La manovra della Eboli Patrimonio può considerarsi allo stato fallita. Un altro salto nel vuoto. L’amministrazione ha fatto marcia indietro e l’Amministratore della Eboli Patrimonio si è dimesso.
Entro fine anno la giunta dovrà varare un ulteriore aumento delle tasse, per non uscire dal patto di stabilità.
EBOLI – “Le dimissioni del dott. Giovanni Rubini dall’incarico di Amministratore Unico della società Eboli Patrimonio Srl meritano una riflessione. – Scrive il Consigliere Comunale Fausto Vecchio Capogruppo del Popolo della Libertà, commentando le dimissioni dell’Amministratore unico della Eboli Patrimonio Srl, la Società che deve valorizzare o alienare il Patrimonio del Comune di Eboli – Come è noto le finanze del Comune di Eboli sono praticamente dissestate.
L’amministrazione nell’ultimo anno ha contratto tre mutui – spiega Vecchio – per un ammontare di dieci milioni di euro circa, per pagare una parte dei debiti accumulati nel tempo. Inoltre, sempre per coprire i debiti, ha usato l’avanzo di amministrazione risultante dal conto consuntivo 2010 (che probabilmente esiste solo sulla carta) per un importo pari a circa quattro milioni di Euro.
La disastrosa situazione economico finanziaria – prosegue il capogruppo del PdL – ha indotto la Giunta comunale a costituire una società la Eboli Patrimonio srl, alla quale è stato affidato il compito di valorizzare ed alienare parte del patrimonio del comune. Trasferito il patrimonio dei cittadini ebolitani alla società, quest’ultima, attraverso l’amministratore unico, si è adoperata per contrarre un prestito di circa quattro milioni di Euro (uno dei tre sopra menzionati) concedendo alla banca garanzie patrimoniali per otto milioni di Euro.
Obiettivo dell’amministrazione è l’alienazione del patrimonio conferito alla società al fine di eliminare o ridurre i propri debiti. Tuttavia, il 15.11.2011 il dott. Rubini si dimette. Le sue dimissioni vengono tenute ben nascoste anche al Consiglio Comunale, che era stato convocato proprio per ricevere comunicazioni in merito alla società. Il motivo di tanto silenzio sull’argomento appare chiaro dopo aver letto la lettera di dimissioni.
Esiste un netto contrasto tra l’amministrazione comunale e il dott. Rubini – evidenzia il Capogruppo consilisare del PdL Fausto Vecchio – che accusa la giunta di avere cambiato le carte in tavola. Infatti, il Sindaco e soci hanno stabilito di non procedere più al trasferimento alla Eboli Patrimonio del parcheggio multipiano, della caserma della polizia straadale e quella dei vigili del fuoco.
Queste decisioni, secondo Rubini, determinano difficoltà finanziarie per la società da lui amministrata, per cui occorrono scelte politiche che compensino i mancati introiti. Inoltre, vi è una difficoltà per il pagamento degli interessi nei confronti della banca erogatrice del prestito, garantito proprio dalla gestione del multipiano, nonché dai canoni di locazione delle caserme e delle attività commerciali. Per cui è necessario individuare risorse sostitutive per il pagamento delle rate di preammortamento del mutuo acceso con l’operazione di cartolarizzazione.
Infine, – per Vecchio – c’è contrasto per la vendita dei cosiddetti prefabbricati artigianali per la cui vendita la società ha fissato un prezzo, mentre l’amministrazione ha fatto capire di volere vendere a prezzi inferiori rischiando di far fallire l’operazione.
In sostanza – sottolinea – l’intera manovra da eseguirsi con la Eboli Patrimonio può considerarsi allo stato fallita. Non si sa come si pagheranno gli interessi del mutuo acceso, figuriamoci il capitale. Resta da capire il motivo della marcia indietro da parte dell’amministrazione comunale.
Chi pagherà la ditta Mazzitelli – si chiede Fausto Vecchio concludendo la sua nota politica – che vanta un credito nei confronti del comune di Euro 1.800.000,00 (unmilioneottocentomila), da restituirsi con la vendita del patrimonio che non c’è stata e non ci sarà. Intanto, il Comune è in stato di insolvenza, incapace di far fronte alle obbligazioni assunte nei tempi stabiliti.
L’amministrazione compie un altro salto nel vuoto. Entro la fine dell’anno la giunta dovrà varare un ulteriore aumento delle tasse, si pensa all’addizionale IRPEF, per non uscire un’altra volta dal patto di stabilità.
Ancora una volta si tira a campare”.
Eboli 2.12.2011