Quando i cittadini vengono trattati da sudditi non vale nemmeno raccogliere migliaia di firme per la difesa dell’acqua pubblica.
Per SEL un “no” alle privatizzazioni: anche i Servizi cimiteriali come l’acqua pubblica sono servizi essenziali e da ritenersi privi di rilevanza economica. Di fronte al silenzio occupata l’aula consiliare.
EBOLI – “Era una fredda mattina di Gennaio… non è l’incipit di un romanzo ma quello di una prepotenza ai danni dei cittadini ebolitani, spiega il Comunicato Stampa di Sinistra Ecologia e Libertà. – Ebbene, durante più d’una mattina di Gennaio, uomini e donne di buona volontà e di sane intenzioni si sono impegnati a raccogliere oltre 1200 firme (1234 per la precisione), tutte regolarmente certificate tramite un documento di riconoscimento.
La prima petizione popolare – precisa SEL e il suo leader Gerardo Rosania – era a difesa dell’acqua pubblica e noi di Sinistra Ecologia e LIBERTA’ chiedevamo al Sindaco di Eboli di volerla sottoporre al Consiglio Comunale per l’approvazione proponendo la modifica e l’integrazione dello Statuto Comunale con la definizione di servizio idrico integrato come servizio pubblico privo di rilevanza economica (in parole povere: l’acqua non è una merce e nessuno ci può lucrare) ed il riconoscimento del diritto umano all’acqua, attraverso modifiche ed integrazioni dell’art. 6, comma 12, dello stesso Statuto. In uno spirito di collaborazione, che contraddistingue noi di S.E.L., avevamo finanche allegato lo schema di deliberazione di Consiglio Comunale.
La seconda petizione popolare – puntualizza SEL – chiedeva la revoca della Delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 2 marzo 2009 ed anche in questo caso chiedevamo al Sindaco di sottoporla al Consiglio Comunale per l‘eventuale approvazione. Cosa prevede tale Delibera? La privatizzazione della gestione del Cimitero con un affidamento trentennale! Secondo noi di S.E.L. i servizi cimiteriali sono da ritenersi “servizi essenziali” per tutta la cittadinanza; la loro privatizzazione comporterebbe certamente un aumento dei costi degli stessi (perché altrimenti il privato dovrebbe investire?); per tali servizi sono certe sia le uscite dell’Ente che le entrate derivanti dalle tariffe pagate da noi cittadini. Piuttosto, noi di S.E.L. chiedevamo di procedere alla riqualificazione del Cimitero, investendo sulle risorse umane assegnate al servizio e vincolando le entrate dei servizi cimiteriali alla spesa per gli stessi servizi.
Protocollate tutte le firme raccolte per le due petizioni (2 maggio 2011; prot. n.i 17207 – 17208 – 17209) come da legge, in data 19 maggio 2011 l’assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzione, Vincenzo Consalvo, ci comunicava di aver accolto favorevolmente la nostra richiesta relativamente al tema dell’acqua bene comune, mentre dichiarava la propria disponibilità ad ascoltare le nostre ragioni sulla richiesta di revoca della Delibera relativa alla gestione del cimitero (delibera del C.C. n. 16/2009).
Nonostante la buona volontà dell’assessore Consalvo, – continua la nota di SEL – a tutt’oggi non vi è stato alcun riscontro oggettivo. Il 31 luglio sono scaduti i 90 giorni entro cui, per legge, l’amministrazione comunale è tenuta a dare una risposta (anche negativa!). Infatti, lo Statuto della Città di Eboli, all’art. 75, comma 2, prevede che “… i cittadini del Comune possono inoltrare petizioni e proposte al Consiglio nell’ambito della sua competenza. Tali iniziative devono essere sottoscritte da almeno cinquecento elettori. Esse comportano per il Presidente del Consiglio l’obbligo di iscrivere e discutere l’argomento all’ordine del giorno entro novanta giorni dalla loro ricezione.”.
Poiché non ci riteniamo sudditi ma cittadini(!) – noi di S.E.L. sottolineano – abbiamo deciso che era ora di passare all’azione e di dare voce a tutti i cittadini che liberamente hanno firmato le due petizioni, e per ricordare a chi ci amministra che vogliamo un Sindaco non un Monarca che si sente al di sopra della LEGGE tanto da pensare di poter ignorare lo Statuto comunale! Allora, dando seguito alle nostre convinzioni, abbiamo deciso, nella mattina afosa del 4 agosto, di occupare simbolicamente l’aula consiliare dopo aver incontrato i giornalisti della stampa locale per spiegare le nostre ragioni.
Il solo Presidente del Consiglio comunale Luca Sgroia, – conclude SEL bacchettando il Sindaco – ha avuto la cortesia di incontrarci e di fornirci delle raccomandazioni su una futura discussione in sede istituzionale sulle due petizioni popolari. Infine, sul Sindaco Melchionda – per sottolinearne l’arroganza ed il comportamento inqualificabile, dal momento che era in Comune quando siamo arrivati e non ha sentito minimamente il bisogno di ascoltare dei cittadini che, a ragione o no, protestavano, addirittura occupando l’aula consiliare – stendiamo il canonico velo pietoso.
Non abbiamo abbassato la guardia né lo faremo mai! Non ci siederemo al tavolo di nessuno per spartirci incarichi, ma siamo pronti a farlo con tutti per parlare di Politica!
Eboli, 7 agosto 2011