E’ necessario modificare lo Statuto comunale per garantire l’eguaglianza fra uomo e donna.
Battipaglia è l’ultimo dei comuni senza una donna in giunta e l’unico che ha una Commissione Pari opportunità con un presidente uomo. Santomauro ha voluto per se questa carica.
BATTIPAGLIA – “Coerentemente con le battaglie per le pari opportunità fra uomo e donne, – recita la nota politica del movimento politico Etica Per il buon Governo – che il movimento di Etica per il Buongoverno ha condotto nelle piazze, e nel Consiglio comunale con la nostra leader Cecilia Francese, in occasione del rimpasto della Giunta Santomauro che ha visto ,nel silenzio assordante di partiti ed associazioni storicamente attenti alle problematiche delle pari opportunita‘, la estromissione totale delle donne dalla giunta comunale, per cui Battipaglia e’ rimasto uno degli ultimi comuni di una certa dimensione, in Italia, a non avere una rappresentanza femminile in giunta, ed in occasione della costituzione della consulta delle pari opportunita’, dove con un atto di arretratezza culturale che ci ha ripiombato in pieno medio-evo, questa maggioranza ha imposto che il presidente di quella consulta fosse il Sindaco.
L’83% dei Comuni d’Italia – fa rilevare Etica attraverso il suo portavoce Giuseppe Speranza – prevede che il presidente di quella commissione venga scelto dalla commissione stessa al suo interno.
Alla luce di questo scenario, ed all’interno di un consiglio comunale, dove ogni qualvolta la nostra leader e Consigliera Comunale ha sollevato questioni relative alle pari opportunità, si sono sollevate risatine, battute e volgarità varie, Etica per il Buongoverno ha depositato una proposta di deliberazione, tesa alla modifica dell’art 46,3° comma dello statuto comunale, che attualmente recita: “la presenza o meno di ambo i sessi nella giunta e’ rimessa alla determinazione del sindaco“.
Tale previsione statutaria – sottolinea Speranza – è in aperto contrasto con lo stesso statuto comunale che all’art 14 ,comma 1 prevede: “Il comune di Battipaglia attua condizioni di pari opportunità tra uomo e donna nell’esercizio delle funzioni istituzionali….”,con lo Statuto della Regione Campania ,che fa della persecuzione delle pari opportunità uno dei suoi punti qualificanti, ma della stessa Costituzione Italiana che all’art.51 tocca con forza il delicato tema della pari opportunità anche negli uffici pubblici e nelle cariche elettive; e dello stesso Testo Unico dell’Organizzazione degli Enti locali che all’art 6,comma 3 recita con nettezza: “Gli Statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomini e donna …e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali”.
La proposta di modifica dello statuto comunale prevede che quel comma 3 dell’articolo 46 dello statuto comunale venga cosi’ riscritto: “il sindaco nella costituzione della giunta comunale,operera’ in modo che mai nessuno dei due sessi rappresenti meno del 40% dei componenti di tale organo esecutivo“.
Si tratta di una proposta dirompente, – per Etica – che mette la parola fine ad una impostazione maschilista, vecchia ed arretrata della politica battipagliese, che ci ha collocato fra gli ultimi comuni d’Italia, quanto a sensibilità su questi temi.
Su questa proposta di modifica dello statuto chiediamo a tutti i consiglieri comunali di minoranza e di maggioranza ,di apporre la propria firma ,per far si’ che arrivi rapidamente in discussione in consiglio e che venga da questi approvato.
La proposta di modifica dello Statuto Comunale, che la nostra leader, Cecilia Francese ha depositato al comune, – continua la nota politica di Etica – verrà illustrata in apposito convegno, che si svolgerà verso la fine di novembre, e che avrà per titolo: Il ruolo della donna in politica.
Invitiamo fin da ora – conclude il Portavoce di Etica Giuseppe Speranza – tutte le forze politiche democratiche di questa citta’, le forze sociali, il mondo femminile di Battipaglia a sostenere questa battaglia per le pari opportunita’ che il nostro movimento ha inteso mettere in piedi, proprio per rivendicare un ruolo della donna anche in politica e nelle istituzioni.
Battipaglia, 10 novembre 2011