E’ lotta di potere, e tra comunicati, sfiducia, accuse di falso in bilancio, corruzione e pericoli di infiltrazioni camorristiche, il PD affonda.
La resa dei conti continua: Sfiduciato Marisei, Rotondo, Palladino e Di Donato chiedono al Vicesindaco Antonio Conte di chiarire la sua posizione.
EBOLI – Giorni di tensione e di veleni attraversano il Partito Democratico, l’Amministrazione Comunale, la nuova Maggioranza allargata all’UDC, e conseguentemente l’intera Città.
Il motivo o i motivi del contendere sono sempre gli stessi: per primo e sicuramente il più importante è un difetto di comunicazione di base; secondo, una gestione “partigiana” e “solitaria” del Partito da parte del Segretario politico del PD cittadino; terzo, ma non certo meno importante dei primi, l’allargamento della Maggioranza all’UDC, ritenendo scorretto politicamente il metodo adottato dal Sindaco Martino Melchionda, e valutando negativamente la posizione che questo Partito aveva avuto nell’ultima campagna elettorale sostenendo Massimo Cariello e non Melchionda; quarto, il divario tra l’azione politica e quell’amministrativa; quinto, alcuni provvedimenti adottati dalla Giunta Comunale e più in generale dall’Amministrazione riguardo a specifici affari, intesi come affari amministrativi, portati avanti e non condivisi; quinto, sospetto a fasi alterne di infiltrazioni camorristiche e malavitose, di affari legati agli strumenti urbanistici, alla gestione di alcuni servizi ed in particolare le clientele e la conduzione “allegra e fallimentare” della Multiservizi; sesto, accuse riguardo a possibili irregolarità nel Bilancio comunale approvato recentemente e sospetti di falsi contabili; oltre una serie di altre questioni che di volta in volta entrambe le fazioni interne al Partito Democratico si rinfacciano.
Sulla base di questi infiniti scontri il gruppo che fa capo all’ex Ministro Carmelo Conte e quello che si è raggruppato intorno al sindaco si fronteggiano, si accusano, si denigrano e alternando periodi di calma si scambiano manifesti, documenti, mozioni, note politiche, piene di livore, di dichiarazioni gravissime piene di indicazioni di reati per i quali non basterebbe una carovana di cellulari per tradurli nelle patrie galere se tutto fosse vero.
Rimandando considerazioni più approfondite riguardo agli specifici fatti, perché i lettori possano esprimere un giudizio ho ritenuto di pubblicare qui di seguito e in ordine di tempo, le lettere, i documenti, le mozioni, le note politiche che in questi ultimi giorni hanno tenuto banco e hanno travolto il Partito Democratico, i suoi vertici e che hanno sancito la rottura definitiva tra la Parte del Partito che si richiama nell’Amministrazione e l’altra che si richiama all’Area Conte.
Questo rapporto Amministrazione-Partito, che ho sempre definito “binario” continua a registrare un prosieguo parallelo senza che l’azione politica riesca ad essere un convoglio condiviso da parte delle due fazioni che si fronteggiano. Un rapporto però che ha prodotto una sfiducia politica reciproca, che si è trasformata poi in sfiducia personale. E così Marisei, rivolgendosi ai vertici provinciali, Regionali e Nazionali del PD accusava il Sindaco, a quelle accuse vi è stata un documento di sfiducia nei riguardi del Segretario sezionale Salvatore Marisei, che ha prodotto un’altra serie di documenti che si ripropone integralmente e si pubblicano qui appresso, fino ad un ultimo comunicato stampa del Coordinamento del Gruppo consiliare del PD a firma di Rotondo, Palladino e Di Donato, che chiedono al Vice Sindaco, che in tutto questo frattempo ha amministrato solidarmente con tutto il resto della Giunta, quale sia la sua posizione rispetto al suo gruppo politico di riferimento.
Non c’è che dire, questi atti si commentano da soli e semmai fino ad ora vi fosse stato qualche dubbio, con tutto questo si è arrivati ad un chiarimento, o meglio si è arrivati al fondo. Ma come al solito si dice che non c’è mai limite al fondo e quindi ci aspettiamo altri colpi di scena, altre accuse fino alla resa finale, e a quel punto girando e rigirando tutta quella cacca sentiremo solo il fetore.
Eboli, 2 agosto 2011
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Eboli, 21.07.2011
Al Segretario Nazionale
Al Segretario Regionale
Al Segretario Provinciale
Ai Parlamentari Nazionali e Regionali salernitani
Compagni e amici,
mi vedo costretto a ricorrere a Voi per un’iniziativa che restituisca al partito di Eboli il diritto a discutere e a deliberare sugli indirizzi e sulla politica, di cui dopo la compagna elettorale è stato praticamente privato per opera del Sindaco Martino Melchionda, eletto solo grazie alla mobilitazione del Pd ed il piccolo apporto dell’Api: perché gli altri partiti hanno declinato ogni invito a sostenerlo con giudizi durissimi sul suo modo di operare.Ebbene, appena eletto ha cominciato a denigrare il partito e a trattare con promesse e favori con i singoli consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, gli unici che ritiene suoi interlocutori: direttamente e attraverso dichiarazioni pubbliche ha sostenuto che il Pd è una mera organizzazione elettorale (un comitato, per l’esattezza).
Decide tutto da solo, imponendo scelte amministrative in contrasto con il programma politico e la buona amministrazione, distribuendo potere e sotto potere, tra amici e affini, senza neppure consultare il partito.
Per ultimo ha indotto la sua componente a non partecipare alle riunioni del Circolo ripetutamente convocate, comunicando per iscritto che il partito non ha il diritto di discutere del bilancio comunale, delle alleanze e delle scelte urbanistiche.Senza coinvolgere il partito ha stipulato un’alleanza con l’Udc (i cui esponenti sono stati feroci denigratori di Melchionda in campagna elettorale solo un anno fa) per farla entrare in maggioranza sulla base di conclamati interessi connessi alla gestione del territorio.
Ciò risulta evidente da un documento sottoscritto dai capogruppo del Pd e dell’UDC, mai presentato al gruppo consiliare per la discussione, che si basa sull’impegno a gestire l’urbanistica con “procedure innovative” rispetto al Piano Regolatore: il primo esempio è costituito dalla scelta di costruire sulle colline, in zona agricola, 275 alloggi in variante al Piano Regolatore, cui si accompagna la pratica da parte di personaggi e politici, locali ed estranei ad Eboli, di fare opzioni di acquisto di terreni in vista di nuove scelte urbanistiche, oggetto di discussione negli studi tecnici privati.
E’ di comune opinione che il Sindaco abbia favorito prima la nascita e la crescita dell’Api e ora dell’Udc per dare corpo al terzo polo, al quale guarderebbe con interesse per il suo futuro a danno del PD.
Contro l’amministrazione piovono accuse in Consiglio Comunale, con manifesti e sui giornali, di una gravità preoccupante che non vengono smentite nel merito, ma con polemiche pretestuose, consolidando nei cittadini il convincimento che siano vere.
Il riferimento è in generale agli appalti ed ai subappalti e nello specifico:
- alla gestione dei servizi sociali senza reiterare le gare, ma con allungamenti di contratti,
- al frazionamento di lavori comunali, per evitare la gara, in lotti piccoli affidati sempre alla stessa ditta,
- alla gestione fallimentare della Multiservizi (società a totale partecipazione pubblica con 700.000,00 euro di perdite e oltre 3.000.000,00 di debiti come da bilancio 2010) e del Consorzio intercomunale delle farmacie (con circa 1.000.000,00 di perdite nel 2009 e 2010),
- allo smembramento dell’ufficio tributi (il comune incassa poco più del 50% delle poste messe in bilancio) per giustificare l’attribuzione del servizio a una struttura esterna,
- alla gestione del contenzioso (il Comune spende moltissimo per avvocati ma perde tutte le cause con danni per decine e decine di milioni di euro),
- agli abusi nella gestione dei parcheggi comunali.
Il tutto condito da accuse sulla cointeressenza diretta o per assunzioni di parenti di amministratori e di consiglieri comunali.
Per quello che è a mia conoscenza si tratta di accuse non del tutto infondate, alcune delle quali meritano attenzione.
Pur stante queste condizioni, il partito ha lavorato nella società e sui problemi, anche attraverso associazioni, promuovendo adesioni, in particolare giovanili come risulta anche dal relativo tesseramento.
Ma Eboli può esplodere, come altri paesi della provincia, e per il Pd sarebbe una grave perdita.
Il Partito, ai suoi massimi livelli, si faccia carico di trovare una soluzione, promuovendo un incontro e dettando una linea, senza tirare a campare con scelte di corrente o meglio di gruppo come si è fatto fino ad oggi.
Credo sia utile farlo da subito, anche perché incombe il pericolo di un dissesto finanziario del Comune, che si sta tentando di evitare rattoppando un bilancio con omissioni e poste di entrata del tutto incerte.
L’approvazione del bilancio 2011 del comune è prevista per lunedì sera, 25 luglio. In quell’occasione temo il peggio, con una rottura pubblica del gruppo consiliare, con gravissimi danni del PD.
Affettuosamente
Salvatore Marisei
Coordinatore del Circolo PD di Eboli
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DOCUMENTO SFIDUCIA AL COORDINATORE DEL PARTITO DEMOCRATICO
In data di oggi è stato presentato nelle mani del Segretario provinciale del Pd, Nicola Landolfi ed allo stesso Coordinatore cittadino del Partito Democratico un documento di sfiducia politica.
Il documento è stato sottoscritto da sedici componenti del Coordinamento Cittadino, composto da 30 persone.
I motivi che hanno portato la maggioranza dei membri del coordinamento cittadino a sottoscrivere il documento di sfiducia sono molteplici.
Si rimprovera al Coordinatore cittadino – come recita il documento di sfiducia “in primo luogo, l’assoluto deficit del Partito in termini di attività politica: un Partito Democratico ridotto ad un contenitore vuoto, senza più la capacità di sviluppare iniziative politiche forti, divenuto anzi in taluni casi strumento per elaborare atti ostili all’Amministrazione, guidata dallo stesso Pd; pochissime sono state le azioni politiche messe in campo, neppure su tematiche generali; pochissimi i manifesti redatti e affissi per segnalare la presenza di un Partito che in città è maggioranza relativa, ed in Consiglio Comunale è maggioranza assoluta. Nessuno anzi, se escludiamo il manifesto per promuovere gli incontri del Pd coi residenti dei vari quartieri, iniziativa che risale a quasi un anno fa e che ha avuto scarsissimo impatto. Ormai un partito senza neanche più una sede. Non si era mai verificato nel passato del nostro partito, pure tra mille difficoltà. Ed è stata, la decisione di rinunciare ai locali dove era situata la sezione cittadina, presa in splendida solitudine dal coordinatore del Pd, evitando di confrontarsi su una scelta così delicata finanche con la segreteria cittadina, che è stata informata solo a cose fatte”
In questi mesi, ancora, il coordinatore cittadino è venuto meno alle più elementari regole della politica, esercitando il proprio ruolo in modo assolutamente partigiano e non consentendo, così, il normale dibattito democratico.
“Abbiamo dovuto prendere atto con rammarico di questo stato di cose – dichiara Il Presidente del Partito Democratico Enrico Tortolani – e la scelta di procedere con un documento di sfiducia non è stata assunta a cuor leggero. Ma la situazione nel Partito era insostenibile, con un segretario assolutamente schiacciato sulle posizioni – pur legittime – di una componente. Un segretario assolutamente non in grado di assolvere al proprio importantissimo ruolo in modo equilibrato”.
Il documento si conclude con la richiesta di rimozione del coordinatore: “Chiediamo dunque agli organismi provinciali, in conseguenza della presente mozione di sfiducia sottoscritta dalla maggioranza del coordinamento cittadino, di voler provvedere a porre in essere ogni iniziativa volta a ripristinare il dibattito democratico nel partito ebolitano e a voler individuare nel minor tempo possibile – ai sensi dello statuto del PD – l’iter per giungere a un congresso straordinario che porti all’elezione dei nuovi organismi cittadini del Partito”.
Fra i firmatari, anche componenti del direttivo cittadino appartenenti a aree politiche che avevano sostenuto l’elezione del segretario del Pd nel corso dell’ultimo congresso. Tale posizione è stata assunta a causa del perdurare del comportamento del coordinatore del Pd, ostinato assertore del proprio ruolo di parte, nonostante fosse stato invitato in numerosissime occasioni ad affrontare con maggiore equilibrio il compito cui era stato chiamato.
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Al Sindaco di Eboli
Martino Melchionda
p.c. Al Segretario Nazionale
Al Segretario Regionale
Al Segretario Provinciale
Ai Parlamentari Nazionali e Regionali salernitani
La battaglia, condotta insieme ad altri consiglieri Comunali, per la trasparenza degli atti amministrativi e nell’interesse di Eboli e del partito ha toccato il tuo nervo scoperto e come è nel tuo DNA hai reagito nascondendoti e senza chiarire.
So, come tutti, che la lettera che mi è stata recapitata è una ritorsione, frutto di una tua indebita pressione su alcuni componenti del direttivo del Circolo per organizzare la sfiducia alla mia segreteria usando tutto il potere dell’Amministrazione comunale.
Sono stati avvicinati almeno tre dirigenti del Circolo per indurli a firmare un documento con promesse di favori ed incarichi, direttamente ed indirettamente collegati al Comune di Eboli.
Tu hai incontrato personalmente alcuni di loro.
Ora comprendo meglio le innumerevoli critiche che ti hanno rivolto negli ultimi 6 anni per comportamenti poco consoni e la disinvoltura nel trattare con i singoli per favorire cambi di casacca: hai usato gli stessi mezzi per promuovere il cambio di corrente e alimentare il peggiore trasformismo degli interessi.
A nulla è bastata la prova di serietà e responsabilità dimostrata da tutti i Consiglieri comunali del gruppo PD sul bilancio di previsione con un voto compatto.
Un bilancio presentato con gravissimo ritardo, rattoppato in maniera a dir poco disinvolta, non discusso nel gruppo consiliare e oggetto di severe critiche in Consiglio Comunale.
Mi preoccupano non poco, per le sorti del Comune e l’immagine del Partito, le dichiarate intenzioni dell’opposizione di produrre esposti alla Corte dei Conti e, per la grave situazione della municipalizzata Multiservizi S.p.A., alla Procura della Repubblica.
Così come mi amareggiano le giuste critiche mosse al PD per gli incarichi legali al “tuo” Tortolani e a tecnici, senza la copertura di bilancio.
Finanche la decisione di azzerare la Giunta Comunale per favorire il Terzo Polo ho dovuto conoscerla insieme a tutto il partito da un tuo comunicato stampa.
Sono attaccato alla carica di Coordinatore perché mi è stata conferita da un congresso, ma non alla poltrona: continuerò nei modi possibili la mia battaglia per la trasparenza amministrativa e contro il trasformismo che tu organizzi a colpi di potere e piatti di lenticchie, a danno di Eboli e del Pd.
E comunque, pur aver constatato la continua assenza della tua componente dalle riunioni del direttivo, ho convocato una Segreteria per questa sera alle 20.30 alla quale certamente vorrai partecipare per rendere pubblico ciò che hai tramato nell’ombra e non in un dibattito all’interno del partito.
Saluti
Salvatore Marisei
Coordinatore del Circolo PD di Eboli
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Al Segretario Regionale del PD
Enzo Amendola
Al segretario della Federazione Provinciale del PD
Nicola Landolfi
Al Direttivo cittadino del Pd
Al Sindaco di Eboli
Martino MelchiondaDocumento del 30 Luglio 2011
RIFLESSIONI SU UN ANNO DI LAVORO DEL CIRCOLO PD DI EBOLI
Il documento che sfiducia il segretario cittadino del PD Salvatore Marisei, a cui va la nostra solidarietà e il nostro ringraziamento per il lavoro svolto, e di conseguenza anche la segreteria, sottoscritto da sedici dei trenta membri del direttivo, ci spinge, come componenti della segreteria medesima, a esprimere il nostro punto di vista, per dovere d’informazione verso gli iscritti e la cittadinanza tutta e, non ultimo, per rivendicare la nostra dignità di rappresentanza politica.
Alle accuse di “vuotezza” mosse a questa segreteria, rispondiamo ricordando una parte delle attività svolte in un anno, grazie al supporto e al serio lavoro svolto da tutti i suoi componenti e dal firmatari e non della mozione di sfiducia al segretario.
I fatti.
Un anno fa, dopo la nomina della segreteria, le attività del partito sono cominciate da subito con l’apertura ai cittadini e al territorio, con la ferma convinzione che si dovesse tenere vivo il rapporto con gli elettori anche quando non è all’orizzonte una campagna elettorale. Si avvia così un percorso non per rafforzare la linea politica della mozione di maggioranza, ma per realizzare obiettivi unanimemente condivisi. In questo contesto si sono inseriti gli incontri avuti con i cittadini del centro storico, di Casarsa, dell’Epitaffio e di Sant’Andrea,del rione Pescara, di Cioffi, Fiocche e Santa Cecilia, pubblicizzati dall’unico manifesto prodotto (così cita il documento di sfiducia) intitolato “I cittadini incontrano il Partito democratico”. Ci dispiace leggere nel documento di sfiducia che questi incontri abbiano avuto “scarso impatto”, in quanto a seguito di tali incontri furono raccolte le istanze dei cittadini e consegnate all’ amministrazione comunale, la quale se ne prese carico, salvo poi a perderne completamente la memoria.E’ passata inosservata, invece, nel documento di sfiducia, l’assenza degli amministratori del PD, Sindaco compreso, che, tranne qualche sporadica occasione, hanno disertato tutti gli incontri lasciando perplessi gli stessi cittadini intervenuti.
Il giorno 11 dicembre il partito è stato presente alla manifestazione nazionale di Roma promossa dal Segretario Bersani, pubblicizzando l’iniziativa con un pubblico manifesto. Anche in quell’occasione non ci sembra aver colto interesse da gran parte di chi lamenta oggi una penuria di manifestazioni pubbliche, dato la scarsa adesione all’invito alla partecipazione rivolto dalla segreteria.
Nell’ambito della sensibilizzazione sui temi nazionali, si ricorda anche la presenza in Piazza della Repubblica per raccogliere le firme alla petizione “Berlusconi dimettiti”, anch’essa debitamente pubblicizzata. Oltre 500 firme in meno di 3 ore, con distribuzione di un volantino che esprimeva la posizione unitaria del circolo.
Nel mese di gennaio la segreteria si dedicava alla risoluzione delle tensioni interne al gruppo consiliare e favoriva la nomina del nuovo capogruppo, anche grazie alla sensibilità allora manifestata dal Consigliere Carmine Campagna e all’imparzialità del Segretario, senza produrre ulteriori divisioni nella compagine consiliare. Questo ruolo attivo della Segreteria confermò la capacità del Circolo di Eboli a gestire percorsi organizzativi interni in piena autonomia, anche senza l’aiuto di mediazioni esterne.
Il giorno 13 Febbraio il partito partecipava attivamente alla manifestazione “Se non ora quando” in difesa della dignità della donna, la cui responsabile per il Circolo era la Dottoressa Maria Sueva Manzione. Un’iniziativa di spessore politico, oltre che di nobile fine, anche perché ha rappresentato un esempio di vera condivisione tra i partiti e i movimenti della sinistra, fondata su temi e proposte. Il gazebo del PD montato sul Viale Amendola ospitò, non per caso, anche le bandiere di Rifondazione Comunista e dell’Italia dei Valori e distribuì un volantino che esprimeva la posizione unitaria del circolo.
Nel mese di marzo 2011 il partito redigeva un documento sulle energie rinnovabili, redatto da un gruppo di lavoro istituito su proposta degli amici Roberta Paraggio, Gabriele Del Mese e Liberato Martucciello, al quale era stata conferita la delega per il coordinamento. Tale documento è stato fatto proprio dall’assessore al ramo, Carmine Magliano, diventando parte integrante dell’apposito regolamento approvato dal Consiglio Comunale.
In merito all’ultima campagna referendaria il partito si è attenuto alla linea politica della dirigenza nazionale, la quale, ha dato indicazioni in merito a pochi giorni dal voto e solo allora un pronunciamento esplicito della segreteria ha potuto bypassare le diverse valutazioni interne.
Quanto poi alla chiusura della sede, è vero che rappresenta un segnale di crisi del partito, ma si deve dare atto al segretario dell’impegno personale profuso a risolvere la questione evitando lo scivolamento in dannose situazioni debitorie cui irresponsabilmente, quelli che si ritengono i massimi esponenti del PD a Eboli stavano relegando la questione. Chi ha eletto altre sedi per dirigere il partito, non ha bisogno di sedi ufficiali, queste possono anche chiudere, se serve a soffocare le dissonanti voci interne. Lasciamo, dunque, un partito senza debiti, momentaneamente senza sede. Presto ne avremmo avuta una adeguata ai livelli di contribuzione che dirigenti ed amministratori del PD ci hanno garantito in questi anni.
Si è vissuto con insofferenza i discorsi affrontati negli incontri politici sulla collegialità delle decisioni amministrative, nodo al centro di discussioni anche a livello nazionale e che merita la massima attenzione se si vuole mantenere coesa la maggioranza amministrativa e unito il partito. In merito, l’intero direttivo del partito si è pronunciato il giorno 20 maggio sulla necessità di individuare i metodi e strumenti più idonei e,a tale scopo, nella segreteria si costituirono gruppi di lavoro sulla gestione del territorio, sulla sanità, sull’ambiente, sulle aree “sensibili” e pregiate quali le colline e il mare. Gruppi che dovevano essere momenti di confronto diretto tra il partito e gli amministratori, non su dettagli amministrativi, che si risolvono nelle sedi deputate ma sulle scelte strategiche di valenza politica. Fatto salvi due incontri del gruppo sulla Sanità, tutti gli altri tentativi sono stati disertati dagli amministratori.
Emblematica l’assenza dell’Assessore all’Urbanistica Cosimo Cicia a due riunioni appositamente convocate su questioni di rilevante significato politico.
Ci preme sottolineare che, sebbene nella segreteria ci sia stato un dibattito spesso serrato e anche duro tra le varie anime del partito, nella stragrande maggioranza dei casi si è riusciti a sintetizzare posizioni e a condividerle. Ci pare invece che le spaccature più forti, quale quella culminata nella mozione di sfiducia, siano il frutto di tensioni scaturite sia dalla prassi della gestione amministrativa, che, evidentemente, non realizza la giusta e doverosa compartecipazione di tutti i consiglieri del PD, sia da situazioni pregresse, dovute a malintesi rapporti e a ruoli e funzioni mai chiariti fra singole personalità all’interno del partito. Non è una novità, per qualsiasi compagine politico-amministrativa, ma i contrasti non si compongono imponendo l’unanimismo o, peggio, ed è quello che è successo, organizzando una fronda di maggioranza per neutralizzare le minoranze. E’ necessario, invece un paziente e sapiente lavoro di confronto e di discussione nel gruppo consiliare e nel partito, per avvalersi del contributo di tutti e rafforzare così l’azione amministrativa e la coesione del partito.
Da vari componenti della segreteria è stato più volte ribadita la necessità di non creare comparti stagni, pur nel rigoroso rispetto dei ruoli e delle funzioni, ma si è arrivati al paradosso che si è preteso assegnare al Partito il ruolo di mero megafono propagandistico e alla maggioranza del gruppo consiliare e del sindaco il compito “serio” di elaborazione e di proposta politico-amministrativa. Illuminante il cosiddetto “emendamento” presentato in consiglio comunale, un atto squisitamente politico, teso ad allargare la maggioranza all’UDC, mai sottoposto, anche per un semplice parere, alla segreteria, né tantomeno a quello, essenziale, del direttivo. Nell’unico incontro avvenuto tra la segreteria e il Sindaco, tenutosi poco dopo il congresso, la segreteria, benché non coinvolta, si dichiara favorevole all’allargamento della maggioranza cui sta lavorando il sindaco, purchè avvenga su basi politico-programmatiche condivise. Per tutta risposta si partorisce il cosiddetto “emendamento” che, oltre a non dire assolutamente nulla di nuovo, a detta del capogruppo consiliare del PD rappresenterebbe lo spartiacque fra chi sta in maggioranza e chi fuori.
E’ del tutto evidente che si cerca il pretesto per arrivare a una resa dei conti, arbitrariamente decisa in spregio di quegli organismi che, evidentemente, non garantiscono le cordate e la tenuta del “Pensiero Unico”. La diserzione organizzata di ben due convocazioni di direttivo e segreteria era già stato un segnale premonitore di questa impostazione, che, secondo noi, non risolverà nessun problema, ne all’amministrazione comunale ne al partito.
Chi ritiene di essere maggioranza, e le firme lo confermano, proceda, ma resta irrisolto, se permangono questi metodi, per i nuovi organismi, il problema della collegialità e del confronto tra il partito e l’amministrazione comunale. Noi pensiamo che il Pd sia un sodalizio di uomini liberi che serve a convogliare dal basso verso l’alto le istanze e le idee dei cittadini, non un mero supporto degli eletti. Nel mondo e in Italia sale forte la richiesta dei cittadini di poter essere soggetti attivi della vita politica e sociale. I tesserati del PD sono consapevoli che la partecipazione democratica ha la sua forza operativa nell’organizzazione della forma partito così come la Costituzione riconosce e garantisce.
Crediamo molto in questo modello, e siamo fieri di appartenere all’unica forza politica che ancora si chiama “partito”.
Sappiamo bene che le divergenze interne possono essere strumentalizzate da chi vuole gettare discredito sul partito, ma noi pensiamo che il confronto, anche aspro ma non pretestuoso, rafforzi e non indebolisca, se si lavora per il bene comune. Confidiamo che la che la pratica della democrazia, elemento fondante del nostro partito, si consolidi come prassi che garantisca certezza nella direzione da parte delle maggioranze, ma anche il diritto di espressione e di rappresentanza delle minoranze.
A Eboli ci sono le forze e le capacità per rimettersi in cammino, senza tutele, ma con il contributo di tutti. Noi vi lasciamo il nostro resoconto sul lavoro svolto e le nostre osservazioni e torniamo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, insieme a tutti quelli, iscritti e non, che ritengono di costruire un PARTITO autenticamente DEMOCRATICO.
I componenti della (EX) SEGRETERIA del PD di Eboli
MARCO GENOVESE
GIUSEPPE GIALLO
DOMENICO GIOIA
RAFFAELE GIORDANO
VITO PINDOZZI
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Comunicato Stampa del
Coordinamento del Gruppo Consiliare
del Partito DemocraticoVincenzo Rotondo, Roberto Palladino, Mario Di Donato
Eboli, 30 luglio 2011
L’avevamo detto.
L’avevamo detto che ci sarebbe stato il tentativo di incattivire il clima politico e il confronto democratico di questa Città.
E che su questa linea ci sarebbe stato il rischio di una saldatura tra chi dice di essere in maggioranza, ma con continui (e violenti) distinguo e riserve, cioè l’area riformista del PD, e chi invece pensa di fare una opposizione dura e pura.
Tutti uniti contro il Sindaco, contro chi, tra tante difficoltà porta sulle spalle l’Amministrazione, contro chi si assume ogni giorno gravi responsabilità.
Tutti uniti contro! Anche a discapito degli interessi della nostra comunità, con la rozza riproposizione delle stesse lagnanze, con la solita vile minaccia di ricorrere alle giurisdizione di ogni ordine e grado e, cosa più grave, con il tentativo di fomentare il malessere sociale contro le Istituzioni.
Abbiamo approvato un bilancio difficile; tutti i Comuni sono allo stremo delle forze; al nostro si aggiunge il peso di sentenze devastanti tutte originate da fatti precedenti all’insediamento dell’attuale amministrazione.
Eppure, con uno sforzo straordinario, abbiamo evitato il dissesto finanziario dell’Ente, abbiamo conservato i servizi pubblici, abbiamo deciso di incrementare ed estendere la raccolta differenziata, abbiamo e stiamo affrontando una gravissima emergenza rifiuti determinata dall’insipienza di una Provincia che non si assume responsabilità, pur avendone il compito.
In tutto questo, qualcuno non sa fare altro che esprimere rabbia cieca.
Questa è la dimostrazione che, probabilmente, stiamo percorrendo la strada più giusta.
Forse tutti costoro, uniti nell’opporsi a questa Amministrazione , speravano davvero nel dissesto, nella disgregazione della maggioranza.
Gli ex socialisti hanno votato il bilancio, ma a 5 giorni dalla sua sofferta approvazione si dicono pentiti e, ed è un comportamento incredibile, ne chiedono la revisione.
Si decidano a dichiarare agli ebolitani da che parte stanno: sono maggioranza, o forse sono forza di opposizione, più dura e cattiva delle altre?
Anche perché riteniamo che sia finita la fase delle componenti di “lotta e di governo”, è dovere verso la Città che siamo chiamati a governare, quella di restituire un’immagine di un’ amministrazione coesa e determinata nelle scelte di fondo e nelle strategie di rilancio della nostra Eboli.
In questo quadro lo stesso Vicesindaco, che pure è riferimento di quella componente, dovrebbe chiarire la sua posizione specificando se: ha approvato in Giunta un bilancio falso? Ha coperto irregolarità? È in disaccordo con l’Amministrazione?
È il momento delle posizioni chiare, senza tatticismi e senza improbabili silenzi.
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Eboli, 2 agosto 2011
salve,
con estremo disappunto ho potuto notare che lei è più attento alla situazione analoga che stà investendo il PD del comune di battipaglia, anzichè dare spazio ad eventi che le sono più familiari.
voglio sperare che la causa sia la mancata ricezione del comunicato stampa, che mi preme rigirarle.
sperando in un suo interessamento visto che è indirizzata anche ai cittadini elettori e visto che lei con il suo blog è la voce più diretta, autorevole ed imparziale (così dicono) tra i partiti e questi ultimi
cordialità
domenico gioia
Per Domenico Gioia –
Gentilissimo, come vedi i documenti, nessuno escluso, sono stati pubblicati. Purtroppo devo ricordare che il comunicato a cui fai riferimento e di cui ne sei firmatario, mi è pervenuto solo dopo che già era stato oggetto di notizia sui quotidiani. Per conoscere il teso ho chiamato Marisei e solo allora l’ho ricevuto.
Tuttavia con estremo dispiacere noto una velata vena polemica, che a dire il vero non individuo come rivolta a me e al mio sito, ma la inquadro in quel marasma di cui il tuo Partito, è continuamente preso.
Sono interessato a tutte le cose interessanti, e non mi sono affatto familiari le azioni che a dir vero lasciano spazio solo alla sorpresa tanto sono tumultuose e incomprensibili ad una logica corrente di osservatore politico.
Devo ricordarti che il mio sito non è finanziato da chicchessia e per questo è libero, così come è libero di decidere la sua linea editoriale e per questo come dici “è la voce più diretta“, ma non per questo mi attribuisco autorevolezza ed imparzialità, semmai cerco di esprimere opinioni, commenti, e faccio informazione senza escludere nessuno, decidendo nella mia piena autonomia tempi e modi.
E’ difficile essere imparziali, ma si può essere autentici, questo è lo sforzo che i veri uomini democratici devono compiere, anche a costo di risultare scomodi. Questo obiettivo sembra difficile e sicuramente lo è, ma solo per chi si sente di parte anziché essere libero anche nella partecipazione.
L’errore che ognuno compie quando non riesce a rispettare questo assunto, è quello di pensare che quello che si fa è interessante.
Pertanto io continuerò ad interessarmi a mio modo delle vicende della mia Città così come quelle della vicina Battipaglia e dell’intera provincia, dando spazio a tutti, sforzandomi quanto più è possibile di essere me stesso, e di raccontare quello che vedo, dicendo quello che penso e soprattutto di non essere fazioso, nella consapevolezza di dare attuazione ai miei principi liberali e democratici.
Con affetto Massimo Del Mese
Fate pena. con tutte queste schifezze che vi buttate addosso facendo finta di fare i moralisti. Vergognatevi state calpestando la fiducia degli ebolitani che hanno votato per il PD e non perché c’eravate voi.
All’arrogante marisei si aggiunge anche Gioia. Complimenti. Non conoscevamo la sua vena politica, ma si è fatto conoscere subito.
E’ un anno che sentiamo tutte queste cose. Ci avete stancati. Melchionda è da buttare ma voi altri sempre a fare minacce non siete meglio. Se sapete cose che altri non sanno le dovete denunciare. Ma come le altre volte riuscirete a mettervi d’accordo alle nostre spalle. Nessuno vi crede più e nessuno crede i Marisei, i conte e via via scendendèo giù i De Vita i Campagna. Tutto il passato da non augurarci più.
Questo gioia poi, che arroganza. Meno male che c’è questo blog che ci informa. Se fosse per i giornali conosceremmo solo quello che i politici mettono in bocca ai giornalisti.
Purtroppo la politica è diventata semplicemente accusa e non più proposta. Chi dice di sapere faccia denuncia agli organi competenti e non solo minacce sui giornali oltretutto letti solo da loro. è semplicemente una guerra del potere per il potere e nel frattempo la Politica perde di credibilità.
In stile Dr. Presutto ripropongo integralmente quanto scritto in un post precedente:
Non so cosa sia accaduto a Pagani se le indagini sono partite in seguito a qualche denuncia oppure d’ufficio. Mi auguro che sia stato per la seconda ipotesi. Qui ad Eboli siamo più o meno allo stesso livello e credo che l’Autorità Giudiziaria non tarderà a presentare il conto anche a qualche politico ebolitano.La protervia e la sfacciataggine nell’esercizio del potere in modo disinvolto è la stessa di Gambino e sodali.Ormai il tempo è venuto e nonostante ( vox populi) alcune coperture di cui godono alcuni amministratori si sono raggiunti livelli di guardia a seguito di condotte davvero socialmente allarmanti.Penso che anche se fosse vera la storia di queste coperture esse non potranno durare molto a lungo.Il percorso è in salita ma se è vero quello che dice Alex Druella queste persone pagheranno in prima persona anche dal punto di vista patrimoniale.
Saluti
Caro admin, ho avuto già modo di ringraziarti perchè è solo grazie a te che riesco a capire( si fa per dire) qualcosa della politica nostrana e voglio esprimerti la mia solidarietà per quanto scritto da un illustre sconosciuto(almeno per me) componente della segreteria del PD, anzi EX per fortuna. Ormai si va a ruota libera, l’arroganza non ha più confini. Tutti contro tutti e invece di darsi una calmata per rendere più comprensibile quello che succede anche a noi esterefatti e attoniti spettatori dell’ avanspettacolo che offre la “politica” ebolitana se la
a prendono anche con chi si sforza di interpretare con serietà (eroicamente direi) comportamenti politici degni del teatrino dei fratelli ferraiolo. Se avessero un minimo di dignità dovrebbero dimettersi in massa, dovrebbero, ma la faccia di bronzo sembra essere la prima qualità per chi fa “politica” a Eboli tanto uno scheletro nell’armadio chi piu’ chi meno ce l’hanno tutti e passare una volta di qua e una di là o dire oggi questo va bene e domani (la stessa cosa) non va bene non costituisce alcun problema per loro e se i rintronatissimi Ebolitani non ci capiscono un fico secco chi se ne frega tanto poi alle elezioni si tira di nuovo la rete e la si ritrova sempre piena di allocchi che voteranno sempre le stesse persone: questo è quello che pensano mentre si fanno i cacchi loro!
E se invece gli Ebolitani non votassero nessuno degli attuali “protagonisti” del teatro comico,che fa piangere, della politica ebolitana ?
Sembra utopistico ma io ci credo. I referendum hanno dimostrato che i cittadini quando in ballo ci sono cose importanti ci sono eccome. Io ho fiducia nella democrazia e negli Ebolitani. Eboli ha una storia politica nobilissima, ha le risorse le capacità e gli uomini per cambiare le cose e sorprendere tutti a cominciare da questa ridicola combriccola di teatranti comici di destra, sinistra e centro che al momento ci ritroviamo. Ci tante persone oneste e degne,di ogni colore politico, che sono relegate costantemente ai margini o si sono ritirate schifate lasciando campo libero ai professionisti della politicaglia.
Ho avuto occasione di ascoltare in piazza il segretario di SEL
Giovanni Mandolfino. Che parlava una persona onesta,pulita, serena e culturalmente all’altezza del popolo ebolitano lo percepivano anche le pietre e per me, anche se non più giovane, rappresenta una speranza e la prova che Eboli ce la può fare. Come lui ce ne sono tanti, anche a destra ma sono stati emarginati o costretti all’abbandono.E’ a loro che dobbiamo guardare se vogliamo cambiare le cose. Nel dubbio, per non sbagliare, basta evitare di votare gli attuali casinari di professione per mandarli tutti,ma proprio tutti, dove meritano di andare.
il mio titolo sarebbe la politica ad eboli è finita, vedo sempre più papponi è no politici,di politicucci,faccendieri ed affaristi abbondano sempre di più,il vero politico.-??? in via di estinzione come la categoria dei veri uomini.-
Politicucci Ebolitani.-??? solo papponi autorizzati, altro che politica al servizio della collettività.La storia insegna che parola politica deriva da termine greco pòlis,che indicava la città stato.-Anticamente per i greci era l’arte di governare la polis,anche per noi del terzo millenio dorebbe essere quella antica è nobile larte di saper governare lo stato,quindi ininziando dalla città(comune),provincia,regione e per finire poi alla nazione cioè lo STATO.La politica dovrebbe essere quella antica arte che consentirebbe il prendere parte alla vita pubblica per risolvere insieme con gli altri i problemi della collettività.Essa,la politica è un arte certamente difficile molti fanno lo sbaglio di lasciarla praticare solo ed esclusivamente agli altri,perché pensano di essere meno capaci ed inesperti,preferiscono lavarsene le mani ed occuparsi delle loro faccende private.La politica fatta con spirito di passione è al servizio del cittadino,non è una cosa sporca come molti pensano,ma un modo di vivere nella comunità da cittadini RESPONSABILI.-C’è da dire che già a livello locale i vecchi “volponi” che poi sono sempre gli stessi da anni,stranamente si sono radicati nella cosa pubblica mettendo radici ben forti,pensando che la cosa pubblica fosse casa loro, se non stai ai loro ordini c’ercano sempre di isolarti ed esiliarti,dunque per i cittadini,occuparsi di politica è un dovere verso la comunità,ma è anche l’unico modo per esercitare la sovranità che in uno stato democratico appartiene al popolo.Chi è ebolitano può sapere storia vita e miracoli di tanti politicucci locali,dicesi poi che io sono il FASCISTA.-??? eppure la dittatura è cosa loro certamente non mia,altro che regime fascista questi mi sa che sono un po’ peggio.-Ricordiamo a questi scienziati padroni del sapere,che non sono altri che degli arroganti MAFIOSI,che la costituzione della repubblica italiana è nata subito dopo la caduta del fascismo,è dichiara che<>(art.1).Ma torniamo a parlare di politica,la diffidenza che molti nutrono per la politica è assai pericolosa:molti pensano che la politica sia una cosa sporca,questo significa lasciarla fare ad altri,lasciare che siano altri a decidere su cose che riguardano anche la nostra vita,in effetti si rinuncia automaticamente a quella parte di sovranità che ogni persona possiede come cittadino di uno stato democratico.-Proprio per questo già a livello locale i nostri cari politicucci,i nostri amministratori che governano da anni qui in eboli(vedi gli ultimi 30 anni) preferiscono che la gente non discutesse dei problemi e degli INTERESSI della collettività:noi del comitato di quartiere del rione pescara ne siamo l’esempio,ecco il perché siamo stati isolati ed esiliati più una marea di torti ed abusi subiti da tanti signori che governano la città,in sostanza quando i cittadini non si occupano di politica,parliamo di politica attiva ad interessi collettivi e non personalistici,clienterale ed affarista non viene esercitato alcun controllo su chi governa la città,cosi il potere di tanti “damerini a convenienza”cioè dei nostri rappresentanti locali si accresce,mentre noi semplici e comuni cittadini siamo sempre più ridotti al ruolo di SUDDITI.-In sostanza la politica ad eboli chiude,toglie sede dopo ben 23 anni ad un semplice comitato di quartiere,gli toglie l’affidamento del parco giochi comunale solo perché avevamo smascherato dei FALSI,fa nascere il nostro clone che senza essere iscritto all’album delle associazione gli affida pure dei locali mentre questi non fanno nessuna iniziativa aggregativa……che dire,qui ad eboli la si chiama ancora politica.-??? il comitato di quartiere dava fastidio perché in difesa dei cittadini .-??? perciò è stato chiuso.-???-però i COMITATI DI AFFARI AL COMUNE quelli non chiudono mai,anzi in continuo aumento.-Eboli,ebolitani rialziamoci tutti insieme …fuori dai COYOTES i tanti papponi a convenienza di qualsiasi schieramento e colori ADESSO BASTA è ora di dire FUORI DALLE SCATOLE PAPPONI,solo cazzi vostri è nient’altro ci avete portato nella merda fino al collo ,speriamo solo di non affocare del tutto.- POLITICAMERDERALE e CLIENTERALE in salsa Ebolitana….LA VOGLIAMO CAMBIARE.-???.-criticare è la cosa più facile che riesca agli uomini….ma quando la si fa in modo costruttivo e non distruttivo avendo poi dall’altra parte solo Muri e Muli…allora vuol dire che è solo arroganza di certa gente megalomane che credono di essere gli scienziati padroni del sapere,specialmente gli uomini istituzionali locali.- Tutti credono di fare grandi cose e non si accorgono che la vita è fatta di piccole cose,specialmente se alla parole si sostituiscono i fatti,altro che bao bao e micio micio uh uh uh SBONGO PONGO pensieri del bingo bongo f.m-167 allias Franco Moraniello sulla politica ebolitana.
Premettendo che penso che le frizioni tra l’amico Gioia e il dottor Del Mese siano solo frutto di un disguido temporale, che solo la chiarezza di entrambi ha subito appianato, vorrei chiedere all’amico compaesano dei chiarimenti sul suo intervento. In particolare, come mai nel mentre dice, giustamente, che ad Eboli ci sono tantissime persone oneste e degne, relegate fuori dal gioco politico, si lascia andare a giudizi sull’amico Gioia definendolo “illustre sconosciuto”, in modo ironico-offensivo? E’ questo il dazio che deve pagare un “illustre sconosciuto” nel momento in cui conquista un pò di spazio, così come lei ed io ci auguriamo? La inviterei piuttosto a fermarsi ai dati politici posti dall’amico Gioia e anche dal sottoscritto insieme agli altri amici della ex segreteria, che condivisibili o meno dal lettore, cercano di dare un contributo all’analisi della situazione attuale del partito. Si riportano una serie di fatti, per dare un resoconto soprattutto ai cittadini, il cui giudizio è l’unico che davvero conta. Poi ognuno, legittimamente, si farà la propria idea. Il documento è esaustivo per cui non aggiungo altro. Con cordialità.
Qui c ivuole una rivoluzione .
No non è una sciochezza ,con tutti i suoi lati tristi e negativi le cose cambierebbero in qualche modo,forse si avrebbe la forza di rigirare pagina e cominciare con altro entusiasmo. E’ vero che le piu grande rivoluzioni del passate e di grandi rivoluzionari il piu dele volte sono state delle delusioni e spesso hanno rafforzato ivecchi poteri facendogli assumere nuove forme.Allora che fare,davanti al nulla bisogna tentare qualcosa assumendo la consapevolezza che le cose possono cambiare.La rivoluzione non è la linea migliore ma forse la piu sicura per spodestare poteri vecchi e prepotenti.
X Marco Genovese
Quando scrivo vado a ruota libera senza mai rileggere perche’ non mi curo delle imperfezioni grammaticali(chi se ne frega) ma solo di esprimere chiaramente le mie perwsonalissime opinioni.
In questo caso rileggendo devo dire che ho strettamente collegato due temi indipendenti tra loro e questo è andato a discapito della chiarezza per quello che sembra una contraddizione in termini. Se infatti da una parte si capisce bene che in questo particolare momento la scarsa visibilità politica rappresenta per me una virtù(visto lo spettacolo che offrono i “visibili”) è altrettanto vero che non si comprende come mai me la prendo con uno che definisco illustre sconosciuto ma l’intervento del Sig. Gioia( che io davvero non conosco) è sembrato , e non solo a me se si guarda bene, un attacco presuntuoso, arrogante e infondato verso Massimo del Mese e per il suo blog a cui invece dovrebbe andare solo gratitudine per ciò che rappresenta per i motivi già detti.
In questo paese è necessario un cambiamento politico radicale fatto di persone nuove (politicamente parlando), oneste e degne, possibilmente al di sotto dei 35/40 anni perchè il futuro gli appartiene e lo inquadrano meglio degli ultracinquantenni . Ma non basta, bisogna essere convinti,determinati ma soprattutto lucidi evitando, ad esempio atteggiamenti in stile “brancaleone alle crociate” che nascono sull’onda emotiva e finiscono(specie in questo perenne marasma) per essere sterili e controproducenti; contando sulla forza di principi che volano mille miglia sopra il proprio naso e non su improbabili azioni delle AA. GG. che nel migliore dei casi lascerebbero vuoti riempiti da altri avventurieri; distinguendo che non tutto il vecchio è da buttare, ad esempio Cariello e Cicalese sono ottimi dirigenti sportivi e quello devono fare; individuando tutti gli strumenti utili allo scopo e tra questi, appunto, questo blog. Il Sig. Gioia, a parte l’essere(a me) sconosciuto e sicuramente onesto e degno nell’occasione mi e’ sembrato poco lucido. Per questo sono intervenuto. Sperando di avere chiarito il mio precedente intervento La saluto con cordialità e stima.
P.S.: mi dispiace ma il documento politico che avete prodotto lo trovo prolisso e poco incisivo.
X compaesano:
pur rischiando di essere ulteriormente ripetitivo dico solo che è vero che azioni giudiziarie lascerebbero dei vuoti ma credo anche che peggio di questi è davvero difficile fare, bisognerebbe che persone normali si mettessero con tutto l’impegno per fare del loro peggio e comunque non arriverebbero al livello degli attuali amministratori.
Mi pare di aver letto qualcosa in merito al fermo dei lavori riguardanti il centro commerciale e sono rimasto basito.
Possibile che imprenditori che hanno costruito decine di questi impianti comincino e proseguano i lavori senza che i tecnici della cui consulenza si avvalgono si rendano conto che manca un documento così necessario per la prosecuzione dei lavori?
Anche qui gatta ci cova…………..
Caro Prometeo,
il gossip impazza anche su questo serissimo blog. Ma ormai non si tratta solo di “vox populi” o ” qui gatta ci cova” . Sembra che siamo alla vigilia di grandi rivelazioni.Tutti minacciano di rivelare qualcosa: ci troviamo di fronte a politici di razza, determinatissimi,ricchi di iniziative e grandi idee per questo paese, prima di tutte quella di defenestrare, costi quel che costi, il Sindaco democraticamente eletto.
Però ho appena letto che Melchionda ha invitato il Procuratore della Repubblica a indagare su tutto e a sentire tutti: in primis i suoi denigratori. Come la interpretiamo questa cosa,come una astuta mossa politica da ultima spiaggia?
Che ti devo dire, sarà perche’ il clima da caccia alle streghe non mi piace, ma ancora una volta mi vedo costretto ( mi verrebbe da dire “mio malgrado”) a stare decisamente dalla parte del Sindaco che in questa querelle sembra molto più serafico e tranquillo dei suoi frenetici denigratori che ora finalmente vuoteranno il sacco. Altrimenti: …….” SE NON ORA, QUANDO?”
Resto in fiduciosa attesa delle nefandezze svelate dagli ex collaboratori ed ex affini del nostro Sindaco, a cui nel frattempo va la mia sincera solidarietà e l’invito a non lasciarsi intimidire.
Ti saluto con rinnovata stima.