Pressioni sul Centro Commerciale “LeBolle”? Melchionda chiede chiarimenti

Il Sindaco di Eboli Melchionda, sulla vicenda del centro Commerciale “LeBolle” scrive all’Assessore Romano e vuole chiarimenti.

La Commissione che dovrebbe rilasciare la Valutazione di Impatto Ambientale non si riunisce. Come mai non si è ancora pronunciata? E’ il caso di vederci chiaro? LeBolle è sotto ricatto? Per Rosania è un pasticcio.

Centro Commerciale LeBolle

EBOLI – Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda ha scritto una pressante missiva, indirizzata all’Assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano per avere dei chiarimenti circa l’ingiustificabile ritardo con cui la Commissione preposta sta procedendo alla Valutazione di Impatto Ambientale relativa al Centro Commerciale “Le Bolle”.

La lettera di Melchionda vuole chiarezza sui motivi che stanno portando all’incredibile “inazione” della Regione, degli uffici preposti e della relativa Commissione che dovrebbe esprimersi e rilasciare  un atto che è indispensabile affinché il Centro Commerciale LeBolle, possa iniziare le proprie attività nei tempi previsti. Il Sindaco fa rilevare nella sua missiva, che la realizzazione del Centro Commerciale oltre ad impegnare  risorse economiche per la Società con positive ricadute sulla Città, darà lavoro a regime ad oltre trecento persone ed ogni ritardo compromette le legittime aspettative di chi aspira ad un lavoro stabile.

“Questo modo di comportarsi da parte della Regionespiega il Sindaco di Eboli Martino Melchionda non è ammissibile in alcun modo. Noi ci aspetteremmo da questo Ente un atteggiamento di fattiva collaborazione. Ed invece è da maggio che la seduta della Commissione preposta al rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale relativa al Centro Commerciale ‘Le Bolle’ viene rimandata.

Martino Melchionda

Siamo giunti all’assurdo quando l’ennesima seduta, prevista per ieri 10 agosto, è andata deserta. Questo comportamento ingiustificabile rischia di mortificare gli sforzi dell’Amministrazione Comunale – incalza il Sindaco di Eboli – e della Società Trade Mart che sta investendo sul nostro territorio svariati milioni di euro, volto a far sì che il Centro Commerciale possa iniziare le proprie attività nel prossimo mese di settembre. E tutto questo perché dei burocrati fanno dormire per mesi le carte nei loro cassetti.

Chiedo all’Assessore Romano – che è salernitano e dovrebbe essere sensibile alle problematiche delle nostre terre, di attivarsi per risolvere questo gravissimo problema. Altrimenticonclude il Sindaco Melchionda – andremo noi a spiegarlo alle famiglie ebolitane, che grazie all’inazione irresponsabile di questa Regione mal governata molta sete di lavoro non potrà essere placata”.

Sulla vicenda si registra anche la prima uscita istituzionale e pubblica del neo-Assessore alle Attività Produttive del Comune di Eboli Pierino Infante il quale a riguardo ha dichiarato:

Giovanni Romano deve produrre ogni sforzo per superare questo problema, perché non è consentito che per pigrizia o inazione dei funzionari si determinino ritardi su fatti che per la nostra realtà cittadina sono di straordinario interesse. A breve, quindi, mi recherò a Napoli, per poter interloquire con gli uffici preposti e con lo stesso Assessore, per risolvere nel più breve tempo possibile questa grave situazione di difficoltà”.

Giovanni Romano

Questa storia del rilascio del VIA, che altri non è che un parere, tra l’altro vincolante, di Valutazione d’Impatto Ambientale, che dovrebbe essere stata propedeutica affiancandola ad altre autorizzazioni, che avrebbero dovuto precedere l’inizio effettivo dei lavori. E’ singolare che al momento ancora non vi sia nessuna pronuncia dell’apposita Commissione.

Che succederebbe se si scoprisse che quella struttura fosse di grande impatto rispetto all’Ambiente circostante? La struttura non potrebbe proseguire nel suo programma? Dovrebbe rinunciare agli investimenti che già ha messo in campo?

E’ semplicemente ridicolo.

Questo dimostra con quale leggerezza e con quale disattenzione i vari uffici preposti, i vari livelli Istituzionali regionali, provinciali, locali, si pongono rispetto ai problemi. Magari è successa la stessa cosa anche per il più Grande Parco Fotovoltaico che si è realizzato sulle Colline di Eboli, costruito dalla TOTO Costruzioni. Ma questo dimostra anche che alcune leggi, che per semplificare i procedimenti, bypassano gli enti territoriali, altri non fanno che complicare le cose, e le cose si complicano sulle scrivanie dei vari passaggi burocratici, e in quella sede ognuno alza la voce e spesso “il prezzo”.

In genere questi grandi investimenti non incappano mai in brutte avventure, ma se dovesse succedere come pare sia successo a Pagani, e chi realizza queste strutture pur di farle e nel più breve tempo possibile, dovesse cedere anche al più piccolo dei ricatti che succede?

Per caso non è che il Centro Commerciale è sotto ricatto? Non sarebbe bene aprire gli occhi e magari approfittare anche per sapere se vi siano state pressioni per ottenere postazioni privilegiate al suo interno? Così come rappresenterebbe l’occasione per garantire la correttezza delle assunzioni e magari sapere se i Commercianti che hanno deciso di trasferirsi paghino Royalties elevate pur essendo indispensabili all’apertura del Centro Commerciale stesso?

Gerardo Rosania

Sulla vicenda si registra anche l’intervento di Sinistra Ecologia e Libertà e di Gerardo Rosania che definisce la vicenda: “I pasticci del centro commerciale”. Sinistra Ecologia e LIBERTA’ ha presentato una nuova interrogazione consiliare tesa a fare chiarezza su quanto sta avvenendo sui lavori del centro commerciale “Le bolle” a Pezza delle Monache.

“La stampa comunica che i lavori (che pure si diceva essere giunti pressoché al termine) sono stati fermati, ma la cosa che lascia perplessi è la motivazione di questo stop: la mancanza di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)”.

La domanda che S.E.L. pone è la seguente: “ma la VIA quando si rilascia? Alla fine o all’inizio dei lavori? (chiaramente la domanda  è retorica..) Visto che occorre avere la VIA ad inizio dei lavori, come si è potuto rilasciare il permesso a costruire?

Non vorremmo che, – conclude e si domanda preoccupato SEL – dopo le “mazzate” a ripetizione nelle vertenze che hanno visto il Comune soccombente (forse perché anche gli incarichi legali debbono rispondere al “manuale Cencelli”; ma almeno si diano gli incarichi a persone competenti e capaci e non con l’unico “merito” di essere “amici” o “amici degli amici”; intelligenti pauca…), si fosse di fronte ad un nuovo pasticcio dell’Amministrazione Melchionda”.

Eboli, 11 agosto 2011

25 commenti su “Pressioni sul Centro Commerciale “LeBolle”? Melchionda chiede chiarimenti”

  1. Admin tu da buon giornalista usi la formula dubitativa ma la situazione è piuttosto chiara.Posto che la V.I.A. è un atto necessariamente prodromico all’inizio dei lavori di chi è la colpa se questo passaggio non è stato effettuato? Io credo che essa vada attribuita, in concorso tra loro, ad imprenditori spregiudicati, o comunque superficiali, e ad amministratori altrettanto spregiudicati e incapaci.
    E’ come se si costruisse una casa senza prevedere un ingresso e poi ci si lamentasse per non poter entrare alla fine dei lavori.
    La posizione del sindaco se per un verso ( i tempi certamente lunghi degli uffici regionali preposti alla valutazione dell’impatto ambientale) può essere condivisibile, per l’altro ( l’incapacità nella gestione di procedure amministrative elementari) denota , ancora una volta , l’inettitudine di questa amministrazione o peggio ancora la malafede.
    P.s. Non interagite con me se non conoscente almeno le basi della lingua italiana. Grazie. 😉

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  2. non credo che il centro “Le bolle ” dara’ lavoro a 300 ebolitani ,ne sara’ un indotto per la viabilita’ turistica ,del curioso o economica per Eboli, anzi tagliera’ fuori da tutto questo Eboli per come è posizionatorispetto al centro ,termineranno i presupposti per i clienti di Le Bolle per arrivare al centro di eboli.Ma poi al centro di eboli per vedere cosa?Quali attrattori offre eboli oggi?Ritornando a “Le Bolle ” l’impatto ambientale ,quando si costruiscono grosse strutture di cementificazione ed asfalto L’impatto ambientale e paesaggistico c’è a prescindere di una VIA.Questo non significa che grossi complessi di struttura cementizia non possono essere realizzati ,ma anche su questo ci sono valutazioni forti da assolvere,e credo che quel centro commerciale non li assolve per niente,per cui è il risultato di un conflitto tra titani della politica regionale e locale.non ci vogliono dottorati per intuire l’illecito il malaffare perche le cose non si costruiscono all’incontrario e professionisti adetti ai lavori siadel privato che i dipendenti di enti pubblici sanno queste regole ,sono basillari.E allora cerchiamo di riparare il riparabile,si apra il centro bolle con le dovute bonifiche dei danni provocati e che si mascheri il cemento con verde verde verde. queste cose non sono difficili da fare.E comunque un’altra beffa e grande colpo alla testa per i cittadini ebolitani.
    I centri commerciali non servono al territorio ebolitano, eboli e d’intorni hanno gia tutto per sviluppare l’economia locale e l’occupazione basta solo attivarsi. nonostante lo scempio degli ultimi 25 anni il paesaggio ambientalistico e i beni storici sono ancora piacenti e di interesse culturale. Sfruttiamoli creamo dei percorsi turistici. Il cemento le fabbriche non fanno per eboli ” oltretutto siamo gia indietro su questa strada non potremmo mai essere competitivi”. quello che possiamo offrire e cioè la natura ,i monumenti storici ,prodotti locali ,la fascia costiera ,la cultura ,tradizioni e storia, sono l’energia per sviluppare un turismo sano competitivo economicamente e interessante sia per la vivibilita che per gli interessi storici.
    No non è un sogno.

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  3. La procedura per l’ottenimento della VIA è molto complesso. Se dovesse emergere che l’amministrazione, come appare da una prima analisi, non ha ottemperato ai suoi obblighi nei confronti dell’impresa realizzatrice ci saranno nuove controversie che vedranno sicuramente soccombente il comune.
    Ci sono tali e tante colpe anche nelle vicende passate e non si comprende come mai non emergano profili di responsabilità degli amministratori ( precedenti e attuali).

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  4. ora vi dico come realmente stanno le cose ad eboli.
    Se provate a girare per la citta quella nuova o pseudo nuova ,si sentono odorini invitanti al vomito accompagnatio da raffiche di punture di zanzare e tafani.ogni tanto sculture di bella -epoque ” cumuli di monnezza verace” alternata da cacche a volte gigantesche e stufate dal sole di cani.
    Il centro storico non è da meno,ogni vicolo ha la sua particolare esistenza: odori nostrani di pipi e cacche con cumuli di monnezza,decorati con erbacce murali.
    Incontri da allucinati che fanno sembrare di stare in un luogo diverso-una nazione diversa,perche la gente ha colore diverso e parla lingua diversa.Costruzioni color cacca che nascono dal nulla cercando di integrarsi nel contesto urbanistico ma comunque si notano abbruttendo il tutto.
    scendendo verso valle e cioe’ piazza della repubblica lo scempio continua cambia nella forma ma devastando comunque il lato urbanistico con baracche chiamate gazebo dalle forme piu cafoni possibili.scendendo ancora piu giu si arriva all’ingresso storto desolante e angusto con una struttura metallica ad indicare ed avvertire il forestiero della realta’ in cui si trova, ma presto cambieranno lre cose un progetto finanziario ristruttura’ alla grande quella zona ,ma eboli in cambio non avra nulla rimarra con l’osso in bocca in cambio di un terreno molto ambito e strategico.un po piu giu loc. Fontanelle sito storico urbanizzato in modo abnorme, le case galleggiano sull’acqua rovinando un posto bellissimo. Sul lato opposto la citta del cemento prende posto e cresce a dismisura coprendo terreno fertile e ossigenato proprio sotto le porte di eboli.Un fallimento cementizio prima ancora che apra argomento di conflitti politici ma senza ripagare in lavoro per gli ebolitani. Quanti ebolitani hanno lavorato in quel centro cementizio “Le Bolle” per costruirlo? Ne4ssuno. E ancora si crede a Biancaneve ei sette nani.Piu giu sul lato opposto la zona industriale di eboli che quella di Battipaglia dichiarata la piu grande del centro sud,”forse come scempio ambientale “.li il cemento abbonda e cresce ogni giorno rovinando terreno agricolo per la maggior parte di proprieta dei De Martino che attraverso una sentenza del tribunale vogliono la rivalutazione dello stesso terreno a 45 euro al metro-q. dal comune di eboli quindi dai cittadini ebolitani in cambio cemento e nessun posto di lavoro,a dimenticavo l’inquinamento.ancora piu giu percorrendo il fiume Sele un tempo pescoso ora inquinato da concimi disebi agricoli fogne a cielo aperto e scarichi chimici si possono ammirare gli abusi della valle del Sele soprattutto all’altezza dell’ex Istituto Orientale un tempo ente pubblico pieno di piante e coltivazioni e lavoro per centinaia di contadini,ora terra di nessuno aggredita da pesticidi e sostanze chimiche per le attuali coltivazioni ,manodopera abuon mercato “cioe In nero e straniera”,i9l tutto circondatro piu giu da coda di volpe con cumulo di monnezza di natura imprecisata ” L’ecoballe.poi c’è l’amata costiera con pineta nel 1943 sbarcarono gli alleati in questa zona ,oggi sembra che siano sbarcati tutto il medioriente con una missione imprecisatama che di sicuro con il turismo non ha nulla a che fare.15 km di fascia costiera rovinata, con un turismo di avventura spregiudicato e difficoltoso per non dire morto.Ma ritornando per un attimo da dove eravamo partiti alle spalle di eboli direzione nord -ovest -est, lo scempio urbanistico piu grande del salernitano case e pseudo ville con muri enormi di contenimento invadono le colline alcune di queste ieri incendiate a tal punto di renderle desertificate.siti archeologici abbandonati,e poi la grande mela di Eboli, il grande affare,”il fotovoltyaico di monti di eboli”.
    In ultimo cito le discariche di eboli loc. gradaglie ,piu giu loc. san giovanni ex cava Visconti,loc. femmina morte podere fondiario con coltivazioni di orti a pochi passi dalfiume sele.
    Ecco la realta ebolitana fino ad oggi 12 agosto , i tumori aumentano lsecondo i tabulati dei centri antitumori, per i sopravvissuti il premio della disoccupazione a vita o l’emigrazione ,pochi eletti restano e il ciclo continua perennemente fino alla notte dei tempi. Mi sono tolto il pensiero ho detto non quello che pensavo ma quello che vedo di Eboli, ora posso anche andarmene a quel paese perche im ferie come i nostri politici io non vado. Grazie a tutti per la pazienza.

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  5. Mi chiedo: parlar male della propria Città pur di parlar male dell’avversario, o meglio del nemico, sui giornali, su internet e per strada, favorisce Eboli o la uccide allo stesso modo di chi governa e ha governato senza pensare al reale sviluppo? Siamo un popolo di sparlatori, tririchissi e fancazzisti, questa è la verità. Sappiamo solo lamentarci in perfetto stile assistenzial-sudista dando ragione agli stereotipi leghisti

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  6. Caro Admin mi permetto di lanciare una proposta, poi ovviamente sarai tu a decidere se utile al dibattito o meno.
    Il tuo autorevole blog potrebbe chiedere ai leader politici locali ed anche a personalità ebolitane della società civile (ad esmpio il grande ing. G. Del Mese) le cause e le possibili soluzioni delle grandi “questioni ebolitane”. Si potrebbe partire dalla fascia costiera, dove tutti siamo bravi a dire che è una grande risorsa, la Rimini del sud, però non capiamo perchè è abitata solo da buone donne. Causa e ipotesi di soluzione, schede messe a confronto e così realmente possiamo farci una idea seria, costruttiva e non solo fatta per parlarci addosso e contribuire solo a dare una immagine devastante di Eboli. Il tutto potrebbe poi raccogliersi in una proposta da fare ai vari Enti preposti. Grazie per l’attenzione.

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  7. @PROMETEO
    Non entro nel merito perchè ignoro molti aspetti dell’argomento, vorrei dire solo che ti stimo per come hai concluso il tuo primo intervento!

    In generale: soffro come un dannato quando vedo il centro storico rifatto in quel modo…a volte, penso che sarebbe stato quasi meglio lasciarlo al suo destino, anche se poi mi pento amaramente di questo pensiero malsano.

    Inoltre: ha ragione Non è un sogno: ormai, quali attrattori può offrire Eboli?
    – MARE: è off – limit o quasi
    – MOVIDA SERALE: Eboli il più delle volte sembra una città fantasma, sembra che la maggior parte delle famiglie dopo una certa ora si rinchiuda per piangere i suoi morti mai seppelliti, e guai a far sentire un po’ di rumore alle prefiche di turno
    -BENI ARTISTICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI: il Museo Archeologico è piuttosto fornito, ma non attira un po’ per la posizione, un po’ per la sua natura intrinseca; le strade del centro storico, se rimodernate, non hanno molto del fascino delle strade non dico medievali, ma nemmeno del ‘600 – ‘700; le opere d’arte, che pure ci sono, sono poco fruibili; la parte nuova della città, tolto il viale e la piazza, che pure non offrono nulla di eccezionale, non fa venire nessuna voglia di fare un’amena passeggiata
    – TURISMO RELIGIOSO: a prescindere dal fatto che il turismo religioso è di nicchia e riscuote successo soltanto quando si parla dei grandi santi, noi avevamo “il business” (non si offendano i cristianissimi, lo so bene che non si parla di fede in termini di guadagno e di commercio) di San Vito, che ci siamo fatti soffiare dai paesini dell’interno che si mostrano molto più attivi ed intraprendenti; non abbiamo mai valorizzato il culto di un santo importante come San Berniero, che in quanto santo pellegrino poteva suggerire l’idea di inserire Eboli in un circuito della fede lungo il percorso Roma – Gerusalemme, magari in associazione con altri siti della Piana (S. Michele di Olevano) e della Lucania interna, della quale, a mio modesto avviso, Eboli non ha ancora capito di poter essere la porta, nonostante il golosissimo assist proposto da Carlo Levi)
    – TURISMO ENOGASTRONOMICO: quali sono le vere “specialità ebolitane”? La mozzarella, fuori da Eboli, è conosciuta per essere di Aversa, di Paestum o di Battipaglia, non certo della nostra città, il ciauliello nessuno lo conosce, la ciambotta la fanno tutti, e poi……? E poi, perchè ogni festa deve diventare un “frienn magnann”…?

    Non vivo più ad Eboli, per fortuna o purtroppo, da un paio di anni, e quando ci torno mi piange il cuore.
    Prima di andarmene, queste cose le intuivo ma non con chiarezza…e penso che prima dei politici, la colpa sia di noi ebolitani, quelli che, per fortuna o purtroppo, sono andati via, e di quelli che, purtroppo o per fortuna, ci restano.

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  8. Prendere atto della realtà non significa parlare male di niente a meno che la realtà sia diversa da quella descritta, il che non mi sembra.
    Però poi ,e qui sono d’accordo, bisogna anche cercare responsabilmente di non contribuire ad affossare tutto. Il Centro le Bolle sta nascendo male,personalmete per tanti motivi sono contrario ai megacentri commerciali, però 300 posti di lavoro(se è vero) rappresentano una speranza per tant e famiglie e tanti giovani in una città ridotta alla disperazione e la cosa più importante e concreta che in questo momento tutti noi possiamo fare è quella di essere uniti perchè sia portata a termine. Augurarsi o, peggio ancora, lavorare per un suo fallimento mi pare non sia più utile a nessuno ma contribuisce solo a peggiorare la situazione.
    Se si vogliono cambiare le cose è inutile polemizzare su presunte frittate, peraltro già fatte, ma concentrarsi sulle cose veramente importanti per cambiare le cose, mettendo alcuni punti fermi primo di tutti quello di mandare a casa tutti i responsabili dell’attuale disastro attraverso un totale cambio politico generazionale. Fiducia a i giovani e OSTRACISMO TOTALE ai professionisti della politicaglia.

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  9. @Geronimo&Admin : Condivido pienamente la riflessione e la proposta di Geronimo.
    In genere,noi Italiani siamo i primi a parlar male dell’Italia e,una certa cultura di sinistra,in passato, invogliava tanti seri e ottimi comunisti a tifare per la Russia nelle sfide calcistiche contro l’Unione Sovietica.
    Così,per lunghi anni,il sentimento patriottico fu appannaggio,seppur retorico, del Movimento Sociale e dei Partiti di destra. Solo dagli anni ’80,,grazie ad illuminati Presidenti della Repubblica, anche la sinistra è andata scoprendo i valori dell’Unità nazionale messi in grave discussione dalla Lega. Ma il discorso ci porterebbe molto lontano…
    Neanche Eboli fa eccezione a questa regola, infatti, lo sport preferito,consiste nella gara tra chi butta più fango sull’avversario:Fango che,inevitabilmente,ricade su tutta la nostra bellissima ,amata e invidiata cittadina. Non riesco a spiegarmi il perchè di una tale situazione.E’ come se il mio paese,da un pò di anni, fosse diventato vittima di una maledizione che non gli consente più di trovare il bandolo della matassa per quel salto di qualità necessario a riacquistare il meritato ruolo di protagonista culturale,civile e sociale della Piana del Sele,brillantemente rivestito, fin dai tempi delle Magna Grecia.
    Ha ancora ragione geronimo . Massimo,fai un salto di qualità:,non raccogliere su questo blog solo lamentele,condanne gratuite,schizzi di fango e quant’altro.
    Hai i mezzi,le intelligenze,le qualità e l’esperienza per lanciare una campagna di moralizzazione ma,sopratutto di proposte al fine di avviare a soluzione le QUESTIONI EBOLITANE partendo proprio dall’utilizzo della fascia costiera.
    Ciao e grazie per le parole in mia difesa in altra parte del blog
    Vincenzo

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  10. Be di cattive interpretazioni per poi dire cose fuori luogo spesso la nostra mente ci trasporta .Denunciare la verita la realta del proprio paese non significa parlare male.
    non c’è bisogno di parlare male di eboli il paese si presenra da solo.Chi denuncia lo fa perche ama la sua terra soprattutto quando ci vive.Tutti ,dicono quando si parla di eboli,”mio paese”.ma cosa si fa realmente per il proprio paese?Io combatto contro le ingiustizie quoidianamente anche con un opinione su questo blog.Bisogna combattere conquistare il proprio paese.Quando stiamo zitti pensando a fatti propri si è peggio della classe dirigente che ci rappresenta e decide per la sorte della nostra citta. La morale,la filosofia ,qui centra poco ,ci vuole il senso pratico delle cose ,assolvere i bisogni della gente . Ma chi della classe dirigente toglie dal suo per dare al prossimo..

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  11. Condivido molti degli interventi sul fatto che noi ebolitani , e in genere noi italiani, siamo bravi solo a sparlare ma vorrei far rilevare anche che se le cose vanno male non si può fare come il nostro Presidente del Consiglio e dire che tutto va benissimo e poi succede quello che è successo negli ultimi giorni. Sparlare è una cosa , prendere atto consapevolmente e realisticamente dello stato dei fatti un’ altra.
    Non cerco nei miei interventi di usare termini pomposi e altisonanti ( magari ricopiati male da qualche altra fonte 😉 ) ma di essere sintetico e andare al cuore dei problemi.
    Credo che vi siano due presupposti fondamentali affinchè l’azione amministrativa possa dirsi efficace per un territorio e per gli abitanti di esso:
    1 – La volontà di realizzare scelte efficaci;
    2 – La capacità degli amministratori nel perseguire determinati obiettivi;
    A questo punto la domanda che sorge spontanea è ………….. qualcuno conosce un amministratore che possa avere le caratteristiche descritte sopra?

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  12. I colloqui sono iniziati a me pare strano che l’apertura possa slittare,allora gli investitori perdono soldi con ritardi?
    Sapete voi di Eboli quale e’ l’azienda ipermercato,che occupa 4000 metri?
    Grazie
    Ciao a tutti
    Titty

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  13. x compaesano:
    Il mio intervento può essere considerato autocritico nella misura in cui io da cittadino ebolitano, pur non avendo votato per gli attuali amministratori, mi assumo la mia parte di responsabilità per come vanno le cose.
    Ognuno di noi contribuisce , pro quota, all’andamento generale del proprio paese.

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  14. Vedo con piacere che il dibattito va assumendo toni sempre più sereni, perciò ritengo che i vari Compaesani.Prometeo Geronimo ecc. sono tutte persone stimabili e di un certo livello politico-culturale . Spesso gli interventi vengono fraintesi proprio perchè non ci si conosce e neanche ci chiamiamo per nome.
    Ora sarebbe il caso di entrare nel merito della questione ebolitana con i seguenti due quesiti che pongo prima a me stesso:
    1. Questa classe politico-amministratilva locale è in grado di affrontare e risolvere le tematiche sul tappeto?
    2. E’ possibile stabilire tre punti fondamentali e prioritari realizzabili nell’arco dei prossimi tre anni?
    Al primo quesito rispondo subito negativamente perchè le diatribe nate all’interno del più grande partito di maggioranza,il PD,non consentiranno mai una unità di intenti necessaria per iniziare quel processo di trasformazione necessario al fine di dare una sterzata alle “politiche di piccolo cabotaggio” quotidiane.
    Alla seconda domanda si può rispondere solo dopo aver ascoltato i pareri ditutte le componenti sociali,civili, imprenditoriali ecc,per stilare una realizzabile lista di temi da affrontere realisticamente,mettendo da parte il “libro dei sogni”.
    Avrei da fare altre proposte per uscire da questa crisi politica che è sopratutto crisi di valori,ma vorrei sentire prima il parere degli altri.
    Grazie per l’attenzione
    Vincenzo

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  15. Siete a conoscenza di quanti cittadini di Fisciano o Baronissi lavorano all’IKEA????
    Il 30%, dunque auguri agli Ebolitani…..

    Admin, Bloggers questi del VIA siamo onesti, sono finti problemi, la realtà anche se nessuno osa dirlo è che i Politici Ebolitani hanno promesso a tutti un posto alle Bolle, ed ora che siamo sotto apertura tutti battono cassa…..poveri noi……

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    • per Tiziana,
      hai fatto bene, il lavoro e la ricerca di lavoro non é un fatto di “campanile”. Voglio sperare si superino tutti i problemi, personalmente, anche se in linea di principio sono contrario ai Centri Commerciali, ritengo che ormai si sono fatti degli investimenti e non’é giusto ci si giochi su.

  16. Qualcuno di Eboli sa dirmi di quale ipermercato si tratta,il nome non me lo hanno ancora detto,a settembre spero ci sara’ un secondo colloquio.
    Ciao

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  17. la regola è la raccomandazione
    l’applicazione è la raccomandazione indiretta (non si raccomanda più nel proprio mandamento)
    il risultato è la vergogna di farsi raccomandare

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