Come si varia un bilancio ed una maggioranza: lezioni dal Consiglio del 31 ottobre 2011.
Maurizio Mirra, il Coordinatore del Circolo “G. Siani” di Battipaglia, interviene con alcune valutazioni politiche sul Bilancio e passa “la Palla” alla politica battipagliese.
BATTIPAGLIA – “Mi è capitato di assistere nello scorso consiglio comunale a due eventi che mi hanno lasciato perplesso. – A scrivere è il coordinatore di Italia dei Valori l’Ing. Maurizio Mirra del Circolo “Giancarlo Siani” di Battipaglia, che interviene sulle risoluzioni legate alle variazioni di bilancio operate nell’ultimo Consiglio Comunale – Il primo riguarda l’importante votazione relativa alla ratifica della variazione di Bilancio. Per chi non “mastica” la politica è indispensabile sapere che questo rappresenta, dopo l’approvazione del bilancio di previsione, uno degli atti amministrativi di maggiore importanza soprattutto per la maggioranza che supporta l’amministrazione Comunale in carica.
Il bilancio di previsione – scrive Mirra – costituisce soprattutto un atto politico in quanto consente di stabilire quali debbano essere le risorse assegnate a ciascun ambito in cui l’amministrazione ha capacità diretta di spesa. Il bilancio di previsione, quindi, pur contemplando un fondo di riserva per uscite non preventivate, non sempre riesce a prevedere delle variazioni sostanziali su alcuni capitoli causate da eventi contingenti. Per tale motivo, quindi, nel corso dell’anno può essere necessario “aggiustare” il bilancio preventivo con delle variazioni che spostino dei fondi da un settore della macchina comunale all’altro.
Scusandomi per eventuali errori “tecnici” fatti in questa semplice definizione, – continua Mirra – lo scopo della stessa mi è indispensabile per far comprendere quanto sia importante questo atto per il corretto funzionamento della macchina comunale. Atto che rappresenta anche una precisa assunzione di responsabilità per la maggioranza che sostiene l’amministrazione Santomauro in carica.
Orbene, quel che mi ha lasciato perplesso – sottolinea le assenze in maggioranza ripetute e spesso definite “strategiche” – è stata la mancanza di alcuni consiglieri comunali di maggioranza, abitualmente assenti in circostanze analoghe nonché in qualsivoglia altra azione propositiva per la città. Ciò mi ha fatto chiedere se siamo “noi dell’Italia dei Valori” ad esser “inadatti ” con il nostro attivismo, con le petizioni, i convegni, le manifestazioni, la passione scevra da interessi personali portata avanti nel tempo libero a differenza di chi della politica fa una ragione di vita od una professione. Mi ha fatto chiedere se sia sbagliato il nostro concetto di politica come diversi “Soloni” dal curriculum politico di lungo corso ci hanno spesso esternato con un lieve ghigno di saccenza.
Ai posteri (che giudicheranno i risultati) l’ardua sentenza.
Il secondo momento di riflessione – prosegue Mirra di IDV – è legato alla “querelle Terribile”: è pur vero che solo un imbecille non cambia mai idea, ma la vicenda Scilipotiana giustificata come un salvataggio della patria non può, per onestà intellettuale, essere accantonata a livello locale. Non lo può soprattutto alla luce della mancanza di una seria motivazione numerica con la quale fu interpretata due anni or quella necessaria a tenere in piedi l’amministrazione uscita numericamente debole a causa di una scellerata legge elettorale.
Non lo può perché mortifica ulteriormente il ruolo dei partiti dando un motivo a coloro che dai partiti e dalla politica si allontanano disgustati da un’interpretazione personalistica del ruolo, da un’immagine da casta di privilegiati, da un bene comune ricercato solo a chiacchiere.
Penso, quindi, – conclude il Coordinatore di Italia dei Valori di Battipaglia Maurizio Mirra – che ci si debba fermare. Che non si possa perdere con una manovra politicamente affrettata un patrimonio di condivisione delle scelte che per la prima volta è stato realizzato nella nostra città con l’istituzione di numerosi organismi di consultazione tra i quali spiccano il Forum dei Giovani, i Comitati di Quartiere e la Commissione Pari Opportunità.
A chi di dovere, adesso, “la palla”.
Battipaglia, 3 novembre 2011