Lettera aperta ai compagni e di SEL. A scriverla è Giovanni Tarantino: E’ necessaria una svolta politica.
Tarantini: “se continuiamo a martellare ogni giorno l’amministrazione, che piaccia o no è di centrosinistra, prima o poi finiremo per romperci la testa e spianare la strada alla vittoria elettorale delle destre.
EBOLI – Si apre una “falla” nel Partito di Vendola? Sembra proprio di si, a giudicare dalla Lettera che Giovanni tarantino ha scritto e che POLITICAdeMENTE pubblica. Lettera che se non è una contestazione è comunque una presa di distanza ma anche una opportunità di aprire una discussione, che sicuramente, in questo momento così difficile per il Paese, può aiutare a definire i rapporti politici tra SEL e gli altri Partiti del Centro-sinistra, oggettivamente a Eboli molto distanti.
“La situazione politica nella nostra città, già difficile per le gravi difficoltà in cui versano le finanze comunali, per il ristagno dell’economia e per l’inadeguatezza delle risposte che ad esse vengono date, rischia di portare in un vicolo cieco la proposta politica del nostro partito”. – Scrive Giovanni Tarantino, esponente storico dell’area politica di riferimento al PCI-PDS-DS e successivamente approdato nell’ala della così detta sinistra estrema, ricoprendo anche il ruolo di Consigliere e Assessore Provinciale nella Giunta provinciale Andria in quota ai Comunisti Italiani.
Tarantino apre una discussione politica sulla linea da tenere nei confronti dell’Amministrazione Melchionda, ritenendo che l’attuale strategia politica portata avanti da SEL in Consiglio Comunale dal Consigliere Gerardo Rosania, impostata sull’opposizione più oltranzista all’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Martino Melchionda, sia un impedimento ad una eventuale ricomposizione dell’alleanza di centro-sinistra.
Tutto ciò – prosegue nella sua analisi politica Tarantino – non è aiutato dalla gravissima situazione politica e finanziaria che sta attraversando il nostro Paese, anche se la situazione cittadina per quanto difficile e grave non corre rischi per la sua tenuta economica pari a quelli che corre il Paese a livello nazionale.
Che cosa fa la politica in questo quadro che si è determinato? – si chiede e chiede Tarantino – Mentre a livello nazionale ci troviamo di fronte ad una opposizione di centrosinistra che si fa carico della gravità della crisi, chiedendo di assumersi le sue responsabilità di fronte al Paese, per salvarlo dalla crisi politica- economica e finanziaria in cui stiamo inesorabilmente sprofondando, a Eboli il centrosinistra è diviso più che mai, non riuscendo ad esprimere nell’immediato una leadership forte e capace di unirlo.
Assistiamo invece – rileva l’ex assessore provinciale ritenendo la posizione di SEL appiattita su quella del Nuovo Psi – ad una faida interna al PD che passa attraverso un’area che è stata messa ai margini del partito e che tenta il tutto per tutto per affossare quest’esperienza amministrativa, cercando, come sta facendo nelle ultime settimane, un’intesa con il Nuovo PSI.
Noi di SEL che facciamo in questa situazione? – formula la domanda provocatoriamente Giovanni Tarantino – Rilanciamo la politica della contrapposizione che sebbene bocciata la primavera scorsa, a seguito di un ampio dibattito nel partito, che aveva portato al prevalere della linea del confronto e del rapporto unitario, è scivolata negli ultimi tempi nuovamente nella contrapposizione, isolando il partito dal novero dell’alleanza di centrosinistra, e rischiando di aprire la strada su questa linea all’altoparlante locale di Cirielli, – il riferimento è a Massimo Cariello – che ha scoperto con ritardo tutte le virtù della destra berlusconiana, ora che Berlusconi sta tramontando, dopo aver vezzeggiato la gioventù di sinistra che per fortuna si è guardata bene dal seguirlo, quella seria.
Per cui – evidenzia le sue preoccupazioni Tarantino – se continuiamo a martellare ogni giorno l’attuale maggioranza che piaccia o no è di centrosinistra, prima o poi finiremo per romperci la testa e spianare la strada alla vittoria elettorale delle destre!
Visto che, – auspica una discussione e un chiarimento politico – nei prossimi giorni si terrà l’assemblea congressuale del partito, a cui mi auguro vorranno partecipare tutti quei compagni/e che ci sono stati vicini in campagna elettorale, ma che da tempo si sono allontanati dall’attività politica, quale occasione migliore per un chiarimento definitivo sulla linea da scegliere e da portare avanti.
Credo, – conclude le sue riflessioni Giovanni Tarantino – che il rinnovo della segreteria del partito a seguito delle dimissioni della segretaria già da alcuni mesi e la elezione di un nuovo gruppo dirigente giovane sia premessa indispensabile per riprendere un cammino e rilanciare il partito con un’iniziativa non fine a se stessa, ma inserita in un percorso politico che possa riportarci a ragionare all’interno di un’alleanza di centrosinistra, anche se con ruoli distinti tra chi ha vinto e chi ha perso le elezioni.
Eboli, 5 novembre 2011
Non ci posso credere! Vuoi vedere che la sinistra “ortodossa”
butta via i paraocchi e si rende conto che smantellare a oltranza non serve a nessuno e si cominci a pensare che da soli non si va da nessuna parte. Giovanni Tarantino ha aperto un varco nella direzione giusta. Questo ragionamento non vale solo per Eboli ma per l’Italia tutta.
E’ ora di “scongelare” le migliori risorse del popolo della sinistra e metterle in campo in maniera fattiva e propositiva per mandare a casa Berlusconi e i suoi lacchè e restituire a questo Paese la dignità e la speranza di un futuro migliore, perchè mentre la sinistra si crogiola nel proprio brodo la destra del guru degli affari propri ci sta mangiando vivi già conditi.
Apprezzabile Tarantino
Va dato atto a Giovanni T. di aver tempestivamente colto il problema fondamentale della vostra azione politica.
In più occasioni ed a molti di voi, ultimo Giovanni Mandolfino, ho cercato di spiegare dal mio punto di vista quello che G.T. ha voluto dire oggi ai suoi compagni ( ma credo non solo, conoscendolo da tempo)..
Certo, la soluzione migliore per la gestione amministrativa del nostro Comune non è certo l’ATTUALE.
L’attuale maggioranza, con la “autoesclusione” dei consiglieri ( Marisei, Cicalese, Campagna e Petrone e del V.S. Tonino Conte , che alcuni organi di stampa ERRONEAMENTE continuano a definire Socialisti o Riformisti, mentre in verità sono difficilmente identificabili politicamente ) certamente non è quella che gli elettori politicamente chiedevano, ma da tempo SEL ( o meglio Gerardo Rosania) doveva rendersi conto che non si può caratterizzare la propria iniziativa politica – quotidiana- come se Eboli fosse in PERENNE campagna elettorale. Con questo non intendo dire che SEL doveva abbandonare la sua collocazione politica di chiara opposizione a Melchionda ( amministrativa o personale? Scusate ma qulache dubbio pervade l’orizzonte politico ebolitano), ma poteva ( o doveva?) assumere il ruolo di coagulo di tutti quei sinceri democratici e ad Eboli ce ne sono tanti, per rilanciare un’azione politica propositiva , partecipata e di stimolo per contribuire a costrurire, e non demolire, un’area di CENTRO-SINISTRA, cioè tutta quell’area oggi non rappresentata in Parlamento, grazie alla tragica azione politica veltroniana, che costringe, anche ad Eboli, ad avere una forte emarginazione di storiche aree “sinceramente democratiche.”
Quindi grazie a Giovanni per aver aperto un dibattito che spero non sia riservato solo agli aderenti di SEL, che consenta, a partire dal prossimo congresso cittadino dei compagni di SEL, di APRIRSI, di COSTRUIRE un’ipotesi di centro-sinistra “reale” e non fittizio, partendo anche dalla sincera analisi degli errori che tutti abbiamo commesso.
Non intendo ovviamente “inquinare” il dibattito interno a SEL, ma avendo sempre osservato con simparia, da socialista che non rinnega le sue idee, l’evoluzione di questi compagni con grande rispetto, spero si possa riprendere un cammino che parta dalla presa d’ atto che la CAMPAGNA ELETTORALE E’ FINITA DA MOLTO TEMPO, quindi diamoci una mossa……………….coraggio.Antonio Lioi