Un Congresso Vero quello di SEL: si lavora da “separati” all’unità del Centro-sinistra

Un Congresso vero al quale hanno partecipato tutti i partiti, di centro, di sinistra, di destra. L’obiettivo: l’unità del centro-sinistra ma da “separati”.

Il Segretario del 2° Congresso di SEL è il Prof. Carmine Pirozzi, che succede dopo un ampio dibattito ad Anna Grimaldi. Le risultanze politiche influenzate dalle riflessioni contenute nella lettera di Giovanni Tarantino.

EBOLI – Sabato 19 e domenica 20 novembre si sono svolti i lavori del 2° congresso cittadino di Sinistra Ecologia e LIBERTA’, circolo “la sinistra” di Eboli. Quello di SEL è il 2° congresso cittadino, ed è  stato un congresso “vero”, – tengono a precisare i dirigenti di SEL in una nota che riassume le risultanze politiche venute fuori dal dibattito congressuale.

Ai lavori Congressuali oltre ai leader di Sel e al consigliere comunale Gerardo Rosania, hanno partecipato, dando il loro contributo, anche i leader degli altri partiti, tra cui: il Capogruppo del PdL Fausto Vecchio; il segretari di Idv, Enrico Lamonica e della DC Dario Palo; il capogruppo dell’Api, Arturo Marra; Alfonso Del Vecchio del Pdci,  Salvatore Marisei del Pd, Carmine Caprarella della Fabbrica di Nichi; il vicesindaco Cosimo Cicia; Donato Santimone di Confesercenti; Adriano Naimoli di l’Altritalia; Antonio Rosamilia della Sicet Cisl; i quali hanno formulato gli auguri di buon lavoro al neo Segretario, Professor Carmine Pirozzi, che succede ad Anna Grimaldi.

Quello di SEL è il 2° congresso cittadino che si è tenuto veramente e nessuno lo vuole mettere in dubbio, si è tenuto un livello altissimo di interventi – tengono a far sapere i dirigenti di SEL – e la presenza dei livelli istituzionali, e quelli per niente “formali” di tutte le forze politiche ebolitane, di sinistra, di centro e anche di destra, hanno dato l’idea concreta dell’interesse che c’era e che c’è verso le posizioni che S.E.L.   assume rispetto alla situazione politica locale. A questi si sono aggiunti una ventina di interventi delle compagne e compagni, iscritti, simpatizzanti, che comunque hanno voluto arricchire l’analisi e la riflessione di questa forza viva ed autonoma della sinistra ebolitana.

È stato un congresso delicatissimo, – precisano nella nota – in quanto ricadente in una fase di politica nazionale particolarmente complessa, con l’Italia sprofondata in una crisi con pochi precedenti che è parte della più grande crisi che attraversa l’Europa intera almeno dal 2008, che il governo Berlusconi ha colpevolmente sottovalutato ed ampliato, pensando che fosse sufficiente una politica fatta di sorrisi e “pacche sulle spalle” per evitare che l’economia nazionale andasse a picco.

Ora in quella crisi ci siamo tutti in pieno, – continua SEL –  e Berlusconi ha pagato la sua arroganza sull’altare della “tranquillità” dei mercati, costretto alle dimissioni. Ora c’è un governo tecnico, a guida Monti, persona seria e sobria, ma che noi di S.E.L.   attendiamo alla prova dei fatti. Rimaniamo convinti che continuare a chiedere sacrifici alle famiglie italiane, che stanno da tempo “bruciando” i loro risparmi, non ci porti da nessuna parte e corra, anzi, il rischio di portarci in piena recessione.

Patrimoniale, lotta all’evasione fiscale, tassazione delle rendite finanziarie frutto delle operazioni speculative in borsa, eliminazione degli sprechi della politica, – indicano solo alcuni dei problemi che devono essere la base su cui poggiare la ripresa della Nazione – noi riteniamo essere questa la strada che il nuovo governo dovrebbe seguire. Soltanto dopo, si può chiedere ai cittadini di fare ulteriori sacrifici!

Gerardo Rosania

Sul livello locale, – spiegano che è indispensabile muoversi nell’ambito di creare le premesse per l’unità della centro sinistra – il 2° congresso di Sinistra Ecologia e LIBERTA’ ha inteso riaffermare l’ indispensabilità della costruzione del centro-sinistra unito come grande obiettivo di questa forza politica. S.E.L. si colloca a pieno titolo nel quadro del centro-sinistra, e lavora per unificarlo, per evitare di consegnare il paese ad una destra che non ha nulla a che fare con la destra classica della nostra città, ma è mossa da un rampantismo e da una spregiudicatezza intollerabili. Per S.E.L.  costruire il centro-sinistra non significa rinunciare al proprio ruolo di opposizione, seria, attenta, coerente e ferma all’ Amministrazione Melchionda.

Siamo usciti da una campagna elettorale – pur precisando il ruolo non escludono un confronto serio – che ha collocato S.E.L. all’opposizione; noi sappiamo assolvere a quel ruolo. Nessun pasticcio od inciucio, ma confronto sui programmi, sulle cose da fare, sul progetto, sul disegno per la città che vogliamo. Un confronto che va oltre l’Amministrazione Melchionda, che richiede a S.E.L.,    innanzitutto, un grande sforzo di analisi e di proposta, sapendo che la proposta progettuale di 15 anni fa, probabilmente non è più attuale, che nel frattempo sono intervenute delle trasformazioni nel tessuto sociale ed economico della nostra città, per cui è alla luce di questa nuova situazione che bisogna “attrezzare” la proposta, ponendoci l’obiettivo ambizioso di coinvolgere, in questa riflessione, tutte le forze vive e sane della città, le forze sociali e produttive, quelle della cultura, il mondo delle associazioni, dei luoghi di lavoro. È necessario riprendere un lavoro di presenza nella città, nei quartieri popolari; bisogna riprendere a fare i conti con il disagio del mondo giovanile, del mondo operaio, del mondo femminile

Il congresso – informa la nota di Sinistra Ecologia e Libertà si è dato i suoi organi statutari – ha completato i suoi lavori ricostituendo gli organismi dirigenti del partito: il compagno Carmine Pirozzi è stato confermato alla guida della sezione, dopo alcuni mesi da “traghettatore”; con lui in segreteria lavoreranno i compagni Anna Grimaldi e Giovanni Mandolfino. Sergio Pannutini è stato confermato nella carica di tesoriere del circolo, mentre i compagni Adriano Naimoli, Erminia Pastore e Renato Salvagno vanno a far parte degli organismi di garanzia della sezione.

Un congresso “vero”, dunque, quello che si è svolto, – precisa  e conclude la nota di SEL – che ha detto che ad Eboli c’è bisogno di sinistra, di una sinistra propositiva ed unitaria, ed il primo passo concreto su questa strada è stata la determinazione congressuale di far sì che le compagne ed i compagni della “fabbrica di nichi” siano invitati permanenti alle nostre assemblee, con diritto di parola, ovviamente. Con la fabbrica di nichi, fra l’altro, si è già avviata la condivisione della stessa sede.

Giovanni Tarantino

Dopo anni di lacerazioni, di rotture, di veleni, la sinistra ebolitana incomincia a segnare dei colpi sul terreno della costruzione dell’unità. – E si conferma – Di questo processo noi di S.E.L.   vogliamo essere protagonisti.

Il Congresso si è tenuto, le discussioni si sono fatte, il dibattito si è chiuso, il Segretario è stato eletto, la segreteria anche, si è riunita ufficialmente anche la famiglia dei comunisti aprendo alla Fabbrica di Nichi la partecipazione alla direzione locale e la condivisione della sede, adesso si può affermare che se non vi fosse stata la lettera di Giovanni Tarantino, che in qualche modo facendo una “tiratina di orecchie” a SEL e al Consigliere di SEL Gerardo Rosania, per il tipo di opposizione portata avanti, ritenuta di grande ostacolo ad una ricomposizione del centro-sinistra, il dibattito non si sarebbe orientato in questa direzione?

Nessuno ci crederebbe se si dicesse il contrario.

Adesso si aspettano gli atti conseguenziali, che indipendentemente da una “sommatoria” politica che vedrebbe una ricomposizione del centro-sinistra didattica, nel senso che si affermerebbe un principio politico senza conseguenti convergenze amministrative, tenuto conto che ognuno manterrebbe le sue posizioni ma confrontandosi.

Ci avviamo a vivere una risoluzione politica “alla sinistra”, che come al solito offre al suo elettorato un clima di sussistente incertezza e offre un tipo di relazione che somiglia ad una coppia di separati che convivono sotto lo stesso tetto.

L‘unità del Centro-sinistra dovrebbe significare mettersi in discussione e analizzare i percorsi fatti offrendosi anche ad un’autocritica, rispetto a scelte fatte nel corso del tempo e cercare laddove è possibile di modificarle e semmai ammettendo da uomini veri di aver commesso degli errori, che non dovranno significare necessariamente l’assegnazione di colpe, e di essere disposti nel contempo a rimettersi in discussione, senza la presunzione e l’arroganza di sedersi ad un tavolo convinti di ordinare anche per gli altri il proprio menu.

Oggettivamente, sarà stato anche un congresso vero, ma non ha affrontato questi temi  che noi si aspettava, e poiché i protagonisti sono gli stessi di 20 anni addietro, c’è da giurare, che sarà molto difficile si possa giungere a praticare percorsi di quel genere.

Eboli, 26 novembre 2011

6 commenti su “Un Congresso Vero quello di SEL: si lavora da “separati” all’unità del Centro-sinistra”

  1. Il congresso vero ha decretato l’intenzione di perseguire la strada di una sinistra propositiva ed unitaria di cui SEL vuole essere protagonista,motore propulsore di una strategia vincente che, tra l’altro, avrebbe sicuramente come risultato quello di presentarsi alle prosime elezioni con la legittima e concreta aspirazione di tornare a contribuire allo sviluppo di Eboli da protagonisti insieme alle altre forze di sinistra. Quindi si va nella direzione auspicata da Tarantino. In tal caso però un congresso vero avrebbe dovuto ringraziare il traghettatore “per l’ottimo lavoro fin qui svolto”
    ( mi pare si dica così ) e passare il testimone proprio a Tarantino………………………..o no???
    Ma Tarantino dopo il congresso fa sempre parte di SEL………..o no???
    Lasciatemi i dubbi, li scoprirò vivendo.
    Buon lavoro e auguri alla Fabbrica di Nichi di cui sono da sempre un sincero fan.

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  2. non credo che si sia giunto a un accordo di sinistra nuova rinnovata unita e con valori unitari e nuovi. Inguacchi stesse persone che sognano antichi ardori ed altri che hanno augurato un futuro prosperoso e positivo lanciando messaggi di alleamze politiche di subordinazione. La sinistra ma quale sinistra lo dice uno di sinistra.

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  3. Del congresso che si è svolto la settimana scorsa dò una lettura positiva, anche se non tutto è filato per il meglio, nel senso che polemicamente non si è fatto alcun riferimento al dibattito che ho cercato di aprire, come se tutto andasse per il meglio. Io nel congresso ho ribadito la mia posizione con forza e determinazione, chi doveva raccogliere sembra l’abbia fatto, ma non posso dire ancora fino a che punto perchè il documento politico conclusivo non è stato ancora approvato e quindi dovrò verificare fino in fondo fino a che punto recepirà il messaggio. La novità più importante del congresso è stata la partecipazione, oltre agli ospiti elencati e non (il sindaco per esempio) la partecipazione dei compagni/e della Fabbrica di Nichi, perchè finalmente sono state superate le diffidenze di un tempo. Ed anche quì il tempo mi ha dato ragione. Ora dobbiamo lavorare insieme per ricomporre l’alleanza più ampia del centrosinistra che non è la condivisione di una “torta” da spartire ma un processo politico che si può misurare lanciando la sfida al Sindaco ed all’attuale maggioranza con la creazione di un Forum permanente sui temi strategici della nostra città e del suo territorio. Quindi ben vengano tutte quelle forze che sono disponibili a partecipare a questo dibattito delle idee e dei progetti per il nostro futuro ma stiamo attenti a non litigare sul presente o addirittura sul passato, come mi è sembrato sia avvenuto in qualche intervento fatto al dibattito apertosi sulla mia lettera ai compagni/e di Sel. Pertanto, voglio ringraziare la direzione e quanti hanno partecipato a questo dibattito sviluppatosi ben oltre gli iscritti al mio partito, perchè come avevo intuito questa prospettiva non interessa solo i militanti dei partiti ma anche la cosiddetta società civile, che ne ha dato larga prova intervenendo pubblicamente sul blog. A qualche compagno protagonista di questo confronto l’invito a metterci la faccia con nome e cognome senza nascondersi dietro lo pseudomino, perchè tanto è come se si fosse coperto con una foglia di fico. Grazie a tutti.

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  4. Caro Tarantino,grazie per i chiarimenti forniti a tutti noi, ancor di più in quanto non dovuti e non richiesti.
    Prendiamo per buona la tua lettura e speriamo in un impegno più deciso,concreto e propositivo nella direzione dell’unità delle forze di sinistra per il bene del paese. Gli ortodossi di SEL si devono rendere conto che non sono in grado di dare lezioni moralizzatrici a nessuno. Il potere sporca e fare i finti tonti e gli illibati non serve e non paga.
    Eboli ha bisogno di forze sane e tirarsi fuori significa dare maggiore spazio agli avventurieri che stanno al potere come le mosche al miele. Grazie e buon lavoro.
    P:S.: ancora con questa storia del metterci la faccia ma cosa ve ne frega della faccia delle persone. Poi la foglia di fico…che fantasia.

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  5. Domanda berlusconiana ,ma i politici che hanno governato Eboli negli ultimi 30 anni ci hanno messo realmente la faccia ? Cosa realmente sappiamo di loro? una sorte di omerta’ li avvolge tutti ,quindi lasciamo stare le facce.Questa non è politica ma speculazione sui deboli senza colore di appartenenza solo deboli per essere schiacciati.E’ facile fare il sinistroide con i soldi in tasca ,giornale sotto braccio con l’area di intellettuale anche se alcune volte questi personaggi vengono dalla gavetta .

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