Con il successo del doppio trapianto di cornea e con il Laser a Femtosecondi, si aprono nuove prospettive.
Tra gli obiettivi del Prof. Iovieno, per il suo Reparto e per l’Ospedale: un “Centro per i Trapianti di Cornea”. Unico impianto del genere per il Sud d’Italia, e l’unico realizzato in una struttura pubblica.
EBOLI -Mentre il mondo politico si “scorna” rincorrendo dietro i propri vessilli battaglie di campanile, per accaparrarsi il famoso Ospedale Unico della Piana del Sele, che dovrebbe accorpare gli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide e Oliveto Citra, passa del tutto inosservata una decisione presa dalla Manager “dell’Oroscopo“, come l’ha definita Vincenzo De Luca, Sara Caropreso, che in tutta solitudine, senza convocare ne le istituzioni locali, ne i vertici dei singoli Presidi Ospedalieri, ha annunciato ufficialmente sia l’ubicazione che le strategie dell’ASL Salerno per la realizzazione del fantomatico Plesso.
Mentre si registra la totale assenza di responsabilità istituzionale nel ruolo che ricopre la Dott.ssa Caropreso conferitole non per meriti ma per appartenenza, fortunatamente la Sanità, gli Ospedali e gli operatoti sanitari, nonostante tutti gli scossoni, lavorano e ottengono anche risultati significativi.
E’ così si scopre che in provincia di Salerno, nell’Ospedale di Eboli “Maria SS. Addolorata”, si effettuano trapianti di cornea e che con l’arrivo del LASER di ultimissima generazione a FEMTOSECONDI, da ora innanzi saranno sempre più frequenti, perché tra gli obiettivi futuri, vi è quello di creare un “Centro per i Trapianti di Cornea“, che consentirà di aumentare il numero dei trapianti, ma cosa più importante, sarebbe un centro di riferimento per questo tipo di patologie, il primo impianto realizzato in una struttura pubblica al Sud d’Italia.
Ambizione? niente affatto: “obiettivi”. Semplicemente obiettivi, ma anche impegno, serietà, professionalità, come, tra l’altro rientra nelle migliori tradizioni del Reparto di Oculistica, che dal Prof. Fauci a Giovanni Iovieno, passando per Armando D’aniello, ha offerto sempre le migliori prestazioni, e appartiene alla tradizione blasonata dell’Ospedale di Eboli, tra i presidi più antichi da Napoli in giù. Tradizione che poi, gli inglesi e gli esperti di economia moderna hanno voluto distinguere indicandola con il termine KNOW HOW, cioè “saper fare” nella tradizione.
Ed è di pochi giorni fa la notizia del doppio trapianto di cornee, effettuato nella sala operatoria del reparto di Oculistica del nosocomio ebolitano, a due pazienti di sesso femminile di 50 e 33 anni. Le loro cornee sono arrivate dalla banca degli occhi del Veneto.
Ad effettuare il trapianto è stata l’equipe del prof. Giovanni Iovieno, sempre più impegnata in prima linea per soddisfare le esigenze dei pazienti. Gli interventi sono durati circa 45 minuti e sono perfettamente riusciti. Le richieste, e lo dimostrano i numeri, che ormai stanno diventando sempre più numerose, e provengono da ogni parte del territorio, confermano che l’ospedale di Eboli è sempre un punto di riferimento importante.
L’equipe nella sua interezza è formata da Giovanni Iovieno, Antonio Ferraioli, Maria Antonietta Aliberti, Alfonso Pellegrino, Palmiro Cornetta, Elio Elefante. Ma quello che piace sottolineare a Giovanni Iovieno, molto schivo a concedere interviste e poco incline ad apparire se non ad operare e raggiungere obiettivi professionali, è il risultato dal punto di vista del Team, includendo tutti quelli che hanno partecipato e tutti i giorni contribuiscono al successo di iniziative professionali offerte dalla struttura Ospedaliera: gli infermieri, la Capo Sala Rosalia Mandia, e il Capo Sala responsabile della Sala Operatoria Ciro Contrasto.
La sua soddisfazione l’ha espressa anche il direttore sanitario dell’ospedale “Maria SS Addolorata” e di quello di Oliveto Citra, Mario Minervini il quale dichiara “Siamo molto soddisfatti di questi successi, questo dimostra che nonostante la carenza di personale e le gravi problematiche legate al mondo della sanità, la professionalità e la passione danno ancora ottimi risultati. Inoltre, forse anche a seguito di questi recenti successi, sono aumentati in maniera esponenziale le richieste per gli interventi di cataratta, per questo motivo il prossimo anno saremo costretti ad attivare una linea telefonica ad hoc per questo tipo di richieste”.
Il laser a femtosecondi, è un laser, che utilizzando una luce infrarossa con spots della grandezza di pochi micron, determina un trattamento poco invasivo con la massima sicurezza legata all’azione non meccanica dell’incisione. Il taglio, infatti, viene effettuato tramite la produzione di microbolle di gas che consentono un’elevata precisione e un’altissima riproducibilità dei risultati. In passato si utilizzava una lama che esponeva l’occhio a maggiori rischi.
In questo modo l’Ospedale di Eboli si candida a diventare uno dei più importanti riferimenti di oculistica del territorio. Iovieno ha le idee chiare: “Con l’arrivo delle attrezzature idonee, effettueremo anche altri tipi di interventi al “segmento anteriore” (trapianti, cateratte ecc.), e al “segmento posteriore” (vitroretina, ecc…). La struttura ci ha dato una grossa mano, e in questa ottica cercheremo di incentivare anche i bacini così detti naturali di donazioni, perché attualmente la Banca Regionale dell’Occhio è a Napoli, presso il vecchio Pellegrini, e purtroppo non riesce a soddisfare le richieste che sono tante, per questo ci siamo rivolti alla Banca dell’Occhio del Veneto“.
Iovieno prosegue indicando anche gli obiettivi futuri: “Nei nostri obiettivi c’é quello di creare un Centro di riferimento per queste patologie: un “Centro per i Trapianti di Cornea”. La tecnologia ci darà una mano. Questo Centro, sarebbe il primo impianto realizzato in una struttura pubblica in tutto il Sud dell’Italia, un altro privato è presente nelle Puglie”.
Il plurale maiestatis per Giovanni Iovieno è d’obbligo, tra l’altro è nel Team la chiave del successo e lui ci tiene ad evidenziarlo. Ma tutto questo con la Project Manager dell’Ospedale Unico Sara Caropreso e il Commissario dell’ASL Salerno Maurizio Bortoletti, non c’entra proprio niente, anzi dobbiamo stare attenti che non copino l’iniziativa, vista la loro proverbiale attenzione per questa pratica. E questo accade, mentre con la scusa della realizzazione di un “Ospedale grande” ci vogliono chiudere l’Ospedale non tanto piccolo che abbiamo.
Eboli, 30 settembre 2011
Complimenti. Concordo con Admin il pericolo è che sia Caropresti che Bortoluzzi per favorire qualche amico loro o di chi li ha nominati rubano l’iniziativa a Iovieno e magari la portano a Pagani come hanno fatto con altre cose.
ecco un ottimo esempio di ebolitani che invece di passare il tempo a pestare acqua nel mortaio si sono rimboccati le maniche e qualificano l’offerta sanitaria pubblica, eviteremo finalmente qualche viaggio al nord e saremo noi punto di riferimento nella oculistica;abbiamo bisogno di questi modelli che guardano in avanti e non passano il tempo a piangersi addosso;davvero complimenti a giovanni iovieno che oltre ad essere un grandissimo oculista ha conservato anche la, ormai spesso carente, gentilezza ed affabilita’ degli uomini che vengono da altre generazioni ed altre culture;eboli e’ una citta’ ormai depressa, oggi sono davvero orgoglioso di essere ebolitano
io sono stata nel reparto, c è una confusione enorme, secondo me non è organizzato come si deve..
e cmq complimenti per queste iniziative positive per il ns ospedale.
mary
Credo che la sanita’ in Italia dal1948 ad oggi sia stata pubblica pagata con le tasche degli italiani.Ora se non dobbiamo sindacare la grande e meravigliosa opera dei medici per il loro nobile operato che vengono pagati con i soldi dei privati cioe dei pazienti che ne hanno bisogno e possono permetterselo,
non si puo pensare di elogiare queste figure di salvatori dell’umanita’ pagati con fondi pubblici e non senza dire la propria.Costoro stanno svendendo al re di turno la struttura pubblica ,come sempre hanno fatto mettendo in gioco la sicurezza della salute pubblica. Io se sono un grande scienziato e lo sono diventato con le propire capacita intellettive ma soprattutto con le proprie risorse economiche posso ancjhe avanzare un principio amorale e dire curo solo pazienti a pagamento. Ma se ho usufruito di denaro pubblico per segiure le universita ,corsi di specializzazione con fondi pubblici non posso pretendere di fare il DIO prepotente.Quindi non scherziamo sulla salute della gente ,se qualche medico citato fa il suo dovere lo deve fare fino in fondo e non salire sul carro del potere a convenienza. L’ospedale di Eboli come gli altri quattro ospedali della valle del sele è indispensabile ora ancor di piu in piena crisi economica ,chi puo curarsi privatamente se il lavoro viene meno?
Pochi ricchi e basta quindi la disperazione della miseria crescera ancor di piu.
I medici non dimenticano il giuramento di Ippocrate non è solo una forma cinica ma giuda di vita visto che anche i piu grandi medici muoiono.Quindi la loro professione non deve tradursi in villa al mare e in montagna lo scafo e la ferrari,si perche questo ha rovinato la sanita considerando il percorso sanitario circuito per usurati e usurai .Su senza fare nomi tra baroni delle universita mediche della federico secondo ed altri di cui eboli ne ospita piu di qualcuno possiamo verificare la vericita dei fatti. Sei un grande medico fatti pagare, rifiuti il pubblico e avresti le tue scarnite ragioni . Ma se credi che la medicina è scienza alla pari di una moralita che appartiene ad esseri umani e non bestie in piu attinge a fondi pubblici non chiedere mai nulla in cambio di una vita salvata.Ecco perche la Caproreso ,Minervini ,Caldoro e d altri alzano il tiro e la fanno da padroni sparando cazzz.te
Credo che la sanita’ in Italia dal1948 ad oggi sia stata pubblica pagata con le tasche degli italiani.Ora se non dobbiamo sindacare la grande e meravigliosa opera dei medici per il loro nobile operato che vengono pagati con i soldi dei privati cioe dei pazienti che ne hanno bisogno e possono permetterselo,
non si puo pensare di elogiare queste figure di salvatori dell’umanita’ pagati con fondi pubblici e non senza dire la propria.Costoro stanno svendendo al re di turno la struttura pubblica ,come sempre hanno fatto mettendo in gioco la sicurezza della salute pubblica. Io se sono un grande scienziato e lo sono diventato con le propire capacita intellettive ma soprattutto con le proprie risorse economiche posso ancjhe avanzare un principio amorale e dire curo solo pazienti a pagamento. Ma se ho usufruito di denaro pubblico per segiure le universita ,corsi di specializzazione con fondi pubblici non posso pretendere di fare il DIO prepotente.Quindi non scherziamo sulla salute della gente ,se qualche medico citato fa il suo dovere lo deve fare fino in fondo e non salire sul carro del potere a convenienza. L’ospedale di Eboli come gli altri quattro ospedali della valle del sele è indispensabile ora ancor di piu in piena crisi economica ,chi puo curarsi privatamente se il lavoro viene meno?
Pochi ricchi e basta quindi la disperazione della miseria crescera ancor di piu.
I medici non dimenticano il giuramento di Ippocrate non è solo una forma cinica ma giuda di vita visto che anche i piu grandi medici muoiono.Quindi la loro professione non deve tradursi in villa al mare e in montagna lo scafo e la ferrari,si perche questo ha rovinato la sanita considerando il percorso sanitario circuito per usurati e usurai .Su senza fare nomi tra baroni delle universita mediche della federico secondo ed altri di cui eboli ne ospita piu di qualcuno possiamo verificare la vericita dei fatti. Sei un grande medico fatti pagare, rifiuti il pubblico e avresti le tue scarnite ragioni . Ma se credi che la medicina è scienza alla pari di una moralita che appartiene ad esseri umani e non bestie in piu attinge a fondi pubblici non chiedere mai nulla in cambio di una vita salvata.Ecco perche la Caproreso ,Minervini ,Caldoro e d altri alzano il tiro e la fanno da padroni sparando cazzz.te
Finche sono stato paziente del dottor Iovieno, ho sempre visto perfettamente. Quando decisi di passare a quell’incompetente del facciamo per dire Gennaro Lauro non ho visto più niente. A breve mi sottopongo ad una visita da Lei dottor Iovieno per sapere se è fattibile l’intervento per togliere gli occhiali. Se si può fare mi opera Lei.
Cordiali saluti.
Vincenzo Sanseviero.