L’Italia si sgretola sotto le prime piogge. Alluvioni nella piana, frane e smottamenti a San Gregorio Magno e Polla.
Cardiello: “Chiederò al Governo lo stato di emergenza per i territori colpiti dal maltempo”.
Vitiello: “Non è accettabile che le prime piogge provochino vere e proprie tragedie, che ci ricordano Sarno, Atrani, e l’ alluvione nella Piana dello scorso anno”.
SAN GREGORIO MAGNO (SA) – Ecco le prime piogge e l’Italia si sgretola. Alluvioni, frane, smottamenti si ripetono e colpiscono tutto il Paese da Nord a Sud, in questo caso unitariamente il nostro stivale si inginocchia al maltempo, e si moltiplicano anche le proteste e gli interventi che vengono proprio dagli stessi ambienti politici.
Così dopo l’interrogazione del Senatore del PD Alfonso Andria, inviata ai Ministri Prestigiacomo. Matteoli, Romano, si aggiungono le dichiarazioni del Senatore del PDL Franco Cardiello e quelle del Vice segretario del PD Maria Rosaria Vitiello, le cui ultime due si riportano qui di seguito integralmente. Tutti gli interventi mirano a mettere in evidenza le condizioni di pericolo e la mancanza di un piano serio a cui è sottoposto l’intero territorio nazionale e conseguentemente quello salernitano.
Il tema è la salvaguardia del territorio. Ma la salvaguardia del territorio e la sua messa in sicurezza è lontano dagli obiettivi del Governo Centrale e di quelli periferici. Un’attenta azione di tutela del territorio: intervenendo sui costoni rocciosi; sulle scarpate; sulla piantumazione e i disboscamenti programmati; sulla dragatura dei fiumi e dei torrenti; sulla protezione dei greti dei fiumi e dei torrenti; sulla aggressione dei suoli agricoli indiscriminatamente coperte da impianti serricoli che contribuiscono ad aumentare umidità, temperature e livelli di pioggia per mq.; e su ogni altra iniziativa che possa evitare tragedie come questa, fortunatamente finita male solo per i danni causati, che in ogni caso mettono in ginocchio intere comunità, dovrebbe essere un obiettivo primario, per intraprendere una politica seria di interventi mirati e sistematici, per evitare tragedie sulle quali poi è difficile intervenire se non aggiungendo ai danni, contando i morti.
Ogni anno siamo costretti a subire danni e tragedie e magari poi, una volta contati i danni litigare perché c’è sempre il più prepotente come il Governatore del Veneto Luca Zaia, che riesce a fare le differenze e ad aggiudicarsi più fondi rispetto agli altri, come accadde l’anno scorso, quando si è dovuti subire lo schiaffo dei 300 milioni di euro assegnati al Veneto e solo 2 milioni al salernitano, nonostante le “gite” del Ministro Mara Carfagna, che accompagnava l’allora Ministro dell’Agricoltura Gian Carlo Galan, attorniato da un nugolo di “nanetti” politici locali e provinciali in cerca di meriti, e nonostante le continue minacce di dimissioni, mai portate avanti seriamente, del Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, non successe null’altro di quello che abbiamo dovuto subire.
E così il Sen. Franco Cardiello interviene in merito al dramma che ha colpito la popolazione salernitana di San Gregorio Magno e Buccino, annunciando che:
“Chiederà al Governo che dichiari lo stato di emergenza per i territori che sono stati colpiti gravemente dalle avversità atmosferiche degli ultimi giorni, in particolar modo si chiede con urgenza un intervento, mirato e non con fondi a “pioggia”, per scongiurare ulteriori pericoli nei comuni di San Gregorio Magno e Buccino.
Sarà richiesta una attenta stima dei danni per assicurare interventi immediati di messa in sicurezza delle aree montuose colpite, con la creazione di canali di alleggerimento e montaggio di reti metalliche per evitare la caduta di detriti rocciosi”.
Il Sen. Franco Cardiello ovviamente, facendo parte della maggioranza: “confida nella azione di Governo Berlusconi che non si risolverà con un nulla di fatto ma con un intervento concreto per dare i giusti aiuti economici alla popolazione colpita”.
L’intervento di Maria Rosaria Vitiello invece, è di tutt’altro tenore e mette in evidenza le carenze strutturali e i ritardi congeniti rispetto agli interventi di salvaguardia del territorio, rievocando tragedie non tanto lontane come quelle di Sarno, di Atrani, della Piana del Sele:
“Non è più accettabile che i primi temporali estivi provochino vere e proprie tragedie nei nostri territori, già martoriati da eventi tragici passati.
Il sacrificio delle vittime di Sarno, di Atrani, l’ alluvione nella Piana del Sele dello scorso anno non sono valsi a nulla per tutti coloro che hanno il compito di salvaguardare le vite umane.
E’ ora che la politica – prosegue la Vitiello accusando il Governo – e la classe dirigente che è al governo pensi alla tutela ecosostenibile ed ecocompatibile dell’ ambiente partendo da una gestione ETICA di tutte le risorse e che, soprattutto, prescinda dal ricorrere continuamente allo stato di CALAMITA’ ed EMERGENZA
Si rendono necessari finanziamenti – Maria Rosaria Vitiello conclude la sua dichiarazione con un proposta – finalizzati ad una opportuna pianificazione PREVENTIVA, che programmino e attuino interventi di recupero naturalistico, di sistemazione dei corsi d’acqua, di consolidamento delle aree instabili, di difesa del patrimonio boschivo. al fine di scongiurare ulteriori eventi tragici futuri”.
Purtroppo questo inverno, come gli altri sarà duro, e sarà sempre più duro, se non matura una coscienza ambientalista, anche perchè basterà un solo rigagnolo d’acqua piovana che si presenterà tra Gemonio, il Paese di Umberto Bossi e Castiglione Olona nel varesotto, perché la Lega Nord faccia man bassa di tutti i finanziamenti, in barba al mezzogiorno e a tutti i Parlamentari nominati e remissivi del Sud.
San Gregorio Magno, 9 ottobre 2011