“Se non ora, quando?” era la parola d’ordine dei dipietrsti. E la risposta ha dato loro ragione.
1.210.466 firme per cancellare la casta e le province.
BELLIZZI – I dipietristi di Bellizzi esultano per il grande risultato conseguito: 1.210.466 (unmilioneduecentodiecimilaquattrocentosessantasei) per il referendum contro l’attuale legge elettorale. Una cosa mai accaduta, a dimostrazione della voglia di cambiamento che serpeggia nel Paese e della siderale distanza che ormai separa gli elettori dall’attuale maggioranza di governo
Bellizzi non è stata a guardare per quanto concerne la raccolta firme per chiedere un referendum sulla riforma delle legge elettorale e anche per la cancellazione delle province, quest’ultima passata poi sotto tono in quanto inserita nella recente manovra finanziaria.
L’invito ad andare a firmare è partito dal circolo dell’Italia dei Valori “Falcone e Borsellino” e ha visto impegnati in prima linea il coordinatore cittadino Matteo Russo e l’ex consigliere regionale Franco Manzi.
–“Abbiamo chiesto una firma per cancellare la legge elettorale che ha rubato ai cittadini il diritto di scegliere chi dovrà rappresentarli. – ci dice Matteo Russo – Oggi gli elettori non possono decidere chi mandare in Parlamento. Le scelte sono lasciate ai partiti, che premiano così i più fedeli e obbedienti e non certo i più capaci o competenti. I parlamentari, con questa legge, sono nominati e non eletti e non rappresentano il popolo. Appena le firme sono state depositate in Cassazione (oltre il doppio di quelle necessarie) subito la casta della politica si è messa in moto e ora vorrebbero fare una leggina per evitare il possibile referendum che con ogni probabilità potrebbe tenersi già nella prossima primavera. I contrasti tra i partito sono tanti e difficilmente giungeranno ad un accordo. Saranno problemi seri per i parlamentari uscenti farsi rieleggere nei collegi dove per anni non si sono fatti né vedere né sentire. Potremo così tornare a un voto in cui il popolo scelga davvero i propri rappresentanti in Parlamento ed il governo del Paese.”–
L’invito di Manzi e Russo è stato ampiamente ascoltato. Ben oltre le settecento firme raccolte al gazebo di Italia dei Valori sulla centralissima Via Roma e poi al mercato settimanale del sabato, e presso la sede del circolo.
Va notato, per dovere di informazione, che tantissimi sono stati i firmatari notoriamente schierati e simpatizzanti dei partiti di governo. Lo stesso avvenne lo scorso anno, con la raccolta firme su nucleare e sul legittimo impedimento dove circa 500 cittadini andarono a firmare spontaneamente, e di diverso colore politico. Segno evidente che la gente intende per davvero girare pagina. “Se non ora, quando?” era la parola d’ordine dei dipietrsti.
E sembra che la risposta abbia dato loro ragione.
Bellizzi, 5 ottobre 2011
il personalismo e l’accentramento di alcune persone mi indispone, ringraziamo il lodevole Matteo russo perchè da solo ha raccolto un milione di firme. faccio un apello a tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta delle firme a farsi sentire e non lasciare che una persona si loda da sola.
Caro Vito non capisco il tuo sfogo,l’importante sono i risultati, i personalismi non portano da nessuna parte le persone osservano e nei momenti giusti premiano, mettersi in prima linea per farsi notare non serve a nulla i risultanti che contano sono le 3.500 firme raccolte in provincia di Salerno, firme”ripeto” raccolte da un gruppo che lavora per il bene del partito e organizzati in modo per bene dall’ex consigliere regionale Manzi Franco.
Caro Fiore che si siano raccolte le firme non ci sono dubbi, mi spieghi cosa vuol dire il “gruppo organizzati da Franco Manzi” ti ripeto che da soli non si va da nessuna parte, pertanto spero che ci sia un momento di riflessione e di spiegare a qualcuno cosa vuol dire fare “gruppo”. fare gruppo e lavorare per la comunità, per i cittadini per il bene comune quando questi principi saranno recepiti forse la politica ritorna al servizio dei cittadini.
P.S. chi p stu mar va sti pisc pigl.
i cosidetti militanti IDV, organizzati dall’on Manzi praticamente si sono dileguati.