Discarica Castelluccia: Santomauro ci riprova nonostante l’ARPAC

Per Etica e  Cecilia Francese, quella di Santomauro sulla discarica di Castelluccia è una Crociata”.

Nonostante i pareri negativi dell’ARPAC e le denunce di Etica sulla pericolosità del sito di stoccaggio dei rifiuti della Castelluccia per il ruscellamento del percolato, l’Amministrazione ci riprova.

Cecilia Francese

BATTIPAGLIA – Che questa Amministrazione Comunale, soprattutto sul terreno ambientale, e della gestione dei rifiuti in particolare fosse in “preda al panico totale” è un fatto che avevamo già denunciato più volte, – è così che interviene Cecilia Francese sulla questione del sito di Compostaggio dei Rifiuti della Castelluccia di Battipaglia –  e la questione del sito di stoccaggio della Castelluccia ne é una tragica riprova.

Ricapitoliamo i passaggi:

A novembre 2010 Etica per il Buongoverno, a seguito di un sopralluogo sul sito della Castelluccia, denuncia il ruscellamento di percolato ed il rischio di inquinamento delle falde acquifere;

Il 7 dicembre l’assessore al ramo Massimiliano Casillo, con spocchia e sufficienza, ci risponde che tutto è sotto controllo, non c’è nessun disastro ambientale, e non c’è ruscellamento di percolato;

Lo stesso giorno l’Arpac, chiamata ad un sopralluogo sul posto, conclude in sostanza: “attenzione, c’è percolato che fuoriesce, c’è il rischio di inquinamento delle matrici primarie” ed invita il comune ad attivarsi con urgenza;

L’assessore, torna in consiglio, piuttosto “incazzato” con etica (siamo dissociati!), con l’Arpac e con il mondo intero, comunicando che il Comune spendendo soldi ha incaricato un professionista, uno a caso (poi se, come sembra e qualcuno ha sostenuto, fosse collega di studio con l’assessore è un fatto secondario!), per sentirsi dire le stesse cose che aveva già detto l’Arpac;

L’assessore annuncia interventi rapidi;

percolato

Il 7/3/2011, l’Arpac fa un nuovo sopralluogo in zona, fa una nuova relazione (su cui cala il “segreto di Stato”) che sostanzialmente dice: qui non si è ancora fatto niente;

Il Sindaco, – denuncia Cecilia Francese dopo aver fatto un excursus della vicenda, continua nel suo proposito ignorando il pericolo dell’inquinamento della falda – come se nulla fosse accaduto, chiede all’Arpac il parere per un ulteriore utilizzo dell’area di Castelluccio per ulteriore deposito provvisorio di rifiuti;

L’ARPAC piuttosto “perplessa” in data 20/4/2011 svolge un nuovo sopralluogo in sito ed in data 28/4/2011 risponde al Sindaco: parere negativo,visto che risultano esservi: “elevate quantità di rifiuti già stoccati in alto, la presenza di liquidi di percolazione stagnanti nell’invaso e la fuoriuscita degli stessi”.

Ma come? Ma il mitico assessore non aveva garantito un pronto intervento per rimuovere la situazione di rischio ambientale?

Come se nulla fosse – aggiunge la Francese –  l’Amministrazione continua a richiedere il parere, anche alzando la voce, tanto che la stessa ASL, dipartimento di prevenzione, con nota del 12/5/2011 nel ribadire il parere negativo, torna a sollecitare i provvedimenti evidenziati nella nota dell’Arpac del 28/4/2011 tesi alla “tutela della salute pubblica”, in modo esplicitamente polemico conclude declinando ogni responsabilità rispetto a ciò che avverrà su quel sito;

Il 20/luglio la maggioranza viene in consiglio comunale, con la proposta di deliberazione che poi assumerà il numero 122, nella quale al punto n°2 si ripropone la ubicazione del nuovo sito di stoccaggio in località Castelluccio. Ovviamente dello scambio epistolare con l’asl, dei sopralluoghi dell’Arpac, dei pareri espressi da tali organi, non c’è traccia;

Probabilmente, però qualcuno nella maggioranza conosce le carte e pone problemi, per cui Santomauro, con un proprio emendamento decide di cancellare il punto n° 2 della proposta deliberativa. Scompare quindi, in quella deliberazione, qualsiasi riferimento alla Castelluccia come sito di un nuovo centro di stoccaggio;

Ma Santomauro continua la sua crociata “pro-castelluccia” ed ancora il 3/8/2011 (ossia 13 giorni dopo il consiglio in cui il riferimento a quell’area quale sito di centro di stoccaggio era stato cancellato su iniziativa del Sindaco) chiede nuovamente parere all’Arpac sul sito di Castelluccio;

Con pazienza certosina l’Arpac in data 25/8/2011, a seguito di ulteriore sopralluogo svolto in data 12/8//2011,scrive un nuovo parere negativo ribadendo con chiarezza addirittura “cristallina” che “l’area in argomento non possa essere utilizzata quale sito di stoccaggio temporaneo dei rifiuti urbani indifferenziati in quanto gravata da elevata criticità “.

Continuerà il nostro condottiero della “brancaleonesca” maggioranza, la sua missione impossibile?

Non vorremmo dover assistere al terzo episodio delle avventure del famoso eroe norcino,per cui dopo “Brancaleone alle crociate” ,arriviamo al capitolo di “Santomauro alla crociata della Castelluccia”. Anche se francamente, Vittorio Gasmann ci sembrava ben altra cosa.

In tutto questo, – conclude Cecilia Francese – ovviamente al Consiglio Comunale è riservata la parte più umiliante: “quella di chi non sa niente!” Anche per questo, per chiedere una seduta consiliare monotematica su queste vicende,possibilmente avendo tutte le carte a disposizione, Etica per il Buon Governo ha presentato una nuova interrogazione al Sindaco. Vogliamo sapere cosa sta succedendo sulla gestione dei rifiuti a Battipaglia, quando spendiamo, perché si insiste su Castelluccia nonostante i pareri contrari, se l’amministrazione ha una alternativa alla Castelluccia.

Aspettiamo risposta!

Battipaglia, 4 settembre 2011

1 commento su “Discarica Castelluccia: Santomauro ci riprova nonostante l’ARPAC”

  1. LA SPERIMENTAZIONE DEL COMPOSTATORE AUTOMATICO
    DEI RIFIUTI ORGANICI PRESSO PRACATINAT – FENESTRELLE
    Il 5 luglio, nell’ambito del programma transfrontaliero ALCOTRA, progetto
    R2D2 , è stato installato un compostatore elettromeccanico per il
    trattamento degli scarti organici presso la struttura di Pracatinat a
    Fenestrelle, che dispone di un servizio di ristorazione di circa 100 pasti al
    giorno. Il sistema di trattamento si colloca tra il compostaggio domestico
    ed il compostaggio industriale.
    La Regione ha promosso l’iniziativa, prima esperienza in Piemonte,
    seguendo operativamente la sperimentazione di questo nuovo metodo al
    fine di valutarne la capacità di trasformare, in tempi relativamente brevi, il
    rifiuto organico in fertilizzante secondo gli standard di qualità, tenendo
    conto anche degli aspetti economici, organizzativi, logistici ed
    amministrativi.
    La sperimentazione di autocompostaggio presso la struttura di Pracatinat assume inoltre un valore
    aggiunto legato all’attività educativa effettuata presso il laboratorio didattico visitato da molte
    scolaresche.
    Il compostatore è costituito da una struttura
    cilindrica chiusa di circa 1,5 mc, nella quale viene
    conferito quotidianamente il rifiuto organico
    prodotto dalle cucine e dalla mensa del Consorzio
    Pracatinat; il rifiuto, aerato e rivoltato tramite una
    coclea, permane nella camera per almeno 40 gg,
    nella quale avviene la prima fase della
    trasformazione, ovvero quella potenzialmente più
    odorigena.
    Successivamente il rifiuto viene prelevato per
    essere stabilizzato all’esterno, in un’apposita
    struttura di maturazione per almeno 50 giorni: al
    termine del processo (in tutto 90 giorni) si prevede
    che il rifiuto sarà trasformato in fertilizzante
    “ammendante compostato”, ovvero il cosiddetto
    compost di qualità.
    La gestione del rifiuto organico sopra descritta permetterà di “liberare”
    dalla presenza dell’umido il rifiuto indifferenziato, consentendo di ridurne
    la quantità e la frequenza di raccolta, senza dover sostenere i costi della
    raccolta dell’organico.
    Sulla base dei risultati della sperimentazione potranno essere
    predisposte linee guida per l’utilizzo di questo sistema da parte di utenze
    non domestiche produttrici di grandi quantità di rifiuto organico (industrie
    agroalimentari, mense…) e di utenze domestiche appartenenti a grandi
    condomini.
    I primi risultati saranno presentati nell’ambito del convegno finale del
    progetto R2D2, previsto per il 29 settembre prossimo.www.comarecology.it info@comarecology.it

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