Il Gratta e Vinci milionario è stato acquistato alla tabaccheria Fiorillo di Via Bachelet, vale 200mila euro ed è andato nelle mani giuste: una vedova bisognosa.
La Signora Fortuna ogni tanto compie il miracolo e tocca anche chi ne ha veramente bisogno. Da domani tutti a giocare alla Tabaccheria Fiorillo, non si sa mai.
EBOLI – Si dice che la Fortuna è cieca e alla pari della Dea giustizia che è bendata, hanno come caratteristica proprio quella che non guardano in faccia a nessuno, dandoci quella certezza di farci sentire tutti uguali.
Tra l’altro: se la Dea Giustizia ogni tanto da una sbirciatina e non si comporta allo stesso modo con tutti, vedi il caso del nostro Premier Berlusconi, che nonostante sia inseguito da tutte le Procure della Repubbliche d’Italia, riesce sempre a sfuggirle proprio grazie a quelle sbirciatine; La Signora Fortuna è veramente cieca e quasi sempre posa la sua benevolenza su persone che non ne hanno affatto bisogno, e per questo fa avanzare sempre più il concetto che se la Fortuna è cieca, la sfiga ci vede e ci vede benissimo. Vede al punto tale che evita di beneficiare i poveracci.
Questa volta evidentemente ha fatto la gnorri e si è fatta indicare la persona giusta: Una signora ebolitana che abita nel quartiere “167”, in quel quartiere dormitorio che nonostante ha tutte le strade intitolate, fa prevalere ancora il suo vecchio nome la “167” dalla “Legge 167”, che permise la costruzione di centinaia di appartamenti in fabbricati realizzati dall’Istituto Case Popolari di Salerno.
Questa volta la fortuna ha scelto bene e ha “consegnato” nelle mani “giuste” il Gratta e Vinci milionario “Il cruciverba d’oro” che ha fruttato una vincita di 200mila euro alla povera signora, che per poco non le veniva un tocco. E’ rimasta basita e quasi meccanicamente ha consegnato il gratta e Vinci al titolare della Tabaccheria Fiorillo di via Bachelet, il quale ha svolto tutte le procedure, registrando la vincita e informandola delle modalità di riscossione del Premio.
La Signora, una vedova 65enne, si è accorta solo dopo un poco della mia presenza, mi conosceva, ma le ho assicurato di tenere la bocca chiusa, ma non la penna, e le ho chiesto se potevo raccontare la bella notizia senza indicare le sue generalità. Mi ha dato il permesso.
Questa volta la Signora Fortuna è stata veramente giusta, consegnando 200mila euro ad una persona che ha sofferto per tutta la sua vita, che ha vissuto sempre sull’orlo della povertà e che al momento vive con un assegno di 380 euro mensili: la sua pensione.
Le ho chiesto quale è la prima cosa che farà dopo aver riscosso la vincita, e lei con le lacrime agli occhi ha pensato a suo marito: “Farò fare una tomba dignitosa a mio marito, che attualmente riposa sotto un cumulo di terra, con una croce di ferro battuto conficcata nel terreno, su cui c’è scritto il suo nome e la data della sua morte”.
Le ho chiesto cosa avrebbe fatto ancora e lei: “Le stesse cose di sempre, ormai sono abituata, li metterò da parte e cercherò di vivere giorno dopo giorno, un poco meglio rispetto a come ho sempre vissuto. Mi ha abbracciato e salutandomi mi ha chiamato Massimino, così mi chiamava suo marito”. Eppure sarebbe una bella soddisfazione gridare a tutti di aver vinto, prendersi pure qualche soddisfazione e vivere magari una storia simile a quella narrata da Mark Twain nel suo romanzo “La banconota da un milione di sterline“. Ma per chi è abituato a vivere modestamente è un po difficile vestire altri panni.
Ha mostrato soddisfazione anche il titolare della Tabaccheria, che non ha nascosto la sua soddisfazione per la scelta che questa volta la fortuna ha fatto. In questa zona ne avrebbero bisogno un poco tutti, forse in questo momento ne hanno bisogno gli italiani. Intanto fuori uno, poi si vedrà, la “Signora” ci potrà sempre provare un’altra volta.
Eboli, 2 ottobre 2011
Finalmente una bella notizia!
x admin
questa non mi sembra un notizia, ma una pubblicità notizia anzi una pubblicità notizia negativa, perchè invoglia le persone a giocare, e chi ci guadagna: lo stato, il tabaccaio
non mi dica che è cronaca?
Per Fressola,
è proprio vero, ognuno vede quello che vuole, e tu hai visto quello che volevi, mi dispiace, è proprio il contrario.
Invece non hai voluto cogliere quel messaggio di povertà e il contesto in cui è avvenuto, il dramma della povertà e il momento drammatico in cui viviamo, che nessuna Signora Fortuna può risolvere.
Hai fatto confusionei tra cronaca per propaganda. La cronaca è il fatto: Cosa è avvenuto, come è avvenuto, dove è avvenuto, chi sono i protagonisti. La propaganda invece mette in evidenza il prodotto, la qualità, i benefici, il costo e magari comparandolo con altri le differenze.
Riguardo al gioco, ti posso solo dire che non lo pratico, non mi interessa. Non gioco la schedina, il lotto, l’enalotto, i gratta e vinci e specie quello delle carte, ivi compreso le varie lotterie, purtroppo autorizzate dallo stato e organizzate dallo stato.
Allo stesso modo non credo che bisogna affidare le proprie speranze alla “fortuna” giocando. Ognuno è artefice della sua e seguendo quel famoso detto “aiutati che Dio ti aiuta” ritengo che tutti hanno le potenzialità e le potrebbero esprimere al meglio se non vi fossero trucchi, insidie e trabocchetti vari, insomma se il gioco “quello della vita” fosse corretto.
Riguardo poi alla “SIGNORA” alla fine dell’articolo, quella non è la signora che ha vinto ma è quella che dovrebbe fare il miracolo per non far fallire il Mondo, l’Italia, e ognuno di noi.
Quindi, caro fressola, mi dispiace, ma non hai colto il mio messaggio.
Massimo Del Mese