Tanto tuonò che piovve. La fabbrica della melma produce solo sabbie mobili e tutti ne sono rimasti inghiottiti.
Melchionda querela e un Consigliere PD avrebbe licenziato il parete del giovane firmatario del documento di sfiducia del Segretario cittadino ebolitano.
“Il Sindaco di Eboli, Avv. Martino Melchionda, in conseguenza delle gravissime affermazioni fatte dal Consigliere Comunale Antonio Petrone a mezzo di un comunicato stampa del 5 agosto 2011, riportato sulla edizione odierna del quotidiano “La Città”, ha dato mandato ai propri legali di procedere a querela nei confronti del Sig. Petrone, a tutela del proprio onore e della dignità dell’istituzione da lui rappresentata.
Tale sofferta scelta, che è stata resa obbligata dalla gravità ogni oltre limite consentito delle parole del Consigliere Petrone, potrà consentire al medesimo di difendersi in sede di giudizio con ampia facoltà di prova.
Eboli, 6 agosto 2011″
……………… … ………………
EBOLI – Questo è il testo di uno scarno comunicato stampa pervenutoci dallo Staff del Sindaco di Eboli Martino Melchionda, che annuncia Querela nei confronti del Consigliere Comunale del PdL Antonio Petrone del gruppo vicino all’ex Ministro Conte.
Tanto tuonò che piovve.
E non solo ha piovuto, ormai dalle parti del Partito Democratico è una vera e propria tempesta.
In effetti quando questa mattina, facendo rassegna stampa ho letto le dichiarazioni del Consigliere Petrone, ho immaginato che ci sarebbe stata una reazione. Il quotidiano la Città nella pagina di Eboli, trattando la “Crisi del PD” e facendo una cronaca dei tumultuosi avvenimenti delle ultime ore, riportava riquadrandola, la notizia che si pubblica integralmente:
PETRONE DENUNCIA
“O la sfiducia o il lavoro”
Continua la guerra interna al PD. L’ultima bordata arriva dal Consigliere Comunale PD, Antonio Petrone. “Ho condiviso – racconta – le sofferenze e le incertezze sul da fare di un mio amico iscritto alla giovanile del PD e componente del Direttivo, che qualche giorno fa, convocato dal Sindaco nel suo studio privato, si è trovato a dovere scegliere se sottoscrivere un documento politico di sfiducia del Segretario o rinunciare alla gestione negli uffici del Comune di un progetto per giovani”. Petrone dice di comprendere “che egli abbia scelto di lavorare perché non è semplice trovarsi davanti a una lettera di incarico già firmata dal funzionario e rinunciarvi per ragioni di coerenza politica”.
(La Città, pag. 15 del 6 agosto 2011)
Mi è difficile fare un commento se non individuando le responsabilità nei massimi dirigenti di questi due gruppi politici che si stanno scontrando solo ed esclusivamente per il potere. Mi è difficile pensare che il clima che si è instaurato non sia il responsabile di quello che sta avvenendo riconducendolo solo agli egoismi di uomini avidi di potere, che hanno portato lo scontro all’estremo e nello stesso tempo coinvolgendo anche i giovani che invece andrebbero protetti e indirizzati verso discussioni sane, oneste, disinteressate, propositive, e non spingerli nel guado dove ci sono solo imboscate, licenze edilizie, clientele, appalti.
Purtroppo già da giorni si parlava di questo fatto, e già questo giovane che Petrone ne cita il “tormento” è stato sputtanato a destra e a manca senza nessun ritegno. Ma la cosa più squallida, se risulta al vero, è quello che ci sarebbe dietro questa torbida vicenda, che ci da la dimensione di che c’è in questo PD e chi sono gli esponenti di questo PD.
Pare che dietro questa vicenda vi sia un altro episodio più increscioso di questo o almeno quanto questo. Pare che un Consigliere Regionale del PD della stessa Area politica del Segretario PD di Eboli, venendo a conoscenza della decisione di questo giovane determinato a firmare il Documento di sfiducia al Segretario Cittadino di Eboli, anzichè comprenderne le ragioni e magari intervenire politicamente, ha ritenuto opportuno licenziare un parente prossimo del giovane, suo strettissimo collaboratore pagato, sancendo un principio padronale che pagando un membro ne avesse comprato tutto il resto della famiglia.
Se dovessero risultare vere tutte e due le circostanze, quella del ricatto che il Sindaco di Eboli avrebbe fatto al giovane per indurlo a firmare un documento e quello del Licenziamento del parente prossimo, pensando di aver comprato in uno tutta la famiglia, siamo veramente nella melma. Melma, più melma di questa è solo la cacca.
Tutto questo perché un manipolo di uomini si contende il potere. Se questo è vero, non c’è querela che tenga ma non nei confronti del giovane Consigliere Petrone, bensì nei confronti dei fautori di questo clima di veleni, gli eventuali MANDANTI, subdoli, prepotenti e arroganti che pur di gozzovigliare nel potere sono capaci di passare sui corpi di parenti, e soprattutto su quelli dei giovani, che si sa sono genuini e capaci di dedicarsi con generosità fino all’estremo delle forze quando abbracciano una tesi.
Uno scontro portato allo stremo senza possibilità di ritorno, in uno scenario che vede contrapporsi l’Area che fa capo all’ex Ministro Carmelo Conte e quella che si richiama al Sindaco Melchionda e all’Amministrazione. Eppure si era tenuto un incontro chiarificatore, a porte chiuse, con la presenza del Segretario Provinciale Nicola Landolfi, che in qualche modo cercava di dirimere le questioni e fissava un calendario e un codice, che conducesse in uno ad una gestione condivisa sia del Partito che dell’Amministrazione.
Nel frattempo c’era stato anche un convegno, organizzato dall’Area Conte, con la partecipazione del Consigliere Regionale Donato Pica e dell’Onorevole Guglielmo Vaccaro, che contrariamente alla previsione della vigilia, che lasciava immaginare dovesse essere il luogo da cui sarebbero partite bordate verso Melchionda e i suoi, proprio per l’intervento del Segretario Landolfi, si era mantenuto nei toni, sottolineando solo la diversità di veduta e di metodi, auspicandosi una convergenza.
Ma ormai la fabbrica della melma ha prodotto solo sabbie mobili e tutti ne sono rimasti inghiottiti.
Il Sindaco pur sbagliando, con la Querela si chiama fuori, ci auguriamo che chiarisca e la ritiri, ma adesso si aspetta anche che quel Consigliere Regionale intervenga con un chiarimento, così come si aspetta che le contese politiche si affrontino con la politica e in un clima rasserenante per tutti.
Eboli, 7 agosto 2011
E’ un’indecenza. I fatti si commentano da soli.
Che schifo: si bruciano i giovani com’è tradizione. Questa volta sono d’accordo con admin. Senza esagerare, senza essere qualunquista: siamo allo schifo!
Melchionda non la sa scrivere una querela?
A chi ha dato mandato a Tortolani?
proverbio… chi pu stu mar vai sti pisc pigli
Che significa “speriamo che la ritiri” (la querela)? Non ti sembra che la cittadinanza debba sapere la verita’ sull’argomento? Stanno accadendo fatti incredibili e indicibili : privati che prendono possesso dei parcheggi nel mentre i dipendenti della Multiservizi sono in agitazione prima e in cassa integrazione dopo ,non si agisce in danno dello stato? Perche’ tenere in cassa integrazione i dipendenti della Multisevizi ed affidare a “cumparielli” i parcheggi e’, secondo voi, legale? Gli incarichi per alcune ditte amiche se li sono inventati, tanto per dirne una : chiedete ai dipendenti della Multiservizi a chi consegnano i soldi riscossi e se chi li riceve rilascia ricevuta e chiedete pure perche’ i soldi che incassano i parcometri vengono ritirati da una societa’ di vigilantes quotidianamente, penso che il servizio, da questi reso, venga retribuito regolarmente . Tenere i dipendenti della Multiservizi in cassa integrazione, ai danni dell’INPS, e affidare i servizi connessi ai parcheggi ad altri e’ legittimo? Il Sindaco e’ a conoscenza di questi fatti? Ha esposto regolare denuncia, come ha fatto con il consigliere Petrone?
La cosa grave è che è già stato individuato il componente del giovanile del PD a cui affidare l’incarico alla faccia dei giovani ebolitani speranzosi ed illusi dal finto perbenismo di Melchionda e company.
A questo punto vengono fuori chiaramente, leggendo gli interventi di Petrone e Melchionda:
–la spartizione di posti e del potere
–i ricatti continui per ottenere il numero in consiglio
–la mancanza numerica effettiva di una vera maggioranza
–l’assenza della politica dalle loro menti e la presenza della logica delle spartizioni
il fallimento di melchionda…
Quando un Sindaco ed un Consigliere si denunciano ed autodenunciano le loro malefatte …….in tali situazioni ben venga la giustizia ….a sciogliere un Consiglio Comunale…ATIPICO
VERGOGNA….INETTI
PER IL RESTO…….VEDI ADMIN
C’era da aspettarselo che si arrivava alle querele. ;Ma con le querele non si risolve nulla se non rompere definitivamente i rapporti anche personali.
Melchioda, querela a parte deve chiarire, e Petrone deve guardarsi intorno e rendersi conto che il pulpito sul quale è salito, non consente di fare prediche, egli stesso è frutto di quel pulpèito dal punto di vista elettorale.
Lo squallore più grande è che si tratta di giovani, bisognerebbe che questo onorevole che ha fatto quell’altra brutalità venisse fuori.
non ti preoccupare petrone le denunce sono fittizzie “ten a saraca n cuolle”
ho sempre rispettato tutte le istituzioni tutti i politici ebolitani ma questo sindaco giuro ….. non si vergogna di niente “ten proprio a facce e c……
invece di querelare perchè non risponde ai quesiti?
tempo fà per sistemare le beghe della politica ebolitana ci pensava un personaggio da nusco ora arriva uno da battipaglia hi hi vergogna
sfido tutti del blog a contraddirmi forza ragazzi non avete paura delle procura
voglio vedere il documento trasmesso ” secondo me inesistente “
bene a fatto sel ad occupare il comune complimenti ragazzi ebolitani doc
adesso aspetto vecchio!
E’ davvero straordinario, non si era mai visto, che un sindaco e un consigliere dello stesso partito ( PD) scegiessero la strada della querela per rispondere in tribunale su temi fondamentali per la sinistra ed in generale per i progressisti.
Il consigliere Petrone da alcuni mesi solleva questioni non irrelevanti sulla gestione del gruppo consiliare, la democrazia interna, la circolazione delle idee e l’iter della formazione degli atti amministrativi. Da molti mesi decuncia la gestione a suo avviso ” allegra ” di alcune società partecipate del comune che continuano a cumulare disavanzi di gestione con ricadute pesanti per i cittadini ebolitani costretti a pagare maggiori tasse, l’uso spregiudicato a suo dire di assunzioni di parenti ed amici dell’amministrazione nelle cooperative che gestisconi servizi ai cittadini su progetti di politiche sociali, il mancato coinvolgimento di tutti i consiglieri comunali del PD nelle scelte fondamentali per lo sviluppo della città ed in primis della strada scelta delle varianti al piano regolatore .
Di come il consigliere comunale Petrone solleva le questioni è sotto gli occhi di tutti, sicuramente con toni eccessivi ed a volte inaccetabili per le semplificazioni eccessive.
Rimane una questione di fondo che è tutta politica, le amministrazione che rinunciano agli strumenti della trasparenza, della partecipazione e dei coinvolgimento dei consiglieri comunali nelle scelte programmatiche e conseguentemente nella formazione degli atti amministrativi, che abdicano ai privileci per gli ” amici” a discapito del criterio dell’opportunità per chi ha competenza e professionalità, alla lunga mostrano segni evidenti di decadimento e frequentemente limitazioni alla legalità .
L’antipolitica si nutre dell’arroganza che frequentemente offrono a piene mani da chi viene chiamato a svolgere un ruolo pubblico, una risposta non può che venire dal rispetto delle istituzione, dalla separazione netto tra gestione e controllo, dal valore etico che deve essere sempre presente per chi è chiamato ad un ruolo tanto importante.
La città è sgomenta per il clima di intimidazione e sospetti, l’esperienza politica del Sindaco Melchionda è di vecchia data e conosce gli strumenti della partecipazione. Lavori maggiormente al coinvolgimento delle forze migliori della città ed abbandoni i cattivi consiglieri, vedrà che il clima politico migliorerà e la sua azione amministrativa ne troverà vantaggio
Damiano
Ma dai Martino. Ti ho sempre ritenuto una brava persona. La politica non si fa con la magistratura.. Eppoi,querelarsi nello stesso partito. Che figura ci fai? Sei il sindaco di Eboli,non uno qualsiasi,,devi essere superiore , accettare anche le critiche più feroci. RITIRA SUBITO LA QUERELA non alimentare lo squallido spettacolo a cui assistono i giovani ebolitani.
Con stima Vincenzo Cicalese
E’ uno scandalo. Ricattatori di prima e di seconda età. Uno spettacolo indegno.
Ma quale giovane Admin, questo è già cresciuto, ed è venuto su male e telecomandato.
Mi spiace consigliere Petrone ma la denuncia è falsa come falsa è sicuramente la storia dei ricatti fatti ai dipendenti dell’Elaion secondo cui hanno dovuto riferire in quale seggio votassero e quanti familiari fossero o vogliamo parlare dei malati del centro che “volontariamente” sono stati trasportati presso il seggio allestito per votare forse un affine del Presidente …………. ? Ma si tratta sicuramente di una leggenda ebolitana come lo è quella del ricatto vero?
Io ritengo che in politica le battaglie si vincono e si perdono ma con onore.
Si ricorderà sicuramente Petrone quando il suo gruppo dei socialisti considerava “inadeguato” Melchionda per la ricandidatura e ora come mai siete così restìì a lasciare le poltrone? Siamo ad una resa dei conti che ha più i connotati di una lite fra coniugi in procinto di separarsi che di una battaglia politica.
E’ ora di cambiare aria nella politica ebolitana e con la fuoriuscita dei Socialisti
questo paese è finalmente libero.
Il clima che si sta instaurando è pericoloso! Si rischia una regressione agli anni di piombo solo ad Eboli. Si guardano le pagliuzze e non le travi forse. Petrone accusa con comunicati stampa pesanti. Chi è a conoscenza di reati deve denunciarli altrimenti rischia di esserne (o esserene stato) complice. In talune circostanze non difendersi potrebbe far denotare di essere stato colto con le dita nella marmellata. La politica non dovrebbe arrivare mai nei tribunali, ma ormai su questa guerra per bande PD di politica non c’è più niente!
…………NO COMMENT………….spero solo che il livello non si abbassi ulteriormente.
@Cicirinella : non so chi cavolo sei,però ho capito che diffondi solo fango! Forse ti imbecca il PDL ebolitano? Non difendo nessuno,compreso il PD a cui sono stato iscritto fino a due anni fa. Oggi TUTTI I PARTITI sono scaduti al ruolo di lotte tra bande,specialmente quelli che governano a livello locale e nazionale! Ci sono le CASTE nazionali e le CASTE locali, da ciò non è assolutamente immune il PDL locale. Perciò conviene a tutti fare analisi serie e motivate e proporre alternative credibili,trasparenti e realizzabili. Più si rivolta la cacca e più sale la puzza!
ormai per cambiare il cartaro dovete attendere che finisca il mazzo
il banco vince sempre e gli ebolitani non hanno mai vinto
Caro Massimo, perchè ti meravigli di quanto sta succedendo nel PD ebolitano? L’avvento di Melchionda ha definitivamente sancito l’incompatibilità di chi continua a professarsi “democatico” pur avendo abiurato ogni valore etico e democratico propri dei precedenti partiti costituenti il PD (occorre rammentare che il PDS e la Margherita sono state le trasformazioni temporanee del PCI e della DC) che,pur nel consociativismo mangiatangenti degli anni 70-80, erano esempi di partecipazione popolare. Il Melchionda è la rappresentanza di una generazione (D’Alema, Veltroni, Cuomo, De Luca, etc.) che hanno vivacchiato col detto “compagno tu fatichi e io magno”, all’ombra delle leadership di caratura nazionale, apportando esclusivamente una famelica capacità di arrampicarsi al potere. Il Melchionda, dopo anni di silenziosa presenza/assenza, ben remunerata da incarichi comunali, ha deciso di rappresentare la comunità ebolitana, folgorato da una divina designazione. Io non ci ho mai creduto, conoscendo il personaggio. Di cosa ti meravigli, quindi, Massimo se sono 7 anni che si amministra la “cosa pubblica” come fosse la “cosa privata”, con giochetti di potere, trasformismi impudici, scandalose incompetenze, triadi di mercimonio, distribuzione di plebende, con le quali pochi e conosciuti personaggi minori stanno eregendo il proprio “ego” memori che al popolicchio basta tenerli in canna, cioè mai soddisfare la domanda, alimentare il bisogno e, ogni tanto, dimostrare che se si vuole si può (era la regola contiana o mi sbaglio?). Non meravigliarti neanche per la già predestinata attribuzione di incarico al giovane dirigente cittadino del PD. E’ passato, in queste settimane, nel silenzio assoluto, l’incarico affidato con una procedura anomala, all’amico di Isaia Sales, come dirigente al Piano Sociale di Zona. Nulla contro il predestinato ma è la riprova che da questi politicanti nulla possiamo attenderci se non lo svendere il nostro futuro, il futuro della nostra città, dei nostri figli. Caro Massimo, lo dico anche agli amici che seguono il tuo blog e che condividono questa amarezza, occorre che esperienze civiche facciano comprendere a questi feudatari che il tempo è finito. Cagliari, Milano, Napoli sono l’esempio che dobbiamo cogliere ora. A Cagliari, il neo sindaco Zedda, anch’egli del PD ma di altra stoffa, sta dimostrando con atti concreti che occoore rompere con questo passato da museo archeologico, fatto di mummie che si arricchiscono sulla nostra pelle. Io sono nauseato da costoro. Ad Eboli dovremmo avere il coraggio di uscire dal guscio, rischiando in prima persona, rischiando i ricatti, le resistenze, gli attacchi, le vendette trasversali e quant’altro costoro sanno mettere in essere per tacitare il dissenso. Un movimento civico serio, pulito, fatto di persone che non chiedono nulla, che campano di proprio e che sono fuori da schemi. Massimo, dai voce a chi vuole impegnarsi per una Eboli diversa, seria, pulita, corretta, capace. Dai vooce ai tanti giovani che potrebbero fare tanto e di più se solo gli si da coraggio. Il tuo blog è una esperienza civica di democrazia diretta, di partecipazione attiva. Ad majora a noi tutti ma non di certo alle sanguisughe che si stanno consumando il nostro futuro nell’incapacità e nell’inettitudine.
Dimenticavo la cosa più importante ma, ahime, reale: questo PD altro non è che un PDL -L.
A proposito di L volevo solo ricordare che le pLebende non esistono , esistono le pRebende
La L e la R sono lontane sulla tastiera
Prometeo grazie per avermi corretto e per l’insinuazione gratuita. La mamma degli imbecilli saccenti è sempre incinta! un modo di dire tutto ebolitano si addice al caso xxxxxxxxx ! ahhhhhhh
Tu sei solo un ignorante che gioca con le frasi fatte , ma poi come nella politica ebolitana la melma viene a galla , almeno ricopiale correttamente!!!!!!!!!!!!!!
Basta con questi insulti gratuiti egregio prometeo che,a differenza di G.Russo e del sottoscritto non hai il coraggio di presentarti col tuo vero nome,come i vari frequentatori di questo sito! Lo sto ribadendo da più di un anno all’ottimo Massimo Del Mese che ormai,i tempi sono maruri per evitare gli anonimi imbrattatori di fango!
Giovanni Russo ha fatto un’analisi,seppur parziale,del consociativismo degli anni 70-80. Io,per esempio,non condivido qualche passaggio. Ma da qui a definirlo ignorante e quant’altro nascondendosi dietro il dito dell’anonimato,diventa un fatto gravissimo che,non dovrebbe essere consentito da che gestisce questo blog.
Credo abbia perfettamente ragione l’amico Antonio Lioi quando ci invita a non rispondere affatto agli anonimi diffamatori e di continuare il dibattito solo tra chi ci mette la propria faccia e i propri connotati quando esprime una critica che,dovrebbe mantenersi sempre nei limiti del rispetto civile e democratico dell’interlocutore…
Vincenzo Cicalese
METTA NOME E COGNOME, PIUTTOSTO. SUL RESTO NON MERITA COMMENTO. MERAVIGLIO CHE LE VENGA OFFERTO SPAZIO PER INSULTARE GLI ALTRI,
Abbiamo toccato il fondo!!! Stiamo vivendo un decadimento morale e culturale che non ha eguali nella recente e meno recente storia ebolitana. Ogni cittadino di “buon senso”, una volta finite le beghe (indegne) delle campagne elettorali, pone nei vincitori tutte le speranze possibili di una rinascita di Eboli. Ma così non e’. Fanno rimpiangere i periodi più tristi della Prima Repubblica (che sono, comunque, un nostalgico). Un Sindaco con la S maiuscola che si rispetti, purtroppo non riguarda il nostro sindaco, avrebbe cercato coesione, coinvolgimento, entusiasmo per portare a termine progetti e programmi elettorali. Invece assistiamo a spettacoli che non hanno nulla a che fare con il bene della nostra città. I contiani, a cui addebitiamo tante colpe per il mancato decollo di Eboli,da questa vicenda ne escono più puliti. E se fossero solo interventi di facciata il nostro “sindaco” denunciasse pubblicamente il falso moralismo politico degli stessi evidenziando le motivazioni che stanno alla base, anzi sottobanco. Ma così non e’. E quello che assistiamo e’ solo perdita di tempo che danneggia tutti noi mentre altri territori progettano, coinvolgono i propri cittadini in cambiamenti e prospettive tangibili. Grazie sindaco. Grazie consiglieri. Grazie a tutti voi che avete il (dis)piacere di essere depositari di molte speranze di noi Comuni Ebolitani.
Solo una domanda:
Ma questo Cicalese è quello che in qualunque Partito ha militato ha fatto sempre parte dei Direttivi o è un caso di ominimia.?!.
Grazie.
Per Miguel –
Il mio amico carissimo Vincenzo Cicalese, è uno di quelli che ci ha messo l’anima nella politica fin da ragazzino, e non è affatto un banderuolo o un voltagabbana, è stato amministratore disinteressato e cultore della politica, allievo dei più bravi maestri che questa città ha avuto, ma soprattutto figlio di una cultura familiare semplice ma fortemente onesta e perbene, ed è stato ripagato come migliaia di nostri giovani e i miei stessi fratelli con l’allontanamento forzato per rincorrere il lavoro e in tantissimi casi hanno raggiunto anche il successo lontani dalla loro terra. Cicalese è di tutt’altra pasta, rispetto a quelli che normalmente siamo abituati a vedere negli ultimi tempi, una pasta fatta di una farina che non c’è più. Evidentemente sei giovane e non lo conosci, e questo è semmai un altro problema, quello che nessuno pensa di guardare ed informarsi del passato, anche per farne ammenda. Scopriremmo quanta brava gente c’è stata e chi lo sa, forse qualcuno potrebbe anche ispirarsi. Speriamo.
Massimo Del Mese
Io non volevo offendere nessuno la mia era solo semplice ironia , mi ha dato fastidio il commento piccato in risposta al mio che era oggettivamente ironico. Io sono anonimo per gli altri bloggers ma non per l’admin che conosce la mia mail . Se il Dott.? Russo ha reagito male ad una semplice punzecchiatura è lui che deve imparare a controllarsi o magari a scrivere meglio ( ma queste lacune , considerata anche la sua presumibile età, non credo si possano più correggere).
Con il più grande rispetto per tutti.
Il Sig. Russo ha fatto un ragionamento che per chi come me non è mai stato un esperto navigatore della politica locale è molto istruttivo e anche abbastanza condivisibile nella prima parte. Dove però secondo me coglie perfettamente il centro è nelle affermazioni delle ultime righe del suo bell’intervento che io condivido al 100%. Il momento storico che stiamo vivendo è, secondo me, per molti aspetti simili ai giorni in cui alla Regina di Francia che chiedeva il perchè di tanto trambusto fuori dal palazzo gli veniva risposto: “maestà il popolo ha fame” e lei : “dategli delle brioche”. Troppo tardi ormai: le brioches non sono bastate e la rivoluzione ha spazzato via tutto in maniera caotica e incontrollata(purtroppo).
Il potere consolidato, intento com’è a godere appieno dei propri privilegi, quasi mai si accorge del malessere che cova sotto la cenere anche quando è evidente e palpabile. Se la storia può essere utile per cercare di interpretare la realtà siamo alla vigilia di cambiamenti epocali e radicali simili al tempo della sventurata regina Maria Antonietta, ma di questo quasi nessuno si accorge, men che meno quelli che per dovere istituzionale dovrebbe coglierli per prima e porre in essere i rimedi e gli aggiustamenti utili e necessari a governare civilmente gli eventi. Piaccia o non piaccia questo modo di fare politica fondato solo ed esclusivamente sulla cura dei propri personali interessi e sulla salvaguardia, la conservazione e il consolidamento dei propri privilegi è giunto al capolinea.
C’è un solo modo per uscirne: persone nuove pulite ,oneste, degne, culturalmente preparate e soprattutto giovani, democraticamente, fin che c’e’ ancora tempo, si preparino a prendere in mano il proprio futuro. L’offerta “cammuffata” da cambiamento di una terza o quarta repubblica che faccia rimpiangere la seconda e la prima(composta sempre dagli stessi parassiti) non interessa e non è utile più a nessuno. Tutti quelli che hanno amministrato e fatto opposizione ,giovani compresi, hanno ampiamente dimostrato di non essere all’altezza del ruolo ricoperto per cui alle prossime elezioni non devono essere rivotati. Senza nessuna eccezione: ostracismo totale!
Chi degli attuali leader politici dimostrerà di essere lungimirante e si metterà da parte favorendo questa nuova fase , spalancando le finestre per far entrare aria nuova,fresca e salutare e dare finalmente la possibilità ai giovani di poter dare un senso alla propria vita e dare una speranza al proprio futuro e a quello dell’Italia intera, potrà essere ancora un utile punto di riferimento per come la politica (NON) va fatta e soprattutto per avere dato tangibile dimostrazione di non tenere le chiappe incollate alla poltrona (cosa alquanto improbabile).
Utopia? No! Secondo me ultima speranza democratica di cambiamento prima che il vento impetuoso travolga tutti e tutto in maniera caotica e incontrollata.
Io credo e spero ancora in quel poco di democrazia che ci hanno lasciato per cambiare le cose.
Il tempo c’e’ e gli strumenti pure ad esempio questo blog è uno di quelli più importanti. Ma mi raccomando e lo dico soprattutto ai giovani e alle tante persone per bene e coraggiose di questo paese: per le prossime elezioni la parola d’ordine imperativa dev’essere questa: SEI GIA’ STATO IN POLITICA? Hai gia fatto troppi danni: GRAZIE LO STESSO, MA NON TI VOTO!
Per Compaesano –
Purtroppo siamo arrivati ad un punto tale che è diventato impossibile tornare indietro e difficile andare avanti. Tornare indietro significherebbe rimettersi nuovamente nelle mai di quei quegli uomini politici potenti e sfacciati travolti da tangentopoli, andare avanti significa affidarci solo alla fortuna, non più ad un’idea, ad una visione della società a un progetto.
Tangentopoli non è mai finita e coloro i quali ne sono stati travolti sono solo quelli che si sono fatti beccare, per gli altri, disse una volta Montanelli, è solo una questione di prove, nel senso che gli altri che non sono stati sfiorati da indagini, sono stati solo fortunati.
L’essere onesti, per bene, giovani, di per se non sono dei requisiti, o meglio non possono essere solo quelli come requisiti. Oggi se ti metti sotto un palco e senti i giovani attori che si affacciano alla politica, troverai che non vi sono differenze, sono tutti uguali, dicono tutti le stesse cose, e poi, quando arrivano a ricoprire ruoli Istituzionali, fanno tutti le stesse cose.
Giovani disinvolti, talmente disinvolti che non si curano di niente e intessono maglie che per un nonnulla si disbrigano. Pagani ne è l’esempio. Ma di Pagani ce ne sono tante. E’ il sistema che le fa diventare tante, ed è il sistema che fa diventare i nuovi protagonisti tutti Gambino.
Quello che manca sono i luoghi della discussione e della selezione politica. Quello che manca sono ormai le ideologie, i luoghi di formazione e quelli dove si rafforza la morale. Anche la famiglia vacilla e la società è troppo distratta perchè riesca a dare luoghi di aggregazione autentici.
In questa corsa, nel frattempo si è sostituita la cantina, con il Bar e poi il Pub; la piazza con il centro commerciale; le opinioni con i sondaggi; e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Bisogna affidarci al nuovo. La tragedia è quella che ogni qualvolta si cerca di fare qualcosa di nuovo i primi a precipitarsi sono sempre gli stessi, magari quelli che hanno fatto diventare il mondo vecchio e consumato.
Ogni volta che si cerca di individuare dei responsabili, troviamo tra gli accusatori sempre gli stessi: quelli che andavano accusati. E così via facendo noi abbiamo gli stessi protagonisti per 50 anni e i giovani, anche se sono animati da buoni propositi vengono fagocitati da questi istrioni.
Ma bisogna avere fiducia e bisogna partire dalle cose concrete. Intanto questi personaggi non andrebbero più votati. Sarebbe un buon inizio.
Massimo Del Mese
Ho riletto: e devo correggere una cosa, altrimenti non si capisce bene. Volevo dire: C’e’ un solo modo per uscirne in maniera civile, prima che tutto diventi incontrollabile:………….
P.S. : vedo che c’è materiale di dsicussione anche per il mio amico prometeo…….fin che invece di finchè ecc. ecc. , gli chiedo anticipatamente venia.
Usurpare la mitologia greca per celarsi con tanta viltà è proprio di un personaggino che abbiamo conosciuto nell’ultima campagna elettorale, alla ribalta dei palchetti, audace nel trasversalismo, mendace con gli elettori. Continui, questo personaggio minore, in una diatriba tutta personale e soggettiva, a denigrare le persone. Continui pure, con cotanta mediocrità e scorrettezza che, altro non testimonia, una volontà profonda e convinta di difendere questa cattiva politica di cui è espressione vile; impedire la partecipazione attiva dei cittadini; denigrare e svilire le “intemperanze” degli elettori. Una preghiera al sommo dotto e saccente personaggio: eviti di interagire col sottoscritto, per cortesia!
Caro Miguel,visto che neanche Admin ti ha spiegato chi sono,mi presento : non sono affatto quel Cicalese che pensi tu ! Sono sempre stato dello stesso partito cioè il PCI da quando avevo 20 anni. Sono stato eletto consigliere comunale a 23 anni ed ero assessore nella giunta dell’avv.Fulvio Scocozza. Nel 1981,per motivi di lavoro e di famiglia,mi dimisi da consigliere ed emigrai a lagonegro dove vivo tuttora . Mi dedicai allo studio e vinsi il concorso a Preside . Sono attualmente Dirigente Scolastico delle scuole superiori di Maratea ma il mio paese mi è rimasto nel cuore. Vengo spesso a Eboli dove vive ancora mio padre e le mie sorelle. Per Eboli darei anche la mia vita e,ogni tanto mi permetto di intervenire su questo blog invitando sempre tutti alla moderazione e al rispetto delle opinioni altrui. purtroppo mi rendo conto che più si va avanti e più le cose peggiorano,infatti,anche,tu,pur non conoscendomi mi hai subito accusato di essere un banderuolo. Ti invito a chiedermi scusa . Puoi chiedere conferma a tutti quelli che conoscono la mia biografia e che tu,mi hai costretto a riferire sinteticamente perchè non sono abituato a parlare di me stesso e delle battaglie che ho condotto in questa cittadina ,quasi sempre dai banchi dell’opposizione.
Infine, se sei un vero uomo ,abbi almeno le palle di firmarti con nome e cognome.
Vincenzo Cicalese nato a Eboli il 13.09.1946
Per ADMIN e Vincenzo Cicalese.
La mia era ed è una semplice domanda, ma da quello che mi dici, prendo atto che non sei il Cicalese che pensavo io.
P. S. Non sono proprio tanto giovane.
ok accetto la precisazione,anche se non hai chiesto propramente scusa. Ringrazio Massimo per le belle parole nei miei confronti. veramente non intendevo parlare dei miei fatti personali: sono poca cosa rispetto alla gravità del momento storico che stiamo vivendo a livello nazionale e mondiale. credo che l’attuale crisi economica sia peggiore del ’29. Infatti allora fu un incidente di percorso del capitalismo,oggi,stiamo assistendo,probabilmente,al crollo di un sistema economico fondato sulla deregulation finanziaria che coinvolge tutte le economie mondiali. Gli Stati sono vittime degli “gnomi della finanza”. Forse Marx tornerà di moda.,..
X Vincenzo Cicalese
Se Vuoi posso anghe chiederti scusa, ma no so proprio di cosa dovrei scusarmi, rileggiti la mia domanda, credo di non aver offeso nessuno, infatti avevo solo chiesto se ” eri ” quello che pensavo io o era un caso di ominimia ( almeno nel cognome, perchè della persona che pensavo fossi conosco solo quello.)
Per il resto la penso esattamente come te.
Oggi stà cadendo un altro muro e lo stanno abbattendo, forse inconsapevolmente, gli stessi che l’hanno costruito.