Il Sindaco si rivolge a SEL per ricostruire il centrosinistra, per creare una prospettiva di governo futura, per contrastare una “Destra pericolosa”.
Melchionda apre un dibattito: L’intervento di Tarantino contiene un’analisi della situazione politica cittadina, che impone una discussione approfondita e aperta, capace di definire ruoli, rapporti e collocazioni. “Confrontiamoci su tutto“.
EBOLI – Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda non poteva non intervenire all’indomani delle osservazioni offerte da Giovanni Tarantino, esponente di SEL e della sinistra storica ebolitana, sulla vicenda politica ebolitana che vede il centrosinistra diviso: da una parte il PD, l’API, Italia dei Valori, e dall’altra Sinistra Ecologia e Libertà.
Tarantino ha aperto una discussione politica sulla linea da tenere nei confronti dell’Amministrazione Melchionda, ritenendo che l’attuale strategia politica portata avanti da SEL in Consiglio Comunale dal Consigliere Gerardo Rosania, impostata sull’opposizione più oltranzista all’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Martino Melchionda, sia un impedimento e talvolta un ostacolo insormontabile ad una eventuale ricomposizione dell’alleanza di centro-sinistra, e alla luce dei nuovi rapporti che si stanno aprendo a livello nazionale ai partiti di Centro ad Eboli rappresentati dall‘UDC e dall’API.
Sulla base di questa discussione, indubbiamente nuova e antica al tempo stesso, se si tiene conto della capacità che la Sinistra ha dimostrato negli ultimi 20 anni, di aprire continui confronti senza mai concluderli e nello stesso tempo a metterli sul tavolo ingombrantemente, sempre quando la Destra è in difficoltà, disorientando gli elettori e deviando l’attenzione dai problemi concreti, che sono alla base delle difficoltà della stessa Destra, il confronto sicuramente è interessante se concreto e finalizzato ad obiettivi da raggiungere su breve scadenza.
Quindi la Lettera del Sindaco Melchionda la inquadriamo in questa ottica: quella di ricomporre un quadro politico che veda tutte le forze del centrosinistra dialoganti e consapevoli del loro ruolo antagonista, rispetto a quella che definiscono una “Destra pericolosa e senza senso delle istituzioni”; quella di aprire un confronto che tende all’unità del Centrosinistra, senza cambiare collocazione, ma con lo scopo di creare una prospettiva di governo futura.
E’ su questi temi e prendendo spunto dalle riflessioni di Giovanni Tarantino, che il Sindaco di Eboli Melchionda chiede si apra un dibattito. Sceglie POLITICAdeMENTE e lo ringraziamo, supponendo che la scelta sia dettata dalla opportunità concreta che POLITICAdeMENTE offre, di un confronto interattivo, sperando sia libero da ogni pregiudizio e che rispetti idee ed opinioni, anche se contrastanti e non condivisibili.
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Lettera aperta a Sinistra Ecologia e Libertà.
di Martino Melchionda
Sindaco di Eboli
Gentile Direttore,
Attraverso il blog intendo raccogliere le sollecitazioni pervenute da Giovanni Tarantino, esponente cittadino di SEL, e storico militante della sinistra ebolitana.
L’intervento di Tarantino contiene un’analisi della situazione politica cittadina, che impone una discussione approfondita e aperta.
In passato, ho più volte chiesto all’allora segretario del mio partito di organizzare un forum del centrosinistra; una giornata di confronto tra di noi, estesa ai militanti, ai dirigenti, agli amministratori.
Ma questa è una parte della storia.
Per non farla troppo lunga, parto dalle elezioni ultime, o meglio dai risultati delle stesse.
Il centrosinistra è partito malissimo; un’Amministrazione uscente, sostenuta da Pd e Api, che è stata isolata da un’azione spregiudicata di raccolta di adesioni di ogni tipo fatta da quello che allora era un’esponente della sinistra comunista, che, appunto, ha messo insieme di tutto, ha raccolto anche speranze, ma soprattutto ha coagulato personale politico di ogni genere, essendosi generata la convinzione di una sicura vittoria.
L’operazione, fatta di adesioni diverse, la speranza del nuovo (ma quale?), l’opportunismo di tanti, ha devastato il centrosinistra.
L’Amministrazione, il PD ed il leale alleato ApI, hanno retto in una difficile campagna elettorale, investendo in un messaggio di continuità, di serietà, e di coerenza.
Accanto a questi due grossi schieramenti, vi è stato il tentativo di SEL, che ha scelto di essere minoranza, che da un lato ha contribuito a smascherare l’imbroglio di una finta coalizione di sinistra, attenta soltanto alla gestione ed al potere, poi passata con naturalezza alla sua collocazione naturale (al potere, alla corte di Cirielli); dall’altro lato, nel ballottaggio, ha preferito porsi in una posizione di equidistanza tra i due candidati.
Senonché, oggi, a distanza di quasi due anni, il quadro è chiaro.
L’ex ragazzo finto comunista ha scelto di aderire organicamente a destra (anche nello stile e nei contenuti, di cui dirò appresso).
Una parte del PD si è rivelata incapace di diluirsi in un partito vero; ma ciò è da sempre: essa è legata ad un leader, ad una stagione, e considera, più di altri, l’adesione ad un partito come un attraversamento momentaneo, in attesa di nuove occasioni.
Oggi questo gruppo si è collocato all’opposizione; ma da almeno un anno esso si è saldato all’ex finto comunista, intorno ad un progetto non ancora delineato, ma sicuramente alternativo al centrosinistra.
In questo quadro, l’Amministrazione, e la coalizione che la sostiene, stanno lavorando con difficoltà innegabili. La situazione economica del Comune è certamente difficile, ma non diversa da quella degli altri enti locali.
A questo si aggiungono questioni ulteriori: la Multiservizi, le sentenze milionarie per contenziosi annosi, che hanno aggravato la situazione. Tuttavia, stiamo davvero affrontando con serietà questi problemi, e nel contempo stiamo lavorando per un futuro diverso e migliore.
E’ quasi pronto il preliminare di P.U.C., redatto sulla base del piano strategico comunale; è una grande occasione per il rilancio della Città.
Eboli è una Città che ha lavorato sul problema dei rifiuti, che si sta addirittura trasformando in un’opportunità, ora che verrà completato l‘impianto di compostaggio. Se solo si sbloccassero i fondi europei, avremmo cantieri importanti, ed azioni di riqualificazione urbana senza precedenti.
Stanno per aprire grandi strutture di vendita; vi lavoreranno qualche centinaio di ragazzi; non è poco, se altrove si chiudono fabbriche, aziende, ed altro.
Non basta? E’ sbagliato? Ci sono errori? C’è qualcosa, o tanto da rivedere?
Confrontiamoci su tutto.
Ma con qualche ulteriore osservazione. Non si può chiedere all’Amministrazione, che ha lavorato per anni, ed ha ricevuto la conferma elettorale, di ripartire da zero; e poi, il confronto deve essere fondato su soluzioni e proposte praticabili, non astratte.
Tutto questo lo affermo, sapendo che non c’è bisogno di una maggioranza più larga: l’attuale Amministrazione ha dimostrato, negli ultimi mesi in particolare, coesione e stabilità.
Lo affermo perché è indispensabile ricostruire il centrosinistra; è necessario non solo per contrastare una destra pericolosa (mi riferisco a quella di ultima generazione), ma per mettere insieme un centrosinistra di governo. C’è bisogno di un centrosinistra che non si schiacci in un’azione di mera testimonianza, ma che proponga soluzioni per la Città.
E’ così che si vincono le elezioni; è così che si parla alla maggioranza degli elettori.
Per far questo servono almeno due cose:
- La maggioranza (oggi Pd, Api, UdC) deve essere più aperta e disponibile a confrontarsi, ed anche a correggere le proprie posizioni;
- L’altra parte del centrosinistra, collocata all’opposizione, non può pensare ad una prospettiva unitaria senza l’attuale Amministrazione.
Non credo sia utile vedere, in Consiglio Comunale, SEL fare sponda con gli epigoni del contismo, convergenti su posizioni spesso ideologiche, talvolta solo strumentali.
Non è utile che SEL sostenga la ricevibilità di mozioni e interrogazioni gravemente diffamatorie, e sterilmente aggressive, promosse da chi, per ragioni ancora imprescrutabili, è già alleato di quella nuova pericolosa destra.
Insomma, l’avversario sarà quella destra, pericolosa perché non ha senso delle istituzioni, non ha senso del limite, non ha riferimenti culturali o ideali; cerca di parlare alla pancia della Città, fa leva su qualsiasi tipo di bisogno, legittimo o meno che sia.
Intendiamoci, non sarebbe di per sé grave se la destra ebolitana governasse la Città; ciò risponderebbe ai principi della democrazia e dell’alternanza.
Sarebbe grave se fosse quella destra a farlo, perché essa ha un’idea del potere tale da alterare una corretta e civile tenuta del nostro confronto politico.
Allora, se questo è il tema vero, non possiamo continuare così; tra di noi dobbiamo mettere in campo un luogo dove sia possibile confrontarci su tutto, senza preclusioni, senza cambiare collocazioni, ma per organizzare una coalizione che parli alla Città, al mondo del lavoro e delle imprese, al mondo della scuola, al mondo della cultura, ai ragazzi, alle donne.
Solo noi possiamo farlo; solo noi possiamo tenere insieme questa comunità.
Eboli, 14 novembre 2011
SE QUESTI SIGNORI,IL SINDACO IN TESTA,AVESSERO CULTURA POLITICA E SPESSORE UMANO DOVREBBERO RASSEGNARE LE DIMISSIONI,EBOLI è 1 PAESE,ALTRO CHE CITTA’. ALLA DERIVA: I NEGOZI CHIUDONO,LE IMPRESE FALLISCONO,L’ORDINE PUBBLICO UNA CHIMERA PATETICA,E LA VITA SOCIALE DEL SALOTTO BUONO DI EBOLI TERMINA ORAMAI ALLE 20, CON BUONA PACE DELLE ATAVICHE ABITUDINI.CI SI ARRABATTA NELLO STILE DI TIRARE A CAMPARE, MA LA LETTERA APERTA LA FACCIA AI CITTADINI,SCUSANDOSI PER LO STATO PENOSO DEL CIVICO CONSESSO. TORNASSE A FARE L’INSEGNANTE DI SCUOLA SUPERIORE,E GLI ALTRI TORNINO ALLE LORO OCCUPAZIONI,AMMESSO CHE ABBIANO “ARTE & PARTE”.LA FORTUNA DI TALI PERSONE E CHE GLI EBOLITANI O SON MITI O IGNAVI, tertium non datur,MA UNA COSA è CERTA,L’IMMOBILISMO TRALATICIO,DOVE LANGUONO LE COSCIENZE CITTADINE, è L’EUTANASIA DEL POPOLO EBURINO..
A picture is worth a thousand words:
Un’immagine vale più di mille parole
.EBOLI è UN LUGUBRE ED INCOLORE DORMITORIO,DOVE CI SI TRASCINA NEL “FARSI VIVERE”.IL CENTRO COMMERCIALE DA GRANDE OCCASIONE, INVECE SARA’ ARMAGGEDDON OCCUPAZIONALE DI EBOLI,POCHI OCCUPATI DEL POSTO,A QUANTO SEMBRA, UN NUMERO ESIGUO,E MOLTI FUTURI DISOCCUPATI CITTADINI,VISTO CHE NELLA GRANDE DISTR. ORGANIZZATA, X 1 POSTO DATO 3 ESUBERI NEL COMMERCIO CLASSICO,MENTRE DAREMO LAVORO A FORESTIERI, MOLTI DI LORO ADDIRITTURA CASERTANI CHIEDONO IN GIRO ALLOGGI DA AFFITTARE,ALMENO QUESTO DIRETE.ORA RITENGO CHE IN ALTRI SITI DOVE SI SONO APERTI QUESTI GIGANTI,LE AMM.NI DEL POSTO ABBIANO AVUTO + CARATTERE NEL DIFENDERE GLI INTERESSI OCCUPAZIONALI,E IN UN MOMENTO TOPICO COME QUESTO SAREBBE STATA UNA PANACEA,MA TANT’E’,QUESTI CAMPIONI CI HANNO DECLASSATO…
sindaco non sevono le parole ma i fatti (ma non i fatti propri!!!)
Tarantino-Melchionda. Botta e risposta. Uno sprazzo che assomiglia molto a quello che intendo io per politica. Quella costruttiva,propositiva, che cerca punti di incontro (quelli utili alla comunità), nell’interesse di tutti e nella consapevolezza che piu’ sono i soggetti che concorrono al bene del paese meglio e’ per tutti,anche di chi la pensa in maniera politicamente diversa. Rosania, scongelerà finalmente le sue risorse, come gli suggerisce Tarantino e gli chiede il Sindaco, mettendole in campo al servizio della nostra comunità oppure le lascierà ancora in freezer in attesa che si realizzi la dittatura del proletariato per risolvere tutti i problemi come ha già dimostrato quando ne ha avuto l’opportunità ma nessuno se ne è accorto? Scherzi a parte questa volta se vuole potrebbe determinare una svolta nella giusta direzione. La politica (quella vera) lo illumini!
Personalmente, credo che in questo contesto sotrico-politico, l’apertura del Sindaco dimostri un’attenzione mancata in passato; l’attenzione verso la prospettiva di governo della città. Questa mancanza di orizzonte programmatico è la critica più seria che abbiamo potuto attribuire alle giunte Melchionda. Sarà un caso, sarà la crisi del Ciriellismo, sarà la probabile non distante bocciatura del berlusconismo, sarà la riflessione di Giovanni Tarantino ma il vero tema rimane “LA SERIETA’ DI GOVERNO” della città, non dimenticando forze politiche che dell’etica hanno fatto la propria bandiera (IdV) e abbandonando logiche di gestione amministrativa perverse scorrette.
Governare una famiglia è poco meno difficile che governare uno Stato.
[Michel De Montaigne (1533 – 1592)
Finalmente, sono tornati i miei vecchi avversari commentatori. Ma questa volta la pensano come me nel giudicare il gaglioffo Melchionda. Dopo aver continuato l’opera distruttiva del nostro territorio, ora, il vostro Sindaco, si rivolge a quelli che la iniziarono (gli onesti ma incapaci Melchionda, Tarantino & Company), con la fondazione della clientelare Multiservizi SpA; con la trasformazione della Piazza della Repubblica, Storica opera d’illuminata Architettura, in una bruttura moderna che nulla ha a che vedere con la Storia di Eboli; con un Piano Regolatore ammazza Costruttori, Ingegneri, Arcitetti, Commercianti e Maestranze dell’Edilizia, provocando fallimenti e disoccupazione; con l’abbandono del glorioso Ospedale di Eboli nelle mani di uomini senza scrupoli (Bassolino, Montemarano, Valiante) che, per la loro mancanza di una visione oltre il campanile, pensarono solo ai loro orticelli (Napoli, Avellino e Vallo della Lucania); con l’abbandono del già finanziato e prestigioso progetto Socialista (Porto Turistico, Parco fluviale lungo il Sele, Gaslini del Sud, Piano Regolatore della Fascia Costiera, Anulare Autostradale, Insediamenti Industriali, Snodo Ferroviario e Interporto Commerciale di San Nicola Varco, Campo da Golf, strutture sportive a servizio delle popolazioni della 167 Sud e delle varie contrade (Tennis, Calcetto, Volley, Bocce, Basket), Scuole e Asili nei quartieri e non centralizzati, Ospedale Multidisciplinare, revisione e ammodernamento di Acquedotto e Fogne, ammodernamento e allargamento del Cimitero, manutenzione di Chiese, Monumenti e Reperti Archeologici). Voi direte che sono ripetitivo, ma cosa dire per ricordare a questi inetti Amministratori di abbandonare l’osso, ormai spolpato, per colpa e per dolo. La farsa di Tangentopoli, oltre a donarci il super perseguitato Berlusconi ed il Fascista Fini, ha permesso a questi incapaci di governare i territori del già sfruttato, da parte dei CentroNordisti, e depauperato Meridione..
che si discuta tra i partiti di sinistra è sicuramente positivo, ma se all’interno di quei partiti vi siano uomini di sinistra. Non basta collocarsi a sinistra per esserlo. La sinistra a eboli ha un bel po di responsabilità e il maggiore responsabile é Rosania, prima di lui Carmelo Conte per il clientelismo che ha introdotto a sistema di potere e dopo di lui Melchionda. A distanza di 20 anni é possibile che i protagonisti sono sempre gli stessi? é possibile che non si riesca a liberarsi di costoto?
Tra quei responsabili poi ci metto Cariello, uomo senza idee e ideologie, macchina ibrida di potere e demagogia, gli altri sono comparse.
Si discute? E per fare cosa?
Caro Melchionda, l’unità della sinistra non é un dogma, é auspicabile, ma non é detto si debba realizzare a tutti i costi. La sinistra@quando é unita é pericolosa, fa danni.
Piuttosto fallo tu l’uomo di sinistra e concorri con il PD a fare cose di sinistra invece di essere arrogante e insofferente verso tutto e tutti.
Cicirinella hai ragione, Carmelo Conte è la causa di tutti i mali, in primis la fame nel mondo. E’ TUTTA COLPA SUA……………………….
P.S. In Italia uno dei + grandi problemi è ke TUTTI possiamo parlare liberamente.
A questo punto penso ke sia quasi meglio la DITTATURA………………….
Per difendere la nostra dignità di popolo al cospetto del parlamento europeo e del mondo intero siamo ridotti ad affidarci a Benigni(…un immenso Benigni) e invece di pensare ad stringerci e unirci il più possibile a prescindere dalle ideologie per mandare a casa chi ha dilapidato, a suo uso e consumo, un patrimonio economico, etico e morale di un’intera nazione stiamo a teorizzare la divisione delle sinistre e altre idiozie simili. Che tristezza!
P.S. : mi consola il fatto che dopo la mazzata tra capa e noce di collo che riceveremo come regalo fra qualche giorno, anzi ore, molti di noi saranno finalmente costretti ad inquadrare meglio i problemi che vanno oltre la punta del proprio naso.
Che tristezza addossare sempre la colpa agli altri e mai a se stessi, è il male atavico degli ebolitani, lo dice un ebolitano verace.
e’ quanto mai curioso questo appello di melchionda dopo aver passato in questi anni a provare a smantellare tutto quello che le amministrazioni rosania 1 e 2 avevano costruito, ma bisogna guardare avanti e credere sempre alla buona fede delle persone;per amore della verita’ melchonda non dice che in questi mesi con grande tenacia il gruppo dirigente di sel ha provato in tutti i modi di costruire un vero tavolo del centrosinistra partendo dall’idea che un nuovo centrosinistra dopo l’esperienza delle ultime amministrative dovesse ripartire necessariamente dalle cose da fare; ogni volta pero’ quando si provava ad uscire dalla necessita’ di stare insieme e superare le fratture parlando di programmi e di cose vere cominciavano i distinguo e le meline di quelli che oggi governano eboli;sel ,nonostante tutto ha continuato con idee, iniziative pubbliche, comunicati, interventi in consiglio comunale a cercare di stimolare melchionda e c. a dare un segnale di apertura;non sono bastate nemmeno le petizioni pubbliche a far sorgere un dubbio agli attuali amministratori, chiudendosi in ogni consiglio comunale dietro la logica dei numeri, l’opposizione di sel non e’ mai stata preconcetta ma sempre sulle cose, magari discutibili e non condivisibili, ma sempre tese al raggiungimento di una sintesi piu’ avanzata combattendo in ogni passaggio, nel contempo i trasformisti della politica locale; sanita’ sviluppo, urbanistica,cultura, qualita’ della vita, infrastrutture, problemi del tribunale, lavoro, emigrazione, rifiuti , non vi sono state questioni sulle quali sel non ha proposto temi ed idee utili al confronto ma ne’ il partito di melchionda ne’ la giunta ha mai pensato di dire che era arrivato il momento di confrontarsi seriamente con questi di sel che mai hanno chiesto posti, ma qualita’ degli interventi programmati;ben venga la lettera di tarantino e la risposta di melchionda, che allo stesso modo in maniera quantomeno bizzarra non la spedisce direttamente a sel, ma la affida solamente a questo blog, vada a melchionda al congresso di sel vada a dire le stesse cose ai miltanti di sel e vada a parlare di cose invece di appellarsi solamente ad una unita’ di bandiera , c’e’ bisogno a sinistra che alle parole seguano i fatti, non sono piu’ sufficienti le enunciazoni di principio dicendo che il nemico e’ alle porte ed allora cosi’ come per incanto bisogna cancellare le differenze che esistono;vada sabato prossimo al congresso di sel vada li’ a dire le cose concrete che vuole fare e quelle che vuole cambiare, la politica e’ una cosa seria
Per Addavenì –
Indipendentemente da quello che propone SEL, che è tutto da discutere, se Melchionda ha scelto questo blog per veicolare la sua lettera, evidentemente lo ha fatto perché lo ha fatto anche Tarantino, ma evidentemente perché è un luogo “terzo”, affidabile e aggiungo imparziale, ma anche perché è interattivo, sperando si possa sviluppare un dibattito quantomeno aperto e fuori dai luoghi consueti che ormai puzzando di demagogia e frasi fatte.
Che il Sindaco si sia accorto che esiste un’altra sinistra è sicuramente un fatto positivo, che lo stesso voglia mirare ad una ricomposizione del centro-sinistra è altrettanto legittimo, e mentre egli propone un percorso e fa delle avence, sottolinea anche “nel rispetto dei reciproci ruoli”, ci mancherebbe altro aggiungo, ma non è detto che la ricomposizione della sinistra si debba fare per forza.
Il deficit di cui soffre la sinistra nel suo complesso è così ampio che non basterebbe una vita di congressi di SEL, di Rifondazione, del PD e qualsiasi altra formazione della sinistra, per elencare tutti gli errori ed individuare le responsabilità, almeno quelle politiche, perché se volessimo rivolgerci alle magistrature contabili, civili e penali, non basterebbero soldi per risarcire i danni che abbiamo ricevuto, non basterebbero condanne civiloi e non basterebbero carceri per contenere i colpevoli di tanti danni.
L’unità delle sinistre non è per niente obbligatoria, e non lo è almeno fino a quando non si sia fatta chiarezza politica attraverso un’autocritica di tutte le conseguenze politiche che ci ritroviamo in questa Città, per non allargare il raggio all’intero Paese.
Il Sindaco sceglie un blog evidentemente perché i luoghi politici non sono più credibili e non rappresentano più quei laboratori politici plurali espressioni della società, ma evidentemente lo sceglie anche per utilizzare una forma moderna di comunicazione, ben sapendo di esporsi a critiche, del blog stesso e di quelle che puntualmente sono arrivate. In questo modo si è rivolto ad un qualcuno e ad un poartito in particolare ma sapendo di essere esposto a tutti, almeno a quelli che frequentano il blog, quando poi verrà nel congresso di SEL si rivolgerà in particolare a quel Partito e a quegli uomini e donne e con loro parlerà delle sue idee e dei suoi programmi.
La politica è veramente una cosa seria, è talmente seria che spesso diventa ridicola, specie quando si avvita su se stessa e non sa prospettare soluzioni semplici, comprensibili a tutti. Se dobbiamo preoccuparci del trasformismo? sicuramente si. Di quel trasformismo inteso come quello di passare da una parte all’altra, da uno schieramento all’altro con estrema disinvoltura, ma nel contempo bisogna preoccuparsi anche di quel trasformismo ideologico, che ti fa affermare oggi quello che ieri non si condivideva, quello che ha trasformato le persone dentro e fuori, e quelle stesse persone non si rendono conto o non vogliono rendersi conto, pur sforzandosi, che non sono più le stesse.
E come si può essere credibili se non si viene riconosciuti per quello che si pensa di voler rappresentare?
Quel trasformismo è quello che fa paura ed è quello che uccide la sinistra, ma è quello anche che ha creato il “mostro” Berlusconi, che altri non ha rappresentato il contrario di quello che la sinistra appariva. Una sinistra ormai intrisa di politica e di politichese, che ha dato corpo a quel mostro che altri non era che “l’antipolitica”.
Personalmente ritengo che sarebbe giusto la sinistra ad Eboli si ricomponesse, non fosse altro per unificare le sue responsabilità e possibilmente ammetterle. Ma per fare questo ci vorrebbero le palle.
Massimo Del Mese
Apprezzo molto l’intervento di Giovanni Tarantino perchè, ultimamente, pochi politici ad Eboli si sono preoccupati, almeno in forma pubblica, di avere una visione di insieme che vada al di là del successivo consiglio comunale.
La discussione in SEL probabilmente non si esaurirà nemmeno nell’imminente congresso ma è certo che Tarantino con la sua lettera “anticipa” e detta i tempi alla discussione congressuale. (Qual’è la visione politica di Sel nel medio e lungo periodo ? Come si comporterà Sel ad Eboli in caso di elezioni anticipate ? Quali sono gli obiettivi concreti e realizzabili che non vadano in contrasto con le attività amministrative già avviate che Sel pone come condizione ad una discussione e ad una futura collaborazione politica ? Senza considerare le lucide e legittime osservazioni di addavenì.)
Nella risposta il Sindaco oltre ad accogliere positivamente gli spunti di Tarantino rilancia l’idea di un “Forum del centrosinistra” che meriterebbe di concretizzarsi invece che di rimanere solo tra le righe di un blog.
Nel dialogo tra i partiti manca una visione di insieme. A mio avviso, il dibattito politico non si può limitare esclusivamente alle singole (e pur importanti ci mancherebbe) azioni amministrative alzando di volta in volta steccati ideologici più che pragmatici. Il dialogo nel centrosinistra soprattutto con chi adesso sta fuori dalla maggioranza deve partire, come ricorda Melchionda, dal programma di mandato che ha ricevuto la fiducia degli elettori e quindi necessariamente dalle attività messe in campo sia nuove che in continuità con il precedente mandato.
L’opposizione di centrosinistra non può certo pensare di condizionare “in toto” l’azione amministrativa ma nel dialogo dovrebbe sapere accettare che probabilmente soltanto una parte delle sue proposte riusciranno a concretizzarsi. Se poi questa parte sarà cospicua o esigua dipenderà da una parte dal grado di apertura della maggioranza (e dalla responsabilità della stessa) ma dall’altra dalla capacità delle opposizioni di centrosinistra di sapere far convergere i partiti della maggioranza sulle proprie proposte.
Questo “esperimento” di centrosinistra dovrebbe “re-imparare” a mediare e soprattutto una parte di esso ad accettare i compromessi. I compromessi, se da una parte rischiano di non portare voti e di disorientare i più ortodossi (è più facile se la si fa bene come Rosania fare opposizione contestando tutto che amministrare con la politica dei piccoli passi) dall’altra potrebbero servire a migliorare concretamente (ed in linea con i rispettivi programmi) le azioni amministrative a vantaggio di tutti.
Del resto non è forse un compromesso il governo tecnico a sostegno di Monti ? Del resto chi ha deciso di starne fuori e riaprire subito il Parlamento della Padania non lo fa forse più per calcolo che per pubblica utilità ? E chi è rimasto dentro non correrà il rischio di scontentare il proprio elettorato perchè cedendo a questi maledetti compromessi politici non farà quello che i propri elettori si aspettano ?
Il centrosinistra ad Eboli non può stare fermo ed aspettare quello che accade. Bisognerebbe rispolverare Samuel Beckett per capire cosa il centrosinistra NON dovrebbe essere (ammesso che esisterà ancora in Italia e quindi ad Eboli una sinistra ed una destra almeno nella concezione forzata cui siamo stati allenati a pensare negli ultimi 17 anni…)
per stare insieme ci vorrebbero veramente ragioni eccezionali, che può far valere solo chi ha motivazioni
straordinarie. In questo momento, Melchionda, evidentemento stretto come é dalla morsa interna al suo stesso partito ad opera dei riformisti di Conte, e vedendo i suoi numeri di maggioiranza misurati, apre agli altri e apre anche a Rosania. Ma é possibile cercare soluzioni unitarie con gli altri partiti tralasciando e magari non curandosi delle rotture interne ne fare qualcosa per ricomporre il partito all’unità.
caro massimo la tua risposta piccata, mi ha davvero meravigliato.E’ troppo chiedere che oltre al tuo blog melchionda affidi le sue riflessioni anche al corpo dei militanti e dei simpatizzanti(si possono ancora usare questi termini?) di sel? a me pare di si, anche perche ‘ credo che non tutti possono accedere al tuo ospitale blog e sono convinto che il tuo autentico spirito democratico si auspica che piu’ voci possano partecipare ad una cosi seria discussione, questo era il senso della bizzarria della lettera inviata solo qui;le sezioni o circoli , come si chiamano oggi, li consideri luoghi demagogici della politica? conoscendoti penso che ti sei lasciato prendere la mano dalla passione considerato che converrai che le migliori palestre di formazione politica restano i vecchi luoghi della politica della prima repubblica dove ognuno poteva esprimersi e valeva il principio di una testa un voto;conoscendo piuttosto bene quelli di sel non penso che abbiano voglia di avvitarsi, come dici, in una discussione che rischia di diventare ridicola, come la definisci., Ti chiedo, ma le alleanze si scelgono sul terreno delle cose da fare o su altro?sul terreno della simpatia personale oppure della antipatia? Proprio perche’ come te penso che la politica e’ una cosa seria credo che il miglior modo sia quello di confrontarsi su idee, progetti, anche sogni di trasformazione di questo territorio, mettendosi dietro alle spalle anche le ferite recenti con la voglia e la consapevolezza di ripartire con un disegno dove non solo prevalgono i numeri, ma dove si e’ disposti ogni giorno a mettersi in discussione ed a ascoltare le ragioni degli altri.Melchionda propone il forum della sinistra o del centrosinistra, lo faccia partire! In tempi normali dovrebbe essere il partito nel quale milita e non il sindaco, rischiamo il cortocircuito, corriamo il rischio di avere una situazione nella quale il primo cittadino detta la linea politica e poi ne e’ anche l’esecutore,ma la situazione e’ cosi’ grave che l’importante e’ discutere, inviti gli interlocutori, metta delle idee sul tavolo che vadano , ha ragione gabriele del mese, oltre l’ordinaria amministrazione, e prenda l’abitudine di partecipare anche ad assemblee dove puo’ rischiare che non ci siano ne signorsi’ ne’ unanimita’ sulle sue proposte.Caro massimo e’ necessario ad eboli prima di tutto ristabilire i luoghi nei quali si decide,gia’ non sarebbe poco.Cordialmente
Per Addavenì –
Mi dispiace che il mio intervento sia apparso “piccato”, al contrario era pieno di passione e semmai pieno di “incazzatura” per quelle cose che tu stesso avanzi, a che invece sembrano essere lontane mille miglia.
Tu stesso sostieni che ad aprire una discussione sarebbero dovuti essere i Partiti, ma purtroppo, i Partiti che noi abbiamo vissuto, purtroppo non ci sono più.
Purtroppo o meno male? anche questo è un interrogativo: purtroppo perché sono stati, nella loro staticità, gli artefici del loro tramonto lasciandoci “orfani” di quelle “palestre” ideologiche e di formazione politica, ma anche “laboratori” di programmi e iniziative politiche; meno male, perché, le cose sono cambiate, nostro malgrado. Cambiate, purtroppo per noi, a seguito dell’avvento di Berlusconi e del berlusconismo, che ha velocizzato le decisioni mettendo anche in difficoltà le sinistre che invece avevano bisogno di altri tempi, spesso “biblici”, per elaborare delle strategie.
La politica è cambiata e cambiati sono anche gli approcci e l’errore delle sinistre è stato quello di farsi “travolgere” dalla semplicità “semplice” del messaggio berlusconiano, vuoto di contenuti ma pieno di efficacia, impostando il suo divenire politico agli umori momentanei che i “sondaggi” gli suggerivano.
Quindi politica diversa, affidata non più alle opinioni ma ai sondaggi, non più alle programmazioni, ma ai “temi”, e così mentre le sinistre si scornavano sui “temi” e si dividevano dopo lunghe ed estenuanti discussioni, il Berlusca con il “Cialtrun” (Bossi), come lo hanno appellato i suoi contestandolo, facevano: l’uno i fatti propri; l’altro quelli della sua famiglia e di un centinaio di “Cialtrun” come lui, che fanno finta di dividersi dall’Italia ma la continuano a rapinare senza ritegno.
L’errore, consumato, continuato e aggravato è venuto dagli stessi leader della sinistra, il primo è stato Rutelli che si propose all’americana, poi venne Veltroni, imitandolo e poi ha continuato Vendola, tutti commettendo l’errore di andare a combattere sul terreno del “nemico” scivoloso e paludoso, accettando le sue regole e perdendo clamorosamente.
Allora mi dirai, significa che è giusto affidare ai Partiti i percorsi? Sicuramente sarebbe auspicabile, ma i Partiti di oggi non sono quelli di una volta, non rappresentano più nemmeno lontanamente le ideologie a cui si ispirano, e non rappresentano nemmeno numericamente quelli di una volta.
Il partito “solido” nella forma antica, non riesce più ad essere plurale, e quindi, discutere nelle quattro mura del tuo partito non è affatto esaustivo, semmai è limitativo, e questo ce lo ha insegnato la rivoluzione dolce che ha rovesciato i regimi più crudeli del nord-Africa, che ha fatto montare una protesta spinta senza nessuna organizzazione alle spalle, ma solo attraverso il Web, poi malamente condotta da i partiti che si sono impossessati della protesta..
Quindi è indispensabile orientarsi ad un Partito “Fluido” che riesca a compendiare in maniera veloce tutti quelli che possono dare un contributo, senza per questo essere vincolati.
Potrei essere d’accordo per 10 cose su venti con il tuo Partito e trovare altrettanto accordo con altre dieci cose di un altro partito delle ormai due “grandi famiglie” del pensiero, scegliendo ovviamente per formazione di appartenenza quella che si richiama alle propaggini della sinistra e per chi ha altre convinzioni quelli che si ispirano alla destra.
Sarebbe troppo lungo continuare, ma sicuramente aiuta anche la discussione che si è messa in essere nella nostra Città da Tarantino, Melchionda, te ed altri. C’è troppa confusione e c’è troppa leggerezza, una per tutte, per evitare di allungarmi: non si può essere a favore del libero mercato e poi lamentarsi delle speculazioni. Coerenza addavenì, coerenza.
Massimo Del Mese
x addavenì. Esistono luoghi fisici dove si decide tra persone che la pensano allo stesso modo e luoghi, come politicademente,dove chiunque può decidere per ragioni non solo rispettabilissime di per sè ma forse proprio di opportunità,di rendere pubblico il proprio pensiero ( parlo in questo caso di politici). Le assemblee hanno contribuito a formare le coscienze civili del paese ma ora i tempi sono cambiati, tutto è cambiato.Le assemblee sono sempre importanti perchè i contatti umani rimangono fondamentali ma tutto evolve in tempo reale e quei luoghi ormai sono obsoleti e lo saranno sempre di più in ragione del prevalere della velocità delle decisioni sull’efficacia delle azioni intraprese. Se tarantino non si fosse espresso in questo blog ma nei luoghi da te auspicati la sua felice e coraggiosa uscita poteva forse essere limata,mediata se non addirittura snaturata dalla volontà della maggioranza assembleare, il Sindaco non avrebbe raccolto e l’ing. del Mese, la mia modesta persona e tanti altri non si sarebbero accorti di nulla e sarebbe stato un peccato per l’importanza( spero lo comprendiate) delle riflessioni di tarantino che vi costringe a misurarvi nella direzione di una evoluzione di un “fare politica” ancora alquanto presuntuosa, pregiudiziale e preconcetta. In definitiva sterile e inutile che non serve a nessuno, in primis a voi stessi se pensate(come sarebbe giusto e auspicabile) di dare ancora il vostro contributo alla causa ebolitana. Tarantino sostiene che da soli non si va da nessuna parte quindi di guardarsi intorno e distinguete gli alleati, in primis il PD. Il Sindaco,inequivocabilmente, ha raccolto l’invito e che lo abbia fatto qui piuttosto che altrove io non darei tanta importanza. A me sembra tutto fin troppo chiaro e pure ovvio,ma forse sono avvantaggiato dal fatto di non essere un militante di sinistra ma un semplice elettore che alle prossime elezioni vorrebbe votare una coalizione di sinistra, forte e vincente,senza essere costretto a risolvere un rebus. Non mi sembra di chiedere la luna. Giovanni Tarantino,lo ha capito, se anche SEL mi può agevolare ringrazio di cuore anticipatamente.
L’unità della sinistra é un’utopia, la ricomposizione del centrosinistra invece può essere possibile.
Melchionda in questa storia sicuramente ci si é buttato per coprirsi, ma il dibattito politico, quello che riguarda l’intera sinistra, mi dispiace per addavenì, é un affare che non si può circoscrivere nelle mura di un partito, tra l’altro nemmeno maggioritario, vuoi per questo e vuoi per le motivazioni che ha reiterato Del Mese nei suoi interventi. I partiti non sono più quelli di una volta, adesso bisogna aprirsi alla società e consentire a tanti come me di partecipare ma senza impegnarsi organicamente.
Sono anni che la sinistra discute. Discute, discute, poi quando si tratta di fare se riesce a realizzare qualcosa é già troppo tardi.
Mentre il medico studia l’ammalato muore, recita un famoso detto.
Secondo Rosania l’amministrazione non programma niente ed é fuori da tutto.
Ma perché quando nei 10 anni che ha governato, stavamo dentro a qualcosa?
Se ci stavamo, non ce nw siamo accorti, ma stiamo pagandone oggi le conseguenze: Mazzzitelli, Seta, Aracne, alle aree Pip, Piano regolatore fascia costiera, e tutti gli altri appuntamenti mancati.
Ho letto con attenzione la lettera del Sindaco Melchionda al nostro partito, che poi non è altro una riproposizione di ciò che ha detto al congresso API di domenica mattina, depurato di qualche nota polemica e di quell’arroganza che, forse,serve per prendere l’applauso “in casa”, ma non fa fare un passo avanti nella direzione che lui afferma voler perseguire:L’UNITA’ DEL CENTRO SINISTRA.
Alcune precisazioni, prima di entrare nel merito delle cose che sostiene Melchionda, per far notare tre cose:
1. Melchionda parla ad una forza politica che nasce per unificare la sinistra, contaminarla con tutto ciò che si muove nel mare aperto di una società attraversata da tensioni, disperazioni, voglia di cambiare, che per troppo tempo hanno agito come corpi separati e, come tali, incapaci di incidere sui processi reali. Una forza che si pone in modo serio il tema delle alleanze, da costruire sul “che fare” e non sugli accordi fini a se stessi; una forza, quindi, che ragiona di per sè sul come ricostruire un centro-sinistra unito, ad Eboli come a livello nazionale (la foto di Fermo);
2. Melchionda arriva in ritardo sul discorso dell’unità del centro-sinistra locale. Noi quella unità non l’avevamo declamata, l’abbiamo praticata. Nel 2005, quando Melchionda diventa sindaco per la prima volta, il centro-sinistra ebolitano era unito. Lo sfaldamento di quell’area politica avviene durante la sua prima legislatura, fino ad esplodere in modo clamoroso in occasione della campagna elettorale del 2010. Posso ricordare che l’UDC non stava in coalizione con Melchionda? Che Italia dei Valori non stava con Melchionda? Che non c’erano i verdi, i compagni della Federazione e, ovviamente, non c’era SEL? Forse chi fa appello all’unità e si autopromuove artefice di tale costruzione dovrebbe prima porsi il problema del perché con la sua prima legislatura il centro-sinistra si frantuma, mandando alla malora un lavoro durato anni. Solo colpa di Cariello? Su questa vicenda mi permetterò di dire qualcosa più in là. Visto che, probabilmente, all’attuale sindaco quel tipo di rapporto, fondato tutto sulla gestione spicciola del potere, faceva comodo in funzione “anti” nei confronti di chi continuava a sollevare questioni di carattere progettuale, programmatico, di concezione del governo della cosa pubblica.
3. quando si rivolge a me, personalmente, facendomi apparire come un forsennato estremista, “ESPONENTE DI UNA CULTURA MINORITARIA, DI TESTIMONIANZA” (credo che presso a poco siano queste le parole usate al congresso API), commette 2 errori:
a. io, quando parlo in Consiglio Comunale o in luogo pubblico, cerco di rappresentare le posizioni, i dubbi, le delusioni, la rabbia della maggioranza dei compagni del mio partito (giuste o sbagliate che siano),
b. ma soprattutto dimentica che la mia storia politica, per quel che può valere (per me rappresenta la mia vita e vale tantissimo!), è la storia di un militante comunista, che ha fatto della ricerca dell’unità della sinistra, delle forze del progresso e del lavoro il proprio faro e che ritiene di aver introitato fino in fondo la grande lezione di Enrico Berlinguer. QUINDI IL TENTATIVO DI FARMI APPARIRE COME UN “SETTARIO” E’ QUALCOSA CHE E’ PRIVO DI FONDAMENTO ALCUNO.
Detto questo la lettera di Melchionda è un esempio clamoroso di come, in politica come gli esami di De Filippo, non si smette mai d’imparare. Leggendola mi sono chiesto se chi la scriveva era lo stesso Melchionda che in Consiglio Comunale liquida SEL come “qualcosa” di antropologicamente diversa” dal centro-sinistra e con la quale, quindi, non c’è possibilità di colloquio; se è lo stesso Melchionda che, allorquando in consiglio comunale lo si sfida ad accettare il confronto politico con SEL sul terreno progettuale e programmatico (perchè a noi di SEL o si parla di queste cose o è inutile proporre un tavolo dove si parli di “spartenza”), ci rispose che il programma c’era già e che lui non aveva tempo da perdere. GIA’, NON HA TEMPO DA PERDERE, LUI E’ IL SINDACO DELLE COSE CONCRETE (fino ad ora ne abbiamo viste ben poche!). Mi sono chiesto se il Melchionda che accusa SEL di fare sponda ai contiani in consiglio comunale è lo stesso che con i Contiani ci ha governato fino a qualche settimana fa (E, GIUSTO PER ESSERE CHIARI, QUELL’AREA POLITICA FA PARTE ANCORA DEL PD! NESSUNO LO HA SMENTITO IN CONSIGLIO COMUNALE. QUELL’AREA AFFERMA CON FORZA CHE FA PARTE ANCORA DELLA MAGGIORANZA CHE GOVERNA LA CITTA’); se è lo stesso che ai Contiani deve la sua rielezione a Sindaco, vista la caterva di voti che quell’area politica gli ha portato in dote; se è lo stesso Melchionda al quale in una telefonata del 2005, allorquando venne indicato come Sindaco dal PD, assicurai che per me non c’era nulla di ostativo al fatto che fosse lui il candidato a sindaco (anche se io avrei preferito che il PD indicasse altro nome!), ma che, per quanto mi riguardava, l’accordo coi contiani era un abbraccio che non potevo accettare e che avrei sostenuto questa posizione anche dentro Rifondazione (allora partito al quale ero iscritto) e che mi rispose che lui all’apporto dei socialisti non poteva e non voleva rinunciare. LA STORIA POI E’ NOTA: IO PER QUESTIONI DRAMMATICHE DI ORDINE FAMILIARE NON POTEI SEGUIRE QUELLA FASE POLITICA E CI FU CHI, D’AMORE E D’ACCORDO COL CANDIDATO SINDACO MELCHIONDA, SVENDETTE LA POSIZIONE DI RIFONDAZIONE. ALLORA ANCHE IL PERSONAGGIO CARIELLO, PER ISOLARE IL SOTTOSCRITTO, ANDAVA BENE.
Ma ciò nonostante, proprio perché la ricerca dell’unità sta nel DNA dei comunisti e sicuramente nel mio (qualcuno mi insegnava che l’unità delle forze del progresso era un bene prezioso per il mondo del lavoro), abbiamo cercato continuamente di creare le occasioni, i momenti del confronto, a partire dalle questioni nazionali (referendum sull’acqua, ad esempio), fino ai temi locali. DOV’E’ FINITO IL TAVOLO UNITARIO CHE AVEVAMO PROPOSTO PER GESTIRE LA FASE DI CRISI FINANZIARIA DEL COMUNE DI EBOLI? DOV’E’ FINITO IL REFERENDUM SULL’ACQUA, IN BASE AL QUALE AVEVAMO PROPOSTO COERENZA IN SENO ALLO STATUTO COMUNALE? E COSA CI E’ STATO RISPOSTO SULLA QUESTIONE DEL CIMITERO, DOVE AVEVAMO PRESENTATO 683 FIRME PER EVITARE LA PRIVATIZZAZIONE, MA CHE DOVEVA SERVIRE PER APRIRE UN TAVOLO CHE CONSENTISSE DI FARE SCELTE CONDIVISE? E QUALE E’ STATO L’ATTEGGIAMENTO TENUTO NELLA DISCUSSIONE SULLA MULTISERVIZI, DOVE AVEVAMO PROPOSTO DI FERMARE LE BOCCE PER DISCUTERE SENZA PREGIUDIZIALI SUL COSA FARE DI QUELLA STRUTTURA? E SULLE MODIFICHE AL REGOLAMENTO SUGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI, CHE CI HA COLLOCATI FRA I COMUNI PIU’ RETRIVI DELLA REGIONE CAMPANIA, MENTRE PROPOPNEVAMO DI APPORTARE ALCUNE MODIFICHE, NON PER STRAVOLGERLO,MA PER RENDERLO PIU’ ATTENTO ALLA DIFESA DEL SUOLO? E MELCHIONDA DOVREBBE RICORDARE IN QUANTE OCCASIONI, ANCHE IN TEMA DI INTERPRETAZIONE STATUTARIA E REGOLAMENTARE, ABBIAMO EVITATO CHE LA SUA AMMINISTRAZIONE VENISSE “SBRANATA” DA QUELLA DESTRA CHE LUI OGGI TANTO TEME.
C’E’ UNA REALTA’ INCOFFESSATA CHE RENDE MELCHIONDA NON CREDIBILE QUANDO SALE SUL PULPITO PER PREDICARE L’UNITA’ DEL CENTRO SINISTRA: AL SUO GRUPPO DI POTERE NON PIACE PARLARE DI PROGRAMMI, SAPENDO CHE CON NOI DI SEL DOVREBBE CONFRONTARSI ESATTAMENTE SU QUEL TERRENO;
SE SEL ENTRASSE IN QUESTA MAGGIORANZA, MELCHIONDA PERDEREBBE UN ELEMENTO CHE APPARETIENE ALLA SUA LOGICA DI AUTOASSOLUZIONE: QUELLO SECONDO CUI LA COLPA E’ SEMPRE DI CHI C’ERA PRIMA DI LUI. MAI! MAI UN ELEMNTO DI AUTOCRITICA.
Un esempio? Come si fa a parlare del disastro finanziario del comune attribuendo le colpe: 1) alle scelte di “GRANDEUR” di chi c’era prima di lui,ed ai contenziosi che ne sono derivati; 2) ai debiti della MULTISERVIZI.
Peccato che Melchionda e la sua amministrazione hanno sforato il patto di stabilità, cosa che ha pesato sulla città prima che maturassero i contenziosi di cui parla;
Peccato che la Multiservizi era in attivo fino al 2009 e che precipita nella voragine del deficit nel 2010 (coincidenza: era l’anno delle elezioni); ma come fa una società in deficit a fare assunzioni a 3 mesi? o ad effettuare migliaia di euro di quei lavori di manutenzione che poi gli si è voluto togliere?
MELCHIONDA HA VOLUTO USARE IL GOVERNO DELLA CITTA’ COME UNO STRUMENTO PER REGOLARE RAPPORTI INTERNI AL PARTITO SUO ED ALLA MAGGIORANZA SUA E COME UNO STRUMENTO DI “CORRUZIONE” DI FORZE POLITICHE, PENSANDO CHE IN POLITICA TUTTO SI POTESSE RISOLVERE CON UNA POLTRONA IN PIU’ O IN MENO.
NOI QUESTA LOGICA NON LA ACCETTIAMO.
PER QUESTO IO SONO CONVINTO CHE LA COSTRUZIONE DI UN CENTRO SINISTRA UNITO PASSA NECESSARIAMENTE OLTRE QUESTA ESPERIENZA AMMINISTRATIVA ED ANZI DOVREBBE PORSI L’OBIETTIVO DI SEGNARE UNA SOLUZIONE DI CONTINUITA’ NETTA RISPETTO A QUESTA ESPERIENZA SUL TERRENO DEI PROGRAMMI E SU QUELLO DEI METODI DI GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA, ALTRIMENTI DAVVERO IL RISCHIO DI CONSEGNARE IL PAESE ALLA DESTRA (ALLA DESTRA PEGGIORE) DIVENTA REALE.
E sono sicuro che anche in quella circostanza Melchionda si auto assolverà: LA COLPA SARA’ SEMPRE DI QUALCUN ALTRO!
NOI, INVECE, NON VOGLIAMO UNIRCI AL GIOCO DEI CAPPONI DI RENZO, NOI NON ABBIAMO INTERESSE A BECCARCI CON GLI ALTRI DEL CENTRO-SINISTRA CONTRIBUENDO IN QUESTO MODO A CONSEGNARE IL PAESE AL PEGGIO CHE LA POLITICA EBOLITANA ABBIA MAI ESPRESSO.
NOI VOGLIAMO METTERE IN CAMPO, DA ADESSO, DA SUBITO, GLI STRUMENTI PER EVITARE QUESTO ESITO.
PER FARLO, PARLIAMO DI COME COSTRUIAMO UN CENTRO SINITSRA FORTE, RICONOSCIBILE PER UNA PROPOSTA PROGRAMMATICA CREDIBILE, CHE EFFETTIVAMENTE RIESCA A DISEGNARE LA CITTA’ DEL FUTURO.
E A MIO AVVISO – E MI FERMO QUI – LA EBOLI DEL DOMANI, CHE RIVENDICA IL SUO FUTURO, E’ QUELLA CHE PARLA ALLA PIANA DEL SELE TUTTA, CHE RIESCE A PORSI COME CAPOFILA DEL PROCESSO DI DECOLLO DI UN’AREA VASTA, CHIAMATA “PIANA DEL SELE”! CHE, COME QUALCUNO DISSE ANNI FA (TROPPI ANNI FA!), PUO’ ESSERE IL VOLANO MOTORE DELL’ECONOMIA NON DELLA RPOVINCIA DI SALERNO, MA DELL’INTERA REGIONE CAMPANIA.
IO NE SONO CONVINTO.
Gerardo
Avevo letto con grande interesse la lettera di Giovanni Tarantino.
Nelle sue parole si leggeva la preoccupazione legata al grave momento che l’Italia e non solo sta vivendo ed ELEVANDOSI , anche con una lieve e ben celata autocritica, scriveva al SUO PARTITO attuale SEL e rendeva pubblica la sua “preoccupazione”.
Questo consentiva l’apertura di una discussione che grazie a politicademente, si diffonde nell’aria ed al di fuori dei Partiti ( che non ci sono oggi per poi rifondarsi o dare luce a liste civiche in tornate elettorali). Melhionda raccoglie la ” buona provocazione” e fa le sue considerazioni che mi sono sembrate complessivamente “positive”
Che fa Rosania ?:Gerardo risponde a muso duro. Non mi sembra opportuno entrare nel merito delle cose dichiarate da Martino e da Gerardo ma l’impressione che IO ricavo dalla situazione in questo momento è che OGGI E’ DIFFICILE PENSARE AD UN VERO CENTROSINISTRA UNITO AD EBOLI e questo per colpa della sinistra..
Le lacerazioni della campagna elettorale ancora non sono “sbollite” e la responsabilità di queste lacerazioni sono EQUAMENTE ( forse) spalmabili fra Gerardo, Martino e l’ex rifondatore Massimo ( oggi Cirelliano). E’ triste verificare questo ad Eboli quando a Roma, grazie a Napolitano nasce un Governo forte nella sua atipia democratica.
Credo che il Congresso cittadino di SEL possa aiutare a costruire un futuro migliore e DIVERSO della SINISTRA ebolitana e sperando un tempi migliori e più partecipati saluto con affetto Martino M, Gerardo R e Giovanni T ( Giovà..! resisti,resisti). E’ giunto il momento di darsi “qualche pizzico sulla pancia”. Tutti !!!!.-Antonio Lioi
Sono stata segretaria di SEL, ma provengo dal mondo dell’associazionismo, per cui oltre al confronto teorico, sento forte l’interesse a capire come le idee si calano nelle scelte quotidiane che riguardano la vita di tutti noi.
Per questo ritengo che l’unità a sinistra e l’unità del centro-sinistra nel suo complesso, vada non solo declamata (ad Eboli come in Italia), ma vada costruita e verificata negli atti – delibere (ad Eboli) e leggi (in Italia) -, oltre che nelle modalità con cui si assumono le decisioni (democrazia vera, rispetto delle regole, confronto, partecipazione, …).
Fino ad oggi niente di tutto ciò è avvenuto (acqua pubblica, cimitero, energie alternative, ospedale, …); mi auguro che possa avvenire da questo momento in poi: non la scorciatoia del “mettiamoci insieme e poi si vede”, ma la strada del lavoro per ricostruire insieme una proposta politica veramente alternativa a quella delle destre, una proposta che non si regga con gli sputi sulla carta, ma che riesca a produrre progetti ed atti condivisi che guardino al bene del paese.
Per fare questo, l’invito può anche essere fatto sul web, ma c’è bisogno dell’incontro e del lavoro delle persone in carne ed ossa, anche per evitare che il web diventi un nuovo strumento del populismo, che le persone vivano solo una realtà virtuale, che diventi sempre più tifosa invece che attiva in prima persona.
Penso che le persone comuni, come me, non ne possano più di parolai, di politicanti (che è diverso da politici), di boriosi, di tatticismi, di…, di…
Serve un cambiamento, un cambiamento VERO.
Mi auguro che anche ad Eboli arrivi il vento dell’indignazione e che i Cittadini sentano forte una nuova voglia di partecipazione.
a rosania
sarebbe bastato il riferimento ai capponi di renzo
a admin
un appunto gli interventi sono troppo lunghi e poco consistenti (a eccezione di quelli di presutto che fa nomi cognomi fatti e misfatti)
Certo che quelli che partecipano “attivamente” SEL so’ de coccio.
Caro TARANTINO tu stai una ventina d’anni avanti. Difficilmente restando lì potrai dare un contributo importante al nostro paese che di persone oneste e validi amministratori come te avrebbe davvero bisogno. Secondo me già è un miracolo se non ti cacciano. Comunque si è capito che sui “portatori della luce e della verità” non ci possiamo contare per cambiare le cose in questo paese. Questi o comandano da soli (e sono cavoli amari per chi non la pensa come loro), oppure preferiscono raccogliere solo firme per le petizioni popolari.
Speriamo che almeno non portino via troppi voti a sinistra nè a livello locale nè (specialmente) a livello nazionale ( Ricordiamo tutti Bertinotti: Lui è sparito ma il regalo che ci ha lasciato ancora ancora no!) .
ROSANIA nel suo intervento ha solo “rimuginato”.
Caro Rosania si parlava d’altro, potevi e dovevi volare alto perchè il Sindaco ha raccolto l’appello di Tarantino mica lo ha lanciato Lui. Il tema vero non era l’elenco dei misfatti e delle mancanze del Sindaco ma di sapere se si può contare su di voi, come auspica Giovanni Tarantino nell’interesse del paese ( e secondo me anche di quello di SEL). Le cose che hai scritto le devi dire ai militanti perchè sul “web” gli altri se ne accorgono se farnetichi d’altro. Mi dispiace molto perchè ho una sincera stima di Gerardo Rosania e se scendesse “utilmente” in campo sarei il primo a votarlo.
P.S. : x admin. La tua risposta ad addavenì è una vera e propria lezione. Peccato che Rosania non abbia dedicato altrettanta attenzione anche a quel tuo intervento perchè ne avrebbe tratto sicuramente miglior profitto.
la discussione si e’ allargata e questo e’ un fatto sempre positivo, io pero’ appartengo a quelli che come e’ scritto nel vangelo sono abituati a dire:si si oppure no, no;caro massimo quando parli di coerenza mi riesce difficile seguirti, di quale coerenza parli? libero mercato e speculazioni? Si io appartengo a quelli che pensano che anche il libero mercato puo’ avere le sue regolazioni, forse eviteremmo di essere nella situazione finanziaria nella quale il mondo occidentale e’ precipitato!!!!!Se poi il tuo appello alla coerenza vorrebbe rappresentare altro, beh hai fatto aumentare a dismisura la mia curiosita’ perche mi auspico qualche esempio un po’ piu’ efficace e meglio ancora piu’ chiaro.Sai per principio appartengo, lo sottolineo anche per il compaesano, a quelli che preferiscono le cose dette per nome e cognome; nel comportamento di sel c’e’ incoerenza? quale?chiedere chiarezza e’ rimanere indietro? e perche’?cercare di capire melchionda e la sua compagine quali interessi vogliono rappresentare e’ sbagliato? Chiedere di sapere se ancora melchionda usera’ ancora l’arma del trasformismo come metodo politico e’ altrettanto errato? Ci ha fatto finire oppure no agli onori della stampa nazionale (repubblica per chi avesse dimenticato) come la patria dei voltagabbana? e’ tanto chiedere questo? e’ fare gli esami?o e’ ancora, come credo, indice di una politica seria caro massimo?I programmi, per chi pontifica anche qui, sono ancora una cosa per la quale chiedere i voti oppure come giustamente sottolinei caro massimo tanto ci affidiamo ai sondaggi e quello che la gente vuole, noi quello proponiamo?Ma parliamo di una politica che prova a tornare seria o davvero ci sono uomini e donne buoni per tutte le stagioni? E’ fuori dalla realta’ porsi queste domande e farle anche a chi ti chiede di avere atteggiamenti diversi? Meglio ancora per rimanere a queste ore mica e’ la stessa cosa avere una patrimoniale o non averla? Mica e’ la stessa cosa migliorare la tracciabilita’ del denaro oppure no?Mica e’ la stessa cosa cancellare l’art 18 dello statuto dei lavoratori o allargare ancora di piu’ la partecipazione dei lavoratori?E’ cosi sbagliato che rosania ricordi e sottolinei cose concrete, fatti, documenti, dichiarazioni agli atti del consiglio comunale o la politica e’ fatta di declamazioni, di buoni auspici e non di fatti ed atti concreti, ripeto concreti?E’ sempre utile ricevere lezioni egregio compaesano, a me da ragazzo hanno sempre detto di farmela con chi era migliore e sapeva piu’ di me, ma mi hanno insegnato pure a non credere al ciuccio che vola, perche’ la storia personale ciascuno di noi non la puo’ cancellare e sta tutta sulle nostre spalle, nel bene e nel male.Melchionda che pure dichiara che quelli di sel sono antropologicamente diversi, sembra di sentire berlusconi quando parlava dei magistrati e dei comunisti, vada sabato al congresso di sel e dica cosa propone, tre, quattro idee, mica tantissime e vediamo che succede;quello che e’ successo qui e’ eccellente ed encomiabile ma non e’ sufficiente, i partiti, tutti i partiti hanno regole ed anche quelle bisogna rispettare.Melchionda credo discute nel suo partito quando deve decidere, beh vale anche per sel, proprio perche’ la politica e’ una cosa seria, il web serve tanto, ha allargato la partecipazione e sel lo utilizza senza risparmio ma la stessa politica e’ allo stesso modo fatta da donne ed uomini, non da ectoplasmi.Vada Melchionda sabato al congresso di sel e si confronti con gli uomini e le donne di quel partito e con le loro idee, sembrera’ una cosa antica ma la politica si occupa della vita degli uomini e delle donne, quello e’ il posto giusto.Cordialmente
Sembra che tra i comunisti, gli eredi del PCI ci siano tanti di quei rancori che cercano a tutti i costi un campo per arrivare alla resa dei conti finale. E’ inutile caro admin che alimenti un dibattito con i tuoi interventi puntuali e come dice compaesano, vere e proprie lezioni di politica. Ti trovi di fronte persone che sono incompatibili anche a livello fisico, fanno finta di rappresentare qualcosa e guai a mettersi in mezzo. Loro considerano la discussione una loro partita, e partono da presupposti che nessuno riesce a comprenderw se non che si butta avanti la cattiva detra per candidarsi a vita a gestire una macchina, che a poco a poco è stata privata del motore, poi roccherà ai sedili e dopo ai vetri e via di seguito. E’ tempo perso.
x addavenì
Senza voler polemizzare, vorrei farti notare che il solo spirito positivo da cui è animato non sarà sufficiente a condurre il tuo ragionamento fuori dal mare di confusione su cui galleggia . E poi la politica non è fatta da uomini e donne ma dalla sommatoria delle opinioni liberamente espresse da tutti, senza nessuna artificiosa discriminazione di comodo . Tenuto conto delle opinioni di tutti,la politica deve (e sottolineo DEVE) trovare la soluzione ai problemi ed alle legitime aspettative delle persone, o quantomeno tentarci sempre e comunque, altrimenti ha fallito. Quando ci si sottrae alle proprie responsabilità tirandosi fuori dai giochi,con la scusa di non volersi sporcare le mani o altre simili fandonie allora la politica è inutile se non addirittura dannosa . Non ci sono alibi e ,a voler seguire il tuo stesso ragionamento, verrebbe meno anche la differenza tra gli “uomini e donne” che fanno politica bazzicando le sedi di partito e gli “ectoplasmi” che preferiscono esprimere populisticamente la propria libera e modesta opinione sul web. Cordialmente.
Si continua a fare teatro di politica ma nessuno vuole gettare la spugna,ricostruire la sinistra ,ma c’è stata la sinistra ad Eboli negli ultmi 20 anni? o per sinistra si intende un gruppo di persone che sono contro un gruppo della destra?
Una bella invenzione per inflazionare la sinistra è stato la costituzione del centro-sinistra ,ma cosa significa?Quante interrogazioni ,quante insolvenze ,è meglio fare il cazzone di sinistra con i quotidiani sottobraccio e io so tutto io faccio io dico io sono informato ,il comunista inflazionato di sempre ,questa è la gente che si veste di Sinistra e che spesso votano anche a destra.Che cos’è il PD strana creatura politica simile a una macedonia contenuta in uno scolapasta.
Eboli ha bisogno di fatti non di parole non di paranze . Una volta la sinistra era la parte politica che stava vicino ai bisogni della gente scendeva in piazza a reclamare diritti mancati.