Il Sindaco di Eboli “raccomanda” alla Trade Mart, tutti i 2000 giovani ebolitani che aspirano a lavorare nel Centro Commerciale Le Bolle.
L’inaugurazione al pubblico è per le ore 17,00 del 17 novembre 2011. 300 giovani lavoreranno nelle 60 attività commerciali tra Bar, negozi, ristoranti e ipermercati. Nell’attesa delle autorizzazioni definitive si chiude una fase di errori e furberie.
EBOLI – Il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda, nel corso della conferenza stampa congiunta con Luciano Vazzoller dirigente della Trade Mart, che si è tenuta a palazzo di Città, compiendo un gesto simbolico ma eclatante ha consegnato, nelle mani del dirigente della società che sta per aprire ad Eboli il Centro Commerciale “Le Bolle”, l’elenco di tutti i cittadini ebolitani fra i diciotto ed i trentacinque anni, che aspirano ad un posto di lavoro.
Il gesto sicuramente è forte e provocatorio al tempo stesso, ma evidentemente risponde ad una serie di attacchi politici che le opposizioni, contiani in testa, hanno portato al Sindaco Melchionda e al Centro Commerciale Le Bolle, colpevole magari di avere un rapporto con l’Amministrazione. I Consiglieri di minoranza del PD Carmine Campagna, Salvatore Marisei, Antonio Petrone, Armando Cicalese, il Nuovo PSI con Massimo Cariello e Gerardo Rosania con SEL, sia pure con modalità, forme e contenuti diversi, avevano avanzato dubbi di legittimità e procedurali circa le varie autorizzazioni a cui era sottoposto Le Bolle, ma anche concrete sottolineature che si riferivano alla mancata Autorizzazione VIA e alle varie autorizzazioni, puntando il dito soprattutto sulle modalità di selezione del personale che dovrebbe essere assunto nelle varie attività commerciali presenti ne “Le Bolle”.
“Quello che compio oggi – spiega il Sindaco di Eboli accompagnato dall’Assessore alle attività Produttive Pierino Infante, dal suo Staff, nella sua stanza gremita di giornalisti – è un gesto senz’altro simbolico ma di grande significato. Quello che voglio far comprendere a tutti, specie alla classe politica, è che a questi imprenditori, che hanno investito ingenti capitali propri per fare in modo che ad Eboli venisse realizzata questa importantissima infrastruttura, non si può né imporre né chiedere nulla. Le assunzioni devono essere assolutamente scevre da qualsiasi condizionamento posto in essere da politici, siano essi di maggioranza o di opposizione.
Quello che si può e si deve chiedere – prosegue Martino Melchionda consegnando al Dirigente della Trade Mart, il faldone contenente 2000 domande di profili professionali di giovani ebolitani che aspirano ad un posto di lavoro nel Centro Commerciale – è invece l’impegno degli imprenditori che in questi giorni avvieranno le attività nel centro “Le Bolle” ad assumere per quanto più è possibile giovani cittadini ebolitani, perché la fame di lavoro è tanta ed è giusto che tutti facciano la propria parte per aiutare i nostri giovani concittadini ad avere un lavoro che gli consenta di vivere con dignità.
E’ per questo – conclude il Sindaco – che oggi compio questo gesto, per invitare tutti a far lavorare giovani ebolitani, rimarcando al contempo che gli imprenditori devono avere la massima autonomia nella selezione del proprio personale, e nessuno deve pensare che possa essere diversamente”.
All’azione eclatante e simbolica del Sindaco Melchionda non poteva che rispondere, con altrettanto simbolismo Luciano Vazzoler, dirigente della Boldrin maggiore azionista della Trade Mart, accogliendo il “malloppo” oggetto di tanti “appetiti”: “Sono rimasto sinceramente colpito dal gesto forte e significativo che compie oggi il Sindaco Melchionda, e ne apprezzo il significato. Vorrei cogliere quest’occasione per ricordare a tutti che l’Amministrazione Comunale di Eboli, che ha fortemente favorito il nostro investimento, al contempo è stata molto attenta al massimo rispetto di ogni parametro che rendesse il nostro intervento sul territorio assolutamente compatibile con l’ambiente, chiedendoci diverse puntuali modifiche al progetto iniziale”.
Il Sindaco di Eboli sollecitato dai giornalisti presenti è intervenuto anche sulla problematica relativa alla V.I.A., e facendo un rapido excursus dei vari percorsi amministrativi, ha confermato di fatto che il parere che la Commissione della Regione Campania deve dare ancora non è stato rilasciato, e che si è in attesa del pronunciamento dell’Avvocatura regionale perché si definisca dal punto di vista burocratico e procedurale l’iter autorizzativo e consentire di chiudere definitivamente la Conferenza dei Servizi e rilasciare il Permesso Unico: “L’autorizzazione per il Centro Commerciale “Le Bolle” fu concessa, previa istruttoria degli uffici urbanistica e commercio del Comune, nel 2008. In quell’occasione gli uffici ritennero, alla stregua della normativa vigente, che non occorresse la V.I.A. L’Amministrazione Comunale è ancora di questo parere, e cioè che per tale tipo di intervento, quell’autorizzazione non occorresse.
Io una cosa voglio dire con chiarezza: – prosegue il Sindaco Melchionda paventando una eventuale “chiusura forzata“ – qualora, per motivi di carattere meramente burocratico, qualcheduno volesse ostacolare il regolare svolgimento delle attività del Centro Commerciale, io porrò in essere ogni iniziativa che la legge mi consente per impedire un comportamento del genere, che si rivelerebbe ottuso e fuori luogo perché non terrebbe conto della realtà dei fatti e neanche della corretta interpretazione della normativa”.
Intanto mancano solo 10 giorni all’ora “X” e i battenti del Centro Commerciale Le Bolle si apriranno. Sono stati spesi circa 50 milioni di euro e in questo momento c’è un grande fermento per tutte le attività commerciali che sono presenti ne Le Bolle, per arrivare al grande appuntamento del 17.
Ricordiamo che la superficie occupata in unico blocco, è di circa 130mila metri quadri, di cui 21mila metri quadri sono quelli coperti. Nel centro commerciale “Le Bolle” si insedieranno 61 attività commerciali. Sono previsti un ipermercato di circa 4mila metri quadri per prodotti alimentari e non alimentari; 4 medie strutture non alimentari; 3 pubblici esercizi (fast food, ristorante, bar); 2 attività di servizi; 4 attività artigianali, 48 esercizi di vicinato. Grande spazio viene riservato alle aree parcheggio che occuperanno oltre 46mila metri quadri, in modo da garantire spazio e possibilità di sosta per i clienti della nuova struttura.
Tutto questo come ha sottolineato il Sindaco Melchionda “Sarà consegnato ufficialmente agli ebolitani” nel corso dell’inaugurazione ufficiale al pubblico il giorno 17 novembre 2011, alle ore 17,00, mentre il 16 novembre alle 15,30 ci sarà la cerimonia Ufficiale per le Autorità e per la Stampa, quindi pensare ad altro ha aggiunto Melchionda “sarebbe solo immaginare ad uno scenario apocalittico“.
Nonostante in questa storia ricorra più volte il 17, e nonostante vi siano molte zone d’ombra fatte di politica, di burocrazia e di interferenze, è il caso di dire “in bocca al lupo”, ma nello stesso tempo proprio pensando ad uno scenario apocalittico immaginato da Melchionda, è il caso di evidenziare che questo investimento, condivisibile o meno è l’unico reale, concreto, palpabile che si sia visto realizzare negli ultimi 20 anni, che hanno toccato diverse Amministrazioni: 9 anni del sindacato di Gerardo Rosania e 6 di quello di Martino Melchionda.
Da qui a qualche giorno circa 300 giovani avranno un lavoro. Per molti di loro sarà sicuramente un ripiego, trattandosi di figure come commessi, magazzinieri, vetrinisti, addetti ai magazzini, pochissimi negli uffici e nella direzione, per molti altri sarà un traguardo, e al di la del siparietto della consegna dei curricola, restano comunque tanti gli interrogativi, il primo, il più importante è sicuramente quello da porre alla Trade Mart: si può mai spendere 50 milioni di euro e affidarsi alla giornata, mettendo a rischio professionalità, investimenti, futuro e prospettive di decine di aziende che hanno creduto di investire nel Centro Commerciale Le Bolle, nella speranza di modificare la propria vita professionale e commerciale?
Oggettivamente, in questa storia c’è tanta superficialità e se non è superficialità sono errori, macroscopici errori attribuibili al management, se non sono errori allora c’è tanta mala fede, oppure tutte insieme. Il fatto che all’appuntamento di ieri vi fosse un altro Manager, diverso da quelli che fino ad ieri avevano avuto rapporti con l’Amministrazione è una delle ammissioni di fatto.
Errori o Malafede? Si era diffusa in Città e non da taluni oppositori che invece pensavano di arrestare, rallentando qualche processo, e magari non avendone potuto parteciparvi direttamente, cercare possibilmente di “rompere” quel “giocattolo”, che ha prodotto lavoro e che produce posti di lavoro, quei posti di lavoro di cui il Sindaco, votandosi all’ordine dei frati Barnabiti, esclude ogni suo intervento o “suggerimento”, consegnando solo ieri al dirigente della Trade Mart il faldone degli aspiranti impiegati di Le Bolle.
Poiché mancano solo dieci giorni all’apertura non è pensabile che i giovani non siano stati già contattati per un minimo di formazione, quindi accogliamo quel gesto simbolico in maniera buonista, specie in un giorno che il Consiglio Comunale ha dedicato una seduta specifica al “Lavoro” e a tutte le problematiche legate al lavoro, nella Città e nel mezzogiorno. Una seduta consiliare “masturbativa” con i banchi semivuoti a celebrare una incapacità della classe politica locale, che vuole affrontare un problema senza indicare soluzioni e semmai quando veramente ci sono frappone ostacoli e ritarda i processi risolutivi.
Ritornando agli errori e alle voci: se i primi sono attribuibili a scelte che nel corso del tempo la Società investitrice ha poi cambiato, e cambiando la natura della destinazione ha sottoposto la struttura ad altre forme autorizzative, nel mentre proseguivano i lavori; le seconde, suggeriscono i maligni, sono legate a percorsi tortuosi che vedrebbero nella inaugurazione del 17, una risposta formale per chiudere una partita legata solo ad eventuali finanziamenti. Partita che suggerirebbe una inaugurazione con il “botto” della chiusura, per la mancanza delle autorizzazioni (ormai del tutto formali), chiusura alla quale rimediare per via giudiziaria ad una nuova ed immediata apertura.
Fantasie? speriamo di si.
Eboli, 8 novembre 2011
caro sindaco i o biogno di lavoro ce posto nel centro coeciale le bolle
Melchionda ci vuole far credere che non ha segnalato nessuno. Solo un imbecille ci può crredere. Adesso peeò è fatta, bisogna solo sperare che lw cose vadano bene e non lo richiudano. Lasciamo stare i giovani per favore.
L’azienda, di fronte a delle responsabilità manageriali, provvede immediatamente con una rimozione del o dei responsabili. Ci sono responsabilità anche a livello amministrativo però. Qualcuno ha sottovalutato o ha trascurato i problemi. Chi sono queste persone e perchè il Comune non si attiva nei loro confronti?
Ma ci sono stati dei colloqui? Sono state fatte delle selezioni? Fra otto giorni chi troveremo dentro questo centro commerciale? Io non ho notizia di nessuna selezione. Forse mi sono distratto io.
Nel centro commerciale sicuramente non saranno assunti figli di politici,imprenditori e professionisti ,assunzioni cosi umilie precarie sono per i deboli.
melchionda con questo ennesimo gesto “simbolico” non fa che pararsi e offendere le intelligenze delle persone, quanto ai contiani prima lo hanno creato e ora vogliono distruggere il centro commerciale?
Strano, malgrado la prossima imminente apertura, non esiste un sito web ufficiale del centro commerciale, manifesti manco a parlarne mentre un altro Brand internazionale come Decathlon, ha inondato la provincia di pubblicità da più di venti giorni?!?!?!?!
I colloqui per le assunzioni non erano già iniziati eppure molti si vantano di aver assunto o di essere assunti?!?!?!? Bugie, Menzogne o solo Falsità???
Solo l’idea che le assunzioni sono gestite da un gruppo di lavoro politico mi lascia perplesso………… comunque questa è l’Italia una Repubblica fondata su amici, parenti, amici dei parenti e parenti degli amici .
Il Ridicolo uccide.
Ora al Comune di Eboli si recita a soggetto e con la Sceneggiata Napoletana, messa in opera da Melchionda, si è raggiunto il massimo della ridicolaggine e dell’ipocrisia.
Dopo che ha deciso chi assumere, il vostro Sindaco, s’improvvisa attore e recita la farsa delle “Bolle” e delle “Balle”.
Chiamate i Pompieri, perchè a giorni s’incendiano le “Balle” e ne vedremo delle “Belle”.
http://www.cclebolle.it/
Qualcuno dovrà spiegare perchè è stato anche aperto un sito disponibile a chiunque se poi si vuole far lavorare gli ebolitani che stanno senza lavoro quando poi molti non hanno nemmeno voglia di lavorare di sicuro ci sarà casino e di sicuro qualcosa in ambito burocratico succederà nei confronti del sindaco e di certo nessuno ha paura del fatto che dice che ricorrerà alla legge dato che è il primo ignorante a sbagliare.
Molto probabilmente mi sono confuso, ho perso qualche passaggio. Come mai il faldone con le domande di assunzione lo deteneva il sindaco? Quando una persona vuole essere assunta da una impresa privata invia la domanda di assunzione all’Ufficio del personale non del sindaco ma a quello dell’azienda che deve assumere…sarà l’età…sarà la mia ignoranza…ma in questa situazione non mi ci raccapezzo, ma i giornalisti presenti si sono accertati che nel faldone ci fossero veramente le istanze dei “richiedenti posto” o erano le lettere di segnalazione di politici ed amici degli amici?
Quando il sindaco dice ;”chiusura forzata”, qualora, per motivi di carattere meramente burocratico, qualcuno volesse ostacolare il regolare svolgimento delle attività del centro commerciale io porrò in essere ogni iniziativa che la legge mi consente……”, a chi si riferisce? Si riferisce a quei burocrati comunali che negli ultimi giorni sono rimasti affetti da “malpancismo” o a quelli regionali che negano la V.I.A.? O è una offerta di gratuito patrocinio o di protezione? Il Comune dopo aver rilasciato le autorizzazioni occorrenti per la costruzione e il funzionamento di una struttura,sia pur grandissima, che c’entra nel prosieguo delle attività che restano “privatissime” (assunzione del personale, affitto dei locali e patrocinio legale)?
X Geronimo e quello sarebbe un sito Ufficiale?
Meglio quello della Contadina…….
@un uomo libero: quello ho trovato in rete
turro ridicolo…i posti disponibili non sono più di un centinaio nella zona dell’ipercentro….mentre i commercianti se li scelgono individualmente…… Queste sono “BALLE” e non “BOLLE”
X Geronimo chiedo scusa il mio appunto non era riferito alla sua ricerca comunque grazie, cordialmente UUL.
bella osservazione julius in altre nazioni, sulla stessa, si farebbero le dovute indagini
Dai commenti pare che in questo questo paese non potrebbe aprire nemmeno un chioschetto per la vendita di tubetti di BOLLE di sapone….Ma basta!! I nostri geniali “politiki” (dell’opposizione) smettano di fare come la volpe con l’uva e almeno noi cittadini non li seguiamo sulla strada dello scatafascio, smettiamola di spulciare le carte bollate e guardiamo i fatti o almeno aspettiamo di vedere che succede. C’e’ un bicchiere vuoto, non dico di guardarlo con la gioia di chi vede un calice che sta per essere riempito di buon vino della casarsa ma almeno vediamo cosa ci finisce dentro prima di spaccarlo o di giudicare sarà mezzo pieno o mezzo vuoto. Per una volta , cavolo, tiriamo fuori un po’ di sano pragmatismo e tifiamo almeno per la speranza.
Come diceva mio nonno: “parit i ciuvettul ‘ru malauriu”.
x compaesano
il vino lascialo nella botte che è meglio
x fressola:
io sono quasi astemio. Il vino lascialo tu nella botte che ti striminzisce il pensiero del neurone.
@fressola: julius dice sciocchezza, altro che aprire indagini!!!! il Sindaco ha consegnato, molto più banalmente, ai referenti del centro commerciale l’elenco dei cittadini ebolitani fra i 18 e i 35 anni, come si evince dall’articolo. Ma come fate a spararle tanto grosse????
Poche decine di posti di lavoro precari, quasi tutti ventenni o giù di li
con contratti a tempo determinato e spesso part time non possano certo rappresentare un’opportunità, soprattutto se si contano i posti di
lavoro persi a causa della chiusura di centinaia di piccole e medie attività ogni anno, incapaci di reggere la concorrenza Non bisogna dimenticare che i problemi esistono anche per chi sta dietro alle luci del MEGASTORE: oltre a generare consumismo e a IMPOVERIRE i territori, questo è un dato acclarato,
le grandi catene di distribuzione, sin dalla loro comparsa, hanno sperimentato nuove forme di “LAVORO” nei confronti dei propri dipendenti.ogni due posti di lavoro che crea se ne perdono tre.Figlie del capitalismo made USA, utilizzano strategie psicologiche per, ca va sans dire COINVOLGERE il lavoratore, che viene spinto,secondo una metodologia ormai consueta aconsiderare l’azienda come una “famiglia”.
Le condizioni di lavoro sono dure,con orari prolungati,anche nei giorni normalmente festivi,per esempio:prendiamo il lavoratore tipo della GDO
il cassiere,per lui può essere problematico addirittura espletare le fisiologiche attività.La flessibilità è un elemento,parola pericolosa nel giuslavorismo odierno, imprescindibile: straordinari, festivi obbligatori, orari che mutano ogni giorno, ferie non concordate sono la normalità.l personale, molte volte di giovane età e senza qualifiche, viene assunto con contratti atipici e a tempo determinato, e le buste paga sono basse.in questo momento in Italia i grandi magazzini sono i luoghi di lavoro in cui la precarietà è maggiore.A questo si aggiunge tutta una serie di meccanismi disciplinari che rendono problematica lai tutela del lavoratore, per intenderci quella attuata da un sindacato. Le grandi catene di distribuzione sono infatti ambienti lavorativi “blindati”, in cui i lavoratori
vivono in tensione, impermeabili per paura alle forme tradizionali di organizzazione sindacale.
Da tutti questi elementi è facile capire che i (pochi) posti di lavoro che crea l’insediamento di un centro commerciale non sono, ma sarebbe stato logico invece ritengo, per la propria natura in grado di soddisfare le esigenze di stabilità di un individuo o, meno che mai, di una famiglia. Stiamo assistendo in questi anni alla nascita nella nostre città di numerosi ipermercati, centri commerciali, grandi magazzini: altri ancora saranno presto edificati
Tutti questi posti nati per spendere soldi sorgono accanto a quartieri sempre maggiormente isolati,centri città svuotati della linfa commercialepieni di fabbriche che chiudono, attività che falliscono, giovani disoccupati, sfratti per morosità, precariato e famiglie indebitate fino al
collo,presto saremo al completo nella gamma della cattedrali del consumo. Ci piacerebbe sapere da chi governa,quali e quante,diciamo cosi”strategie di
sviluppo” stanno dietro a queste scelte. La nostra città sta attraversando un momento estremamente difficile,una profonda crisi economica,e non ci sono all’orizzonte ipotesi di riconversione CREDIBILI,: disoccupazione, carovita, emergenza abitativa,SONO QUELLE MAGGIORMENTE COGENTI.Questa situazione-tipo è esattamente ciò che cercano le grandi catene di distribuzione.
I
Le spariamo grosse perche’ le dite grosse! Nell’articolo sono scritte queste testuali parole : “consegnando al Dirigente della Trade Mart, il faldone contenente 2000 domande di profili professionali di giovani ebolitani che aspirano ad un posto di lavoro nel Centro Commerciale…..”( altro che semplice elenco), come mai i profili professionali di 2000 giovani, aspiranti ad un posto di lavoro presso la Trade Mart, li deteneva il sindaco? Non dovevano essere in possesso della Azienda? Se queste le sembra spararle grosse, non so che dirle, a me sembra che, in tutto questo, ci sia qualcosa di poco chiaro, altro che sciocchezze!
Per Julius Evola,
è comprensibile siano arrivate anche al Comune, pensa che sul mio sito sono veicolate ben 2364 passaggi verso il sito che raccoglieva i curricola. Sito che al momento non è più attivo.
E’ un gesto simbolico che ho definito “siparietto”, perché a quella data era molto improbabile che le varie attività commerciali non avessero provveduto già alle selezioni, anche per fornire un minimo di formazione, e poi, che c’entra la Trade Mart?
Adesso però credo che ci dobbiamo augurare che vada tutto bene, altrimenti al danno aggiungiamo la beffa.
demagogia a buon mercato. Vedremo chi assumeranno fra gli amministrativi. Cmq è tradizione della sinistra fare il “gemellaggio” di raccomandazioni. Nel recente passato con Cava dei Tirreni, oggi, forse, con l’Agro Nocerino Sarnese: io mi prendo il tuo raccomandato, tu ti prendi il mio… per non darre nell’occhio…
x admin
Bravo Massimo la tua ultima riga è la sintesi perfetta di tutta questa storia.
Se di frittata si tratta si vedrà. La cosa personalmente non mi tocca ma da semplice cittadino che pensa solo a lavorare e paga le tasse mi chiedo a chi gioverebbe un tale fallimento. Carissimi On. Cariello, On. Rosania e on. politici che impiegate il vostro tempo( a spese dell’erario) a pensare ai nostri interessi mi spiegate per piacere, se per ipotesi,invece di un Cenntro commerciale ci ritrovassimo,grazie al vostro generoso impegno, a gestire un gigantesco capannone vuoto all’entrata di Eboli cosa ne faremmo di qui a qualche anno. Io avrei pensato a un ricovero di fortuna per i cittadini in caso di pioggia abbondante durante il mercato del sabato. Voi ve lo siete posto il problema o pensate poi di lanciare un concorso di idee tra i tanti cittadini che vi sostengono con fiducia???
Gentile direttore,
in merito alle illazioni fatte da taluni frequentatori del blog, vorrei riaffermare che il Sindaco di Eboli ha consegnato ai responsabili di Trade Mart l’elenco di tutti i giovani cittadini ebolitani fra i 18 e i 35 anni. Il gesto, altamente simbolico, ha lo scopo, appunto di rimarcare che la politica non può e non deve pensare di poter influenzare le scelte di imprenditori che investono i loro capitali sul nostro territorio. Inoltre, l’invito è chiaramente quello, rivolto agli imprenditori, di fare ogni sforzo per rinvenire le competenze che occorrono loro fra i giovani ebolitani. Tutto qui. Se qualcuno ha ulteriori dubbi sullo svolgersi dei fatti, può inviarmi in privato la propria mail. In tal modo potrò fornirgli copia del comunicato stampa relativo alla notizia, ed ogni altro chiarimento ritenga utile.
cerco lavoro urgentemente.Ho esperienza nel settore,se volete potete conttatarmi al mio indirizzo email: ettoreminaci@hotmail.it cosi vi invio il mio curriculum vitae.grazie
Stamane mi sono recato all apertura del centro, molta gente e molta maleducazione, all entrata secondaria appena aperte le porte tutti spingevano e qualcuno come al solito “peggio degli animali” qualche spintone e qualche cazzotto!!! Che Vergogna!!!!! Poi davanti all entrata del Iperdespar stavano quasi danneggiando la saracinesca per entrare sempre spintonate e parolacce….. Tutti si sono diretti al reparto Tv Samsung 32″ led €199,00 lo stesso modello Trony sotto costo €299,00 “che figure di M…..a” e anche li’ per poco si amazzavano per una tv!!!! I dipendenti iperspar nemmeno 1 era ebolitano e nemmeno le guardie giurate…. Forse solo Trony e qualche piccolo negozio era composto da dipendenti locali!!!!! Tutti raccomandati e ve lo dico io che sto a Eboli da poco più di 5 anni e sono del nord est !!!! Vergognatevi !!!!!!!!!!!!!
chi parla per il comune di eboli, si qualifichi
Per avviare le attività nei centri commerciali, sicuramente l’iper, per i primi giorni impiegano addetti esperti provenienti da altri store della stessa proprietà. Passata l’onda si provvede all’affiancamento dei nuovi assunti per formarli alla gestione dei flussi. Quindi credo che nelle prossime settimane, a regime, vedremo molti più ebolitani. Sempre a guardare in negativo. Volete tra qualche mese una san nicola varco nel centro città?
@fressola: gentile utente del blog, ovviamente l’admin ha i nostri dati, e posso dirLe che chi scrive è autorizzato a farlo a nome dell’Ente, giacché cura i rapporti con i media.
Cordiali Saluti
Come è strano il mondo.
Un ANONIMO frequentatore del bolg, pretende che l’addetto alla comunicazione del Comune si qualifichi.
L’ amministratore del blog, conosce gli indirizzi di e.mail, sono “gli ospiti” che dovrebbero capire che non si entra “incappucciati” in casa altrui, ma bisognerebbe sempre assumersi le proprie responsabilità. NON E’ saccenteria, ma solo un consiglio “didattico”. Cordialmente a.l.
Fressola vuole sapere nome e cognome (Comune di Eboli )…….i rapporti con i media sono una cosa …..i fatti sono altri.
siccome il comune è dei cittadini e non di adnim lei che scrive non mi ha risposto, ma siamo in italia purtroppo, paese in cui è prassi fare diventare privata la cosa pubblica
p.s. il suo intervento precedente, a suo dire chiarificatore, è da segreteria personale del sindaco e non da rappresentante di un ente
x lioi
penso di non essere l’unico anonimo che frequenta questo blog
mi ripeto i cittadini di eboli hanno diritto di sapere chi parla a nome del comune di eboli
il suo intervente non ha niente di saccente
Devo, giocoforza, dar ragione al sig. “fressola”, perchè quando viene emesso un comuniocato di un Ente Pubblico, è doveroso che l’ufficio emittente opponga la firma del Dirigente o dell’addetto all’ufficio stampa, perchè un cittadino deve eesre a conoscenza del Dipartimento responsabile del messgio.
Errata corrige = messaggio
Al Comune di Eboli.
Il comunicato sopra riportato fa ridere i polli ma non quelli già chiusi nella gabbia delle Bolle, Il gioco è fatto e i clienti (incolpevoli) del vostro Sindaco e dei suoi leccapiedi, sono stati già sistemati, anche presso i privati.
concordo con lioi: i nominativi dei responsabili dei vari uffici comunali sono sul sito internet del comune (www.comune.eboli.sa.it) …. quello di fressola non c’è da nessuna parte. Detto questo, le determine e le delibere sono firmate, che io sappia, non certo le precisazioni su un blog. Anzi, a quanto mi consta i comunicati non si firmano proprio in quanto rappresentano tutto l’Ente, con buona pace di chi, come fressola ed altri, vorrebbe stare lì! preciso, io non sono amico dell’amministrazione. Anzi, spesso dò un giudizio negativo su molte cose ….
@ luigidi
visto che li conosci li potevi riportare cosi facevi un intervento utile e non polemicamente infondato
primo perchè non conosciamo la tua identità ma dovremmo conoscere la mia
secondo perchè non stiamo parlando di delibere o di determine
terzo perchè il comune parla per conto dei cittadini quando esprime concetti legalitari e non quando fanno il teatro con i nostri soldi
p.s. non vorrei stare li perchè secondo me è la parte sbagliata
Ulteriori errata corrige all’intervento di Presutto=apponga, essere. Se dobbiamo correggere dobbiamo correggere ….o no? Per scrivere benino (passabile) non corre l’obbligo di essere in possesso di una laurea in lettere classiche!
colloqui fasulli!!!!!!!! c hanno presi in giro tutti…..specialmente chi come me è EBOLITANO!!!!!!!! hanno preso i soliti lecchini ……è il popolo ebolitano dorme!!!!!!!! non prenderanno mai chi veramente ne ha bisogno!!!!!!!!!