L’Associazione Culturale Italia Medievale di Milano assegna il premio speciale al “De rebus Siculis carmen ad honorem Augusti” di Pietro da Eboli.
Mariano Pastore ritirerà il premio il 26 novembre 2011, alle 17.00 nello Spazio Eventi della Libreria Feltrinelli in via Manzoni, 12 a Milano.
MILANO – Premio Speciale, giusto riconoscimento dall’Associazione Culturale Italia Medievale di Milano per un’opera dell’età di mezzo di assoluto valore che ha avuto l’apprezzamento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. L’ iniziativa costata un lungo impegno di studio e di ricerca, editata dal SANATRIX NUOVO ELAION di Eboli diretto dal Dott. Cosimo De Vita.
A Cosimo De Vita come legale rappresentante del Sanatrix Nuovo Elaion Editore e a Mariano Pastore come curatore dell’opera andrà il premio speciale ACIM che sarà consegnato sabato 26 novembre 2011 alle ore 17.00 nello Spazio Eventi della Libreria Feltrinelli in via Manzoni, 12 Milano.
L’opera di cui stiamo parlando è il “De rebus Siculis carmen ad honorem Augusti” di Pietro da Eboli ossia Carme sulle vicende di Sicilia in onore di Augusto secondo il Codice 120 della Biblioteca Civica di Berna Burgerbibliothek Bern, con le miniature che illustrano il passaggio del potere dalla dinastia Normanna alla Sveva nel Regno di Sicilia.
Curata integralmente da Mariano Pastore con il testo latino tradotto da Carlo Manzione, con la presentazione di Cosimo De Vita, la prefazione del Curatore e l’introduzione storica di Carmelo Currò il libro è stato edito dal Cooperativa Sanatrix Nuovo Elaion di Eboli nell’anno 2010. L’opera misura cm. 28×33., è cartonata con sovraccoperta a colori avanti e dietro, ed è composta da 264 pag. di cui 106 a colori.
L’autore, Pietro da Eboli nacque tra il 1150 e il 1160 ad Eboli, città che amò intensamente raccomandandola a Enrico VI per sottrarla ai feudatari; la chiamò dulce solum (dolce suolo) di Pietro non si conservano molte notizie, le sole si apprendano dalle miniature del suo Poema, alla carta 46(139)a e c. 47(140)a dove è rappresentato con la testa tonsurata e con abito ecclesiastico e alla fine dell’opera alla c. 54(147)b del Codice dove la pagina insieme alla sottoscrizione Ego magister Petrus de Ebulo, servus imperatoris / Et fidelis, hunc librum ad honorem Augusti composui (Io, magister Pietro da Eboli, fedele servitore dell’imperatore / ho composto questo libro in onore di Augusto) risulta piena di versi e citazioni latine che fanno da cornice all’Explicit del Poema decifrabile solo perché le parole che la contengono sono schiarite e totalmente riprodotte da mano posteriore.
Morì tra il 1212 e il 1220; l’epilogo dell’altra sua opera il De balneis Puteolanis, risalente al 1212, prova che il Poeta in quell’anno era ancora in vita mentre su un documento che si conserva nell’archivio Arcivescovile di Salerno, datato 1220 mese di febbraio, consente con certezza di datare la morte del Poeta attorno 1220. Il De rebus Siculis carmen... descrive un momento storico di fondamentale importanza per l‘Italia intera e le caratteristiche di quel periodo, ignorate sino alla metà del sec. XVII, all’orché Samuele Engel riportò alla luce il manoscritto, nel 1746, traendolo dall’unico Codice conosciuto, che si conserva nella Biblioteca Civica di Berna.
Il Codice, misura mm. 337×200, porta il n. 120 e contiene, tra le altre scritture, l’esemplare del Carme di Pietro da Eboli. In tutto contiene 148 C., delle quali la 94 e l’ultima sono bianche, e la 144 è mutila per una lacerazione che ne asportò circa la metà in senso trasversale. Il Poema di Pietro incomincia con la C. 95 e finisce con la 147, a piè di pagina , vi è un’altra numerazione a matita che in tante carte appare poco visibile. Il Carme risulta essere della fine del sec. XII, è preziosissimo, non solo perché fu sottoposto dall’autore ad una revisione e contiene, pertanto, molte correzioni e aggiunte autografe, ma anche perché è illustrato da cinquantatré miniature coeve che narrano i fatti del contrasto scoppiato nel Regno di Sicilia, sul finire del XII secolo, tra l‘Imperatore di Germania Enrico VI e Tancredi di Lecce, nel grave momento in cui la dinastia Normanna si estingueva e la Sveva si apprestava a succederle.
Le miniature sono sul retro delle carte, mentre sul verso si legge il Poema, e sono disposte in maniera che, ovunque si apre il Codice, si trovi la facciata a destra con una miniatura, illustrazione dei versi che si leggono sulla facciata sinistra. Il Poema si svolge in tre libri, di diversa lunghezza: il primo è composto da 1118 versi, il secondo da 553, e il terzo di 202. Il De rebus… è articolato in distici elegiaci (strofa composta da due versi, “distici”, un esametro in coppia con pentametro detto appunto elegiaci). Fa eccezione soltanto l’acrostico che contiene otto esametri accoppiati a due a due da rime o da assonanze. L’esemplare si avvale di un cofanetto che contiene le cinquantatré miniature con la spiegazione sul retro.
Milano, 23 novembre 2011
Caro Mariano, voglio esprimerti i miei più sinceri auguri. Questo Premio, per quanto importante per quel che mi riguarda è solo un piccolissimo riconoscimento al tuo instancabile lavoro che hai compiuto in tutti questi anni. La tua passione e la tua dedizione non hanno un corrispondente valore in premi o medaglie.
Questo è di insegnamento ai giovani, e tu sei la testimonianza migliore, per sottolineare come sia importante fare qualsiasi cosa se vi è amore e passione e come sia naturale raggiungere questi obiettivi quando la sola motivazione è quella di soddisfare la sete di conoscenza nella modestia e nell’onestà.
Il tuo amico affettuoso, Massimo Del Mese
In questo paese i nostri avi hanno lasciato un inestimabile patrimonio culturale abbandonato quasi sempre a se stesso dove solitamente qualcuno raccatta un pezzetto della nostra storia lo picchetta per bene e guai a chi osa metterci piede.
Mariano Pastore, insieme a pocchissimi altri appassionati, rappresenta una rarità perchè le sue personali ricerche, portate avanti con umiltà e sacrificio non sono mosse da vanagloria ma dall’amore per Eboli.
Complimenti e auguri per il meritato riconoscimento.
pocchissimi?………mannaggia la fretta, ma perchè rileggo sempre dopo?
Mi scuso con Mariano Pastore.
Carissimo Mariano
È per me una grande gioia sapere di questo riconoscimento nazionale che ti viene conferito. So bene quanto tempo e quante difficoltà bisogna affrontare per portare a termine ed in modo soddisfacente un lavoro di ricerca. In questo sei stato sorretto dal grande amore che porti al tuo lavoro, e questo aspetto è certamente una fortuna sia per te che per la comunità che può goderne i frutti.
Ti faccio i miei più cari auguri sia per questa ‘fatica’ che per le molte altre future che certamente intraprenderai.
Il tuo amico di infanzia Gabriele Del Mese
Congratulazione Mariano sei un esempio lampante di come la cura ,la pazienza la tenacia e la passione sono qualità che premiano sempre.
complimenti 🙂
ab
Con ritardo apprendo di questo riconoscimento a Mariano Pastore, pur avendone seguito da sempre l’amore e la passione per la nostra storia, per cui mi aggiungo al coro di coloro che gli esprimono il proprio apprezzamento per questa entusiasmante stagione che sta vivendo nel suo nuovo lavoro.
Qualcuno mi sa dare i riferimenti telefonici e la email della BIBLIOTECA CIVICA DI BERNA.
O MI RIESCE A METTERE IN CONTATTO CON IL PROF. MARIANO PASTORE