Il Consiglio Comunale di Eboli approva all’unanimità la delibera sulle problematiche del lavoro in Città.
La Commissione Speciale Lavoro, affronterà e monitorerà costantemente, dinamiche, tematiche e orientamenti, attraverso studi e ricerche di tutti i flussi legati al lavoro. La “festa” dopo lo “sparo”.
EBOLI – Il Consiglio Comunale di Eboli, nella seduta del 7 novembre 2011, ha approvato, all’unanimità, una delibera che prevede, fra l’altro, l’istituzione, ex art. 18 del Regolamento, della Commissione speciale Lavoro, che avrà fra i suoi compiti quello di censire lo stato della disoccupazione nel nostro territorio, con particolare riferimento a quella giovanile.
Il raggiungimento del voto unanime di maggioranza ed opposizione su tale importante delibera, frutto anche dell’incisiva azione di sintesi svolta dal Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, è stata resa possibile dalla consapevolezza di tutte le forze politiche cittadine della gravità delle problematiche poste all’attenzione del Consiglio Comunale.
La delibera, articolata in otto punti, prevede che vi sia la massima vigilanza dell’Ente, tramite l’istituenda commissione consiliare, sulle dinamiche del lavoro nella nostra cittadina, sia attraverso una azione di ricerca e studio, che potrà avvalersi anche di istituti di ricerca qualificati, sia attraverso una azione di stimolo e controllo. Nella delibera, inoltre, vi è l’impegno ad aprire un tavolo di trattativa con la CNA e la Società Eboli Patrimonio Srl volto a trovare un punto di incontro tra l’interesse pubblico alle alienazioni e le proposte formalizzate dalle realtà produttive, e viene ribadita l’intenzione di vigilare sulla vertenza di Via Fratelli Adinolfi.
La Commissione per il lavoro, inoltre, dovrà elaborare tutte le strategie utili volte a far sì che le tematiche del lavoro coinvolgano un’area vasta e dovrà lavorare ad una proposta tesa a tutelare il commercio al dettaglio del nostro territorio, alla luce anche della prossima apertura dei centri commerciali, con la presenza e il contributo delle organizzazioni di categoria.
Sull’argomento interviene il Presidente del Consiglio Comunale di Eboli, Luca Sgroia: “Sono molto soddisfatto dell’esito del Consiglio Comunale di ieri, che ha dimostrato che, nel suo insieme, questa assise è dotata di grande senso di responsabilità, e che nei momenti fondamentali della vita politica e di fronte a problemi di tale rilievo le forze politiche riescono a trovare importanti punti di sintesi. Rispetto al problema del lavoro, il Consiglio Comunale di Eboli è in prima linea nel mettere in campo politiche volte alla soluzione delle difficoltà dei cittadini. Certo, occorre che anche gli enti sovraordinati, Regione, Governo nazionale, facciano la loro parte. Senza di essi, il lavoro, che io ritengo positivo, dell’Amministrazione Comunale, sarà utile, ma non potrà bastare a risolvere tutti i problemi dei cittadini. Resta, infine, il fatto fondamentale che nella giornata di ieri la massima Istituzione cittadina ha stabilito un principio: lungi dall’esprimere la mera solidarietà a quanti protestavano, ha deciso di svolgere un ruolo attivo nelle dinamiche della concertazione tra i soggetti sociali, convinto che l’impegno per il lavoro e l’occupazione è uno dei compiti più alti che la nostra Carta Costituzionale assegna alle pubbliche amministrazioni”.
Un momento sicuramente importante quello che si è consumato nell’ultima seduta del Consiglio Monotematico dedicato al Lavoro specie se si tratta di cose palpabili e specie quando queste cose sono destinate ad incidere profondamente sulla società e nella fattispecie sulla Città.
E’ singolare come come questo Consiglio Comunale, i Partiti e i gruppi che lo contengono, affrontino temi così delicati come il lavoro e tutte le sue dinamiche proprio nell’occasione dell’apertura del Centro Commerciale Le Bolle di Eboli, che risponde proprio a questi requisiti, cioè: alla domanda di lavoro; all’economia, essendo questa struttura stata realizzata da da un complesso multidisciplinare che ha impegnato, imprese con diverse competenze e professionalità varie.
E’ altrettanto singolare che proprio alla vigilia dell’inaugurazione del Centro Commerciale Le Bolle, la massima assise cittadina all’unanimità faccia voto di voler tutelare il Commercio al dettaglio, il lavoro, l’economia introducendo il concetto di “area vasta” come se fosse il “cacio” sui maccheroni, e come si voglia monitorare il lavoro e tutte le sue dinamiche e si voglia farlo attraverso una tutela delle attività commerciali da una parte, sapendo che i Centri Commerciali siano l’antitesi del negozio di vicinato dall’altra.
Il tutto e il contrario di tutto. Una discussione postuma, che se non è una precisa ammissione, di non aver saputo tutelare i negozi di vicinato e attraverso questa tutela, il lavoro strettamente collegato ad essi, è solo una grande presa in giro. Se si voleva mettere su una forma di tutela, si sarebbe provveduto prima e con ogni mezzo amministrativo ed economico, alla realizzazione dei Centri Commerciali naturali. Se veramente si voleva tutelare le forme di lavoro, una volta autorizzato e fatto realizzare il Centro Commerciale, non si sarebbe dovuto mettere in essere nessuna forma di pressione sulla Società attraverso insinuazioni, dubbi, e interrogazioni varie che ne ipotizzavano imbrogli e favoritismi.
In ogni caso se si è giunti in ritardo, sul lavoro e sulle “protezioni” delle dinamiche legate al lavoro passando attraverso gli investimenti e l’impresa, e si vuole ora parlare di “area vasta”, ben venga, non è mai troppo tardi. Ma forse, per essere conseguenziali a quello che ora si ipotizza, si sarebbe dovuto concertare prima con i Comuni vicini facenti parte di quell’Area, ed individuare insieme a loro le concrete realtà di sviluppo dell’intera Area, per poi cercare di indirizzare in maniera organica i flussi economici, dislocando in maniera funzionale allo sviluppo comune le varie singole iniziative pubbliche e private utili allo sviluppo programmato, e per contro, non si sarebbe consentito di individuare ben 3 aree per la realizzazione di ben 3 centri Commerciali nello stesso Comune.
Tutto questo, oggi è buttare acqua sul bagnato, e se non è un danno al lavoro, ai commercianti, allo stesso Centro Commerciale Le Bolle che si va ad inaugurare, a quello che è in costruzione a San Nicola Varco, all’intera comunità che cosa è? E’ incapacità o è una volontaria azione distruttrice?
E ben venga la Commissione Consiliare sul Lavoro: La “festa” dopo lo “sparo”.
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Il Consiglio Comunale
Alla luce del dibattito svoltosi
DELIBERA
1) Di impegnare l’Amministrazione ad avviare un tavolo di concertazione, che coinvolga aziende, sindacati e rappresentanze dei disoccupati, per promuovere e favorire l’occupazione ebolitana;
2) Di impegnare l’Amministrazione ad aprire un tavolo di trattativa con la CNA e la Società Eboli Patrimonio Srl volto a trovare un punto di incontro tra l’interesse pubblico alle alienazioni e le proposte formalizzate dalle realtà produttive, prescindendo anche dall’avvenuta manifestazione d’interesse;
3) Di impegnare l’Amministrazione comunale a vigilare sulla vertenza di Via Fratelli Adinolfi, svolgendo una funzione attiva nel prevalente interesse pubblico al completamento dei lavori;
4) Di impegnare l’Amministrazione a riferire in Consiglio, entro 30 giorni, sulla questione dell’area industriale e con l’obiettivo di lavorare alla saturazione della stessa, vista la sua vocazione produttiva e non speculativa;
5) E’ istituita la Commissione Speciale lavoro ex art. 18 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, aperta al contributo delle realtà produttive e sociali;
6) La Commissione, così costituita, deve censire lo stato della disoccupazione nel nostro territorio, con particolare riferimento a quella giovanile, e a quali segmenti del mercato del lavoro si rivolge, avvalendosi anche del contributo di istituti di ricerca;
7) La Commissione dovrà elaborare ogni più utile iniziativa e strategia volta a far sì che le tematiche del lavoro coinvolgano un’area vasta;
8) La Commissione dovrà lavorare ad una proposta volta a tutelare il commercio al dettaglio del nostro territorio, alla luce anche della prossima apertura dei centri commerciali, con la presenza e il contributo delle organizzazioni di categoria.
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Eboli, 9 novembre 2011