Oggi sabato 5 novembre 2011, ore 17,00, a Olevano sul Tusciano, in via Mensa di Monticelli, inaugurazione della “Casa del Commiato”.
L’idea dei Petrizzo, titolari di un’Agenzia Funebre: “Vogliamo fornire un servizio che sollevi le famiglie da una serie di adempimenti, che spesso nei momenti di dolore sono un’aggiunta di sofferenza”.
OLEVANO SUL TUSCIANO – Olevano come New York, Londra, Parigi e le grandi Città del Nord Italia, avrà la sua “Casa del Commiato“. Una struttura moderna e funzionale che offre un servizio funebre “diverso”, capace di ospitare oltre che la salma, prima del funerale, anche il rito dei tre giorni successivi, per le visite di condoglianze ai parenti del defunto.
La Casa del Commiato è in Via Mensa di Olevano Sul Tusciano, alla frazione di Monticelli e questa sera, sabato 5 novembre 2011, alle ore 17, sarà inaugurata ufficialmente e dopo la celebrazione di una santa messa, si aprirà agli ospiti anche un ricco Buffet.
“Un luogo sereno e ospitale, dove il rispetto e la dignità incontrano l’armonia e il confronto”: questa è la scritta riportata sull’elegante brochure che pubblicizza la nuova formula moderna di funerale. In effetti “La Casa del Commiato” è un luogo o meglio di è un appartamento attrezzato allo scopo e opportunamente arredato, composto da diversi ambienti, adibiti a camera ardente, con due ampie sale di attesa adiacenti, per accogliere parenti ed amici, oltre ad un altro appartamentino disposto al piano superiore, ove mai se ne volesse fare richiesta, allo scopo di accogliere i familiari che volessero soggiornarvi durante il periodo delle visite di condoglianze.
Una cosa che va sottolineata: entrambi gli appartamenti sono dotati di tutti i conforts informatici e mediatici, con la possibilità di collegamenti Wi-fi per ricevere ed inviare ogni tipo di comunicazione, oltre che un moderno impianto di condizionamento.
L’iniziativa è la brillante e lungimirante idea dell’Agenzia Funebre Petrizzo di Monticelli di Olevano sul Tusciano, i cui titolari sono i cugini Gerardo e Sabatino Petrizzo affiancati dalla giovane Carina Petrizzo, che hanno realizzato un moderno fabbricato ed hanno avuto l’idea di adibirlo a Casa del Commiato.
“L’idea mi è venuta, – dice Gerardo Petrizzo, uno dei due titolari dell’omonima Impresa funebre, che ci ha accolto nel suo ufficio mostrandoci ed illustrandoci oltre che le foto dei nonni e dei genitori, anche quelle del materiale pubblicitario di lancio alla “Casa del Commiato” – vivendo e osservando alcune tristi circostanze che si sono verificate sia negli obitori degli Ospedali, sia in alcune abitazioni, anche di Monticelli, che non disponevano di spazi sufficienti per allestire la camera ardente, e ospitare le persone che andavano a portare l’ultimo saluto al defunto.
Un’altra motivazione – prosegue Petrizzo – è stata quella di offrire ai familiari oltre che l’organizzazione relativamente al funerale un servizio che li solleva da una serie di adempimenti, che spesso nei momenti di dolore sono una vera e propria sofferenza. Oppure, e accade spesso, quando gli emigranti vogliono essere tumulati nei loro paesi di origine, in quel caso le famiglie possono essere ospitate dalla struttura risolvendo loro non pochi problemi.
“Mi sono girato intorno, – conclude Petrizzo – mi sono informato e ho verificato che in Italia al pari di New York, Londra, Parigi e tutte le grandi metropoli, anche al nord, Milano, Firenze, Bergamo ecc. sono state realizzate iniziative di questo genere, e mi sono subito adoperato per realizzare la “casa del Commiato“.
L’iniziatica in se, non è altro che l’evoluzione moderna di un’impresa che si occupa di onoranze funebri, ma è anche una visione prospettica di quello che accadrà nel prossimo futuro, quando per assurdo non c’è più tempo nemmeno per raccogliersi nel dolore.
E’ singolare che anticipando di gran lunga quello che sicuramente accadrà, come già avviene nel resto del mondo, Olevano sul Tusciano diventa outsider della “razionalizzazione” non tanto del dolore e degli affetti legati alla persona che con la morte ci abbandona, ma quando a tutti i risvolti rituali e pratici legati a quei momenti, che invece, con una soluzione del genere si evitano.
In molte nazioni non è consentito che si vegli i defunti in abitazioni private. Nelle grandi metropoli già da tempo si provvede a soluzioni di questo genere, e in più sono stesso le agenzie funebri che si occupano della cremazione. Per noi invece, che siamo un Paese fortemente ancorato alla tradizione cattolica, il legame che si ha con i defunti è forte, indissolubile, e l’ultimo saluto, il “commiato”, assume un ruolo importante, legato sicuramente allo stesso valore dell’amore che si è avuto in vita per il defunto, anche se in taluni casi il rito segue solo una funzione formale e quindi estranea a qualsiasi legame affettivo.
Olevano, benché è una piccola comunità, in molti casi ha saputo interpretare la modernità, ed è riuscita attraverso i suoi abitanti ad andare oltre, e anche in questo caso è andato “oltre”, più “oltre” c’è solo “La Casa del Commiato”. E il Costo? Oltre al normale costo della cerimonia funebre, si aggiunge un paio di centinaia di euro al giorno.
Olevano Sul Tusciano, 5 novembre 2011
forse é un pò troppo per Olevano.
mi sembra un po esagerato aprirla vicino al centro abitato
Questa struttura risulta comoda soprattutto per la localizzazione in un punto strategico del paese,facile da raggiungere da persone anziane e disabili.