Il Nuovo PSI accusa il Sindaco di superficialità e chiede all’Assessore Romano di verificare se le autorizzazioni corrispondono alla tipologia della struttura.
Nuovo PSI: LeBolle ………e le balle del Sindaco Melchionda. Invece di verificare perché il Comune ha rilasciato l’autorizzazione senza recepire preliminarmente autorizzazioni da altri Enti, incolpa la Regione.
EBOLI – La vicenda del Centro Commerciale LeBolle e la richiesta che la stessa TradeMart ha avanzato per ottenere il pronunciamento della famosa Commissione che dovrebbe rilasciare l’altrettanto famosa Valutazione d’Impatto Ambientale, ha generato nella Città una sorta di preoccupazione generale, temendo vi possa essere un significativo rinvio dell’apertura della struttura o peggio che vi possa essere un blocco totale.
Le preoccupazioni hanno preso anche gli operatori politici e i partiti, i quali hanno utilizzato la notizia come meglio hanno ritenuto e vi è stata una sorta di tiro alle responsabilità sparando sull’Amministrazione Melchionda.
Nella fattispecie è evidente che il percorso non è stato molto chiaro rispetto al normale iter burocratico che avrebbe dovuto seguirsi, specie se si tiene conto che l’autorizzazione era sottoposta al Permesso Unico, attraverso il quale sarebbero dovuto essere espressi tutti i pareri. Il Permesso Unico serve proprio per semplificare tutte le procedure.
In ogni caso ad attivare il rilascio della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) è il soggetto richiedente (Trademart), che formula istanza al Sindaco il quale a sua volta la trasmette alla Regione. Ed è qui che sorge il problema: Perché la TradeMart ha richiesto al Sindaco, che a sua volta ne ha inviato l’istanza alla Regione solo nel maggio scorso il rilascio della VIA ?
Poiché l’autorizzazione era sottoposta a Permesso Unico, perché nelle varie Conferenze, nelle quali erano invitati tutti soggetti deputati ad esprimersi sui vari pareri compreso quello VIA, non vi è stato quel pronunciamento, ben sapendo che i rappresentanti della Regione, anche senza nessun pronunciamento e seppure assenti benché invitati non avrebbe significato un diniego?
E’ interessante conoscere nei dettagli i vari percorsi per sapere come sono andate veramente le cose che non hanno consentito alla TradeMart di avere subito la VIA. Ebbene pare che vi sia stato il rappresentante di qualche Ente sovracomunale, che avrebbe “frenato”, avocando a se ulteriori passaggi, senza poi nel prosieguo pronunciarsi e costringere la stessa Società a chiedere quella autorizzazione, evidentemente “sospesa” in sede di Conferenza dei servizi.
Se questo risponde al vero è gravissimo e sarebbe il caso di saperlo.
Ed è proprio il percorso non molto chiaro che fa aumentare i sospetti anche del Nuovo PSI, il quale affida ad una nota politica le proprie considerazioni: “Come sempre anche nel caso del Centro Commerciale “Le Bolle”, il Sindaco Melchionda, individua un diverso responsabile delle irregolarità sussistenti .
Invece di verificare i motivi per cui l’Ente da lui governato ha rilasciato ogni tipo di autorizzazione senza recepire preliminarmente autorizzazioni da altri Enti, – sostiene il Nuovo PSI – si scaglia contro la Regione Campania, rea di non aver risposto alla sua istanza di maggio 2011 (dopo che il centro era stato ultimato) di rilascio di VIA, ovvero dell’impatto che tale Centro avrebbe avuto sull’ambiente.
Ancora una volta il buon despota cerca di convincere, come nel caso dei Lidi balneari (anno 2010) che egli è l’unico ad aver a cuore le sorti degli investitori ed imprenditori locali e che invece è la regione ad affamare il nostro territorio, nel tentativo di mascherare condotte incapaci ed inefficienti della sua amministrazione e di giustificarsi con persone che rischiano di perdere i loro investimenti.
Nel caso di specie – continua il Nuovo PSI – si tratta dell’ennesima condotta superficiale che ha contraddistinto le azioni del Comune di Eboli, rispetto all’apertura del Le Bolle, partito senza aver mai risolto, come previsto, la problematica della viabilità, sviluppatosi attraverso espropri di terreno già oggetto di compromessi e vertenze, con richiesta di complicate spedizioni via internet di curricula per assunzioni, di cui non si comprende il metodo seguito, e finito con l’evidente assenza di VIA da parte della Regione, che autorizzasse la realizzazione .
Il NUOVO PSI di Eboli pur avendo a cuore le sorti degli investimenti sul nostro territorio e pur credendo che il Centro Commerciale possa avere un impatto positivo, seppur non risolutivo dei problemi del nostro territorio, – insinuando dubbi e sospetti il Nuovo PSI invoca verifiche approfondite da parte della Regione ipotizzando la non rispondenza della tipologia rispetto al Permesso ottenuto – chiede all’Assessore regionale Dott. Giovanni Romano di valutare con attenzione le richieste pervenute e di verificare bene la tipologia della struttura e le risultanze della Conferenza di servizi che hanno interessato tale Centro e di adottare provvedimenti che siano rispettosi delle norme; chiediamo al neo assessore Pierino Infante di fare richieste opportune ed idonee e non mera demagogia .
Infine – Il Nuovo PSI conclude nella sua nota – chiediamo ufficialmente all’Ente Comune di Eboli di avere copia di ogni atto amministrativo inerente il Centro Commerciale Le Bolle, dai verbali delle conferenze di servizi, ai progetti presentati e ai provvedimenti autorizzativi richiesti e rilasciati, con riserva, ove si riscontrino oltre alle inefficienze degli amministratori anche gravi irregolarità di interpellare gli organi competenti , anche di natura penale , per far luce sull’intera vicenda”.
Eboli, 13 agosto 2011