31 Ottobre 2011, ore 18,00, 2^ Festa della Patata di montagna di Castelcivita
Una Festa “no stress” tra storia e tradizione, con canti, balli, folklore cilentano e castelcivitese, degustazione di piatti tipici con funghi porcini e Fagioli di Controne, ma soprattutto con la patata che farà da regina.
CASTELCIVITA – Questa è una festa veramente speciale. Unica. Lo scorso anno ebbe un successo enorme, inaspettato, anche per gli stessi organizzatori che però non si fecero cogliere impreparati dall’afflusso di pubblico. I visitatori trovarono un paese accogliente e ordinato, allegro ed amichevole e una stupenda serata dal clima primaverile che invitava ad affacciarsi alle balconate che danno sull’incantevole vallata del Calore; il pulitissimo fiume che sulle sue sponde ospita la Lontra.
Insomma, una festa “no stress”, una festa vera, con canti e balli del folklore cilentano e castelcivitese e quei piatti della tradizione, di una genuinità introvabile e di un sapore ormai dimenticato. E chi dimentica quelle patate arrostite sotto la cenere del falò di Sant’Antonio, condite con l’olio extravergine d’oliva accompagnate da un vino impareggiabile!!!
Sapete come si conservano le patate a Castelcivita? no?! Vi svelo un piccolo segreto, sicuro che le multinazionali delle patate non potranno mai appropriarsi di questa tecnica che sto per descrivervi. Scavano manualmente, nel campo dove le hanno prodotte, una buca profonda circa un metro, un metro e mezzo e larga settanta, ottanta centimetri, la cospargono di felci, vi depongono le patate le ricoprono ancora con altre felci e poi chiudono la buca con il terreno che avevano precedentemente levato. Il freddo montano e la terra scura, scurissima, evitano che le patate possano germogliare o ossidarsi. Perciò, se volete comprare le patate di Castelcivita, al di fuori della festa, dovete sempre prenotarvi presso l’agricoltore qualche giorno prima, in modo che possa avere il tempo di andarle a scavare.
Ma ritorniamo alla festa. Lo scenario è originalissimo, niente di ricostruito, è l’intero paese: un borgo medioevale arroccato su di un pendio dei Monti Alburni, sovrastato da una forte ed elegante Torre Angioina alla quale si arriva senza difficoltà da tutte le direzioni.
Torre Angioina di Castelcivita
Le vie con gli scalini che s’inerpicano per i rioni, illuminate dalle fiaccole, vi condurranno ai vari storici portali dove potrete gustare i più disparati piatti a base di patate. Guide appositamente preparate vi condurranno, gratis, a visitare i luoghi più interessanti: i conventi di clausura con opere d’arte della scuola di Giotto e del Pietrafesa, il Museo della preistoria e della civiltà contadina allestito all’interno della Torre Angioina, i portali con le loro affascinanti e coinvolgenti storie di avventure, lotte, amori e della proverbiale generosità castelcivitese.
Insomma una serata di festa, cultura, gastronomia e tradizione adatta a tutti, anche ai bambini che potranno liberamente circolare per le vie dei rioni, senza alcun pericolo, assolutamente irraggiungibili dalle auto. Chi poi volesse godersi Castelcivita anche di giorno può visitare le famose grotte, ancora attive e tra le più belle ed interessanti d’Italia, intrattenersi sulle sponde del fiume Calore, visitare i ruderi del mulino ad acqua e pranzare ad un prezzo molto, molto accessibile presso i ristoranti della zona che offrono generosi piatti tradizionali a base di funghi porcini ed altre specialità, tra cui i fagioli di Controne.
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Il Programma della Festa
Domenica 30/10/2011 ore 10,00
Convegno tecnico-scientifico: “Il futuro del Biancone di Castelcivita”
Lunedì 31/10/ 2011 ore 18,00
Apertura dei portali e degustazione dei piatti:
Pasta e patane pesola
Patane al lu tianu
Patane sfricinate
Patane arrustut’ sotto la cenere
Patane fritte inda l’uoglio r’a ulive
Purpette r’i patane
Zeppule r’i patane
Dolci tipici
Vendita di patate e prodotti tipici locali
Visita alle bellezze artistiche e naturalistiche del paese
Vendita dei biglietti della lotteria abbinata alla festa
Intrattenimento folkloristico