Santomauro: “Se pensano di intimorirmi e logorarmi, si rassegnino. Vado avanti per la mia strada di uomo libero e onesto, convinto di poter continuare a dare concretezza agli impegni presi in campagna elettorale”.
Santomauro e Marino si adoperino perché i criteri di selezione siano chiari e trasparenti anche nelle società collegate. Così si restituisce onore e dignità ai padri e ai figli.
BATTIPAGLIA – “Non mi lascio né intimidire, né ricattare”. Ha dichiarato senza un attimo di esitazioni il Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro, nel “leggere” gli articoli apparsi sulla stampa locale sul presunto scambio di favori con il sindaco di Capaccio, Pasquale Marino. Lo scambio secondo gli articolisti riguardava l’assunzione del figlio di quest’ultimo presso la società Alba di Battipaglia e la posizione di lavoro della figlia del Sindaco di Battipaglia presso il Comune di Capaccio.
“Mi trovo di fronte ad una azione di autentico sciacallaggio. – Prosegue nella sua difesa Giovanni Santomauro – Una vera e propria calunnia. Ho dato quindi mandato ai miei legali di tutelare la mia onorabilità in ogni sede”. Poi il sindaco di Battipaglia sulla verità dei fatti.
“Mia figlia – prosegue il Sindaco nel raccontare la sua verità riguardo ai fatti specifici contestati – lavora presso il Comune di Capaccio dall’ottobre del 2006 quale dipendente precario di una società interinale. All’epoca il sindaco di Capaccio non era certo Pasquale Marino ma bensì Vincenzo Sica ed io ero semplicemente il segretario comunale del Comune di Battipaglia”.
“Per quanto riguarda invece l’assunzione del figlio del sindaco Marino presso la società Alba, – Prosegue Santomauro, fornendo ulteriori spiegazioni – per chiarezza ulteriore si tratta di una assunzione a tempo determinato e cioè fino al termine del corrente anno, è stata decisa in piena autonomia dall’ingegnere Domenico Ruggiero, Presidente della Società Alba, senza ingerenze da parte di chicchessia e men che meno da parte mia. Inoltre – tiene a ribadire il Sindaco – le funzioni dell’ingegnere Marino sono di supporto fiduciario al Presidente Domenico Ruggiero per fronteggiare l’emergenza rifiuti, in attesa dell’ingresso nella Società Alba del socio operatore privato”.
La presa di posizione del primo cittadino di Battipaglia su questa vicenda specifica, che a suo giudizio ha ben altri scopi e tende ad una azione di “destabilizzazione” dell’azione politico-amministrativa della giunta, è ferma ed inequivocabile.
“In ordine di tempo – afferma Santomauro provando a smascherarne l’azione – è solo l’ultimo episodio calunnioso frutto di una strategia occulta e trasversale portata avanti, in città ma anche fuori dal nostro territorio, da pseudo politici parassiti e mercenari con una pervicace campagna diffamatoria contro la mia persona”.
“Queste persone hanno preso un grande abbaglio se pensano di intimorirmi e di logorarmi con falsità di questo genere – conclude il suo ragionamento Giovanni Santomauro – ma peggio ancora sbagliano di grosso se credono ad un mio disimpegno rispetto al programma di cambiamento che sto portando avanti con successo insieme alle forze politiche e ai consiglieri comunali che mi sostengono e con il supporto quotidiano dei cittadini. Si rassegnino. Io vado avanti per la mia strada di uomo libero e onesto, convinto di poter continuare a dare concretezza agli impegni presi in campagna elettorale”.
Questa vicenda a tinte molto fosche è solo una parte di quella famosa “fabbrica dei veleni” che al momento giusto si organizza per bloccare determinate iniziative, che in questo caso riguardano il Sindaco di Battipaglia, in altri le varie personalità politiche, del mondo degli affari, della società in generale.
Gli uomini intelligenti e quelli che si sforzano di essere uomini giusti però, in questi casi, traggono degli insegnamenti e cercano di modificare in maniera significativa le cose rendendole più chiare, trasparenti, di facile lettura.
Il tema specifico viaggia su due specifici fattori: Il lavoro e le change lavorative; l’influenza e le pressioni che viziano il mercato del lavoro. Se il primo dovrebbe attenersi a principi di carattere universali, che tra l’altro sono alla base della nostra Carta Costituzionale, il secondo è l’elemento turbativo che non consente al primo di essere attuato.
Di qui due interrogativi: Nella fattispecie si è certi che tutti i giovani abbiano avuto la stessa opportunità, sebbene in alcuni casi si tratta di valutazioni e di scelte oggettive? Quanto ha inciso per il buon esito l’essere figlio “di”, anche se nessuno ne ha avanzato richiestà?
Già il fatto vi sia una formula dubitativa inficia ogni scelta.
Come si diceva in precedenza tutti devono avere le stesse opportunità, anche i figli del Sindaco Marino o Santomauro, ma in un quadro di certezze per tutti. Allora per ripristinare l’onore, senza per questo criminalizzare nessuno, ritenendo sempre fermo il principio della buona fede, sarebbe il caso che sia il Sindaco Marino, sia il Sindaco Santomauro nella loro funzione politica e Istituzionale, si adoperino perché nei loro Comuni si proceda a criteri di selezione, tenendo sempre conto delle competenze specifiche, per il lavoro, per gli appalti, per gli incarichi che siano chiari e trasparenti, che riguardano sia il Comune che gli Enti ad esso collegati.
In questo modo si restituisce onore e dignità sia ai padri che ai figli.
Battipaglia, 6 agosto 2011
E ke.volete ke vi lasci come commento. Vedano di trovare un posto in in comune anke ane xke io ne ho grande bisogno