Sostegno di De Luca agli idraulico-forestali. E i Sindaci occupano il Consiglio regionale

Vertenza operai idraulico – forestali, la protesta dei sindaci salernitani alla Regione Campania: Chiedono di incontrare Caldoro.

De Luca: “In gioco ci sono sia il futuro di migliaia di persone e la stessa salvaguardia del territorio regionale che senza gli idraulico forestali diventerebbe ancora più esposto a catastrofici e a dissesti idrogeologici”.

regione Palazzo S. Lucia

SALERNO – Sono mesi ormai che protestano gli operai idrulico-forestali della provincia di Salerno.  In effetti dei 4000 regionali circa 2500 sono in Provincia di Salerno, svolgono un lavoro delicato e vista la vastità del territorio e la conformazione è anche un lavoro oltre modo difficile.

Ma purtroppo il loro tentativo di salvaguardare il posto di lavoro evidentemente confligge con le intenzioni della Giunta Regionale di Stefano Caldoro e di quella Provinciale di Edmondo Cirielli, che nonostante i fondi per garantire stipendi e continuità di servizio siano stati già stanziati, non si sbloccano, facendo aumentare giorno dopo giorno la disperazione degli Idraulico-forestali, che ormai pur di risolvere la vertenza si sono incontrati con tutti ivi compreso il Ministro salernitano Mara Carfagna, e ora come gesto estremo salgono sui tetti per attirare l’attenzione. Sarebbe il caso andassero dalla Vergine di Pompei.

Vincenzo De Luca

Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha voluto esprime solidarietà e sostegno alla vertenza che attualmente vede impegnati migliaia di lavoratori del comparto idraulico forestale lasciati senza stipendio e senza prospettive future da una sempre più latitante Regione Campania.

La situazione è gravissima. “Migliaia di famiglie – afferma De Luca – sono alla disperazione nel silenzio assordante di una Regione Campania che continua ad ignorare il dramma nonostante la disponibilità più volte palesata dai lavoratori a sviluppare un confronto complessivo sulla riorganizzazione del servizio”.

Il Sindaco De Luca si unisce alla mobilitazione generale del comparto ed alle iniziative che in queste ore tanti colleghi amministratori presso la sede del Consiglio Regionale ed in altre sedi istituzionali stanno mettendo in essere per indurre la Regione Campania ad affrontare in modo efficace la situazione.

“In gioco – conclude De Luca – ci sono sia il futuro lavorativo di migliaia di persone sia la stessa salvaguardia del territorio regionale che senza la preziosa opera degli idraulico forestali diventerebbe ancora più esposto a catastrofici naturali ed a dissesti idrogeologici”.

Gli Idraulico-forestali, ironia della sorte hanno ricevuto nei giorni scorsi anche la solidarietà del PdL, una solidarietà a chiacchiere, e nell’incontro che hanno avuto con il Ministro Carfagna si è avanzato anche una proposta che suona come un insulto: Una Legge per bloccare i licenziamenti? Sarebbe meglio farne una per assumerli.

La salvaguardia del patrimonio boschivo e la messa in sicurezza dei corsi d’acqua è una operazione che andrebbe programmata ed esercitata per tutto l’anno. I problemi di oggi sono figli a quelli di ieri e dell’altro ieri, quando si è operato pratiche clientelari rimandando di anno in anno il problema ora divenuto veramente drammatico, sebbene sia stato fino a questo momento un lavoro a tempo ma in prosieguo assicurando anche una certa stabilità.

consiglio regionale Campania protesta forestali

In tutta questa vicenda se il ruolo della Regione è palesemente votato all’ostracismo per liberarsi dei 2500 operai e poi magari rimpiazzarli con altri di provata fede, quello della Provincia è “pilatesco”, tanto che i poveri lavoratori nemmeno ci provano a dialogare con loro, anche se a chiacchiere hanno manifestato la loro solidarietà.

Intanto gli idraulico-forestali che come protesta estrema erano saliti sui tetti, per attirare l’attenzione sono ridiscesi per partecipare alla protesta organizzata a Napoli sotto la regione, alla quale si sono associati i sindaci dei comuni montani della Campania, i quali hanno occupato l’aula del consiglio regionale per protestare contro i tagli decisi dal governo regionale mettendo in ginocchio il settore. I Sindaci che hanno protestano a Napoli erano una sessantina, provienienti dai territori del Parco Nazionale del Cilento, del vallo di Diano e degli Alburni.

I sindaci hanno chiesto un incontro urgentissimo con il Presidente della Regione Stefano Caldoro per affrontare anche la discussione inerente il blocco dei finanziamenti agli enti montani, con il conseguente rischio di licenziamento per migliaia di operai idraulico – forestali dipendenti delle comunità montane. Molti di loro, tra l’altro, non hanno ricevuto i pagamenti relativi alle ultime mensilità.

Salerno, 18 ottobre 2011

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