Lectio magistralis con Massimo Vignelli, 22 novembre, ore 17.00, Teatro Verdi.
De Luca: Dopo le grandi Firme dell’Architettura, “Ecco la nuova stagione di sviluppo. Urbanistica, design, concorsi di idee per offrire ai giovani di Salerno opportunità di lavoro e di crescita professionale”.
SALERNO – Un Vincenzo De Luca, con a fianco l’Assessore all’Urbanistica Mimmo Di Maio, già proiettato oltre, illustra la terza fase della “stagione Salernitana”, quella dedicata ai giovani professionisti salernitani. La prima fase è stata quella della progettazione, la seconda quella della realizzazione, la terza quella del consolidamento e della fiducia ai giovani e alle loro idee. De Luca li invita a presentare anche iniziative autonome e chiama il progetto: “Cento angoli per Salerno”.
Dopo alcuni anni all’insegna delle opere firmate dagli architetti di fama mondiale, che hanno portato Salerno all’attenzione internazionale, inizia oggi un anno e mezzo di straordinario impegno sul fronte della trasformazione urbanistica, della creatività, degli investimenti e, soprattutto, un periodo di grandi opportunità per i giovani progettisti salernitani. Un periodo che, simbolicamente, si concluderà nel 2013, quando a Salerno avrà luogo il congresso nazionale dell’INU (Istituto Nazionale Urbanistica).
Questa fase si aprirà già nelle prossime settimane con due grandi eventi. Il primo, previsto per il prossimo 22 novembre, sarà un workshop con Massimo Vignelli, una autorità assoluta a livello mondiale nel campo del design, che ha realizzato il brand Salerno, permettendo alla città di compiere un ulteriore salto di qualità. Il marchio Salerno sarà l’emblema della nostra città nel mondo.
L’incontro con Vignelli sarà anche un’occasione imperdibile per centinaia di giovani che nel corso del workshop potranno confrontarsi con il più grande designer al mondo. Il secondo appuntamento, fissato per il 2 dicembre, sarà un grande evento dedicato alla bio-architettura ed alla bio-edilizia, che prevede anche la possibilità di visitare il cantiere della Cittadella Giudiziaria e quello di Fratte di cui al progetto disegnato da Massimiliano Fuksas nell’area tra Salerno e Pellezzano. Avremo, in questa circostanza, la presenza a Salerno di Rui Sanchez, l’architetto che ha progettato il parco marino che sorgerà sul litorale sud, dopo il porto “Marina d’Arechi”.
Nel contempo ci stiamo muovendo per attrarre a Salerno capitali privati, condizione necessaria tanto più in questo periodo, con l’Italia ormai sull’orlo della bancarotta. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato a Roma imprenditori che hanno mostrato un grande interesse per il nostro piano di trasformazione urbanistica; nei prossimi giorni realizzeremo un’iniziativa analoga a Milano. Grande interesse abbiamo riscontrato, inoltre, ieri nel corso di un incontro con investitori cinesi accompagnati dall’ex presidente della Camera dei Deputati Irene Pivetti.
È con i progetti di finanza, che contiamo di realizzare uno straordinario piano di trasformazione dell’area a cavallo tra Piazza della Concordia, Piazza Ferrovia, Lungoirno e Via Dalmazia: si tratta di una fondamentale opera di “ricucitura” della città che contiamo di presentare già ad inizio del nuovo anno.
Siamo, quindi, intenzionati ad avviare una stagione di grandi opportunità per i giovani professionisti salernitani, che potranno progettare “cento angoli per Salerno”. Li invito anche a presentare autonomamente interventi di arredo urbano.
Convocheremo, infine, i soggetti titolari dei PUA (Piani Urbanistici Attuativi), affinché, per quanto possibile, coinvolgano i nostri giovani progettisti nelle realizzazioni che stanno mettendo in campo.
Il tutto risponde all’obiettivo primario dell’Amministrazione, che in un periodo di grande depressione economica e anche a fronte dei tagli scellerati agli Enti locali, si impegna a creare lavoro e, dunque, ad offrire un’opportunità di inserimento professionali ai ragazzi della nostra città.
Questa è la nuova Salerno che sta crescendo all’insegna della qualità internazionale, della bio-architettura e dell’innovazione. Così continueremo a promuovere l’immagine europea della nostra città.
Salerno, 13 novembre 2011
Il Ducetto di Salerno, che non ha mai svolto una Professione o Mestire ( ha vissuto e vive con i sodi del PCI, prima, e della Collettività, ora), con i paraocchi del Campanile, dopo aver super indebitato la Città e averla chiusa in una gabbia di cemento armato per la sua vanagloria, solo ora si accorge dei giovani, dei poveri e dei disoccupati.
Allego una mia vecchia riflessione
On. Vincenzo De Luca
“ PODESTA’ ”
Della Città di
SALERNO
Ho osato esprimere, sul Blog di Massimo del Mese, ex Socialista Ebolitano ed attuale Suo amico, il mio pensiero sulla Sua opera di Dittatore Salernitano, attirandomi, consapevolmente, gli improperi più maliziosi e cattivi che la mente umana possa partorire.
Ho favellato l’Opera di un novello Faraone che vuol passare alla Storia Paesana, innalzando la propria Piramide nell’immenso deserto della miseria della Provincia di Salerno. Lo sviluppo(?) di Salerno, passa attraverso l’ignoranza, Politico-Amministrativa di passati Podestà, Sindaci e Parlamentari DC che, con la vista corta, non pensarono a sviluppare la loro Città in un contesto Provinciale, Regionale e Nazionale. Lei, pur avendo studiato, per corrispondenza, all’Università Popolare di Eboli, faro della Politica Meridionale, da mediocre studente, non seppe assimilare gli insegnamenti di Abdon Alinovi, Cecchino Cacciatore, Antonio Cassese, Giuseppe, Mario e Gerardo Vignola, Vincenzo Sparano, Franco Romano Cesareo, Gaetano e Renato Tartaglia, Giuseppe Manzione, Fulvio e Riccardo Scocozza, Isaia Bonavoglia, Vincenzo Giordano e tanti altri. Tra gli alunni della prestigiosa Scuola Ebolitana, si distinse, per la sua intelligenza e capacità Politica, un giovane avvocato, figlio e fratello di nobili e laboriosi Contadini, calati dal povero Cilento e stabilizzatisi ad Eboli. Carmelo Conte, unitamente ad altri validi e valorosi Socialisti, seppe guidare la rivoluzione culturale per lo sviluppo della Campania e di tutto il Meridione. Il Programma Socialista non si limitava allo sviluppo delle solo Municipalità, prevedendo uno sviluppo armonico della varie regioni del Mezzogiorno D’Italia.