Ripristiniamo la democrazia: Il PD raccoglie firme contro il Porcellum

Il PD di Pontecagnano chiede una firma per fermare il “porcellum” e ripristinare la democrazia.

Fino al giorno 20 settembre la raccolta delle firme si terrà nel Palazzo Comunale dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, il martedì ed il giovedì anche dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

PD Pontecagnano Gazebo Piazza sabato

PONTECAGNANO – Il Pd di Pontecagnano Faiano, in linea con la segreteria provinciale retta da Nicola Landolfi, promuove l’iniziativa finalizzata alla raccolta firme per l’indizione del referendum contro il “Porcellum” riguardante  i seguenti temi:

  • abrogazione integrale di tutte le disposizioni di modifica della disciplina elettorale per la Camera e per il Senato introdotte dalla legge n. 270 del 2005 (legge Calderoli).
  • abroga parziale della “legge Calderoli”, inerente le singole disposizioni della stessa.

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Il risultato consisterà nell’annullare in maniera totale la “legge porcata”, eliminando tutti i suoi principali contenuti: liste bloccate, premio di maggioranza, distribuzione proporzionale dei seggi, soglie di sbarramento assai esigue.

Come previsto in tutta Italia, anche negli uffici comunali di Pontecagnano Faiano (in Via M.A. Alfani) si potrà procedere alla sottoscrizione. L’ultimo giorno utile per l’adesione è previsto per il 20 settembre.

Ogni cittadino potrà recarsi presso Palazzo di Città dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, il martedì ed il giovedì anche dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

I membri del circolo di Pontecagnano Faiano sottolineano di condividere la battaglia referendaria contro il “Parlamento dei nominati” ed affermano:

Questa legge va cambiata ad ogni costo: o in Parlamento o con il voto popolare. Il Pd ha la sua proposta parlamentare e deve portarla avanti. Tuttavia, poiché l’obiettivo prioritario è abbattere il Porcellum, le due strade non sono alternative! Troviamo, infine, corretto che un partito in quanto tale non promuova referendum, diverso è il fatto che ciascun esponente, dirigente o militante che sia, da cittadino scelga di firmare.”

Pontecagnano, 10 settembre 2011

1 commento su “Ripristiniamo la democrazia: Il PD raccoglie firme contro il Porcellum”

  1. Lettera da Fontamara – di Nicola Bonelli

    Campionario di Cose da rottamare…
    (oltre la Casta e sotto la Crosta)
    …per ripristinare la Democrazia.

    Mani pulite è solo un ricordo.
    Tangentopoli vegeta, si organizza e cresce sempre di più.
    Il Paese si sfascia e si impoverisce.
    Ormai ogni giorno la cronaca ci parla di Corrotti e Corruttori: di ogni genere, professione o schieramento politico; di dentro e fuori le istituzioni; da Nord a Sud del Belpaese. E ad ogni scandalo che vede coinvolti i vertici dello Stato, Giorgio Napolitano tiene a tranquillizzarci esclamando: “La nostra democrazia ha gli anticorpi necessari per battere la corruzione”.
    Nel pronunciare queste parole (non so se di speranza o disperazione) il Presidente pensa di sicuro alle nostre Leggi, ritenendo possibile “rimettere ordine”, raddrizzare qualsiasi “devianza” con una rigorosa applicazione della legge.
    Non credo sia più possibile fermare la corruzione con il semplice “rispetto della legge”. Anzi sono certo che il “sistema Italia” è degenerato al punto in cui siamo proprio grazie ad alcune leggi degli ultimi 30-40 anni. Le quali non agiscono da anticorpi, ma da veri “agenti patogeni”; da nemici della Democrazia.

    Vi sono leggi ad personam: del centro destra (sul falso in bilancio) e del centro sinistra (sull’abuso d’ufficio); leggi che trasformano il pubblico ufficiale in manager privato, fornendo impunità a chi amministra; – che offrono totale discrezionalità a chi governa; – che promuovono le Oligarchie; – che soffocano la Democrazia.
    Leggi farraginose (da 300 e passa articoli) stragonfie di vincoli, (per bloccare la gestione ordinaria) ma anche di deroghe: per agevolare quella straordinaria e commissariale. Che consente l’allegra gestione del denaro pubblico.
    Leggi che favoriscono l’evasione fiscale: piaga nazionale in continua crescita da quando il regime IVA (imposta sul valore aggiunto) è subentrato alla vecchia IGE (imposta generale sull’entrata). Con l’IVA sono proliferate le Cartiere: specialiste nella emissione di fatture false: necessarie per produrre fondi neri: indispensabili per pagare tangenti.
    Credo che l’IVA sia stata concepita proprio per soddisfare le esigenze di Tangentopoli: prima causa d’impoverimento del Paese. Sottrae immense risorse dal circolo virtuoso dello sviluppo, e le immette nel buco nero dei paradisi fiscali.

    Vi sono leggi sugli appalti pubblici: – che consentono di pilotare la gara ed affidarla alla totale discrezionalità di chi governa; – che mortificano la capacità organizzativa e la competitività tra le imprese; – che promuovono la formazione dei Clan: A.T.I., Consorzi e Consorterie varie, spesso vere e proprie Associazioni per delinquere; – che permettono il numero chiuso, la trattativa privata, l’appalto concorso, il pagamento a forfait… Tutti espedienti utili per gonfiare il costo dell’opera ed affidarla a chi pare e piace.
    Appartiene a questa categoria la legge 584-1977. Che negli anni 80 consentì la grande abbuffata dei Fondi FIO negli anni 80 (Fondi Investimento Occupazione) che produssero tante opere fantasma ma nessun posto di lavoro: (il Pizzo Nazionale).
    In compenso il Debito Pubblico ebbe il suo primo slancio.

    Nel 1990 Antonio Di Pietro (magistrato) riuscì a scoprire Tangentopoli n. 1. Dalla sua inchiesta emerse un giro di appalti pilotati e di tangenti (dazione ambientale), prodotti proprio dalla legge 584-1977. Tanto che nel dicembre 1991 questa norma venne soppressa e sostituita con la 406-1991. Che stabiliva dei drastici limiti alla discrezionalità di chi decide, ed apriva la gara alla libera concorrenza. Si riuscì in tal modo a mettere un freno alla Corruzione.
    Ma poi nel 2006, lo stesso Di Pietro (ministro) approva il D.to l.vo 163-2006. E nell’art. 83 ripristina le stesse condizioni di pilotaggio della 584-1977. Dando il via a Tangentopoli n. 2.
    La 163-2006 ha avuto largo impiego negli anni recenti. E’ presente in tutti gli appalti pilotati degli ultimi 5-6 anni; ad opera di: Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Ospedali, etc…. Utilizzata dai governi di destra-centro-sinistra, ha contribuito all’incremento di oltre un miliardo di euro del Debito Pubblico. Attualmente è in Standby per mancanza di fondi, ma in attesa dei Fondi per la Crescita.
    Questa sciagurata legge rimane ancora in vigore, nonostante la bocciatura espressa nel 2007 dal TAR Lazio, secondo il quale essa “distorce la competizione… ed ha l’effetto patologico di pilotare agevolmente la gara d’appalto”. (Sentenza n. 1609-07 del TAR Lazio)
    Da notare infine che le due leggi: 584-77 e 163-06 sono state entrambe imposte dalla Comunità Europea, ed approvate a scatola chiusa dal nostro Parlamento.(???)

    Nella Giustizia, infine, la Legge non è più uguale per tutti. Vi sono procedure giudiziarie (modello 45) che permettono di congelare le inchieste fino alla prescrizione; e quindi rendono facoltativa l’azione penale, demolendo in tal modo uno dei Pilastri della Costituzione.
    Leonardo Sciascia amava ripetere che l’arma più efficace per combattere e vincere la mafia, è la Legge. A quanto pare chi ha capito il concetto è la Controparte: che ha già conquistato lo Stato italiano e si fa le leggi su misura.
    Quanto all’Europa, in attesa che si realizzi quella dei Popoli, vi si è già realizzata l’integrazione delle Mafie Nazionali.

    E’ auspicabile pertanto che l’auspicata svolta di rinnovo e cambiamento vada oltre la classe politica. Che non si limiti a “revisionare” la Casta, ma faccia pulizia anche negli Apparati, nella Dirigenza Burocratica, che con la Bassanini è la vera depositaria del potere decisionale in fase operativa. Ed è quindi corresponsabile dello sfascio cui assistiamo.
    Essendosi tra l’altro formata e selezionata come la classe politica: per chiamata diretta, per diritto di famiglia o di partito… e non per merito, ha raggiunto il più basso livello morale e culturale di tutti i tempi.

    E comunque non basta. Il ricambio della classe politica e dirigente servirebbe solo ad intaccare la superficie del Problema Italia: la Crosta.
    Per la rinascita del Paese, per il ripristino della Democrazia, bisogna far pulizia delle tante leggi malavitose che condizionano la vita degli Italiani. Leggi concepite da Lobbisti & Piduisti nei retrobottega delle Istituzioni nazionali ed europee, ed approvate dal Parlamento: ignaro, distratto e superficiale.
    Se non viene rimosso questo macigno oggettivo, ogni rimozione soggettiva risulterà inutile, ed ininfluente ai fini di un serio e duraturo cambiamento.
    Speriamo che Buonsenso prevalga… e che Nessun dorma…

    nicolabonelli@fontamara.org
    cel. 3482601976

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