Anche il Cimitero è ridotto ad un affare, e gli ebolitani avranno un privato come interlocutore
Il Cimitero meglio pubblico che privato. Si è proposto invano di fermare le procedure, riaprire la discussione e convincerci tutti che quella è l’unica strada percorribile.
EBOLI – Per Sinistra e Libertà, con l’Amministrazione Melchionda anche il Cimitero Comunale è diventato un centro d’Affari, un “business” al quale chiamare qualche imprenditore locale, per consentire a qualcuno di fare un po’ di guadagno. SEL si chiede: Con quale ricaduta sui cittadini ebolitani? Tutta da verificare!
Il Partito di Vendola con il suo capo gruppo in consiglio Comunale Gerardo Rosania fa la cronistoria dei fatti: “con delibera del Consiglio Comunale n° 16 del 2009, l’Amministrazione Melchionda ribalta l’indicazione data con la precedente delibera consiliare n° 35 del 2006 (con la quale si allargava la ragione sociale della Multiservizi, per poter affidare ad essa la gestione del cimitero) senza nessuna motivazione e senza neanche citare quella delibera del 2006, e decide di affidare al privato la gestione del cimitero col sistema del “Progetto Di Finanza”, ossia “struzione e gestione”, nel senso che, in cambio della costruzione di una parte nuova del cimitero, la società si vende le cappelle, le tombe, i loculi della parte nuova, oltre all’affido in gestione di tutto il cimitero, compresa la parte vecchia, e, come se non bastasse, per la durata di 30 anni!
Insomma, – fa rilevare SEL – per 30 anni i cittadini ebolitani per una lampada votiva che non funziona, l’ estumulazione di un proprio defunto, un danno subito alla propria tomba…) non potrà più rivolgersi agli uffici comunali, ma dovrà andare a parlare con un’ impresa privata, la quale, prima di dare una risposta, verificherà se la cosa conviene al proprio portafoglio (è un’impresa…) e poi darà il responso“.
Si parte con costi – facendo due conti – per loculi e tombe pari a quelli attuali, ma poi ogni 3 anni ci sarà un aggiornamento sulla base dell‘andamento dell’inflazione, e per le cappelle si pagherà quanto si paga oggi solo che le cappelle acquistate allo stesso prezzo di quelle attuali, saranno più piccole. Il privato, solo per rientrare dei soldi spesi per costruire loculi, tombe od altro (8.283.731 euro) dovrà guadagnare 276.000 euro, almeno, all’anno, cui vanno aggiunti il guadagno del privato (che certo non viene a investire soldi se non c’è un ritorno economico) ed a cui vanno aggiunti i soldi necessari per la manutenzione, la guardianìa, la gestione ordinaria del cimitero.
I cittadini ebolitani – prosegue la nota di SEL – hanno guardato con sospetto a questa scelta dell’Amministrazione comunale, ed in poche settimane Sinistra Ecologia e LIBERTA’, con l’aiuto di persone interessate al cimitero, come il sindacalista della SICET, Antonio Rosamilia, ha raccolto 683 firme per chiedere all’Amministrazione di revocare la delibera n° 16/2009, o per lo meno di fermare le procedure, riaprire la discussione e convincerci tutti che quella strada è l’unica percorribile.
L’Amministrazione Melchionda – denuncia SEL – ha risposto in aula consiliare, con l’arroganza, la chiusura, il livore ed il furore ideologico che la caratterizza da sempre: il privato è meglio del pubblico, e poi noi abbiamo vinto e facciamo quello che vogliamo.
683 firme? non contano nulla! L’antico rapporto che gli Ebolitani hanno con il cimitero, con il culto dei morti, le abitudini tutte nostre di passare il giorno dei morti per lunga parte al cimitero ecc. che da sempre spingono gli Ebolitani a porre grande attenzione alle vicende del camposanto? A nessuno frega nulla. – accusa il documento di SEL – L’Amministrazione Melchionda non guarda in faccia i vivi, figuriamoci i morti!
Un’Amministrazione sempre più estranea alla città, rinchiusa nel suo fortino e tenuta insieme soltanto dal collante dell’interesse, continua a calpestare le tradizioni e la cultura nostra!
La nostra impressione – fa osservare SEL, facendo un parallelo con il Governo Berlusconi – è che la città abbia raggiunto il limite di sopportazione e che la stagione politica di questa Maggioranza, nonostante il teatrino degli accordi per qualche voto in più in Consiglio [strano destino quello del PD ebolitano, che grida allo scandalo quando le operazioni di “allargamento” della Maggioranza le fa berlusconi (la minuscola è d’obbligo…) a Roma, con gli Scilipoti; poi fa finta di nulla quando quelle stesse operazioni, a livello locale, le fa un melchionda (come sopra…)] sia arrivata al capolinea. Fra vendita degli immobili che non decolla, fra situazione di bilancio che non migliora (il rendiconto 2010, che doveva essere approvato ad aprile, ancora deve arrivare in Consiglio), opere pubbliche inesistenti, fallimento della stagione turistica, Multiservizi portata al fallimento (sottraendole servizi, come quelli cimiteriali, appunto) ed il cui piano industriale che doveva arrivare in Consiglio entro aprile, ancora deve essere posto in discussione, servizi ridotti al lumicino o in peggioramento continuo (basta guardare il servizio rifiuti e quello dell’illuminazione pubblica!) ormai la città ha la netta sensazione che per poter mettere in campo un progetto di sviluppo, c’è bisogno di ben altra classe politica, di ben altri progetti e programmi.
Noi di S.E.L. – conclude il documento – continueremo a seguire con attenzione la vicenda della privatizzazione del cimitero; e poiché ci è sembrato di scorgere qualche “improvvisazione” già in questa fase preliminare del procedimento, non ci faremo scrupolo di denunciare eventuali ulteriori “sciocchezze” che si avessero a compiere nel procedimento stesso.
Eboli, 6 ottobre 2011