Battipaglia, il “Caso Quack”, la gara sospetta e l’incompatibilità di Gallo

Dalle Visure Camerali emerge che la Mediaserv Sas, è una società a forte partecipazione della famiglia Gallo.

La legittimità della partecipazione di moglie e figlio del Consigliere Gallo confligge con la sua posizione politica. Sarebbe utile osservare gli esiti della gara e le offerte per verificare l’inesistenza di un “cartello”.
Per Barile, Gallo è incompatibile ed è indagato per concorso in associazione a delinquere a Nocera Inferiore.

Comune di Battipaglia

BATTIPAGLIAQuack non è la famosa trasmissione televisiva di Piero Angela, ma è il cognome della moglie del Consigliere Comunale Edmondo Gallo. Consigliere eletto in Italia dei Valori, distante quando basta per essere con un piede dentro e uno fuori dallo stesso Partito di Antonio Di Pietro, ma sponsor ufficiale dell’ingresso nella Giunta Santomauro Ter, dell’ex Consigliere Regionale Franco Manzi, a sua volta molto attivo riguardo al commissariamento della locale sezione di IdV.

Purtroppo, bando alla privacy, la signora Ursula Quack, è accomandante della Società Mediaserv s.a.s., di Pagano Cosimo Damiano & C., socio accomandatario, aggiudicataria  della gara di appalto per la gestione delle aree di cui al PIT Fascia Costiera Bat1 per le attività turistico-ricettiva-ricreative-balneari per il settore 3,  ed è la moglie del consigliere comunale di maggioranza Edmondo Gallo.

edmondo_gallo

Dando uno sguardo alla visura Camerale si intravede anche la storia societaria della Mediaserv Sas, storia che  fa registrare diversi passaggi di quote e di cariche, e così si scopre che la società nata nel 2000, nel 2004  il Socio accomandatario era proprio il Consigliere Gallo, il quale poi  cede al figlio Kenny Gallo, e successivamente subentra la Sig.ra Quack.

Indipendentemente dai vari passaggi societari, si evince chiaramente che la suddetta Società Mediaserv Sas, così come appare dalle Visure Camerali allegate al presente articolo, è una società a forte partecipazione della famiglia Gallo.

E’ evidente che la suddetta società ha il diritto di operare nell’ambito delle sue attività. E’ evidente anche che si è esperita una gara e l’aggiudica alla Società Mediaserv è avvenuta nel pieno rispetto del bando e delle risoluzioni di cui alla gara. E’ altrettanto evidente che vi sono motivi di opportunità prima che suggerirebbero altre strade, difficili, che passano attraverso la morale e l’etica, valori di cui se ne è perso le tracce.

Il fatto che sia stata esperita una gara legittima, non esclude che a monte ci possano essere stati dei vizi. Vizi o magari “vizietti” che possano aver influenzato l’esecuzione della gara stessa e semmai forzato per eseguirla e magari influenzato per arrivare alla suddivisione di ambiti che sarebbero potuti essere due o tre o  addirittura 10, comprendendo la differenza anche in termini di appetibilità delle stesse piazzole.

Quindi la legittimità dal punto di vista della partecipazione dei parenti di un Consigliere Comunale, nella fattispecie Edmondo Gallo, confligge con la posizione politica che lo stesso possa aver o possa esercitare; sia nella stesura della gara, influenzando con pressioni politiche determinate condizioni o magari determinando il numero di ambiti; sia nella regolazione, magari intervenendo sui vari concorrenti che  potrebbero essere indotti ad “improvvisare” un cartello. Sarebbe interessante valutare le offerte dei singoli ambiti.

Gianluca Barile

Entrambe le ipotesi sarebbero perseguibili penalmente, ma sarebbero la base sulla quale si individuerebbero i principi di incompatibilità, ricordando bene che sarebbe ininfluente la partecipazione o meno del Consigliere Comunale Gallo alla Maggioranza. Le stesse pressioni si potrebbero esercitare anche dall’opposizione.

E’ evidente che per certi aspetti siamo nella dottrina, per altri nelle ipotesi, il fatto specifico invece è che l’attività politica del Consigliere Gallo ha rallentato il completamento della Giunta Santomauro Ter, conclusasi poi con la nomina di Vito Lucia come rappresentante di IdV in Giunta, il voto favorevole all’Amministrazione Santomauro, e i vari risvolti politici  (commissariamento e quant’altro) che sono tutti interni a Italia dei Valori, ma che inevitabilmente coinvolgono anche la maggioranza.

Pare che sia di stamattina un ulteriore chiarimento tra Edmondo Gallo, Michele Di Benedetto e il Sindaco Santomauro riguardo alla partecipazione di IdV alla maggioranza. Chiarimento che confermerebbe l’appartenenza ufficiale a questo Partito di Di Benedetto, mentre Gallo resterebbe in stand bay in attesa di quello che succederebbe in seguito al commissariamento del Coordinatore cittadino Maurizio Mirra e quello provinciale Luciano Ceriello.

Giovanni Santomauro

E più si gira e più si volta e più si complicano le cose. A sparare su Gallo ci ha pensato anche Gianluca Barile, ex Assessore e primo dei non eletti di IdV, che tra l’altro riesuma motivi reali ed inequivocabili di incompatibilità del Consigliere Gallo, per via di una vertenza che lo stesso avrebbe avuto con il Comune, conclusasi proprio qualche giorno fa e per alcune sue attività imprenditoriali che lo vedrebbero coinvolto e per le quali sarebbe indagato per falso e per concorso in associazione a delinquere dalla Procura di Nocera Inferiore.

In ogni caso che questo avviene proprio nel Partito di Antonio Di Pietro è singolare. Fa precipitare nel baratro ogni speranza, e fa pensare che non c’è più niente da fare, a Battipaglia come altrove succede in piccolo quello che sta emergendo a livello nazionale.

Si è tolto il “coperchio” e sembra che da quella pentola stiano uscendo solo veleni e porcherie, tanto che l’acronimo IdV si adatta ad una nuova definizione: quella di “Italia dei Veleni“. Ma il problema coinvolge anche l’Amministrazione, che dovrebbe interrogarsi, fare chiarezza e dare risposte precise ed inequivocabili, per allontanare ogni sospetto di collusione.

Battipaglia, 29 luglio 2011

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Esito Gara e Visura camerale

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Battipaglia, 29 luglio 2011

2 commenti su “Battipaglia, il “Caso Quack”, la gara sospetta e l’incompatibilità di Gallo”

  1. Non entrando in merito alla vicenda che riguarda il consigliere Gallo,terrei a fare alcune precisazioni che spero potrete accogliere e correggere.In questo momento non è accorsa nessun commissariamento alla struttura cittadina che è ancora rappresentata nella persona del coordinatore Maurizio Mirra e dal gruppo dirigenziale di cui faccio parte.Ci tengo inoltre,a precisare che il consigliere Gallo non fa più del gruppo Italia dei Valori,il cui unico rappresentante politico in consiglio comunale e fuori è Michele Di Benedetto.A prescindere dalle implicazioni dei singoli soggetti da lei citati,tendo a difendere con forza l’attuale gruppo dirigenziale e consiliare (assessore compreso) che non hanno e non avranno nessuna macchia sulla propria pelle e che si adoperano in politica per il semplice intento di poter lavorare alla città,come dimostra la rinuncia da parte dello stesso gruppo Idv Battipaglia a qualunque incarico di sottogoverno \ consulenze.

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  2. Non è la prima volta e forse, purtroppo, non sarà nemmeno l’ultima. Eppure non sembra un problema, né etico né morale né tantomeno politico, che tra i banchi del Consiglio Comunale di Battipaglia, una città che ha già sofferto tanto (troppo), anche in tempi recenti, per i problemi giudiziari pubblici e privati dei propri rappresentanti, sieda (si fa per dire, considerato che la maggior parte delle volte è assente alle adunanze) un Consigliere Comunale indagato, sia pure in relazione alla sua attività imprenditoriale e non a quella di amministratore locale, per concorso in associazione a delinquere e falso.

    Un Consigliere, è bene ricordarlo, la cui moglie è socia accomandante della ‘Sas’ che si è appena aggiudicata l’affidamento di una piattaforma lungo la fascia costiera, guarda caso, proprio di Battipaglia (ma non voglio insinuare nulla, né essere malizioso, prendo solo atto di un evento avvenuto).

    Ora, a prescindere dal fatto, come ho già reso noto durante una conferenza stampa giovedì mattina, che Gallo non può sedere tra i banchi del civico consesso in quanto incompatibile per lite pendente con il Comune dal 1998 al 12 Luglio 2011; e al di là, ancora, del suo indecoroso silenzio su questa incompatibilità; e al di là, pure, della negligenza e inefficienza degli uffici comunali preposti a verificare ed accertare l’incompatibilità di un Consigliere dell’Ente, ciò che appare più grave di tutto, e che malgrado ciò è passato quasi sotto tono nell’opinione pubblica, è proprio il coinvolgimento di Gallo in un’inchiesta della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore per reati gravi quali, appunto, il concorso in associazione a delinquere e il falso.

    Forse ‘anestetizzata’ dai tanti scandali giudiziari cittadini e nazionali, la coscienza dei più ha chiuso gli occhi e fatto spallucce davanti ad una vicenda gravissima, sulla quale è bene chiarire che non intendo fare sciacallaggio (in quanto cattolico e garantista), ma che mi spinge a ribadire con forza che il Consigliere Gallo, per il colpevole silenzio tenuto sinora sulla sua incompatibilità, per il suo palese disinteresse a partecipare alle sedute del Consiglio Comunale, per l’eventuale e presunto conflitto di interessi che si è venuto a creare nel momento in cui è stato aggiudicato un appalto alla società di cui fa parte la moglie, per le vicende giudiziarie tanto gravi che lo riguardano (non dimentichiamo che per reati del genere è stata talvolta applicata addirittura la misura dell’interdizione dai pubblici uffici per gli accusati), ha il dovere di rassegnare le dimissioni, perché praticamente e moralmente incompatibile con la sua carica, e di consentire a chi in questi due anni è stato privato del suo sacrosanto diritto di essere Consigliere Comunale, cioè il sottoscritto, di esercitare il mandato democraticamente conferitogli dal popolo.

    Non so se il Consigliere Gallo avrà mai questo scatto d’orgoglio e di dignità (d’altro canto, come insegna Don Abbondio nei Promessi Sposi, ‘il coraggio, chi non ce l’ha, non se lo può dare’), ma io intendo tutelare i miei interessi di candidato al Consiglio Comunale e quelli dei miei elettori in ogni sede giudiziaria: civile, penale, amministrativa, ed è per queston che, assistito dall’Avvocato Vincenzo D’Ambrosio, ho protocollato al Comune di Battipaglia la richiesta di decadenza per incompatibilità del Consigliere Gallo.

    Nel frattempo, è bene che la gente sappia che mentre persone volenterose e perbene come me rivendicano ciò che gli è stato negato con l’inganno, altre, pur avendo probabilmente la coscienza sporca (ammesso che ne abbiano una, di coscienza), continuano comodamente a restare attaccate alla poltrona, non nell’interesse di Battipaglia ma solo ed esclusivamente per interessi personali.

    Anche se, notoriamente, sono stato già fortemente penalizzato dal comportamento ‘pilatesco’ di Gallo nel 2009, allorquando questi non solo non si dimise dalla carica di Consigliere (come concordato in campagna elettorale) per far entrare me, primo dei non eletti di Italia dei Valori, in Assise, ma consentì che chi aveva ricevuto meno voti di me dagli elettori, ricoprisse la carica di Assessore per circa un anno e mezzo (a me fu concesso per soli due mesi di far parte della Giunta Santomauro), ciò non significa che io debba continuare a subire in silenzio senza denunciare pubblicamente ciò che non va in tutta questa vicenda.

    Mi rivolgo, pertanto, anche al principale sostenitore e ‘sponsor’ politico di Gallo, l’ex Consigliere Regionale Franco Manzi, perché abbia a sua volta uno scatto di dignità e convinca il suo sodale a rassegnare le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale, prima che ciò sia decretato, come io auspico e chiedo, dal Consiglio Comunale e/o dalla giustizia.

    Recuperiamo tempo e diamo pace e tranquillità a questa Città; Manzi, che si definisce uomo di partito, faccia quanto è in suo potere per far uscire di scena Gallo (che, tra l’altro, si è dichiarato indipendente) e permettere a me di dare il mio contributo in Consiglio Comunale per lo sviluppo e il rilancio di Battipaglia, nonché per riportare un rappresentante dell’Idv in Assise accanto all’unico Consigliere del partito rimasto, il lodevole Michele Di Benedetto.

    Dunque, Gallo si dimetta: un vero uomo lo farebbe.

    E se proprio non vuole dimettersi, sia Manzi a convincerlo: un vero uomo di partito lo farebbe.

    Io non me lo sarei fatto chiedere due volte.

    Anzi, io non mi sarei mai comportato come Gallo.

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