Centro Commerciale LeBolle. Il peggio è continuare

Solo una forzatura potrà indurre l’autorità preposta a rilasciare la VIA al Centro Commerciale LeBolle a lavori praticamente ultimati.

Per Vecchio: nella confusione, forse la cosa peggiore per “LeBolle” è la prosecuzione dei lavori.

Fausto Vecchio

EBOLI – A tenere banco in questi giorni oltre all’interrogazione di Consiglieri  della minoranza del PD  sul Parco Fotovoltaico del Comune di Salerno sui Monti di Eboli, è anche il Centro Commerciale LeBolle e la confusione che si è generata circa le varie autorizzazioni ed ultima la VIA.

“La costruzione del centro commerciale Le Bolle – per il Consigliere e capogruppo del Popolo della Libertà Fausto Vecchiocostituisce un problema che coinvolge l’intera città. Il problema nasce a monte, infatti, la Regione Campania non ha mai rilasciato l’autorizzazione che precede il permesso di costruire, la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale).

Nonostante ciò, i lavori sono stati egualmente assentiti.

Tuttavia, – fa osservare il Consigliere Vecchio – l’Ufficio Tecnico del Comune in seguito ad un atto di diffida notificato dai proprietari del suolo espropriato sul quale è sorto “il centro” ha sospeso i lavori. La ditta appaltatrice ha ottenuto la sospensiva ed ha ripreso i lavori.

Appurato che la legge NON prevede che l’autorizzazione VIA – incalza Vecchio – sia successiva al permesso di costruire, è evidente che la questione è complicata e alquanto oscura. E ciò, indipendentemente dal contenzioso sull’esproprio dei terreni.

Nel merito, il Sindaco ha chiesto alle opposizioni di non intromettersi perché la situazione è sotto controllo e “le carte sono in regola”.

La Regione, – continua il Capogruppo del PDL – per la sua parte, qualche giorno fa ha disposto un sopralluogo per verificare lo stato del progetto; in altre parole: prende tempo. Solo una forzatura potrà indurre l’autorità preposta a rilasciare la VIA a lavori praticamente ultimati.

Non capiamo – insiste Vecchio – cosa abbia indotto il Sindaco, o chi per lui, a concedere il permesso di costruire, commettendo un errore così grossolano. Ancora meno si comprende il motivo che induce Melchionda i suoi amici a sostenere che tutto sia in regola. Intanto, è certo lo slittamento della data di apertura del centro. Tale fatto potrebbe essere la conseguenza meno drammatica dell’errore commesso dall’amministrazione.

Credo – conclude nella sua nota il Capogruppo Fausto Vecchio – che il Sindaco anziché pretendere il silenzio delle opposizioni, dovrebbe fare chiarezza sulla questione in Consiglio Comunale. La Regione, – d’altra parte, – dovrebbe dire se è possibile rilasciare la VIA postuma, oppure  comunicare la decisione che intende adottare, entro tempi brevi.

Nella confusione, forse la cosa peggiore è la prosecuzione dei lavori”.

In questa storia è evidente ci siano una serie di procedure non del tutto comprensibili, ma anche tante stupidaggini buttate giù non conoscendo la normativa che regola il tipo di struttura G ACP di LeBolle, e tutti, indipendentemente dal condividere o meno le relative gestioni autorizzative, e indipendentemente dalle posizioni politiche, ritengono responsabimente, che al momento il primo obiettivo resta quello di non creare altre turbative, ma si spera nelle prossime ore chiarimenti e novità soprattutto da parte del Sindaco Martino Melchionda che nelle prossime ore terrà un incontro con la stampa.

Eboli, 9 settembre 2011

1 commento su “Centro Commerciale LeBolle. Il peggio è continuare”

  1. Noi cittadini in questo caso noi ebolitani paghiamo le tasse che il governo di turno ci impone ,per avere in cambio servizi,che spesso per non dire sempre non ci sono.
    Io cittadino non debbo conoscere le regole suchi e perche dare la VIA perche Bolle non parte e se è tutto a posto. Io cittadino lavoro ho la mia vita non faccio il politico ho votato dei politici che dovrebbero fare gli interessi di tutti i cittadini quindi non dovrei preoccuparmi. Ma … arriva il grande giorno che mi sconpiglia tutto scopro che chi doveva tutelarmi non lo ha fatto sono stato preso in giro e allora che faccio?
    Semplice protesto ma nessuno mi ascolta nessuno se ne frega le forze politiche in campo si scontrano mettendo in gioco tutto pur di avere qualche successo elettorale,ma ai cittadini chi pensa.Il nostro territorio ogni giorno viene scempiato cementificato inquinato ,ora per centri commerciali di grosso impatto ambientale , eora per la realizzazione di serre,aggressive e altamente inquinanti ,ed infine la costruzione di campi fotovoltaici realizzati su terreno fertile ,agricolo pianeggiante dove lancoraggio dei pannelli risulta meno costoso,risparmiando addirittura il 50% sui costi di posa.Io vado a votare per ottenere questo,pago le tasse per avere questo? E allora dico no ,voglio cambiare e non voglio essere trattato piu da scemo e sciavo.Mandiamo via questi padroni,e costruiamo insieme un’alternativa popolare non piu politica del malaffare ma il fare anche poco ma quotidiano e sicuro.

    Rispondi

Lascia un commento