Il dramma di “Alba” e “Nuova” è il fallimento dell’Amministrazione Santomauro. I debiti non si sono azzerati e le spese si sono raddoppiate.
Questa maggioranza, è tenuta insieme solo dalla “colla “dell’interesse, dai giochi di prestigio contabili, da trucchi di bilancio, non ha la dignità di prendere atto di questa situazione.
BATTIPAGLIA – “Quello che sta avvenendo in questi giorni, relativamente al futuro di Nuova srl, e di Alba srl (le due società, che per volontà di questa amministrazione, sono sorte dalle “ceneri” di Albanuova) rappresentano il “fallimento” dell’Amministrazione Santomauro”. A decretarlo è Cecilia Francese e il suo Movimento politico Etica per il Buongoverno.
“Circa un anno fa – ricorda Etica – “il Sindaco dei miracoli“, in tutta fretta venne in Consiglio Comunale, ponendo la questione dello scioglimento di Albanuova e la sua suddivisione in due società (appunto: Alba srl, e Nuova srl), sostenendo che questo passaggio avrebbe salvato il Comune di Battipaglia dal disastro finanziario dei debiti maturati verso la “moritura” Albanuova, avrebbe risposto al dettato di legge che imponeva la cessione del 40% delle azioni ad un privato, ed avrebbe consentito la nascita di 2 società capaci di reggere sul mercato. Gia’ in quella occasione – sottolinea Etica per il buongoverno, furono poste alcune questioni, come:
- perché, sciogliendo Albanuova, i debiti del Comune verso quella società (9 milioni? 18 milioni?) sarebbero scomparsi?
- perché, la spesa complessiva delle 2 società si sarebbe dovuta ridurre, visto che i Consigli di Amministrazione da 1 diventavano 2, che i lavoratori di Alba (cui era affidata l’igiene urbana) continuavano ad essere inquadrati col contratto Federambiente, mentre quelli di Nuova (cui veniva affidata la manutenzione) venivano inquadrati col contratto edile, ancora più oneroso di quello di Federambiente?
- Perchè il privato avrebbe dovuto trovare conveniente entrare col 40% nel capitale della sola Alba, visto che prima o poi la provincia dovrebbe subentrare nella gestione dei rifiuti, e che un giorno si, e l’altro pure, la Giunta Provinciale diffida i comuni a non stipulare nuovi contratti per la gestione del servizio stesso?
- perchè tanta fretta? perchè il Consiglio Comunale, veniva chiamato a votare con fretta incredibile, quasi fossimo all’ultimo giorno utile, violentando il diritto dei consiglieri di discutere approfonditamente di una questione così delicata e complessa, che richiedeva verifica delle carte, relazioni tecniche, insomma approfondimento?
Le obiezioni di Etica per il buongoverno, – fa notare Cecilia Francese nelle sue osservazioni – vennero bollate come le esternazioni di un gruppo di “dissociati” (questo è l’epiteto più gentile che in questi anni un sindaco, sostanzialmente inutile, ha rivolto ad una opposizione che leggendo le carte lo ha colto continuamente con le dita nella marmellata, fino a diventare l’incubo di un personaggio che ha inteso la amministrazione pubblica come una “cosa propria” dove tutto gli è consentito!).
A distanza di un anno dal suono della grancassa, – fa notare la Francese e il suo movimento – con cui fu accolta la grande scelta strategica di sciogliere albanuova, e dalle sue ceneri far sorgere 2 nuove societa’ i nodi vengono tutti, drammaticamente al pettine:
- I debiti di Albanuova, non sono scomparsi e Alba e Nuova se li trovano sul groppone, ed adesso chiedono al comune di onorare tale partita debitoria (sulla cui entità tutta la confusione resta intatta. Ma sul bilancio 2010 questa amministrazione aveva scritto la cifra di 18 milioni!);
- il 40% delle azioni di Alba non sono state ancora vendute, e non si capisce come si farà a venderle a 3mesi dal 1/1/2012 allorquando, salvo novità normative, dovrebbe subentrare la provincia nella gestione dei rifiuti,ed allorquando i lavoratori di Alba hanno già promosso un momento di agitazione e stanno aspettando il 15 settembre per capire che fine farà la loro società, e se il Comune sarà in grado di onorare i suoi debiti verso la società stessa.
- La società Nuova sembra sull’orlo della chiusura, perchè c’è una partita debitoria antica che il comune non salda, e perchè i costi che sostiene sono troppo elevati a partire da quelli per il personale.
- nessun miglioramento è stato registrato nei servizi. Che Battipaglia sia in preda ad un abbandono fisico, per cui cittadini, comitati di quartiere, denunciano ogni giorno mancati interventi manutentivi, mentre la famosa differenziata è ancora di là da venire, tant’è che i cittadini denunciano (ed è oggetto di una apposita interrogazione da parte di ETICA) che le varie frazioni merceologiche dei rifiuti, raccolte separatamente,vengono poi “rimesse” tutte insieme e portate al conferimento (c’è un video esplicito su questa vicenda, nonostante l’imbarazzante silenzio di un assessore all’ambiente che contende al sindaco la medaglia dell’amministratore più inutile!).
Questo e’ il quadro che si e’ delineato sul terreno delle societa’ comunali, – a giudizio inappellabile di Cecilia Francese e di Etica per il Buon Governo – su cui santomauro e soci avevano scommesso gran parte della loro (già molto ridotta!) credibilita’, e lascia perplessi che una amministrazione cosi’ sollecita a portare in consiglio lo “scioglimento” di albanuova, oggi ancora non trovi il tempo per portare in consiglio una dettagliata informativa su cio’ che sta succedendo in questo settore.
Noi di Etica – prosegue nelle critiche all’Amministrazione Santomauro – rimaniamo che questo si sta delineando come l’ennesimo gioco di prestigio di questo sindaco (come il risanamento di bilancio, e la vendita del patrimonio comunale) di cui e’ stato svelato il trucco, e normalmente, quando una Amministrazione come quella di Giovanni Santomauro, manifesta in modo cosi’ clamoroso la propria inaffidabilita’, la propria incapacita’ di fronteggiare i problemi della citta’, dovrebbe avere il buon gusto ed il buon senso di presentarsi dimissionaria. Questa maggioranza, tenuta insieme solo dalla “colla “dell’interesse, non ha neanche la dignita’ di prendere atto di questa situazione.
Per questo – conclude Cecilia Francese – continueremo a chiedere che si venga in consiglio a discutere di questa vicenda, e continueremo a denunciare alla citta’ i trucchi e gli artefici cui questa maggioranza e’ dedita. noi continueremo a coglierli con le dita nella marmellata. lo sanno, per questo ci vorrebbero “finiti”. ma ci dispiace per loro: noi non siamo ne’ intimidibili,ne’ siamo in vendita,ne’ siamo disposti a considerare la politica come una sorta di supermercato,dove ogni tanto si fanno sconti o saldi: noi sconti non ne facciamo,quando e’ in gioco il futuro di questa citta’.
Battipaglia, 13 settembre 2011