Gli ultimi appelli hanno funzionato? dipende dalla loro incisività: Antonio Valiante, banale; Carmelo Conte, raffinato; Niki Vendola straordinario.
EBOLI – Le urne si stanno riempendo di schede votate. Se hanno sortito qualche effetto gli ultimi comizi per convincere gli indecisi e conquistare i voti necessari per vincere o magari per non perdere troppo, non lo sappiamo, adesso c’è il silenzio “imposto” dalla Legge. Ancora poche ore e via agli scrutini, e man mano che verranno fuori si delineeranno i risultati e si avvierà definitivamente alla conclusione questa lunghissima campagna elettorale, che ha fatto registrare non poche sorprese e molti colpi di scena. Domani invece si procederà agli scrutini del Presidente della Provincia, dei sindaci e consigli comunali, là dove si vota per il rinnovo dei Consigli Comunali.
A Eboli, alle ore 12.00: 10.577 elettori si sono recati alle urne pari al 35.61 % contro il 33.99 % delle elezioni precedenti. Eboli ancora sopra il dato nazionale: 33.53 % (contro il 35.33 % delle scorse elezioni). Se si conferma questa tendenza Eboli si assesterà attorno al 80 %.
Mentre il dato Provinciale è: Affluenza al 32.23 % in lieve calo rispetto al 33.73 % delle precedenti elezioni.
A Battipaglia invece, complice il voto amministrativo, al voto già il 42.10 % degli aventi diritto (contro il 30.39 % registrato nelle scorse elezioni).
Circolano un sacco di sondaggi, ognuno ha il suo, ma nessuno si sbilancia: una cosa sono i sondaggi un’altra i voti realmente espressi. Lasciamo ancora vivere gli ultimi momenti di speranza ai candidati in corsa. Vale la pena ricordare invece il pregresso e il corso di questa lunghissima campagna elettorale.
Ricorderemo, che ancora non erano del tutto delineati gli schieramenti a sostegno di Angelo Villani, Edmondo Cirielli, Antonella Buono, Valerio Torre e si è sviluppato un vero e proprio “mercato” del candidato: Roberto De cesare: eletto nella Margherita, passato nel cantiere di Centro, approdato, candidandosi al Consiglio Provinciale dei nei LiberalDemocratici; Pantaleone Cioffi, scalzato da De Cesare, ha dovuto far ristampare i manifesti per sostituire il simbolo dei Liberaldemocratici con quello dei Socialisti; Pierino Infante, attuale candidato dell’UdC, per certo candidato nella Lista Villani, è stato sostituito sul filo di lana da Antonio Conte, che aspirava al simbolo PD, preferito dal Sindaco Melchionda e dall’On Carmelo Conte a Cosimo Cicia, candidatura poi attribuita a Vincenzo Consalvo. Arturo Marra come al solito con le sue folle oceaniche, per non mollare l’assessorato, molto disinteressatamente non segue Mastella e va ad “arricchire” Villani attraverso il postiglionese Cennamo.
Ricorderemo che anche il Centro-destra non è stato da meno e così: Vito Busillo si è aggiudicato il simbolo più ambito di questa campagna elettorale, il PdL; Antonio Corsetto, si è visto costretto ad accettare “il simbolo di serie B”, Forza Provincia di ispirazione Forza Italia; Fausto Vecchio a sua volta (già coordinatore di FI e candidato a Sindaco) ha dovuto ripiegare sul “simbolo di serie C” Alleanza per Cirielli, di ispirazione ex AN; Giuseppe La Brocca è “costretto” a trovare casa nell’MPA di Lombardo e Cosimo Pio Di Benedetto “folgorato” approda nel PSI; L’Udeur perdendo il “disinteressato” con il vizietto del voto di scambio Arturo Marra, ci guadagna con Maria Rosaria Iannece (via quell’aria da funerale: finalmente qualcuno che sorride).
Finisce con lo scrutinio una campagna elettorale che ha visto uno spreco di danaro mai registrato negli annali della storia politica di questa città, a cominciare dalla campagna mediatica, aggressiva e dispendiosa del “proletario” Massimo Cariello, che utilizzando giovani “volontari”, ha inaugurato per la prima volta il “FRANCHISING” della politica, aprendo decine di punti “elettorali”. Non è stato da meno, seguendo a ruota Cariello, Vito Busillo (PdL); si collocano in terza posizione Antonio Conte e Pierino Infante (rispettivamente della Lista Villani e l’UdC)ì; segue Antonio La Manna (AS), Vincenzo Consalvo PD, Roberto De Cesare (LD), Antonio Corsetto (FP), Bruno Grimaldi (DFC), Pio Di Benedetto (PSI), Giuseppe La Brocca e poi gli altri.
Gli euro li hanno spesi veramente tutti. Per molti di loro è stata un’occasione per farsi conoscere, per altri l’opportunità di farsi evitare. Si è arrivati addirittura ad una sorta di par conditio, cioè visibilità per tutti ma in proporzione ai quattrini pagati.
Tutti si sono lanciati senza rendersi conto del giudizio degli elettori circa i loro repentini cambi di casacca. E così, val la pena di ricordare il caso di Pantaleone Cioffi, che ha dovuto sostituire il simbolo di LD con quello dei Socialisti, sui manifesti ormai già stampati. Si sono fatti ritrarre in tutti i modi: in negativo (Di Benedetto); in compagnia della Mussolini (La Manna); coi simboli sbiaditi (Cioffi); con il cuore (Consalvo); usando un vecchio slogan di Carmelo Conte “Con Te” da (Antonio Conte; da horror (Marra); da cantante neo melodico (Grimaldi); in versione “spidy” (Luigi Morena)
Vale la pena segnalare in perfetta controtendenza la campagna elettorale più simpatica condotta dal candidato dei Verdi Angelo Melillo. Non solo si è rifiutato di spendere i soldi, ma l’ha condotta solo parlando simpaticamente con la gente, pare che, provocatoriamente, avesse proposto di condividere un punto “franchising” con qualche candidato. Sicuramente Melillo, non ci guadagna niente con la politica.
E quando usciranno i Risultai avranno inciso gli ultimi appelli elettorali lanciati dai palchi? Ascoltando quello veramente “scolastico” a dir poco banale di Antonio Valiante, campione di coerenza, non credo. Come si può credere nella sua buona fede nel sostenere Conte e la Lista di Villani se solo qualche settimana fa ha diramato un comunicato stampa nel quale dichiarava di dover votare per il PD (solo per favorire il figlio, evidentemente?) e se Bassolino andava a sostenere il candidato antagonista di Simone Valiante?.
Ha inciso il discorso raffinato di Carmelo Conte alla ricerca dell’unita nel PD e nel rilancio della politica e dell’Amministrazione? se non avesse aderito ai ReD per aderire al PD, e se non avesse, con il suo movimento, sostenuto l’Amministrazione Melchionda (ormai divenuta un Sarcofago pieno di serpenti) contro il PD ufficiale, forse si, ma la speranza non è mai l’ultima a morire. Solo gli stupidi non cambiano mai opinione e l’Onorevole Carmelo Conte è uno degli uomini più intelligenti che ci sono sul “mercato”.
Ha influenzato in qualche modo il voto il discorso appassionato, semplice, colto e straordinario del Governatore della Puglia Niki Vendola? se non fosse stato per il comportamento dei suoi “compagni” di partito che hanno fatto di tutto per allontanarsi dalle persone più povere e più bisognose e se non avessero dismesso i panni del lavoro con quelli che usa Berlusconi (blazer blu), forse si.
Attendiamo i risultati, forse e meglio. Ma facciamone ammenda.
Come al solito fai finta di dimenticare che l’appello al voto più incisivo è stato quello di Fausto Vecchio.
Sono sicuro che se ne ricorderanno bene gli elettori.
Viva la Libertà
siamo stanchi di tutti quelli che cambiano da un momento all’altro,ma non si vergognano?come fidarsi?