24 e 25 agosto 2011, al borgo marinaro di Atrani, 41° Festa del Pesce azzurro, in mostra il meglio della cultura enogastronomica tipica atranese.
Luci, suoni, colori, storia, tradizione e magia faranno da cornice alla rievocazione delle gesta del rivoluzionario Masaniello
ATRANI – Nell’anno del 150° anniversario dell’ Unità d’Italia, Atrani ormai da oltre 40 anni rende omaggio al Bel Paese con il suo evento di punta, esaltando il suo “tesoro” naturale, frutto delle sue coste ricche del pesce più buono e più popolare che c’è: il Pesce Azzurro, con le Alici innanzi tutto, che fanno da “Regine”; le Sardine da “ancelle” e il Tonno da “Principe”. E con il pesce più povero che c’è, ma il più blasonato che si possa avere, la Festa del Pesce azzurro, giunta ormai alla sua 41^ edizione, si promette di fornire il meglio delle pietanze, in stile tutto marinato atranese, per allietare i visitatori che come ogni anno affollano il Borgo Marinaro.
Il menù cambia ogni anno, ma tra i piatti preparati dai ristoratori atranesi, non può mancare l’antipasto di alici fritte e marinate, primi piatti di paccheri al tonno, alici in tortiera, al graten e alla pizzaiola, una succulenta parmigiana con pesce bandiera, e il vino non manca mai. Ed è lì che parte la disquisizione se accompagnare tutte queste leccornie con il vino bianco, oppure affidare il palato al vino rosso o rosè, secco, forte o frizzantino.
I disquisitori rimarranno delusi, con il pesce azzurro si accompagnano entrambi e chi è più raffinato e magari con un ottimo portafoglio, può anche innaffiarlo con le bollicine, lo champagne si sposa benissimo con queste pietanze.
Nelle sere del 24 e 25 agosto, a partire dalle 20.30, il borgo marinaro di Atrani apre le sue porte al visitatore per raccontare la sua storia fitta di personaggi, tradizione, sapori antichi e valori autentici.
Un vero e proprio viaggio alla scoperta delle strade, dei vicoli e dei cortili meno conosciuti, dove riecheggia la voce dei celebri antenati e, insieme, della gente umile che di Atrani è stata e rimane risorsa inestimabile.
Atrani ha le sue tradizioni ed ha una sua esclusiva bellezza, è davvero una bellissima cittadina della costiera amalfitana, è giusto a due passi da Amalfi, dalla quale è divisa da una galleria di pochi metri. Sebbene sia un Comune piccolissimo, il più piccolo d’Italia, destinato, secondo i “barbari” del Governo a scomparire, concentra in quel pochissimo spazio tutto il meglio che la natura può offrire, disponibile ed sempre accogliente dei suoi visitatori.
L’appuntamento quest’anno raddoppia per diventare manifesto di orgoglio locale ed espressione forte dell’identità atranese che ogni cittadino contribuisce a rafforzare, nella condivisione di usi antichi da conservare e valorizzare. A moltiplicarsi saranno luci, suoni e colori, alternati in un’esaltazione del gusto e della cultura enogastronomica tipica atranese.
Due serate imperdibili, dall’atmosfera irreale, cullati dalle note colme di energia e di passione, che lasciano spazio e tempo per trasformarsi in pura magia.
L’apertura dell’evento rievocherà le gesta del rivoluzionario Masaniello che proprio ad Atrani ebbe i suoi natali. Lo spettacolo teatrale “A’ rivoluzione è servita” ci ricorda che il rivoltoso partenopeo scelse la celebre grotta che, posta nella parte alta dell’abitato, rimane ancora oggi a lui dedicata. Sul palco allestito sulla battigia, in riva al mare, si alterneranno esclusivi gruppi di musica popolare tra cui i “Via Toledo” e le “Tamorre positanesi”.
La piazzetta darà inoltre spazio al dibattito sul tema “Il pesce azzurro e la dieta mediterranea”. Per i più golosi, i ristoratori locali stanno già preparando diverse tipologie di menu’ a base del rinomato pesce azzurro del nostro mare da degustare visitando gli angoli più caratteristici di uno dei borghi più belli d’Italia, Atrani.
Atrani, 23 agosto
Mi sono trovato Lì di passaggio e grazie al Luna Rossa ho potuto parcheggiare ed aggregarmi anch’ io alla festa. I primi complimenti vanno all’ organizzazione. e quindi a tutti gli organizzatori e partecipanti.Tutti i piatti erano genuini ,ben confezionati e cucinati. Lo staf del servizio premuroso e gentile. Tutto cotto al momento. Per cui tuti hanno ben gradito le pause dovute alla cottura continua.I piatti che mi sono paciuti molto sono stati “le alici fritte delle Arcate “.Friggere le alici sembra una cosa semplice, ma quando il manico della padella è una persona esperta è tutta un’ altra cosa e la semplice acciuga da Cenerentola diventa principessa; e le trofie alla puttanesca del Mistral ben condite e mantecate al punto giusto. Grazie comunque a tutti gli organizzatori e promotori di questa manifestazione ben fatta ed a misura d’ uomo. Perchè no…. Ottimo il rapporto qualità prezzo della quota partecipazione di 17 euro.