Gianfranco Masci si dimette dalla Presidenza della Multiservizi, Caputo lo segue: “… per lasciare l’Amministrazione libera da vincoli”.
Una Mozione di sfiducia e una interrogazioni dietro un quadro poco credibile, di responsabilità diffuse e collegiali che non risparmiano nessuno, ma che avvalorano solo la tesi di una lotta di potere senza quartiere.
“O puorc se sonna e cerze”
EBOLI – “Ho rimesso il mandato insieme al Consigliere Vincenzo Caputo, poiché abbiamo ritenuto di aver completato il nostro mandato: Abbiamo presentato il Piano Industriale e si sono messe in esecuzione alcune iniziative per riprendere la Società.
In questa fase riteniamo sia utile farci da parte, per consentire all’Amministrazione di fare le scelte che più ritiene opportuno e al Consiglio Comunale di discutere in maniera libera, senza vincoli il futuro della Multiservizi”.
Una dichiarazione lapidaria e misurata quella che ha rilasciato a POLITICAdeMENTE, Gianfranco Masci. L’ormai ex Presidente della Multiservizi S.p.A. da lunedì, quando saranno ufficializzate le dimissioni, non sarà più a capo di quello che è stata e sarà il più grande carrozzone politico della nostra Città, il rifugium peccatoris messo in piedi, facendo un grande regalo ad Eboli e alle sue finanze dall’ex Sindaco di Eboli Gerardo Rosania. In altre circostanze l’ho definita un “bidone”, per intendere una truffa ben architettata ai danni del Paese, per non aver saputo interrompere un rapporto di lavoro con molte di quelle maestranze che non avevano ne arte e ne parte, e lo hanno dimostrato ampiamente nel corso di questi anni, dal momento in cui non hanno saputo assolvere nemmeno i compiti loro assegnati.
Ma se vi è questo vizietto di base e allora si pensò più alla stabilizzazione di quelle maestranze, facendo conservare loro un posto di lavoro, piuttosto che alla Società, il difetto di base della Società e delle varie Amministrazioni che si sono susseguite, è stato quello di non pensare al futuro di quelle maestranze e attraverso di loro della Società stessa, perché nessuno ci ha mai creduto fino in fondo nella Multiservizi.
E nessuno ci ha mai creduto a partire da Rosania a Martino Melchionda, il quale anziché dedicarsi alle epurazioni avesse dedicato più amore nei confronti delle sorti di questa Città, non saremmo arrivati ad avere tutti questi problemi. Nessuno ci ha mai creduto nella Multiservizi, dal momento che con un poco di visione futuristica si poteva affidare a questa Società, magari potenziandola con l’aggiunta di un adeguato numero di tecnici e di Manager e dopo una formazione adeguata, la Gestione dei Rifiuti regalata armi e bagagli alla SETA (con lo strascico di una vertenza giudiziaria) e poi affidata alla SARIM (su un progetto poi controllato da chi lo aveva studiato). Si poteva affidare la gestione dell‘illuminazione pubblica, anziché regalarla per 30 anni ad una Società che ha fatto diventare la Città più illuminata della Provincia di Salerno un cimitero, si poteva affidargli i Servizi Cimiteriali anziché regalarli per 30 anni a qualche altro beneficiato come ci si sta attingendo a fare.
In questi anni c’era tutto il tempo per pensare alla formazione del Personale, pianificare l’organizzazione e darsi degli obiettivi confacenti le finalità originariamente attribuite e quelle che successivamente sono state poi assegnate nel corso degli anni alla Multiservizi SpA..
In questi anni la Società ha operato senza manager, tanto che ha dovuto ricorrere al “prestito” da parte del Comune. Ma si è vista mai una Società, per giunta una Società per Azioni senza un Managemant? Senza quadri intermedi? solo con maestranze senza nemmeno qualifiche specifiche o rispondenti agli scopi della Società? Questo accade solo ad Eboli, in una Città dove tutto è possibile e qualche presuntuoso solo perché è stato eletto decide dei destini di tutti in modo rovinoso.
I problemi di oggi, sono quelli di ieri e di sempre, e naturalmente le interrogazioni che a più riprese hanno fatto i Consiglieri Comunali Salvatore Marisei, Antonio Petrone, Carmine Campagna, Armando Cicalese da un anno a questa parte, fino alla Mozione consiliare del 15 ottobre scorso, nella quale si chiedeva la Revoca del Presidente e del C.D.A. della Multiservizi e all’interrogazione di ieri 22 ottobre del Consigliere Armando Cicalese, nella quale egli chiedeva una serie di informazioni che andavano: dalla gestione operativa a quella contabile di cassa, dalle assunzioni agli affidamenti dei lavori, dagli incarichi conferiti a tutte le funzioni che la società svolge in vece del Comune, e lo chiedeva non solo per l’anno corrente ma anche per quelli precedenti riferibili al 2009, questo vorrebbero mettere in evidenza.
Con le dimissioni di Masci e di Caputo, si è tolto un coperchio da un vespasiano, dal quale ora ci aspettiamo esca tutto il fetore che contiene e che questa storia ha prodotto e che porteranno spero ad affrontare il problema in maniera definitiva, atteso che non è affatto conveniente per il Comune liquidare la Società, per poi rifarne un’altra che la legge ci obbliga a costituire per adempiere agli stessi scopi e per poi riprendersi lo stesso personale, che in ogni caso va tutelato ma senza che questa tutela prevalga sullo spirito aziendale e sulle prospettive. Se qualcuno farà questo non resta altro che rivolgersi alla Magistratura Contabile per chiedere i dovuti risarcimenti.
Tutto questo si accompagna ad una profonda e complicata distorsione. Della Multiservizi si lamentano tutti, quelli che l’hanno costituita, quelli che l’hanno tenuta in vita e quelli che aspirerebbero segretamente a gestirla, ritenendola comunque una “gallina dalle uova d’oro“, specie nelle prossimità delle elezioni amministrative, come lasciano trasparire le interrogazioni di Cicalese e dei contiani, nonostante vi sia un deficit contabile di € 719.646.
Dietro questa distorsione si dimentica dei ruoli che ognuno di loro ha avuto in questa vicenda sia nelle passate Amministrazioni: Rosania, Melchionda, e i vari assessori alcuni dei quali ancora Consiglieri, e i vari Consiglieri come gli stessi presentatori della Mozione di sfiducia e delle interrogazioni.
Ma vuoi vedere che i responsabili sono i cittadini piuttosto che Rosania, Massimo Cariello e altri che hanno fatto parte dell’Amministrazione “Rosania 1 e Rosania 2“, Melchionda e tutti i suoi Assessori (in carica o “dimissionati”) e i suoi Consiglieri (fedeli ed epurati) del primo e del suo secondo mandato, ivi compreso Marisei e c.?
Non bisogna affatto chiederselo è proprio vero, gli ebolitani sono colpevoli perché li hanno votati.
Tornando alle dimissioni di Masci e Caputo, che inevitabilmente portano allo scioglimento del CDA dell’Azienda, e indipendentemente dalle motivazioni che porterebbero a credere siano scaturite dalla volontà di fare affrontare la discussione in Consiglio Comunale scevra da condizionamenti e nonostante Masci abbia negato siano legate alla Mozione dei contiani e all‘Interrogazione di Cicalese, sono sicuramente una conseguenza di una situazione che non è più possibile portare avanti.
Le motivazioni sono riconducibili: per una parte alle osservazioni dei contiani, sebbene molti rilievi siano risibili e siano veramente strumentali al ruolo di contrasto prima e di opposizione poi, che essi hanno assunto ormai apertamente, specie dopo l’esclusione dalla Giunta del Vice Sindaco Antonio Conte e dopo la sostituzione del Capogruppo Carmine Capagna e la sfiducia al Segretario del PD Marisei; e dall’altra riconducibile alla situazione fallimentare di base e di prospettive di cui ne ho ampiamente dato argomentazioni.
Fatto sta che ci troviamo di fronte ad un disavanzo contabile di 719.646 euro, di cui circa 170 mila riconducibili ai crediti non riscossi dall’Ebolitana Calcio per la gestione dello Stadio Dirceu e di tutti gli spazi del Palasele, ivi compreso i consumi di acqua, luce e gas in quantità industriale, accumulati negli ultimi 10 anni.
Queste distorsioni sono alla base della confusione che ci prende e che non ci aiutano a capire, e mentre condanniamo senza mezzi termini l’assenza politica e la superficialità politica e gestionale del Sindaco Melchionda, della sua Amministrazione e della sua maggioranza nuova e vecchia, dall’altra non si può che sottolineare che i firmatari della Mozione e delle varie interrogazioni siano anch’essi coinvolti in quelle responsabilità che attribuiamo e riteniamo siano più che solidali avendo ricoperto ruoli di Assessori, di Vice Sindaco, di Capogruppo, di segretario del maggior Partito di maggioranza, il PD, e per alcuni fino a quando non è stato consigliere Comunale, Presidente della Squadra di Calcio.
Insomma un affare “sporco” che matura in un ambiente politico, nel quadro di una lotta politica interna, che coinvolge però questioni pubbliche e per questo ce ne interessiamo, altrimenti per lo schifo che rappresenta è una storia che andrebbe lasciata abbandonata a se stessa.
Una lotta di potere che coinvolge la Città, portata avanti in maniera violenta e senza scrupoli che non porta da nessuna parte se non farci conoscere il vero volto dei protagonisti: da una parte la sfacciataggine di voler a tutti i costi governare senza dare conto a nessuno, dall’altra la sfacciataggine del “senza di noi il vuoto.
Un vecchio detto ebolitano recita: “O puorc se sonna e cerze“. Ma ce ne anche un altro detto che non è ebolitano ma calza lo stesso a pennello, quello della Volpe e l’uva, mutuato da una delle più belle favole di Fedro: “Nondum matura est, nolo acerbam sumere”, la cui traduzione non letterale per noi è sicuramente: “La volpe quando non può raggiungere l’uva dice che è acerba“, lasciandoci pensare che è facile disprezzare quello che non si può avere.
E’ in questi due detti che sta il busillis.
Eboli, 23 ottobre 2011
Se la notizia e’ vera bisogna esultare almeno per un settimana! Forza ebolitani! Due dei responsabili dello sfacelo della Multiservizi si sono autoeliminati, speriamo che le dimissioni siano definitive…. pero’ una domanda sorge spontanea, a quando le dimissioni di Damiano Bruno, il black bloc della multiservizi? Tutti, ormai, saprete che ieri l’altro ha preso a schiaffi, pubblicamente, un parcheggiatore della municipalizzata.
Il picchiatore, colonna portante dell’amministrazione del Sindaco Melchionda, e ‘ aduso ad azioni simili, basta sfogliare, a ritroso, i quotidiani locali, in passato, in queste operazioni e’ stato spalleggiato anche da un maresciallo dei vigili urbani (aggressioni a Scarafino) e dai due cerobrolesi dimissionari che nulla hanno fatto per metterlo in condizioni di non nuocere.
Continuando il discorso precedente mi e’ sorto un dubbio, ma vuoi vedere che il black bloc “innanzi identificato” ha minacciatio i dimissionari e alla fine la cittadinanza deve essere grata al picchiatore al soldo del Sindaco? Se e’ cosi’ ringrazio di tutto cuore per averceli,spero definitavamente, tolti dai coglioni.
speriamo che non rientrano da una finestra delle tante del comune
finalmente. Ma questa non é una vittoria dei socialisti, che stanno solo scoprendo se stessi é una vittoria del paese, da loro non ci’aspettiamo niente, già sappiamo come si sono comportati quando erano loro a comandare, maestri di clientelismo e assunzioni guidate, basta pensare a tutti i parenti e gli affini sull’ospedale, al comune e in tutti i posti dove loro hanno comandato fino a oggi sulle strutture sanitarie private.
Questo carrozzone, mascia a parte, é la prova che dei nostri soldi fanno che c….. Vogliono, poi i socialisti, adesso che non ci sono parlano e sparlano sono incazzati perché non possono avere a “cerz”. Ma chi vi crede.
Perche’ Masci a parte? Io direi soprattutto Masci! Date un’occhiata al Consorzio Intercomunale delle Farmacie, alla societa’ che vigila sui parcheggi e sui parcheggiatori (chi e’ il vero proprietario di questo inutile carrozzone)… passate in rassegna le ultime assunzioni e vi accorgerete che Masci e i suoi compagni di merenda hanno mangiato ghiande non raccolte da loro.
Un’altra Bolla.Parassiti che prima di abbandonare la loro preda ne hanno succhiato il sangue fino all’ultima goccia.Il significato delle dimissioni è chiaro. Si salvi chi può prima che la barca affondi. Possibile che nessuno debba rispondere ( politicamente e giuridicamente) di tutto questo?
Per completezza voglio dire che gran parte delle colpe io le attribuisco alle varie opposizioni che si sono avvicendate a partire dall’amministrazione Rosania 1 .
Con il loro immobilismo hanno permesso alle varie amministrazioni di fare tutto quello che hanno voluto. Collusi o conniventi? Con quale faccia si presenteranno la prossima volta sostenendo di essere l’alternativa?
A proposito, resto ancora in attesa di sapere la vera storia del Centro Coomerciale Le Bolle, se qualcuno la conosce o ne ha comunque cognizione me la scriva. Grazie.
Con il più grande rispetto per tutti.
Masci a parte, non significa che lo escludo dalle responsabilità che divide assieme a Rosania, Melchiona come presidente’della Multiservizi e come Sindaco, il suo delfino Tortolani che sta sempre come il cacio sui maccheroni.
L’opposizione che fanno Rosania e Cariello, come quella chw fanno marissei e Cicalee é ridicola e strumentale. Che peccato questa gente fa scempio della nostra Eboli.
che schifo. Così finiscono i nostri soldi nelle mani di sciuponi e di ipocriti, che estromessi dalla spartenza fanno i gustafeste.
Non è che ogni qualvolta si dimette qualcuno bisogna per forza far finta di avere appena scoperto la frittata di colombo. La verità (anche per chi non lo sapesse lo spiega benissimo M. Del Mese), è che le responsabilità politiche di questo costoso e inutile carrozzone ormai non più sostenibile economicamente e politicamente vanno equamente divise tra tutti quelli che dall’epoca Rosania (e del nuovo che avanzava) a oggi hanno amministrato il paese,ed è inutile e offensivo per noi tutti che quelli che stanno all’opposizione sparsi a destra e sinistra fanno la parte di alice nel paese delle meraviglie.
Esultiamo,balliamo e facciamo pure festa per settimane ma cominciamo a pensare seriamente a una soluzione possibile per questo paese che si chiama RICAMBIO RADICALE E GENERAZIONALE di una classe politica locale e nazionale di incapaci e approfittatori che si è zavorrata alle nostre risorse e ci sta portando in fondo a un baratro che non sembra avere mai fine disperdendo al vento lacrime, sangue e fatica di intere generazioni che ci avevano lasciato un’Italia di cui essere orgogliosi e di cui invece oggi ci fanno vergognare. A questo inarrestabile “scempio” non esiste che una soluzione:MANDARLI TUTTI A CASA. O cos’altro fare? altrimenti i nostri interventi diventano un inutile trastullo o una sterile caccia alle streghe.
Poi,parlando d’altro e di cose terra terra: La VERITA’ sulle Bolle, in risposta a prometeo. Ma mi sbaglio o c’era già qualcuno (ex autorevole esponente e collaboratore dell’attuale Sindaco), con partiti e opposizioni(vecchie e nuove) al seguito, che la conosceva e aveva promesso di portarla a conoscenza di magistratura e cittadinanza? Mi scuso con i puritani delle carte bollate e degli adempimenti burocratici ma, ben conscio di essere controcorrente,continuo a sperare che questa seppur misera speranzella di un paese di morti viventi sia solo una bolla di chi continua a raccontarci balle………………………Madonna mia santa comm stamm ‘nguaiat!
Non voglio colpevolizzare nessuno anche perchè non sono nessuno,non ho ne i mezzi e ne gli strumenti x farlo.- Ma una domanda mi nasce spontanea: a che serve questa Multiservice.-??? solo a far ingrassare sempre politici di turno e manager senza scrupoli, poi mi chiedo i tanti personaggi all’interno di essa tra amministratori operai e varie…pensate che veramente fossero all’altezza di stare là,con molta sincerità li porterei solo a zappare i campi,ammesso che sappiano pur zappare visto che sono solo ed esclusivamente dei PAPPONI…dai, siamo ebolitani, ci conosciamo tutti non si dica che Moraniello è solo critico,Caterina Casella cantava “la verità mi fa male” a molti di loro dovrebbe far male, ma visto che questi sono senza dignità ,perchè non si capisce se al posto della faccia avranno mica il culo.-??? questi sono i personaggi pubblici qui ad eboli.-??? mio Dio come si affonda sempre di più nella merda,spero che il dott. Del mese non mi censura questo mio commento,mi scuso x il linguaggio ma sono incazzato nero,troppo amore x la mia città.-
P.S -il sottoscritto nel bene è nel male si firma sempre a differenza di molti che usano “nomignoli”,io in ogni cosa sono abbituato a metterci la faccia,la mia lingua non lecca ma taglia perchè mai chiesto niente a nessuno dei tanti galloppini locali.-
Se l’opposizione facesse davvero l’opposizione gli spazi di manovra per le amministrazioni diminuirebbero.Affrontare una strada in salita non è la stessa cosa che fare la medesima strada in discesa. Si arriverebbe lo stesso al punto ma sai quanta fatica ogni volta. E ogni volta aumenterebbero i dissapori , le invidie e le frizioni tra i vari compartecipanti.SEl , scimmiottata da Cariello, fa solo opposizione demagogica e di facciata ( tanto per avere solo un pò di visibilità insomma). Le destre non sono pervenute ( la maggior parte degli esponenti di destra si sono ibernati). Io non sono uno scienziato della politica ma , con quel poco di cervello che ho , mi pare di aver capito che la vera opposizione si fa sui singoli provvedimenti in consiglio comunale ( non solo votando contro però , troppo facile così) andando a sceverare i singoli provvedimenti amministrativi, analizzandone anche le pieghe e mettendo davvero i bastoni tra le ruote alla maggioranza e non , invece, a colpi di comunicati stampa che non servono assolutamente a nulla.
Saluti.
hai ragione, caro prometeo, le opposizioni non fanno bene il loro lavoro,, che certo non consiste nei comunicati, ma con un’azion efficace di contrasto ma avanzando anche proposte, per niente improvvisate e coerenti.
Damiano Bruno dovrebbe dimettersi soprattutto perché non è capace di chiudersi più di tre bottoni delle camicie!
Visibilmente ingrassato dai tempi del suo ingresso nel business pubblico, si dimette Masci: io spero che si concluda così la storia di un anacronistico carrozzone politico voluto da Rosania e diventato, appunto, un vulnus o un fastidioso parassita crocevia di rocamboleschi ed ambigui giri di fatturazione. Si faccia spazio ad una vera società di servizi privata che assuma onesti ebolitani buoni padri di famiglia e non i pendagli da forca che ho visto gestire i parcheggi sul litorale questa estate.
Dobbiamo piangere la perdita è grossa.