Contratti di locazione a fini sociali degli immobili comunali concessi a enti o associazioni della nostra città. Un patrimonio gestito “allegramente”. Un lavoro sprecato in commissione.
Un Patrimonio immobiliare abbandonato. Contratti scaduti, fitti irrisori, utilizzo gratuito, morosità. Acqua, luce e TARSU tutto a carico del Comune.
EBOLI – “Risale a gennaio del 2011 la prima convocazione della Commissione politiche sociali presieduta dal giovane e volenteroso consigliere Antonio Petrone, avente per oggetto lo status dei contratti di locazione a fini sociali degli immobili comunali concessi a enti o associazioni della città”.
A parlare è il Consigliere Comunale del Popolo della Libertà Lazzaro Lenza, il quale impietosamente traccia un quadro sconcertante di come viene utilizzato il Patrimonio Immobiliare del Comune di Eboli, che a vario titolo è stato concesso alle varie associazioni.
“Sin dalla prima riunione – mette in evidenza Lenza – e in tutte quelle che poi si sono succedute, la commissione ha messo a nudo una situazione a dir poco imbarazzante.
Nel corso degli anni,– sottolinea Lenza – decine di unità immobiliari comunali sono state cedute a associazioni in comodato d’uso gratuito in assenza di documentazioni che ne attestino le motivazioni ed in totale deregulation; per quelle poche associazioni a cui sono stati affittati i locali comunali a prezzi ridicoli (da un minimo di 45 euro all’anno ad una massimo di 22 euro al mese – 267 euro all’anno), la percentuale di morosità raggiunge quasi il 100%.
Risulta che solo 3 o 4 risultano parzialmente in regola con i pagamenti e con i contratti, tutte le altre non pagano regolarmente, anzi qualcuna di esse non ha mai versato un euro nelle casse comunali a far data dal 1998 e per di più le spese di acqua, luce e TARSU sono a totale carico del comune, cioè dei cittadini ebolitani.
Lo stato dei contratti poi assume aspetti sconcertanti, vi sono associazioni che restano negli alloggi e/o in strutture sportive comunali, nonostante il contratto di comodato d’uso gratuito sia scaduto da tempo immemore, qualche altra ha preso possesso degli alloggi e vi resta senza che gli uffici comunali siano in grado di produrre alla commissione un vero e proprio contratto di locazione; insomma la situazione è assolutamente fuori controllo.
L’elenco delle assurdità – Fa rilevare il Consigliere Lenza – sarebbe lunghissimo e servirebbe solo a umiliare tutta la brava gente che lavora gratuitamente per queste associazioni al solo scopo di essere utile alla comunità e senza sapere in realtà le condizioni di irregolarità in cui sono costrette a operare, ignari complici di illeciti ai danni dei cittadini.
In commissione tutti abbiamo preso atto, denunciato queste condizioni e con solerzia e all’unanimità approvammo un documento in cui si chiedeva agli uffici preposti di:
1. Regolarizzare immediatamente tutte le situazioni di morosità pendenti e di adire le vie legali laddove la strada della conciliazione bonaria non avesse avuto effetto;
2. Verificare le condizioni contrattuali in scadenza e quelle scadute, bloccando eventuali taciti rinnovi;
3. Prendere atto di un documento unitario (a cui ho lavorato personalmente) di indirizzi per l’approvazione in consiglio comunale di un nuovo, moderno e trasparente regolamento per l’affidamento in locazione delle unità immobiliari comunali a enti o associazioni con fini sociali e nelle more dell’approvazione del nuovo regolamento di preparare un disciplinare da sottoporre alla giunta;
4. Bloccare gli affidamenti fino ad approvazione del nuovo regolamento e/disciplinare.
Sono passati più di 8 mesi, – ricorda all’Amministrazione comunale Lenza – ma da allora nulla è cambiato. I lavori della commissione, per i quali ognuno dei commissari ha percepito un gettone di presenza e le ore di lavoro personali che ciascuno di noi ha speso, sembrano essere stati totalmente gettati nella spazzatura. Del nuovo regolamento nemmeno l’ombra.
Che fine hanno fatto i morosi?
Hanno risolto le loro pendenze con i cittadini?
Stanno pagando con regolarità?
I contratti sono stati rinnovati?
Gli alloggi e le strutture sportive con contratto scaduto a chi sono stati affidati?
Vi sono stati nuovi affidamenti?
Vuoi vedere che qualche affidamento è stato fatto ad amici degli amici?
Ecco un altro indizio, un’altra dimostrazione di come quest’amministrazione tiene in buon conto il proprio patrimonio e come sa farlo fruttare a beneficio della comunità.
Al nuovo (?) assessore al patrimonio, – conclude nella sua nota Lazzaro lenza – alla nuova (?) giunta, ai consiglieri, prima di opposizione e oggi in maggioranza, che con me hanno condiviso l’indignazione nel corso di quelle commissioni, chiedo uno scatto di orgoglio e un gesto di rispetto per la dignità di questa città e per quanti oggi ad Eboli non hanno un tetto sicuro dove riparare: mettete fine a questo scempio!
Eboli, 13 agosto 2011