fosse stato impostato come una conventio ad excludendum nei confronti di alcuni, poi, con la presenza di Marziale Bufano, il Coordinatore del Forum dei Giovani di Eboli, ed il suo disinvolto e appassionato intervento, le polemiche si sono del tutto azzerate, lasciando solo l’amarezza dell’assenza del giovane Consigliere del PD e Presidente della Commissione per le Politiche giovanili, Antonio Petrone, amarezza che sicuramente sarà anch’essa superata.
Come al solito, quando i giovani si mettono insieme e discutono, vengono sempre fuori idee e percorsi nuovi ed interessanti. Ascoltando al primo all’ultimo intervento, oltre quello di saluto del Presidente del Forum Democratico Di Donato e del Sindaco di Eboli Martino Melchionda, ad uno ad uno da Dario Landi, Coordinatore Forum dei Giovani Provincia di Salerno a Paola Massarelli, che ha introdotto il tema, su cui sono intervenuti: Antonio Monaco, dei Giovani Democratici; Maria Teresa Imparato della “fabbrica di Nichi”; Emmanuel Esposito di Sinistra Ecologia e Libertà; Luigi Guerra di Italia Dei Valori; Emmanuel Pili di Alleanza Per l’Italia; l’Assessore alla Politiche Giovanili del Comune di Eboli, Annarita Bruno; e con la moderazione di Antonietta Cicalese, sono emersi spunti di riflessioni importanti.
Paola Massarelli nella sua relazione introduttiva non ha trascurato niente dei temi che i giovani si erano prefissi di discutere. Ha spaziato: dalla partecipazione democratica , al coinvolgimento dei giovani nella vita amministrativa della Città; dal lavoro all’ambiente e all’utilizzo razionale degli spazi di discussione; dalla rappresentanza di genere nei vari organismi, alle difficoltà e ai disagi giovanili, prima causa di esclusione da tutti i processi di partecipazione e decisionali; dal confronto tra i giovani in generale a quelli del centro-sinistra per rilanciare temi comuni e tracciare percorsi, che possano semplificare il processo della ricomposizione del centro-sinistra; dal riconoscimento dei valori alla meritocrazia; insomma ha offerto alla discussione spunti di riflessione che per ampiezza e per spessore sono stati alla base della discussione, e come si dice, ha lanciato una bella pietra ma senza nascondere la mano ai “grandi”, Mario Di Donato, Martino Melchionda, Luca Sgroia, che erano presenti in sala.
Una discussione libera che ha coinvolto nella fase di organizzazione di programmazione anche il Coordinatore Provinciale del Forum dei Giovani Dario Landi, ma che poi è rientrata nel tema specifico che i giovani del centro-sinistra si erano posti, cioé quello della ricerca attraverso un confronto di “un Piano strategico delle politiche giovanili“.
Antonio Monaco, Maria Teresa Imparato, Emmanuel Esposito, Luigi Guerra, Emmanuel Pili, e prima di loro Paola Massarelli e nella conduzione Antonietta Cicalese, hanno dato il loro contributo fuori dai denti e hanno mostrato le loro idee, senza nessun complesso di inferiorità, e senza mettere da parte le loro appartenenze hanno discusso, criticato, proposto soluzioni politiche e strategiche riguardo ai loro “sogni”: primo fra tutti quello politico della ricostruzione del centro-sinistra; secondo, cercando di contribuire ad edificare una “casa comune” nella quale i giovani del centro-sinistra si possano riconoscere.
Il desiderio che ha espresso con passione oratoria Maria Teresa Imparato, la quale sebbene giovane, ha una lunga militanza politica, che non le ha impedito di fare delle scelte e di operare anche un’autocritica, rimproverandosi alcune sue scelte passate e augurandosi di poter aderire ad un Partito capace di accogliere le “sue” idee, le sue passioni. Idee e passioni che mentre per Antonio Monaco andrebbero ricondotte alle esperienze politiche, per Emmanuel Pili invece, andrebbero solo discusse, avulse dai Partiti e portate avanti, scoprendo magari che molte iniziative si possono concretizzare anche a costo zero. Pari entusiasmo lo ha portato anche il giovane Luigi Guerra che proveniente dal Cilento è rimasto entusiasta del livello di discussione e di partecipazione. Livello di discussione che non ha mai abbandonato quel comune desiderio, espresso anche da Emmanuel Esposito, di una ricomposizione del centro-sinistra. Di una palestra di confronto che secondo lui non esclude di discuterne pur restando ancorati, per il momento, al ruolo che le urne hanno assegnato ai singoli Partiti.
Il dibattito è stato bello ed interessante e va detto a Maria Teresa che non si deve rimproverare proprio nulla se non quello, ove mai dovesse accadere, di abbassare la soglia del suo interesse verso la politica e verso quell’impegno nel sociale a cui lei si è dedicata, rifugiandosi dalle sue delusioni.
La politica militante, quella più interessante è senza dubbio quella che ti fa misurare quotidianamente con i problemi di tutti i giorni, con le prospettive mortificate dalle intromissione dei Partiti e dei gaglioffi che spesso sono i maggiori interpreti, che allontanano quel desiderio a cui ha fatto riferimento Paola, al riconoscimento del “valore” e della “meritocrazia“.
Questi temi appartengono a tutti e se sembrano essere più evidenti nella sinistra, forse è solo perché questa è più attenta al dialogo, al confronto, alla critica. Allora la sfida è quella di fare il possibile perché quei giovani che appartengono ad altre culture, ma che hanno in se quel “seme naturale” che li porta ad essere onesti, rispettosi della verità, desiderosi di partecipare ai processi democratici, che sognano di essere valutati per le loro capacità, per i loro meriti, per la loro intelligenza, indipendentemente dalla loro collocazione politica, valorizzino e fortifichino consapevolmente il loro patrimonio genetico democratico.
Il nodo principale è sempre quello: inserire queste idee e questi progetti nell’agenda politica del mondo degli “adulti” ed in quello del Potere esercitato dai Partiti, e non è facile.
Non bisogna demordere, altrimenti i giovani che ci stanno a fare se non per “rompere le scatole”?
Eboli, 4 dicembre 2011
A ridateci i giovani? questi sono addomesticati.
Adesso Melchionda metta tutti questi giovani nei consigli di amministrazione delle varie società, se veramente vuole dare corso ai buoni propositi, al posto di tutti quei tromboni sfiatati.
cari giovani fatevi mostrare al sindaco melchionda la mappa degli incarichi per gestire la cosa pubblica invece di fare chiacchiere al vento
x admin
lo so che non è bello dire “te l’avevo detto”
in merito a bufano era una dimenticanza grave, talmente grave che andava sanata con un’altra convocazione del cosiddetto forum dei democratici che vedesse la presenza dell’escluso
tutti gli altri giovani, anche se validi, facevano nelle circostanze il “corredo”
aria fritta. Mi hanno detto in inglese che il commento è troppo corto. io, oltre a dire che è aria fritta non saprei cosa aggiungere. Erano presenti dei cloni e dei giovani nati vecchi oltre alla pasionaria Maria Teresa Imparato, l’unica con un certo spessore. Forse qualcuno non ha incarichi. Date loro incarichi (retribuiti… ovvio )
arrivera’ mai il giorno in cui i giovani presenti si renderanno conto di essere stati non solo presi in giro da vecchi TROMBONI che oltre al presente gli stanno rubando soprattutto il futuro ?
P.S. invece che giovani indignati vedo solo giovani INDEBITATI !!!
una sola domanda ai giovani del centro-sinistra…contenti delle ultime 4 amministrazione ebolitane.-???.-il sottoscritto come pure tantissimi ebolitani per niente proprio.-Eppure i risultati sono sotto gli occhi di tutti,allora di che parliamo.-???……solo aria fritta,le uova non hanno bel nulla da insegnare alla gallina,peccato che al gallo brucia sempre il culo.-
Eboli retrocede sempre di più…RIALZATI EBOLI,non si può dire che Pasquale non è migliore di Matteo se è sempre il Matteo al timone.-
Ma quali giovani, questi già sanno cosa vogliono, e sanno pure come arrivarci tra le stradine dei partiti e appresso a qualcuno. La prova è che il consiglio comunale era deserto. Erano presenti solo gli addetti ai lavori, quelli che aspettano l’osso.
@Freddy: e come lo sai? eri anche tu lì ad aspettare l’osso?
Io ho ascoltato molti begli interventi, e molte idee. Da voi invece ascolto solo critiche sterili e malscritte e percepisco invidie malcelate…..
@luigidl: non c’è nessuna invidia, solo constatazione che in Consiglio erano presenti non più di cinque giovani e tutti belli e schierati. Le proposte? e quali di quelle proposte sono state prese in considerazione se in consiglio c’era già un lavoro fatto?
Caro luigi dl, altro che invidia siete tutti interessatichi perché alcuni stanno già dentro il sistema, altri stanno per entrarci e poi c’è un altro gruppo che vorrebbe entrarci, ma anche inquestonon c’è niente di amele, solo che bisogna essere onesti e evitare di far finta di fare gli impegnati ed avere il coraggio di essere appartenenti ad un gruppo che si distyribuisce il potere.
toh! i prossimi mestieranti della politica sinistra ebolitana!!!!!!!!!!!! Non avranno bisogno di trovare un lavoro come tanti altri giovani ebolitani emigranti; C’è sempre un consiglio comunale, una multiservizi, un consorzio, un ente inutile che li attende a braccia aperte. L’ unica negatività? Aspettare un poco. una sedia arriverà!!!!!!!!!!