Manovre oscure screditano le strutture pubbliche per favorire l’esternalizzazione dei servizi a costi stratosferici.
Gli RSU della CGIL Funzione pubblica chiedono: Democrazia, trasparenza e competenza nella gestione della Sanità; rescissione degli appalti e la reinternalizzazione dei servizi.
SALERNO – La CGIL Funzione Pubblica denuncia manovre oscure che tendono a condizionare appalti e lavoro. La denuncia riguarda complicità interne ed esterne che mirano a screditare la struttura pubblica per poi esternalizzare i servizi ed il lavoro, rivolgendosi ad agenzie specializzate che finiscono poi per costare più all’Azienda Sanitaria. Pare che un’ora di lavoro in affitto si pagherebbe fino a 60 euro, che tenderebbe a salire vertiginosamente se si fanno anche straordinari. Costi che per singole unità lavorative arriverebbero fino a oltre i 500 euro giornalieri, a fronte delle 120/150 euro di quanto costerebbe una unità lavorativa interna.
Gli RSU della CGIL FP non ci stanno e chiedono la rescissione degli appalti e la reinternalizzazione dei servizi, più fondi per il buon funzionamento dei servizi stessi e più trasparenza e democrazia e più competenza nella gestione corrente della sanità, per contrastare quella che definisce “Guerre per bande“.
Il quotidiano “Roma” – scrivono i delegati RSU CGIL A.O.U. della Segreteria CGIL Funzione Pubblica – ancora una volta pubblica in prima pagina una notizia FALSA, tendente a creareallarme sociale e a creare discredito nei confronti di una struttura sanitaria pubblica.
Siamo alle solite manovre e tentativi di indebita pressione sulla Dirigenza Aziendale – accusano gli RSU della CGIL FP – per ottenere benefici personali e spingere a soluzioni di “ESTERNALIZZAZIONE”, utilizzando “NOTIZIE SPARATE” in prima pagina e false: CHIUSURA DEL RUGGI e mancanza di misure di prevenzione.
La Regione – la CGIL FP fa notare polemicamente come la Regione Campania faccia manovre spesso contrastanti riguardo al personale da assumere – annuncia migliaia di assunzioni e poi blocca qualsiasi tentativo di creare occupazione e soprattutto occupazione costruita con canali trasparenti: procedure concorsuali e utilizzazione dei “centri per l’impiego” e spinge per APPALTI milionari, che drenano risorse dal territorio e distruggono l’occupazione. L’Azienda Ospedaliera Ruggi è un esempio di efficacia ed economicità, raggiunta utilizzando la gestione diretta delle risorse umane e la reinternalizzazione dei servizi.
Ora dopo l’imposizione della ditta ROMEO (manutenzione), – accusano ancora le RSU CGIL FP – dovremmo essere costretti ad accettare l’appalto delle “pulizie” o l’uso di “promozioni” personali per ridurre …….”attacchi interessati”. Al fine di “sponsorizzare” e condizionare eventuali cambi al vertice, in beffa ai diritti dei cittadini, dei pazienti e della stessa Democrazia, si tenta di delegittimare l’attuale dirigenza con modalità ricattatorie e ambigue.
Al Ruggi storicamente, nei momenti cruciali, – in conclusione della nota la CGIL Funzione Pubblica ricorda e denuncia – forze “oscure” hanno tentato di inquinare e condizionare le decisioni Regionali sulle “Dirigenze”. In questo climi di crisi economica e politica caratterizzata dall’annullamento dei diritti dei lavoratori, dei giovani, non è possibile assistere a queste manovre, alle complicità interne ed esterne e ai furti di “lavoro-risorse e democrazia”.
Noi testardamente CHIEDIAMO:
- LAVORO PULITO E TRASPARENTE, assunzioni, rescissione degli appalti e reinternalizzazione dei servizi;
- Finanziamenti per la Sanità: risorsa indispensabile per la coesione sociale e per il progresso sociale;
- Trasparenza, verità, reale democrazia e competenza. Non possiamo permettere che la Sanità sia ostaggio di “guerre tra bande”.
Salerno, 26 novembre 2011